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Complimenti per il sucesso, certo la crescita è un pò disarmante, cmq a parte le ridotte dimensioni, le difference ci sono ed anche molto evidenti, non si comprende allora su con quale principio si è deciso di fondere le due specie sotto un unico “sinonimo” ???. 😮
Saluti, caio. 😀
Comunque
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Nel genere Trithrinax, che comprende specie piuttosto resistenti al freddo, la specie “biflabellata” è stata recentemente considerata sinonimo di “schizophylla”: La cosa mi sorprende un pò perchè è vero che le due specie mostrano una certa somiglianza, ma è anche vero che hanno molte caratteristiche differenti: il diametro del tronco, l’altezza dello stesso,il colore e la dimensione delle foglie, la divisione dei segmenti fogliari, la lunghezza del picciolo.
Nella foto compare una T.biflabellata ottenuta da seme , se non ricordo male, nel 1994.E’ di dimensioni molto piccole, sebbene abbia ben 14 anni; ha sempre evidenziato una crescita estremamente lenta.
Se non erro “flabellum” in latino significa “ventaglio” e probabilmente la denominazione specifica fa riferimento alla abitudine di questa palma di dividersi in due tronchi molto presto, subito dopo la germinazione del seme e quindi di mostrare successivamente in due punti diversi foglie palmate “a ventaglio”.[img][/img]
Ciao MArco e ben arrivato nel Forum.
In questi anni, durante il periodo estivo hai apportato alla pianta REGOLARI ANNAFFIATURE ?
La pianta è espsota al sole ?
Saluti, caio.
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Un saluto a tutti da parte di un nuovo iscritto appassionato di piante da frutto tropicali. Dopo questa doverosa premessa devo aggiungere che sono arrabbiatissimo con il mio guava, è da almeno 5 anni che lo coltivo ma non vuole saperne di fruttificare, quest’anno ne ho piantumati altri due, speriamo bene… 😀
Daniele, che dire, i segni del dannegiamento ci sono, anche se lievi, si notano le incuravature delle folgie, segno di sofferenza, spera invece che non ci siano all’interno le altre generazioni.
Questo lo puoi notare se trovi come dei nei o cmq delle piccole macchie di color nero o marrone scuro del diamtero di circa 1-3 mm.
è segno che ci sono altri ospiti e quindi non ti rimane che avviare i trattamenti.
Purtoppo Paolo per chi le conosce bene………si riconosce a colpo d’occhio. Saluti, Claudio.
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Ciao Caio,
La palmetta ha quasi un anno,quindi la bestia è autoctona purtroppo.
la mia e-mail è da.sitzia@tiscali.it.
Speriamo che tu abbia ragione per quanto riguarda la sopravivenza della palma.
Daniele
Ciao Paolo, bhe che dire, il tuo vicino e come “Cimabue”, ne fà una e ne sbaglia due.
I prodotti citati, sono specifici per la mosca della frutta (olivo agrumi ecc.), quindi oltre all’alto tenore zuccherino (necessari all’insetto nella fase di pre impianto delle uova) ha un “aroma” caratteeristico che funge da attratore per una serie limitata di speci.
nelle mie trappole ho sempre e solo trovato, oltre la mosca della frutta, anche diverse mosche comuni e vari moscerini, di api mai.
In questo caso il fai da tè sui composti è sconsigliato. saluti, caio 😀
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Il mio vicino ha spruzzato melassa con insetticida sugli ulivi e ha provocato una moria di api e bombi, in una stagione poi che per la siccità pochissime olive sono state colpite dalla mosca.Sarebbe meglio usare bottiglie trappola, poi credo ci siano anche le trappole con feromoni, che attirano solo la mosca della frutta (o dell’ulivo)
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Ciao Daniel, la conosco molto bene “purtoppo” è Paysandisia Archon al suo secondo o terzo stadio.
Penso che la tua Palmetta è ancora recuperabile, per poterla salvare, considerate le esigue dimensioni non penso che avrai molti problemi, i problemi diventano invece rilevanti, in quanto ciò significa che purtoppo la “Farfallina” e arrivata anche nelal tua ZOna, ed il contrasto di un simile parassita è assai più difficile del Punteruolo, in quanto la Paysandisia, posta fuori da suo areale, aggredisce tutto quello che fà parte delle monocottiledoni, quindi un grande problema.
