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E proprio qui ti volevo, amico Apulo: il vecchio e “caro” cicadaccio anche se lo riproduci in massa, sempre lento resta. Scende dunque il prezzo della plantula ma si mantiene quello dell’esemplare. 👿
Se sei toscano, mi sembra di ricordare che all’orto botanico di Firenze stiano coltivando con successo alcuni A.titanum, in onore a Odoardo Beccari che descrisse la specie. Fra l’altro, i discendenti di Beccari producono per l’appunto un ottimo vino nelle loro tenute vicino Firenze, che hanno etichettato “Titanum”.
Aggiungo anche che mi sembra di aver capito che il prezzo del titano stia scendendo perché lo hanno riprodotto in massa, m’immagino in vitro. Per quanto possa essere basso il prezzo di un piccolo cormo, ricordo comunque che ci mette anni per fiorire. Quindi, un cormo adulto sará pur sempre caro.
Alla fine della storia (fra poco) della bioglobalizzazione, le uniche piante care saranno quelle lente, quelle poco richieste e quelle veramente difficili sotto tutti i climi… credo!
Ciao a tutti,
Inizio con i complimenti per Borghetto: hai raccolto un bel po’ di specie. Che clima hai, dove vivi?
Per quanto riguarda la mia esperienza, in Sicilia ho avuto per oltre 10 anni A.bulbifer. Viveva trionfale nel giardino di Mortelle, protetto dalle chiome degli ulivi, semiabbandonato in un vaso con il tipico terriccio “spiaggioso” della zona. Di tanto in tanto si riproduceva solo dai tuberi aerei che produceva sulle foglie. Poi un anno e’ scomparso sommerso, credo fra calle e canne americane. Non l’ho mai visto fiorire, comunque.
A Tenerife ho A.konjac e un paio di specie senza nome. Anche loro non sono ancora fioriti. A.konjac e’ una piantaccia da orto (lo coltivano come patata in India) e in un clima caldo puo vegetare varie volte in un anno e riposare a piacimento. Ho coltivato altre specie in serra, fra cui un A.titanum, ma non attecchirono o morirono per svariate negligenze di chi manteneva le serre.
Per quanto riguarda la serra, sono d’accordo e spiego perché. Le specie tanto il riscaldamento o i bidoni d’acqua. Il vento non va nominato.
Inoltre, come dice Lilio Apulo, molte specie non possono essere estirpate per il riposo. Il cormo e’ spesso un tutt’uno con le radici carnose e sebbene la parte aerea puo scomparire, sotto terra, il ciclo di emissione radici/gemme e’ pressoché continuo.
Carlo
Totalmente d’accordo con le altre risposte. Sebbene e’ un albero tropicale, ama i luoghi iperdrenati, pietrosi o sabbiosi e molto soleggiati (i migliori sono sui parcheggi asfaltati o sulle scarpate rocciose). Resiste alla siccitá oltre l’inverosimile.
Carlo
Se volete sballare con una “discussione” strapiena di indovinelli su “che frutto esótico e’ questo”, guardate questo 😀 :
http://palmtalk.org/cgi-bin/forum/ikonboard.cgi?act=ST;f=4;t=1806
Un megatema sorto sul foro offtopic della International Palm Society, che ha raggiunto 230 messaggi e 1447 letture.
Carlo
Riaggiorno e mi sa che concludo il discorso. L’inverno sta finendo e le mie due Plumeria pudica sono praticamente uguali alle foto di due mesi fa. Continuano a fiorire anche se a rilento e hanno riiniziato timidamente la crescita.
Quest’anno e’ stato senz’ altro piú caldo dello scorso (minime simili ma giorni piú soleggiati), ma mi sa che non e’ stato questo. Credo che l’anno scorso le ho tenute tanto asciutte da farle defogliare.
Aggiorno: Le mie due Plumeria pudica continuano ad avere foglie e fiori come nelle foto di quasi un mese fa. Sará per l’inverno(molto) piú caldo e asciutto del normale o perché l’anno scorso le ho annaffiate poco causando la caduta delle foglie?
