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Il Rhopalostylis preso da Vivai Torre mi e’ stato regalato. Negli anni scorsi ho portato varie cose a Natale Torre e adesso mi “tocca” qualche capriccio gratis. Ne aveva comunque due o tre, in serra. Non so se fossero in vendita – chiedi – forse si.
Adonidia merrillii e’ molto sensibile al freddo. Non ricordo se l’ho mai provata ma credo che sia da scartare per il Mediterraneo.
Non ho visto le palme milazzesi.
Ciao,
Carlo
Il Rhynchophorus e’ presente alle Canarie a Fuerteventura e a Gran Canaria ed e’ relativamente controllato e pur essendo presente da 4-5 anni, non ha raggiunto i palmeti naturali, che a Gran Canaria sono abbondanti. A Tenerife ne e’ apparso un esemplare isolato circa un anno fa, ma non e’ piú riapparso. Spero che non arrivi mai a La Gomera, “santuario emblematico” della Phoenix canariensis.
E fra tutte le palme che hai in giardino ha toccato solo la P.canariensis?
Complimenti a tutti per le rispostone. Bella la Lepidozamia de La Mortella. La mia, a Mortelle, e’ grande cosí ma ancora senza tronco… seminata 17 anni fa, quando avevo 17 anni. Federico, quella foglia gialla preoccupa… forse troppo sole, sale un pH alto?
Pietro, e’ brutto sapere che il punteruolo sta arrivando dovunque. Se arriva a Tenerife o a La Gomera sará la fine del mondo. La Parajubaea dovrebbe funzionare. Forse hai avuto solo mala sorte (e fungo). In Spagna stanno andando bene un po’ dovunque.
Carlo
Complimenti!
Orazio, le tue cycas sono bellissime. Adoro in particolare Lepidozamia peroffskiana.
Sergio, Hedyscepe e Kentiopsis oliviformis sono fra le mie palme favorite.
Siamo gli unici in Italia che hanno piantato palme quest’estate? 👿
Carlo
Bella Allagoptera, le mie palme erano parecchio piú piccole, circa 30 cm, salvo il Trithrinax che aveva gia 8 cm di base.
Il trio lava, prato e palme fa molto canarie-hawai.
E di D.onilahensis hai quella a foglie pendule? Fai vedere?
Carlo
E anche una Hedyscepe! La vita di un palmofilo e’ molto difficile senza avere in giardino Howea+Rhopalostylis+Chambeyronia+Hedyscepe.
😀
Aggiungi anche Chambeyronia e Rhapis!
Carlo
Ciao a tutti.
Come dice Pietro, la 4a foto e’ H.verschaffeltii. La 3a e’ Wodyetia bifurcata e l’ultima e’ Elaeis guineensis.
La Bismarckia e’ parecchio sensibile al trapianto. Io trapianterei adesso. Sia perché piú piccole sono meglio e’ – giacché le radici sono meno intricate fra loro – , sia perché adesso c’e’ il caldo e se non fai subito dovrai aspettare Maggio. La “bismarchia” e’ una gran pianta, chi avrebbe mai detto anni fa che potesse vivere cosí bene al Sud?
E se muoiono, muoiono… cosa ci fai con 15 bismarckie in un vaso?
Carlo
Sono andato via a 18 anni pur amando il posto. Ho lasciato la Sicilia perché volevo di piú… piú caldo, piú attivita botanica, piú attivitá in generale, piú avventura. Poi ho trovato tutto quello che volevo e a Messina torno solo per le vacanze, oer godermela e non per soffrirla.
Carlo
Carlo
Sono nato e cresciuto a Messina, che credo che sia la cittá d’Italia con le temperature piú calde e piú stabili. Oggi sono tornato a Tenerife ma fino a ieri ero li a Messina, o meglio detto a Mortelle, vicino la punta di Torre Faro. E’ senz’altro un gran posto, molto palmesco. L’orto ha buone collezioni di Palme, Cycas e succulente. I paesaggi piú splendidi sono fuori cittá. I vivai migliori sono a Milazzo. Il cibo e’ indubbiamente divino.
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 24 Agosto 2008 14:29:08
E’ possibile che le risposte siano in “Flora de Palmeras de Bolivia ( Monica Moraes”, che non ho. Syagrus cardenasii e S.yungasensis sono specie molto vicine, della Bolivia, ambedue “di montagna”. I semi negli ultimi anni sono spesso stati confusi fra loro. S.yungasensis dovrebbe essere solitario, con un tronco di 0-6 m.
In realtá sono ancora specie poco conosciute ed alcuni Syagrus solitari producono occasionalmente ricacci… boh!?!
Carlo
L’originale e’ vivo e vegeto, l’ho piantato nel 1990 o 91, innestato, e adesso e’ alto quasi 5 m, un po’ troppo all’ombra di un grosso olivo. E’ un piacere sapere che la propagazione e’ andata in porto.
