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Guarda definire l’età di una pianta o meglio di una palma in particolare è una cosa ardua, in quanto sul fattore di crescita incidono molti fattori, alcuni penso fuori ancora dalle nostre conoscenze.
Bisognerebbe sapere come è avenutà la gerimnazione, lo sviluppo con i vari rinvasi, l’età della messa a dimora, e poi nonostante tutto, anche due piantine (sorelle, quindi con pari “potenzialità” genetica)disposte anche a poca distanza l’una dall’altra, in alcuni casi possono presentare differenza di crescita, spesso anche notevoli.
Cmq, nel tuo caso penso circa 10 anni.
Saluti, caio.
Ciao Ale, per prima cosa devo fare i complimento al tuo fortunato vicino di casa, ma è comunque merito della posizione molto riparata dai venti.
Anche a Roma ci sono esemplari decennali, ma sempre all’interno di Patios o comunque cortili ben protetti ecc.
Qui hai Castelli, ti confermo che non hanno speranza di vivere.
Scusa Pietro, ho visto le tue fotografie e mi sono sorti dei dubbi atroci.
Io ho una palma acquistata per Livinstonia Chinensis, ma sembra propio la tua Guihaia A.
Che il vivaio mi abbia rifilato un pacco ?
La pianta è più grande e contrariamente alle Livinstoine ha una crescita lenta, come da te descritta……….ed i dubbi aumentano.
Ora non ho le foto, ma domani ne posto subito un paio per un tuo cortese responso.
saluti, caio. 😉 😉
Scritto Da – caio on 08 Novembre 2007 15:31:52
Io ne ho due in piena da oltre cinque anni e godono ottima salute.
Solo un anno le punte delle foglie si sono colorate di giallo, ma penso per l’eccessiva umidità del terreno, poi ho migliorato il drenaggio e sembro aver risolto.
Visto il successo stavo pensando di avicinarne delle altre a mò di piccola foresta.
L’unica differneza tra queel che ho in casa e quelle esterne, e che le prime fruttificano con due cicli annui, mentre le seconde ne riescono a concludere uno, ed un anno lo hanno anche saltato.
Saluti, caio.
Effettivamente si Alex, credo che il Forum serva proprio a scambiare esperienze positive e negative che siano.
Bel sito quello segnalato in link.
Saluti, Caio.
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Caio sito molto interessante…Amici palmofili mi chiedevo se era possibile creare un database con fotografie che mostrano i danni subiti dalle palme durante l’inverno…date uno sguardo a questo sito americano cliccate su “freeze damage data”…
i dati sono stati raccolti da palmofili della California e della Florida…non credete che averne uno con dati raccolti in Italia sarebbe interessante??
Complimenti Paolo.
L’Haverroa Carambola l’ho sempre considerata una Pianta Tropicale pura, quindi senza speranze di sopravvivenza per le nostre latitudini.
Ma vistri i vostri successi, sono a chiederVi gentilmente ulteriori raggualgi circa le sue esigenze climatiche.
Nel ringraziare anticipatamente saluto, caio. 🙂
Condivido, ho si opta subito per la serra, altrimenti non vedo l’utilità di sacrificare inutilmente degli esseri viventi.
Saluti, caio. 😡
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a me alcune Livistona rotundifolia non sono morte al primo inverno ma sono morte al secondo,ormai nella mia zona le livistona rotundifolia si vendono da tutte le parti e vanno a morte sicura.se potrei fermerei subito questa strage,delli paoli giuseppe
Hai ragione Pietro, ho rivisto il Post creato da Danielesit, dove si è parlato per la prima volta di Bismarkia e della sua resistenza, ma non veniva citata la minima temperatura.
Probabilmente e stato un Lapsus Froidiano ed ho trascritto quello che avevo in un libro dedicato alle Palme, dove è riportata la minima temperatura possibile senza danni -3°C.
Ovvviamente tutti sappiamo che sono temperature relative, molto varibili in funzione del tasso di umidità, vento soggetto esposto ecc.
Poi se qualcuno ha notizie diverse, bene siamo qui per condividerLE, se poi sono esperienze dirette, meglio in quanto ho avuto modo di riscontrare che nei libri spesso sono riportati valori inesatti.
