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ciao, il problema delle foglie e’ dell’altra strelitzia, la nicolai, le mie due piccole da 30 cm si sono sfilacciate col vento, sono fatte apposta, come i banani, le ravenala, e anche le palme in generale.. se avesse4ro foglie unite e compatte si spezzerebbe lo stelo col vento e la foglia morirebbe, cosi’ si salva invece, la natura le ha selezionale. le tue strelitzie sono basse e devono essere basse, la natura le ha fatte cosi’.
indubbiamente l’argomento cocos trova il favore di molti utenti del forum ma io credo che obbligare una cocos a vivacchiare male nel nostro clima sia un po’ una crudelta’, non stiamo in un paese tropicale e propongo di metterci una pietra sopra, e’ triste vedere palme impacchettate per mesi con la speranza di farle sopravvivere qualche anno. e’ una specie con precise esigenze, purtroppo. ma ci sono altre palme per i nostri climi, che magari sono state scoperte da poco e sono ancora poco conosciute. qui da noi c’e’ una certa arretratezza su questo argomento e la gente pianta sempre le stesse cose, anche se basterebbe andare su internet per ottenere semi rari. siamo provinciali anche in questo.
domanda sciocca…se pure le radici del cocco resistono, col tempo forma una grossa chioma che non si potra’ piu’ proteggere con una copertura sperimentale come quella del signore cileno, le foglie sporgeranno ed esposte al freddo non seccherebbero ogni anno, anche col clima di palermo ?
io le ho viste a Valdobbiadene e non e’ che sia un clima caldo..
mi sa che ora la gente ci pensera’ 2 volte prima di piantarla, non e’ autopotante e le potature di esemplari alti costano abbastanza. qual’e’ allora la palma del futuro ? syagrus romanzoffianus e’ sempre piu’ diffusa ma e’ piu’ termofila, credo che washintonia sara’ una buona alternativa …in attesa che le archontophoenix si diffondano al sud.
una mia amica e’ disperata, il comune la obbliga a togliere la canariensis morta del suo giardino…a spese sue !! quasi 1000 euro , mi ha detto. il comune si disinteressa e pone solo obblighi. come stanno le cose in realta’ ? possibile che un privato debba togliere i resti delle palme a sue spese ?
era solo una curiosita’….. una palma a foglie regolari e con un tronco sottile mi fa pensare che si presti bene alla coltivazione in vaso. non ho il giardino quindi certe piante non posso prenderle in considerazione. ringrazio tutte le persone che hanno risposto. ciao.
P.S. per Salvo…se a Pasqua vado a Mazara un salto a Palermo ce lo faccio. ciao.
Scritto Da – costiero on 03 Novembre 2009 13:51:05
syagrus cearensis e archontophoenix cunninghamiana…chi e’ piu’ resistente alle gelate tra le due ? mi sa che nel lazio sono entrambe al limite.
segui le mie indicazioni, esci alla metro e risali per 100 metri dal lato numeri dispari, sempre guardando verso la tua destra i numeri pari, al terzo piano di un palazzo c’e’ il vaso. su maps e’ piccolo, la foto e’ vecchia.8 anni fa lo avevano tagliato tutto perche’ toccava il tetto del balcone.
ti ringrazio Salvo, mi hai risparmiato il viaggio a Palermo che avevo in animo di fare per l’anno prossimo. tutte belle queste foto, ma il mistero della palma sottile resta…..
http://i33.tinypic.com/2qsz13d.jpg , quella a destra alta e sottile, e anche il gruppetto al centro non e’ male. cosa sono ?
Scritto Da – costiero on 02 Novembre 2009 14:40:04
Ciao Giuliana, mi aspettavo una richiesta simile ma non ho l’attrezzatura necessaria ne’ le competenze tecniche per farlo. anche se andate su google maps vedrete queste piante piu’ piccole perche’ le foto sono di alcuni anni fa. che posso aggiungere ? se qualche romano di buon cuore volesse andare a via baldo degli ubaldi a fare foto…….
nella quinta foto di quelle non aperte all’inizio, c’e’ una palma dal tronco slanciato e foglie regolari, qualcuno gentilmente mi sa dire cos’e’ ?
per i romani… uscite alla metro Baldo degli Ubaldi, dal lato dei numeri dispari, risalite la strada per 100 metri e guardate verso il lato dei numeri pari, su un balcone c’e’ una nicolai da paura, vaso di plastica da 50 o forse 60 cm e tocca il tetto del balcone con un fascio di foglie esagerato per un vaso cosi’ piccolo.
ne ho viste altre tre notevoli in vaso, vaschette questa volta, uscendo alla metro S.Paolo Basilica e procedendo sempre dritto. lungo la strada che fiancheggia la basilica dal lato sinistro finche’ si arriva all’incrocio, e li’ guardare in alto…
Scritto Da – costiero on 01 Novembre 2009 10:24:14
nella quinta foto c’e’ una panoramica di palme basse e a destra ce n’e’ una col tronco slanciato e sottile e belle foglie regolari…cos’e’ ?
a Roma ce n’e’ un bel vialetto a villa Celimontana.
ma alle volte le piantano in riva al mare, per fare “esotico” e crescono con le foglie bruciacchiate dalla salsedine.
vero, ma pare che la cosa sia stata casuale e comunque quella palma e’ figlia unica, ci vorranno decenni prima che si diffonda. penso faranno prima a creare una varieta’ di cocco che resista alle gelate leggere, ma sempre in un lontano futuro. accontentiamoci delle kentie, che un po’ gli somigliano.
qualcuno coltiva satakentia in italia ?
le mie, da seme, cresciute in vaso e con un trapianto alle spalle , hanno fiorito al quinto anno.
In effetti sono piante variabili, anche le grandi nicolai non sono tutte uguali. per le regine ne ho viste con foglie strette o larghe, anche specie corte da 40 cm, ma i fiori sono sempre belli.
le osmunda regalis piu’ grosse crescono nelle valli umide e riparate dei monti di tolfa. una volta ho visto foglie piu’ alte di me che sono 1,80 m.
certo che non e’ il momento migliore per fare impianti, e’ arrivato il freddo.
qui a civitavecchia maturavano bene ma le hanno fatte sparire per via del fatto che attirano i topi, che , si dice, si arrampicano fino su.
a roma ne ho viste tante a via degli astri e piazza sole.zona eur, ma forse non erano pure.
concordo…la provincia imbarbarisce…io ci sto per forza….comunque complimenti per la fortuna che hai avuto.aspetto le foto. ciao.