Carlo
Pietro e amici,
Domingo Fernández Galván mi ha risposto immediatamente mandando una foto del 4 dicembre, della Plumeria pudica piantata all’ Instituto Canario de Investigaciones Agrarias. L’istituto ha vari campi sperimentali e questo e’ quello a SW dell’isola di Tenerife, nella zona piú soleggiata, meno ventosa e per tanto piú “tropicale”, anche se arida e con qualche punta di freddo a 8-9 C che altrove non esiste.
Domingo dice che crede di ricordare che non defoglia del tutto ma “casi casi”.
La foto e’ spettacolare e sorprende anche me, sapendo che li, 4 anni fa, non vi era altro che terra battuta.
Carlo
Ok a tutto. Chiederó a Domingo (quello dei fruttiferi) se la P.pudica che hanno piantato al Sud dell’isola defoglia anche li, che ha inverni molto piú soleggiati.
Questa e’ la foto di oggi della pianta che ho in campagna. Molto piú compatta, forse anche a causa del massacro di sole che prende a Luglio-Settembre.
Quella che ho mandato prima invece e’ in balcone, sotto una specie di pergola fatta di travi che obreggiano il 30-40%
Carlo
Lulú,
Il portamento eretto e’ una benedizione. Va lasciata ramificare dalla base, a modo di oleandro e viene fuori un arbusto gigantesco, perfetto per schermare muri o per formara siepi miste.
Sarebbe una forzatura obbligarla a crescere “ad alberello”.
Pietro,
Le mie P.pudica a Tenerife perdono le foglie, e stanno nude da Gennaio a, credo tutto marzo. Spogliano sia in cittá (minime di 12-16 C), sia in campagna (min. 10-14 C). Spogliano “bene”, senza danni previ, mi sembra per “scelta propria”.
Delucidami, non ho capito, adesso tu a Palermo la lasci fuori o la ritiri in serra?
Carlo
Sei sicura che siano filate? La pianta e’ abbastanza diversa dalle pomelie “normali”: i fusti sono meno della metá di diametro e sono molto piú eretti. Io l’ho avuta in serra con le altre e non filava. Solo ingialliva un po’ con il troppo caldo.
Carlo
Da me gli ultimi fiori sono crollati una settimana fa. Forse se ne apriranno altri due o tre prima che il freddo le defogli.
Ma ho una pianta che continua impune ed imperterrita a fiorire anche oltre natale:
PLUMERIA PUDICA
Ciao,
Carlo
Traudi, mi piace il contrasto, dalla passivitá di “se mi ci portasse” a “nel frattempo comincio a colpire subdolamente ai fianchi”!!!. 🙂
Carlo
Non e’ che voglia indurre acrobazie matrimoniali, ma se i mariti non vi ci portano, credo di conoscere dozzine di “mariti” apassionati di piante che hanno il problema opposto: di come riuscire a trascinare per i vari giardini le rispettive compagne che preferirebbero spiagge e negozi. 🙂
Carlo
Lulú,
Un viaggio a Tenerife ti stupirá. I migliori giardini dell’ isola hanno una diversitá di flora tropicale da paura. Quando verrai ti daró mille suggerimenti.
In quanto ai miei studi, sono laureato in biologia e dottorando in Ecologia. Ho anche fatto tre anni di Agraria Tropicale a Firenze, prima di trasferirmi. In realtá, come spesso succede, le mie conoscenze sulle palme non vengono direttamente dall’universitá, ma derivano dai miei viaggi e dalla passione che mi accompagna quasi dalla nascita. Ho passato settimane e mesi in vari centri “palmistici” del mondo e mi sono specializzato in palme, ed in ecologÃa insulare.
Carlo
E lusingato aggiungo che non ho “fatto il palmetum” io da solo. All’ inizio ero solo responsabile delle collezioni e della parte scientifica. Poi, nel 2000-2001 ho progettato circa un 30% dei giardini (sono le zone segnalate in verde nell’ultima foto di quelle inviate al foro in inglese), ma in realtá con me vi erano altri professionisti, paesaggisti, agronomi, ingegneri…
Carlo
Grazie a tutti e grazie a Pietro por la foto sorpresa. Il riassunto fatto da Pietro e’ veridico. La lettera del sindaco arrivó circa 12 anni fa e da 11 anni vivo (e pianto) a Tenerife. Non ho perso i contatti con l’ Italia, dove passo almeno un mese l’anno (e gia che ci sono, pianto anche li).