Saluti, caio. 😎
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In un altro post, altri esperti del forum hanno attestato la resistenza intorno a -3°C,In questo forum? Non ricordo, ad ogni modo in quale località?
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Hola Ice, in primis un saluto ad Attila e Tartara in dol e compagnia, poi i miei complimenti per la tua collezione, non conosco il tuo microclima, ma non avrei mai pensato che alle tua latitudini era possibile coltivare un così gran numero di varietà.
saluti, ciao.
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caio, la bismarkia l’ho acquistata da poche settimane, è quasi senza foglie per colpa del trasporto, se vuoi vedere la foto, la puoi vedere nel link che trovi sotto il messaggio.quanti anni può avere?
nella mia piccola galleria fotografica nella sezione palme la trovi.
ciao
zona usda 8B 9A
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Scritto Da – ice on 23 Ottobre 2007 22:02:46
Purtroppo ne ho sacrificata una anche io, è vissuta due anni poi l’inverno successivo non è riuscita a passarlo indenne (era nche protetta da tessuto non tessuto).
Im iei complimenti a Pietro per il suo esemplare fantastico. 😀
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Ciao Ale,
nelle zone costiere della Sicilia si comporta discretamente, ma in zone un pò più interne ed in inverni più rigidi del solito alcune sono morte. Per Roma, mi sento di escluderne la sopravvivenza in piena terra, ma è sempre interessante ed istruttivo seminarle e seguirne la crescita (finchè si può).Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – caio on 24 Ottobre 2007 18:07:31
Complimenti per la tua foto è tenerissima.
Penso che in Africa ti è rimasto un pezzo di cuore.
Saluti, caio. 🙂
Complimenti Lulu, e meno male che non ti piaciono gli Hibiscus…..
Ma con quelli di color pesca, che virano al porpora, nessuno li ha in fiore ? Sono eccezzionali, cmq quello bianco candido è uno spettacolo.
Per Piera……..le occasioni si prendono al volo. 🙂
Saluti, caio.
Io esperto, ti sbagli ho riconsociuto la pianta perchè la coltivo, e concordo con te sulla bellezza della pianta in fiore.
Ho appena fatto alcune foto dei frutti appena raccolti, per avviare un nuovo poste, nella sezioni FRUTTI, dedicato a 360° sulla Feoija.
Saluti Ale, caio.
Ciao Ice di “nome” e di fatto, avevo capito che curavi una piantina di pochi anni, non un piccolo esemplare, sarebbe gradita una foto se possibile, al fine di gratificarci gli occhi e la curiosità 😉 .
In un altro post, altri esperti del forum hanno attestato la resistenza intorno a -3°C, quindi sullo 0°C non dovrebbero esserci problemi, se poi e per poche ore, meglio ancora, solo che avendo la possibilità non stresserei la pianta, in quanto le parti esterne delle lamine fogliari ne risentiranno con un cambio di colore.
Una curiosità ? quanti anni hai condiviso con la tua Bismarkia .
Saluti, caio.
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grazie caio, sto tentando di abituarla agli zero gradi per poterla tenere all’aperto più tempo, non so quantificare quanti anni possa avere, forse una decina, altezza stipite cm 25, diametro cm 14 altezza tronco + foglie cm 130..
ricoverarla a + 5 gradi ritieni sia indispensabile, pensavo di farle sopportare lo zero gradi solo in questo periodo, che le minime durano qualche ora e dal mattino è al sole.
grazie
ciaozona usda 8B 9A
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Hai ragione Pablito, ho provato, ma stò progredendo pian pianino, in quanto si è sviluppata di colpo, ed ora stò cercando di rimedire, cmq confido anche in una potatura da effettuare dopo la maturazione del frutto.
Grazie per il consiglio, cmq se hai notato, il tutto sembra un foresta 😀 😀 😀 😀
saluti, caio.
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Io però sistemerei un po’ meglio la pianta, legandola alle canne, almeno sinchè i rami non sono autoportanti.Così sembra un salice piangente 😡 😡
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Dalla descrizione sembrano proprio le due enormi piante che ho visto sull’Alahambra di Granada, ed io che le avevo scambiate per le chorise più randi che avevo mai visto 🙂 .