Carlo
Non sembra nulla di grave, solo un po’ di stramazzamento da trapianto. Controlla il centro della pianta… se le foglie nuove crescono sane, non c’e’ nessun problema.
Carlo
Complimenti, chi direbbe mai che e’ a Roma! Pare alle Canarie, al Puerto de La Cruz. Sei sicuro che e’ la tua? 😀
Carlo
Copernicia yarey e C.hospita sono altre due specie da provare in zona 9b/10a, perché sono di facile coltivazione e hanno una crescita relativamente veloce.
Carlo
Della seconda vedo solo il dettaglio, ma dovrebbero essere tutte e due A.wrightii. Non ci sono varietá o sottospecie ma vi e’ certa variabilitá.
Carlo
Quando avevo 12 anni ho piantato un babaco a Messina, che avevo comprato alla fiera locale “Viflor”. Ha fruttificato per 4 o 5 anni un po’ protetto un ulivo. La papaya credo che vada male e anche in Sicilia voglia protezioni tutto l’anno. Il babaco invece ama il fresco e soffre il troppo caldo. Di caldo o di funghi e ragnetti associati al caldo sono morti i miei babachi a Tenerife e in Sicilia. La C.quercifolia dovrebbe avere una rusticita simile al babaco, ma il frutto e’ veramente poca cosa, e le foglie non sono grandi e incise come papaya e babaco. Invece vi sono alcune specie di “papaya di montagna”, come Carica cundinamarcensis o pubescens (adesso passata al genero Vasconcellea), che resistono piú freddo del babaco e promettono.
La papaya si fa da seme. La talea e’ possibile ma da piante di “2a scelta”, perché tardano troppo per fare le radici a fittoni della papaya da seme.
Carlo, da Tenerife, terra di papaye.
I frutti di Washingtonia robusta sono buoni da mangiare, dolci e oleosi. Gli indios ci facevano delle torte.
Carlo
quote:
Peccato che l’ordine minimo è di 300$…hanno i prezzi dei seedling praticamente paragonabili a quelli dei semi… 😉
Ho fatto un ordine da Floribunda 2 anni fa, con amici. E’ stato un po’ disastroso. Ordine minimo 300$ e altri 300$ volano fra impacchettamento (!), spedizione e bolli vari di dogana. Abbiamo comprato circa 1.500 euro di piantine fra vari palmofili e le abbiamo piantate in varie condizioni. Circa un 60% delle piante sono morte, perché erano molto piccole, da “rianimazione”. Quelle resistenti alla “radice nuda” sono sopravvissute, quelle un po sensibili se ne sono andate, nonostante funghicida e umiditá controllata. Per viaggi a lunga distanza credo che le plantule di 1 anno siano il peggio. E’ meglio il seme, il seme in fase di germinazione o la plantula di due anni.
Le piante di palmeperpaket sono un po’ deludenti. Serra calda in germania…. deboli, care, con deficenze croniche, punte bruciate, stanche di stare “ferme” da mesi in un vasettino in germania…
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 19 Giugno 2008 14:32:19
Secondo me e’ piuttosto raro, perché la ramificazione del tronco e’ normale in Hyphaene thebaica, relativamente comune in Phoenix dactylifera ma molto piú raro in Chamerops humilis. Per molte specie, la ramificazione e’ una vera raritá (Livistona, Sabal, Howea, Archontophoenix…) e per altre non s’e’ mai visto, per esempio credo che non esistano P.canariensis ramificate. Credo che di C.humilis ramificate non ne avevo viste mai.
Carlo
Ciao a tutti.
La Hedyscepe e’ una delle mie palme favorite. Bellissima. Una meraviglia delle isole del pacifico, che quasi per errore o casualitá cresce nel fresco di Lord Howe anziché nel caldo eterno della Melanesia.
Ne ho qualcuna di 3-4 anni d’etá. Ne ho messe a terra una in Sicilia e una a Tenerife. Non so come vada quella in Italia, ma a Tenerife e’ uno splendore. S’e’ detto per anni che non sopporta il caldo asciutto ma invece sembra che non sia particolarmente delicata e che i suoi limiti di resistenza siano quelli della kenzia comune.
Invece quella che e’ veramente difficile da coltivare (per il caldo secco) e’ la quarta palma di Lord Howe… Lepidorrachys mooreana.
Carlo
Le specie indicatrici sono un’ottima approssim$azione ma non indicano mai un solo parametro (temperatura).