Il Palmetum fu un progetto ambizioso ed eccellente ma e’ paralizzato da 6 anni per “mancanza di fondi”. Ogni anno si perdono sempre piú specie, ma le sopravvissute diventano sempre piú grandi e piú belle.
Carlo
Clap-clap-clap (Applauso)… ma dal fondo della sala si ascolta un coro “JA-VA-NI-CA, JA-VA-NI-CA, JA-VA-NI-CA”… Non avevi anche una Cassia javanica li vicino?
Pietro riesce ad averle “tutte” perché gia’ quindici o venti anni fa le aveva gia “tutte”!
Bel pomelione rosso – complimenti.
Carlo
quote:
Titty…..ma toglimi una curiosità ,per favore: come mai l’hai posizionata tra gli ulivi?
Visto che il giardino era strapieno di ulivi centenari da prima che io nascessi, o toglievo gli ulivi o non piantavo l’ Heliconia !!!
quote:
Immaginavi già quando la piantasti che si sarebbe accontentata dello stesso terreno degli alberi mediterranei?
In realta il terreno li e’ sabbioso (150 m dal mare)e neutro. E’ ideale per gli ulivi e per moltissime specie tropicali, che amano il drenaggio della sabbia se accompagnato da annaffiature quotidiane e da un po’ di materia organica (le foglie degli ulivi in eterna decomposizione).
quote:
Carlo > Le foglie sono molto piú belle di tante altre Heliconia e veramente non c’e’ urgenza d’aspettare i fiori.
Pietro > è un modo elegante per dire che non ti ha mai fiorito?
Si. E devo dire che era molto elegante finché tu non mi hai beccato ed inquisito in pubblico : )
Lo ammetto: credo che quel cespo non abbia mai fiorito. Sono fioriti i suoi discendenti piantati a pieno sole, che tuttavia sono meno belli in quanto al fogliame e patiscono di piú i caldi estivi.
Carlo
Simile ma non troppo:
Kaneohe Sunburst
Le dimensioni di foglie, fiori e fusti sono medie, ma la pianta ha un vigore portentoso e le infiorescenze portano molti fiori che non scoloriscono quasi per nulla con il sole. Il profumo e’ anche lui “medio”, dolce e fruttato. E’ fra le precoci.
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 26 Giugno 2006 17:04:06
Scritto Da – Carlo Morici on 26 Giugno 2006 17:06:16
Lilio,
Eccoti alcune foto di un mio Philodendron sodiroi, per confrontarle. Non far casoi ai bordi giallognoli della foglia, perché e’ una talea che lotta per radicare.
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 26 Giugno 2006 15:41:26
Scritto Da – Carlo Morici on 26 Giugno 2006 15:42:27
Ed eccomi su questo forum. Per iniziare a contribuire scelgo la H.schiedeana, che e’ una pianta che m’ha dato soddisfazioni infinite. Quattordici anni fa piantai una decina di specie di Heliconia nel mio giardino in Sicilia. Dopo tanto tempo, H. schiedeana e’ l’unica sopravvissuta (anche se in realtá esistono alcune altre specie rustiche che non ho mai provato.
Eccovi la foto del mio cespo migliore, che vive protetto fra due grandi olivi. Cresce e si sposta di circa 30 cm l’anno e cosÃ, man mano che cresce l’ulivo si riposiziona nel punto ideale a sole/ombra. A fine estate raggiunge i tre metri d’altezza.
Le foglie sono molto piú belle di tante altre Heliconia e veramente non c’e’ urgenza d’aspettare i fiori.
In quanto alla coltivazione, suggerisco acqua infinita e fertilizzante infinito, che in estate la fanno crescere a piú non posso.
Carlo