Per le foto, devo attendere la diva, cmq non mancherò, saluti caio. 🙂 🙂
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Sono alberi molto invasivi ma non belli, come portamento, come le loro cugine (Ceiba); queste, che ho avuto la gioia di ammirare in Somalia, erano alberi di quasi 40 m. con dei contrafforti di circa tre metri che la pianta sviluppava alla base per sostenersi.
Ricordo spine coniche di cirac 10 cm. di diametro. Uno spettacolo, solo che era impossibile ammirare i fiori data la loro altezza.
Ciao, aspetto di vedere le foto
Nicola
Grazie per l’interessante Link Ale.
Non voglio tediarti, ma se hai qualcosa sul Cornwall sono proprio curioso, dta pochi giorni parto per U.K. e “dovrei”, (perche sono in compagnia di alcuni indigeni) proprio passare alcuni giorni anche da quelle parti…..non si sa che riesca a vedere qualcosa di interessante.
Per una rapida consultazione sulle temperature minime di Palme e Cycadi, inserirò un post specifico, con un link molto interessante. 😀
Saluti, caio.
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Ciao Caio, prevedendo che non l’avrei più ritrovata quella pagina mi sono salvato tabella come file di word…se ti serve te la invio…altrimenti dai uno sguardo a questa tabella http://www.bg-map.com/noblick.html sviluppata da palmofili della Florida…è molto interessante…
Certo che gli esemplari adulti hanno esigenze specifiche per la Luce, con quelle piccole, forse non dovresti avere problemi, ma incrocia comunque anche le gambe per scaramanzia, che conviene.
Per le luci, purtroppo ci sono luci specifiche con vattaggi di 70w. che ne riproducono circa 500W reali, di lampade con potenze inferiori utili allo scopo, non ne conosco.
Cmq, la Bismarckia io la toglierei da fuori già quando le mnime si avvicinano a 5°C, in quanto le resistenze “bibliografiche” si riferiscono sempre per esemplari adulti.
Saluti, caio.
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ti ringrazio ale, ma temo non sia sufficente.
occorrono lampade specifiche, ho provato ad informarmi ma non mi è stato facile ( per ora ) spero nell’intervento di qualcuno che abbia già sperimentato la cosa, e soprattutto spero che la luce della finestra sia sufficente per i 4/5 mesi a non farla morire.
😉zona usda 8B 9A
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
🙂
Complimenti Pietro, hai delle Piante spettacolari, oltre una grande pazienza.
Ottimo suggerimento da Green, corro subito a visitare il sito del Francese 😛 😛 😛 😛
Per chi propende per l’acquisto di piante come me, volevo solo fare una domanda .
MAI SENTITO PARLARE DI C.I.T.E.S. ?????
Gli Americani se lo fanno pagare da 300 a 500 $ a spedizione.
Ebbene si ! tutto il mondo è paese, con i Soldi gira tutto, “anche i cadaveri” scusate il paragone, ma ci và pari pari.
Saluti, caio. 😀
Ciao Ale, ci sono riferimenti in Internet circa questa esperienza d’oltre manica ?
Per Popj è l’elenco di una strage annunciata… 🙂
Saluti, caio.
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Ad occhio e croce sarà difficile che queste palme potranno sopportare -5 o addirittura -7 °C…Comunque un gruppo di palmofili della Cornovaglia (la zona più calda in U.K.scaldata dalla corrente del golfo dove le minime non scendono sotto i -4°C) hanno messo a terra e senza protezione tutte le palme che sono riusciti a trovare…qui te ne ho elencate alcune che vorresti piantare tu…quella indiacta è la temperatura in cui secondo loro la palma muore…io personalmente ho provato solo la livistona rotundifolia…è veramente delicata!Adonidia merrillii 26°F / -3.3°C 9b H5
Archontophoenix maxima 29.5°F / -1.4°C 9b H5
Coccothrinax barbadensis 27°F / -2.8°C 9b H5
Hyophorbe verschaff. 30.5°F / -0.8°C 10a H5
Thrinax parviflora 26.9°F / -2.8°C 9b H5
Rhopalostylis sapida 24.8°F / -4°C 9a H5
🙂
Scritto Da – caio on 23 Ottobre 2007 21:48:26
Ciao Popj : http://it.wikipedia.org/wiki/Dioon_edule
Spero che ora hai tutte le informazioni che ti occorrono.
Saluti, caio.