Per esempio, le plumerie vanno male con l’umiditá e le temperature uniformi della costa Nord di Messina, che invece e’ un paradiso per bromeliacee e chamaedoree. Vanno molto meglio sulla soleggiata costa Sud, dove le notti sono spesso piú fredde, ma mai con il 90% d’umiditá del Nord. Altro esempio, le camelie… vogliono suoli acidi, dunque…
Le zone mi sembrano insufficienti per descrivere i climi. Secondo me ci vogliono tre o quattro parametri per definire un posto e capire cosa ci puó crescere.
Riporto una affermazione di Tomas “Il 99% dei giardinieri che usano le zone USDA coltivano piante normali e non cercano di spingersi ai limiti per quanto riguarda le temperature.”.
E’ senz’altro vero e chi vuole spingersi ai limiti deve munirsi di informazioni piú complete.
Carlo
quote:
…e le altre palme?
Esiste una tabella al riguardo? (magari con valori minimi e massimi)..
Grazie
No, ma esistono mappe con curve “isoterme” di TMA per tutti i paesi del mondo.
Che palma cerchi? “Pritchardia hipotetica”? Di dov’e’la palma che vuoi coltivare? Hawai, Isola “X” a 0-400 m d’altezza.
Cerca la mappa di TMA dell’ isola X alle Hawaii e troverai la TMA locale dove vive la palma.
… sembra complicato e lo e’ 😳 . Mille specie, mille paesi, mille problemi… semplificare troppo non ha molto senso. Per chi non vuole complicazioni restano sempre oleandri e laurocerasi.
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 25 Febbraio 2008 18:49:51
Scritto Da – Carlo Morici on 25 Febbraio 2008 18:51:18
E’ una P.canariensis, pare un maschio, un po’ tozzo e spennacchiato per il freddo.
Dov’e’ questa bassa collina? Quanto “bassa”?
Carlo
A Messina le P.thurstoni non vivrebbero mai fuori, perché sono fra le piú tropicali ed anche alle Canarie sono al limite. Ma molte altre pritchardie invece no…. no?
Ecco qualche foto su “vasi e pritchardie”.
Pritchardia thurstoni al Palmetum di Santa Cruz, Primavera 2007, sopravvivevano nello stesso vaso da 10 anni esatti.
Le stesse piante, a Ottobre 2008, piantate in terra da 2 mesi e gia’ “esplose” e con frutti.
Scritto Da – Carlo Morici on 24 Febbraio 2008 14:01:19
Dunque, dunque…
Non vado matto per le discussioni su zone & co. … stavo solo sbirciando
Le USDA o il “laureto” danno un’ idea ma credo che per capire cosa si possa coltivare in un luogo determinato ci vogliano necessariamente vari parametri. I miei prediletti sono:
– TMA (temp.media annuale)
– Minima “tipica” (Media delle T minime assolute annuali)
– Minima assoluta storica (Il gran freddo dell’ anno X).
TMA sulle coste (a memoria, con qualche errore):
15-18 C Sud Italia
19-22 C Canarie
22-25 C Hawai
23-28 C Caraibi
28-30 C Climi equatoriali su mari molto caldi
A Messina o Palermo, se ben ricordo abbiamo TMA di circa 18 C, “minime tipiche” di circa 6 C e minime assolute storiche di pochissimo sotto zero.
Alle Canarie vi sono molti climi diversi. Le TMA vanno dai 19-22 C delle coste a meno di 10 C in alta montagna.
Le Phoenix canariensis crescono spontanee fino circa a 600 m d’altezza, in zone di TMA compresa fra 16 e 20 C. Crescono (piantate) anche a TMA di 22 – 13 C, ma spesso lasciano a desiderare. A La Gomera esistono popolazioni a circa 1.000 m d’altezza, ma solo in “valles térmicos”, esposte a S-SW e particolarmente soleggiate.
La latitudine e’ un quarto parametro da considerare. Porta con se’ la durata dei giorni e delle stagioni. Hanno effetti diversi una TMA di 18 C in Sicilia sul mare, una TMA di 18 C alle Canarie (a 200-400 m slm) o una TMA di 18 C ai Caraibi (a 800-1200 m slm).
Carlo
quote:
In Bretagna ci sono dei Canariensis da sogno con con una media annuale di 10-11°C.
Alle Canarie ci sono dei Canariensis DA SOGNO con una media annuale di 18-20 C
Scritto Da – Carlo Morici on 23 Febbraio 2008 13:37:19
Si, Bidens pilosa, alle canarie chiamato “amor seco”… amore asciutto… perché ti ama. Arrivó in Italia pochi anni fa, pare, ed ha gia’ invaso il mio giardino in Sicilia. Qui e’ “tradicional” e cresce molto piú aggressiva. Il te di foglie ha vari effetti curativi… mal di gola etc.
Achirantes e’ peggio, perché, travestita da bella annuale fiorisce, ma poi i semi oltre ad agganciarsi, ti fanno buchetti nella pelle e quando ti fai la doccia qualche ora dopo pizzicano tutte le gambe! Te la mando.