Solo un ultima, ma hai comprato la piantina da poco ?
Dimmi di si………
Se mi invi la tua e_mail ti invio alcuni rimedi da applicare sia in via aere che per via radicale.
Saluti, caio. 👿
Ciao MArco, sono contento che riesci a coltivarle senza problemi, ma vista la tua zona climatica non poteva essere diversamente.
Quest’anno qui sono fiorite circa un mese fà.
Per il problema della mosca, ti consiglio di utilizzare una trappola biologica, composta da una sostanza zuccherina che devi porre vicino alla pianta, con l’aggiunta del Piretro, questo appena vedi comparire le prime mosche, il prodotto garantisce copertura per circa 20-30 gg,evitando di contamianre la pianta, i prodotti sono facilnente rintracciabile nelle farmacie verdi.
Buone prove.
Saluti, caio.
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Ne ho due in piena terra, una con foglie composte da tre foglioline ed una con cinque e si comportano in modo totalmente diverso. Le ho piantumate entrambe da circa 5 o 6 anni e la prima ha prodotto solo un frutto lo scorso anno in inverno ed è quasi tutto l’anno in fiore mentre l’altra è da almeno tre anni che è in produzione, è uno spettacolo vederla con i rami piegati per il peso, e fiorisce per lo più in primavera. Purtroppo i frutti, dolcissimi ma con poco profumo, sono attaccati dalla mosca della frutta e quindi bisogna raccoglierli precocemente.
Ciao Paolo, volevo complimentarmi con te per il successo.
Sei anche fortunato, ti è nata una varietà con pochi semi e polpa di color “rosso”, quindi molto profumata.
Saluti, Claudio. 🙂
Grazie Sergio per le tue info, sempre precise e puntuali.
In prima analisi mentre osservavo la prima foto avevo inziato con una serie di di dubbi sullo strano colore verde della tua B.Decumbens, poi nella seconda dove hai inserito la spiegazione, ho compreso una novità in merito.
Grazie due volte, cosi vista la tua esperienza, inizerò a cercare qualcosa da acquistare “in rete”.
un grazie anche agli altri amici del Forum per le info sulle Coccothrinax.
Scusa Carlo, per i prossimi pleniluni, puoi darmi cortesemente anche un ordine di grandezza circa la resistenza alle minime temperature per C.argentata, C.crinita, o C.montana.
Un saluto ed un grazie mannaro……. 😉
Non rispondo in merito a cosa ho piantato, in quanto da me le Palme si auto gestiscono…..decidono loro come e dove piantarsi, a me rimane il compito di “diserbare”.
Ap arte gli scherzi, piantato poco o quasi niente per problemi di tempo, mi sono dedicato un pò alle macrozamie.
Per quanto riguarda il Post di Pietro, sono incuriosito delel sue esperienze circa le Coccothrinax e la brahea Decumbens, adattabilità resitenza ecc.
Grazie mille.
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Ciao Carlo,
a parte il fatto che questo è un forum molto “ermetico” in cui occorrono le più efferate torture per ottenere qualche risposta 🙂 🙂 , gli spazi a disposizione purtroppo non si dilatano a nostro piacimento.
Detto ciò per parte mia ho ben poco da dire; ad inizio anno ho messo in piena terra una coppia gemellare di Syagrus cearensis, varietà ‘SemerimastonellatascadopovisitaFairchild’ e la Brahea decumbens, varietà ‘Donoamicotuocanario’. Poi, grazie al venticello di primavera che ha fatto spazio nella striscia xerofila, ho messo a dimora una Copernicia prunifera ‘Sergioquercellinensis’ ed una manciata di Coccothrinax gracilis ‘Carlomoricensis’. Poi infine, grazie al rincoforo che ha fatto piazza pulita della canariensis, ho messo nell’area liberata due palme che pensavo di non mettere a dimora, ossia la Parajubaea torallyi torallyi (quarto tentativo dopo le morti subitanee in agosto delle precedenti) ed una quasi bonsaizzata Butia eriospatha. Non ricordo altro.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
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Grazie Sergio, per chi non ha mai visto le infiorescenze di Archontophoenix dal vivo queste foto sono il massimo, chiare e ben fatte, non lasciano nulla all’immaginazione.
infatti riescono a mettere bene in nota il portamento delle infuttescenze, con evidenza di fiori e semi impollinati 😉 .
Saluti, caio.