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grazie caio,quindi per rusticita simile a una cycas!i semi si trovano in molte zone e che appunto…non sapevo della rusticta,perche appunto voglio creare un mini palmizio di palme resistenti al gelo,poi se non vi annoio troppo vi posto un elenco di palme che voglio acquistare e mi dite qualcosa sul loro..modo di vivere!p.s scusa ma dioon edule…perche e commestibile..sicuramente ho detto una baggianata…
ciao
Se ci vai, devi consultarti solo con il proprietario e non con altri. E solo lui l’esperto.
Cmq se vuoi, prima di collocarla in terra, parcheggia il vaso nel punto dove vorresti collocarla definitivamente (Rigorosamente riparata dai venti diretti di Nord + Nord Est), poi per il primo anno avvolgila con tessuto non tessuto bianco e vedi cosa succede, e poi decidi.
Cosi a mali estremi se vedi che la temperatura crolla a picco sotto i -5, -6°C, la puoi sempre riporre la “creatura al coperto.
Saluti Ale.
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Ciao a tutti..
Esattamente il giardino in questione è dove si trova il segnaposto giallo…(a 4km dalla costa)..onestamente non so se è una zona 9a o 9b…
Comunque farò di sicuro un salto all’ochetta verde…sono troppo curioso..
Scritto Da – caio on 23 Ottobre 2007 15:08:14
Scusa Ale, ma mi sembra già in piena terra, cmq se non lo hai fatto, Per esperienza diretta posso tranquillizzarti che non ci sono problemi.
Quando ho piantate le mie, erano come la tua piccolina, se hai visto i risultati….
Solo se vuoi essere scrupoloso, copri con il tessuto non tessuto bianco solo le foglie centrali non ancora formate ed “aperte”.
E’ una pianta che ben si adatta qui da noi, ed i nostri vivaisti hanno compreso la loro potenzialità con molto ritardo.
L’utlima che non c’entra nulla con questo post, ma con la Feoija che vedo al lato, come và…..stai raccogliendo i suoi profumatissimi frutti ?
Saluti a tutti, caio. 🙂
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Salve ragazzi…visto che siete esperti volevo chiedervi se la piccolina qui sotto era il caso di piantarla o di aspettare che crescesse un po di più…la foto risale a metà aprile..il periodo che l’ho piantata..ora però ho difficoltà a coprirla per l’inverno anche perchè piccolina lo è ma è alta 3,5-4m..secondo voi sopravviverà senza protezioni? P.S. è al sole diretto per tutta la giornata…a dimenticavo Caio complimenti per la sei stagioni….veramente bella e imponente…
Ok, grazie a tutti, infatti la temperatura si è rialzata di molto in queste ultime ore.
Se tutto andrà per il verso gisuto, posterò la foto del frutto maturo.
Salutoni a tutti, caio 🙂
A che bello Nicola, mi piace quando si riesce ad intavolare un discorso costrutivo.
Vedi la normalità per me è che le due Chorisie da me citate, fioriscono in anni alterni (cioè quando vogliono, ma comunque insieme anche se i due esemplari sono a circa 4Km di distanza l’uno dall’altro)e sempre in autunno.
Dalle tue zone, quando fioriscono ??
Io abito a circa 25 Km a sud di roma, quindi sono al di sopra della tua latitudine esattamente di 1° N.
Complimenti per l’esemplare fotografato, la mia non riesce a fargli nenache ombra, comunque a giorni postero la foto in fioritura.
Saluti a tutti, caio. 🙂
Allora Alex, siamo quasi vicini di casa….
Scusa ma avevo letto con superficialità.
Tu ti riferivi a Archotophoenix Cunnigmiana e non Alexandrae, bene.
La prova che citavo era relativa alla più “nota Alexandrae”, certo la Cunnigmiana è leggermente più rustica, quindi potresti provare, per lo meno se sei molto vicino al litorale e non all’interno di Anzio, e riparandola dai venti di Nord.
Cmq se ti può interessare, chi ha effettuato la prova in zona è il vivaio l’ochetta verde il quale ha posto l’esemplare contenuto in vaso con tronco di circa 2ml. al centro dell’area vivaistica, completamente espsoto a tutti i venti, Nord compreso, in quella stagione la minima registrata e stata tra -5°-6° centigradi, i danni si sono manifestati con la bruciatura delle foglie più esterne e la sopravvivenza della pianta madre.
saluti, caio.
