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ma le foglie sono cosi’ erette ? non ricadono come quelle della kentia ? penso sarebbe ancora piu’ decorativa.
e siamo sempre li’….si va verso il cocco.
COMUNQUE CREDO BASTI INTERRARE NELLA SABBIA UN VASO DI PLASTICA PIENO DI BUONA TERRA E APERTO SOTTO, ANCHE SE STA NELLA SABBIA LA PALMA HA SEMPRE UNA RISERVA DI TERRA, CON QUESTO SISTEMA SI PUO’ PIANTARE NELLA SABBIA QUALSIASI COSA, CREDO.
ho letto che in Inghilterra tolgono da terra le strelitzie reginae e le conservano in cantina per poi ripiantarle in primavera. francamente ho dei dubbi circa l’autenticita’ della cosa. si puo’ fare ? io non problemi per dove abito ma al nord e’ un’altra cosa.
a Roma le archontophoenix in terra libera non le ho mai viste, solo un esemplare all’orto bot. che e’ durato un anno e mezzo.
e l’orto bot. di roma e’ protetto dal gianicolo, ha un clima privilegiato.
perche’ dicono queste cose, ma nei vivai non dovrebbero essere esperti ?
sono tornato a Civitavecchia e confrontando le washintonie robuste con quelle adriatiche direi che il caldo clima del tirreno le rende piu’ belle, gli steli sono piu’ lunghi e le cime delle foglie ricadenti, al nord hanno un aspetto piu’ compatto.
a me hanno detto che per piantare le palme va bene la fine dell’inverno perche’ sono ancora in dormienza e non risentono lo stress. altre ne ho viste piantate in ottobre e sono sopravvissute.
quelle credo che le ritirino in inverno…
ma cominciano ad apparire in grossi vasi. prima erano sconosciute. 20 anni fa anche qui da me nel lazio erano rare.oggi non piu’.
ciao, sto a Rimini ancora per qualche gg e ho notato che in spiaggia, dopo anni e anni di piantumazioni con trachicarpus fortunei che si ingiallisce con la salsedine e phoenix canariensis che ha bisogno di protezione invernale…finalmente sono arrivate butya capitata syagrus romanzoffianus e soprattutto washintonia robusta che sopporta meglio delle due precedenti il posto sulla spiaggia. le piantano dentro vasi di plastica forati sotto e cominciano a creare angoli veramente esotici per essere al nord. vedi a fianco del delfinario.
HA HA ! Buona la battuta sugli scambisti. mi sono trovato spesso in questa situazione, di solito le regalo ai vicini o ad amici col giardino, col passaparola si ottiene tutto; un surplus di dieffenbachia fu rapidamente smaltito dalle colleghe di mia madre e comunque alle volte le ho date per strada a gente sconosciuta, signore per lo piu’. e hanno gradito.
e’ spuntata una piantina di cimbron anche qui da me …!!!!!! e’ il parente tropicale delle nostrane giuggiole.
mi piacerebbe sapere perche’ le mie due piccole piantine di strelitzia nicolai sono cosi’ diverse nella crescia, eppure e’ la stessa specie, una fa gambi corti, e’ piu’ robusta, tozza e cresce veloce, l’altra ha i gambi piu’ lunghi e la velocita’ di crescita e’ la meta’ ma e’ piu’ elegante. ci sono delle sottospecie ? o forse e’ la variabilita’ diciamo “infantile” essendo solo al secondo anno di vita. sono alte 30 cm.
possibilmente con un po’ di terra attaccata alle radici, le palme in genere non amano trapianti a radice nuda.
benvenuta.
ziziphus mauritana. per essere esatti, ci sono anche i semi su e-bay.
riconosco le foglie del cimbron, e’ proprio zizizphus, stupendo.
ciao, chissa’ che non si possa selezionare un nuovo ceppo dai semi della tua strelitzia, qualcosa di simile era successo con l’archontophoenix cunninghamiana di Sergio, se non ricordo male.
MA OGGI NON E’ IL 1° DI APRILE…..
ma e’ possibile ? allora a Civiatavecchia posso provare coi cocos e satakentia….
non ti offendere, ma non e’ che il tuo termometro funziona male ?
ringrazio Sergio per la spiegazione, la palma in questione mi era sembrata notevole e abbastanza rustica, cosi’ almeno appariva sul sito…
scusate , non ho capito bene quale sia l’altro effetto del verderame sulle palme, oltre a proteggerle dalle infezioni fungine…
ho letto che resiste a -4° e mi sembra esteticamente valida. qualcuno ha provato a coltivarla in vaso ?
una volta tirai fuori da un cassonetto un vaso con tre kentie con tante cocciniglie, un po’ di olio bianco e risultarono come nuove, troppo grandi e imponenti da tenere in casa ne conservo solo una. il mese scorso ho rimediato allo stesso modo un bel vaso di orchidee……
meriteresti il Nobel per la ricerca scientifica.
allora il mistero e’ risolto….
perche’ in natura devono approfittare della breve stagione delle piogge del Sahel. chi cresce abbastanza per resistere fino alla prossima pioggia vive, chi resta piccolo soccombe.
a proposito di orto botanico di Roma, ormai i frutti di phoenix reclinata dovrebbero essere maturi, mi sa che tocca farci una visitina all’orto…….
Alessandro……queste foto che fine hanno fatto ?
finalmente risolto il mistero . la coltivavo anni fa e non sapevo cos’era….
grazie….. ma una gelata forte se l’e’ portata via.
proprio un bello sport…..
congratulazioni…!!!! cimbrom non mi era mai nato, ma veludu ? sara’ il caso di metterlo al sole ? vengono dal Sahel, zona solare e calda.
e gli esami tutto bene ?
ciao Andrea, tutto bene con gli esami ?
mi aggiorni su veludu ? cresce ?