Ciao Sergio, grazie ai tuoi interessanti Post, riesci sempre a tenere in caldo il Forum.
Tornando però alla Archontophoenix, non è che per caso sei riuscito a fotografare l’evento descritto ?
Nel ringraziarti saluto, caio. 🙂
Ciao Fede e complimenti per la tua creatura.
Se posso consigliarti, lascia li l’olivo, e trapianta la Jubea da una altra parte, e assolutamente troppo vicina a casa e forse già “costipata” nelle radici.
Dico ciò, perchè confrontandola con le mie jubaee, mi sembra che sia indietro con la crescita di almeno 5 anni.
Saluti, CLaudio.
Si Pietro ecco le mie foto:
La mia Pupa
I semi
Come si può ben vedere, la maturazione è in ritardo rispetto al tuo esemplare.
Segno che le “mie condizioni” ambientali, divergono sensibilmente da quelle della tua zona, sopratutto per quanto concerne l’ escursioni termica tra il giorno e la notte, molto più accentuate qui near Roma.
Saluti a tutti, caio. 😉
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Ciao,
– Caio, qualche foto?– Orazio, anch’io inizialmente mi aspettavo una crescita molto lenta, fuorviato dalla proverbiale lentezza della “cugina” campestris;
– Sergio, hai pienamente ragione, la mia ha le caratteristiche di quella descritta come acanthocoma e come tale acquistai il seme appena germinato, ma non essendo un botanico mi affido al parere delle più prestigiose organizzazioni del campo. Kew considera attualmente valido il nome brasiliensis ed acanthocoma sinonimo (essendo stata descritta successivamente), ed io obbedisco 🙂 .
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – caio on 17 Ottobre 2008 09:50:22
Complimenti Sergio, non finisci mai di stupirci, noto che le foglie hanno un ottimo aspetto, segno che la coltivazione ha avuto un evidente successo.
Sbaglio ? Ma mi sembra che la pianta è riparata verso Nord.
Saluti, caio.
Il vivaista, non conoscendo la varietà, ti potrebbe vendere una varietà ornamentale, che sviluppa sempre frutti edibili, ma molto più piccoli rispetto alle varietà da frutto.
Saluti, caio. 🙂
Ti assicuro che all’aperto non vieve nelle tue zone…………poi solo provare (credo con sucesso) in serra fredda.
Saluti, caio. 🙂
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Buonasera, da poco mi é scoppiata la passione del giardinaggio e quindi non ho semi da scambiare, ma gradirei volentieri se qualcuno volesse regalarmene un po’ vari. Cosa si semina in questo periodo? Vorrei seminare l’annona, ma non so se in prov. di pisa, valdarno, possa sopravvivere. Grazie 🙂
Volevo ringraziare Sergio per aver condiviso con “tutti” un simile spettacolo.
Saluti, caio. 🙂
Se può interessare, vive egregiamente anche qui a Roma.
Saluti, caio. 🙂
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Grazie ad entrambiLe fonti danno la opuntia brasiliensis come una 10a. Ora, a parte il giusto discorso di Pietro sulla questione dello sfasamento delle zone USDA quando applicate all’Europa, siete d’accordo su questa classificazione? (Cioè sul fatto che si tratti di una pianta non troppo rustica, in tal caso 10 a sarebbe di rusticità simile a pitahaya e coffea arabica).
Chiedo questo perchè è sempre un tassello in più per capire le potenzialità dell’area.
Grazie
“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
Si il frutto è maturato verso la metà di novembre, ma poi a fine inverno la pianta ha perso le foglie e non si è più ripresa ……..ottimo sucesso.
Non è la prima volta che le piante in vaso riescono a passare indenni diverrsi inverni, poi messe a dimora finscono Kaputt.
Forse è un problema di eccesso di umidità radicale.
Cmq ci riprovo di nuovo……….
Saluti, caio.
La sua bellezza ti ripagherà delle piccole attenzioni che gli dovrai dedicare.
Scusa per la durezza dei vocaboli utilizzati, ma ci piace anche giocare un pò……cmq la sostanza non cambia.
Per l’umidità sconsiglio le vaporizzazioni, mentre sponsorizzo un sottovaso, con della ghiaia all’interno, sopra puoi collocarci il vasetto, in questo modo la pianta rimane sopra il livello dell’acqua evitando marciumi radicali e nel contempo avrai un esatto microclima.