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Il luogo si trova a circa 5 km a nord di Anzio…speravo che almeno la cunnimgumiana ce la facesse….
Ciao Pietro, e proprio questo aspetto che volevo condividere con voi.
La pianta è stata acquistata circa 15 anni fà, con tronco iniziale di 15-20 cm.
Nei primi 10 anni si è sviluppata velocemente sino a circa 3,5 ml circa, ora è arrivata a 5ml. in stupende condizioni (così ornamentali le ho viste solo a Sorrento).
La cosa più strana è che la fioritura và avanti in continuazione, tra le 4-5 fioriture complete l’anno.
l’unica differenza tra le fioriture primaverili ed estive è quelle autunnali ed invernali è che le prime sono completamente piene di datteri sino alla maturazione, mentre le seconde fioriture riescono a portare a maturazione solo alcune decine di datteri, con piccolo rallentamento del ciclo vegetativo.
Ne posseggo altri 4 esemplari di Syagrus, ma a questa, nessuna riesce a tenergli “testa” è una forza della natura 😉
Ciao Piera, certo ma tra pochi giorni che fiorisce, vedrai che l’attesa sarà ripagata con tanta bellezza.
saluti e grazie per la curiosità. 🙂
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Ciao,@ Caio, ma senti, per favore, non potresti mostrarci anche tutta la pianta intera. So che anche senza fiori e meravigliosa!…. in attesa della fioritura tua 😛
grazie! 🙂
ciaociao…… piera.
provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.
Ciao Pietro, purtroppo i rami apicali si rovinano tutti gli inverni, diciamo che i rami sotto i 3mm. di diametro, vanno a ramengo, costituendo di fatto una sorta di potatura naturale, inoltre la pianta si comporta come una decidua e non come sempre verde.
Le foglie ricompaiono in primavera, (fine Aprile) per ricadere verso fine gennaio-febbraio, ma questo dipende ovviamente dall’intenistà delle minime temperature.
La Chorisia Speciosa, l’ho conosciuta in un viaggio in Spagna e ne sono rimasto affascianto sia per l’insolito sviluppo del tronco fatto a forma di “bottiglia”, per le strane spine, ma quando l’ho vista in fiore………………è stato amore a prima vista.
L’ho quindi acquistata dietro ordine specifico, circa una quindicina di anni fà, da un noto vivaio di zona, il quale mi rassicurava sulla sua resistenza……
Ne ho quindi acquistate due, la mia che è parzialmente esposta a Nord, ormai ha il tronco senza spine e di color griggio, e negli inverni più rigidi si creano anche delle “necrosi” nei tronchi più sviluppati, ma poi puntualmente tutto viene inglobato dalla nuova crescità estativa.
L’altra che ho regalato, è completamente criparata verso Nord, ed ha il tronco Verde con spine ecc., anche se le punte apicali si perdono ad ogni inverno.
Solo l’ultima considerazione :
quando acquistati le due piantine, la mia era piena di spine, mentre l’altra ne aveva pochissime, quindi nel regalarLa decisi di tenere per me quella con più spine perchè ho meno problemi dagli effetti secondari di tali prospicenze……
Ora a distanza di vari anni, le cose si sono invertite, la mia ha quasi completamente senza spine, mentre l’altra non solo ha aumentato il numero di spine, ma si sono anche sviluppate notevolmente come grandezza.
Saluti, caio.
quote:
Interessante, ma negli anni precedenti in inverno si sono danneggiati gli apici vegetativi?,Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
🙂
Ciao Davide, per quanto riguarda la rusticità è ottima, qui a Roma vive benissimo, anche comletamente esposta ai venti di Nord (temp. min relativa -7°c).
Se poi vivi al nord, il Dioon ha una crescita lentissima e quindi coltivabile in vaso.
Per i semi, reperibilità e germinabilità, deve intervenire Daniele che ha avuto positive esprienze in merito.
saluti, caio.
quote:
ciao a tutti!
io volevo comprare i semi del dion edule,ma sono un po pensieroso,ma sono facili veramente da germinare?e la loro rusticita e buona o no?
vi ringrazio e scusate l’interruzione!
ciao ciao!