Ti consiglio spassionatamente la veranda (lontano dal termosifone e dalle finestre aperte).
saluti, caio.
sopra il vaso
Complimenti Pietro, vedo dalle foto che i tuoi datteri stanno inziando a prendere la colorazione.
La mia Trithrinax brasiliensis, ha fiorito e fruttificato per la prima volta, ma ripsetto la tua ha un solo ramo (carico di datteri), ma la momento ancora verdi.
Tnx per le foto.
saluti, ciao. 🙂
La particolarità delle sue foglie la pone in risalto rispetto al resto delle altre Cycadacee, questa è un opinone personale che mi ha spinto ad insistere con caparbietà nel coltivarla.
Abbandonate le prove di acclimatazione in piena terra, sto continuando con non poche difficolta la coltivazione “in casa”.
Risultati a Roma:
a)All’aperto, non vive (anche in posizione riparata a nord);
b)in serra fredda, perde il fogliame a causa dell’accentuata escursione termica tra notte e giorno (dopo il secondo anno consecutivo, ho deciso di tenerla in casa durante l’inverno)
c) in casa (risente molto del basso grado di umidità).
Per come stanno andano le minime di Ottobre, per fine settimana la rimetto in casa, in quanto RISENTE MOLTO DEGLI SBALZI DI TEMPERATURA.
Per la tua esposizione forse due ore di sole, sono un pò pochine.
Se decidici di coltivarla all’aperto, per inziare ti consgilio di ridossarla contro un muro, ben esposta al sud.
Per gli apporti idrici, come le altre Cycas, solo durante la fase di accrescimento fogliare, ed in caso di prolungata siccità.
Per l’esposizone al sole, nei luoghi di origine si trovano in mezz’ombra, come completamente esposte al sole.
Complimenti per la scelta….”bella rogna” .
saluti, caio. 🙂
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E dire che all’inizio questo tipo di piante mi lasciava un pò interdetta…
Mi hanno regalato una splendida zamia furfuracea, che ho “appeso” al mio giardino pensile al sole. Oddio, di sole non è che si ubriachi, giusto un paio d’ore dalle 10 a mezzogiorno. Ma girellando tra i “consigli di manutenzione” come al solito ho letto tutto ed il contrario di tutto, per cui mi (e naturalmente VI 😀 )chiedo:
l’eposizione potrebbe funzionare, visto che la pianta sembra giovane (è in un vaso 18), eliminando il sottovaso e dandole poca acqua solo se non piove? oppure quelle due ore di sole è meglio evitarle, e metterla all’ombra luminosa a tramontana?
A nord ho quasi tutto, dal gelsomino alle clivie, dal caprifoglio ai vari semenzali di hippeastrum, di agapanthus, quasi tutti gli epiphillum, le neomariche, la rohdea, iris muscari e bulbi vari, la caryota mitis (che però tra un pò rientra a casa), le tillandsie, la dracaena draco, i crinum e qualche altra cosetta.
A Sud ho le altre bulbose, qualche palmetta giovane, la passiflora, l’Hylocereus undatus fatto da seme, un paio di epiphillum e di iris (che però ho anche a tramontana, vediamo dove stanno meglio), la thevetia peruviana da seme, il selenicereus, una carissa macrcarpa (anche lei da seme) e le immancabili aromatiche…nonchè una nephrolepis exaltata che fa fede al suo nome, perchè ogni tanto dà di matto, sembra che nessuna posizione al mondo le stia veramente bene.
Quando riesco ad avere un pò di fioriture, faccio due foto e vi mostro il tutto… 🙂
😉
La vedo dura che una Burgmansia viva in pina terra a Treviso.
Qui ai Castelli Romani, sono già al loro limite……..quindi !
Saluti, caio.
Complimenti per la tua piantina, il nuovo look è ottimo.
Beato te che con il tepore siciliano la puoi coltivare in piena terra, qui è solo possibile in un bel vaso di cotto….
Saluti, caio. 🙂
Grazie per le info Paolo.
Allora resto in trepidante attesa.
Per il sapore dei frutti ti dirò…, confidavo nel fatto che in Sudafrica i frutti sono ricercati sopratutto dai bambini.
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 25 Settembre 2008 09:19:34
Attendere l’emissione dei polloni laterali…..con molta pazienza.
Saluti, caio.
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buonasera a tutti, vi propongo questa domanda:Ho una zamia da tre anni e vorrei riuscire a generare altre piante dalla stessa. Come posso fare?
Grazie a tutti
Vorrei allegare le foto per identificare la specie ma non so come si allegano le foto! Come si fa?
Prova con qwuesto link.
saluti, caio.
Iyared come apprenderai presto, qui nel Forum ci sono amici che botanicamente parlando, sono molto preparati, io sono solo un autodidatta che cura poche essenze, quindi conviene sempre aprire i post a tutti, oppure utilizzare messaggi privati.
Purtoppo non conosco bene le temperature min, e max. della tua zona, ne la loro persistenza e tanti altri fattori, quali tasso di umidità, piovosità ecc.
La varietà Zutano è annoverata in diversi testi come la varietà di Avocado più restitente, io mi sono limitato a provare nella mia zona, e contrariamente a chi mi aveva venduto l’esemplare, la pianta vegeta bene e sopratutto fruttifica ottimamente.
Per fruttificare, nei climi sub_tropicali o mediterrani (caldi) il fenomento dell’apertura alternata dei fiori non esiste, quindi con un unico esemplare riesce ad autoimpollinarsi con l’aiuto delle preziose Api, ed anche mosche.
La produzione è è alta (ne regalo sempre in quanto non riesco a consumarli tutti nonostante in cucina lo utilizzo in alcune ricette come sostituto del burro ), ed il periodo di raccolta, qui và da metà dicembre sino ai primi di Maggio.
Forse dalal ute parti puoi provare anche con altre varietà, sono sicuro che cresceranno bene senza problemi.
Per la grandezza, nei luoghi di origine si può sviluppare sino a 20 metri di altezza, lo puoi mantenere con le potature, qui a Roma ne essiste un enorme esempalre di fianco al belvedere del Pincio, nonostante lo potano in contunazione, ha cmq un altezza di almeno 15 mt. ed un diametro del tronco intorno al metro.
Per dove trovarla in Calabria, non sò come poterti aiutare.
Saluti, caio. 🙂
Ciao Yared ben arrivato nel Forum.
Per risponderti in merito alle tue domande, ci provo, ma alcune scelte sono solo di tua pertinenza, mi spiego meglio :
1) siccome è acrescita lenta, ho pensato di trovare una pianta adulta. Ne ho trovato una di 8 anni; sapete voi a che età la pianta inizia a fruttificare? (altrimenti potrei risparmiare molto prendendone una di 5 anni, altezza 60 cm circa)
—-Io opterei per quella di 5 anni, infatti dalla tua descizione mi sembra la stessa grandezza di quella che avevo acquistato io tempo fà, e per la produzione, dovrai asptare altri 3-4 anni.
2) come faccio a sapere se la varietà innestata che mi vendono è una qualità che reca frutti?
Impossibile saperlo è una sosrpesa finale. Posso dirti che io l’ho acquistata via posta da Vivai Peraga è non ho avuto sorpese.
3) è vero che dovrei metterla in area ombreggiata, perchè la mia terra è completamente esposta,
la mia è espsota in pieno sole, è non ho notato la problematica descitta di ombreggiare gli esempalri piccoli.
l’estate possono anche esserci più di 40 gradi, ci sono quasi 40° anche qui in alcuni giorni, ma con apporti regoalri di acqua si ovvia al problema.
4) IMPORTANTE, sapete che altezza raggiunge?
nei luoghi di orgine 5/7 metri, la mia per ora è di circa 3 metri.
La raccota dei frutti cade proprio in questo periodo, la consumazione degli stessi è consigliabile a maturazione completa, possono essere utilizzati in cucina come sostituto della banana e si prestano bene anche al congelamento per poterli utilizzare a lungo ne ltempo.
Saluti, caio.
La zamia furfuracea normalmente ha una forte tendenza ad emettere polloni, più delle sue “consorelle”, anche lo sdoppiamento all’inteno dello stesso bulbo è OK.
Per la prima foto invece nella mia ristretta esperienza, non ho mai visto nulla di simile, però dalla foto mi sembra di vedere un esempalare in ottima salute, quindi non mi preoccuperei.
Per il Dioon, Fede ci ha preso nel segno, tutto OK.
Complimenti per le zamia cmq, non sono soggetti facili da “accudire” nei nostri climi.
Saluti, caio. 🙂