Forum replies created
Possiamo solo inchinarci a cò tanta bellezza mormorando un compiaciuto “Salam aleik”. 🙂
P.s. però non smentisci mai la tua vena ermetica. 😀
saluti, caio.
Roberto che dire ottimo lavoro e più chiari di così non si può.
Allora i Tassonomi che possono aggiungere come nota sugli esemplari di Luigi, possono essere una nuova varietà di diion edule ?
Se no, perchè ?
saluti, caio.
Ci mancherebbe che su un Forum di appassionati non ci sia serenità Yared.
Per rispondere alle tue, qui i limoneti si coltivano almeno 3 diverse varietà, e ti ometto i cedri, in quanto ora non hanno frutti degni di “foto”, sarebbe forse meglio aprire un post dedicato all’argomento, ma le coltivazioni da te citate non sono andate a buon fine per un fattore principalmente, il terreno.
La zona da te citata ha un terreno argilloso di tipo alluvionale, ben diverso dal vulcanico delle nostre zona, con caratteristiche notevolmente diverse oltre che nei nutrimenti anche per quanto concerne il drenaggio, fattore ultimo fondamentale in caso di minime temeperature, poi influisce il diverso microclima, l’esposizione ecc.
Poi è bene sempre chiarire che non siamo in Sicilia, quindi le coltivazioni ci sono, ma di modeste entità.
Per quanto concerne la guava, qui ai Castelli ad esempio con gli ultimi freddi le mie hanno subito lievi danni alle nuove foglie apicali, mentre a Roma no.
Poi per chiarirCI sul discorso Roma Area Urbana, la citazione è provocatoria in senso benevolo, perchè per quanto a noi non possa piacere, lo smog e l’inquinamento in genere, qui questi fattori, anche se artificiali hanno creato un microclima diverso rispetto a quello che si poteva registrare solo 30 anni fà.
Che ci piaccia o pure no, che sia contemplato nella stesura delle zone oppure no, questo è un dato di fatto, punto.
Se si osservano bene le varie cartine delle zone USDA che si trovano sul Web, esse non sono conformi, ma sono redatte riportando le varie condizioni climatiche locali.
Come noto, queste zone sono fortemente condizionate dall’orografia del terreno, dalla vicinanza alla costa ecc.
Certo che poi il dettaglio è una funzione della scala utilizzata e dei dati climatici in ns. possesso.
Come anche tu hai ben definito, anche nella tua zona c’è diffenrenza tra la costa ed il tuo paese a 600 mt s.l.m.
Non sò se sono riscito ad esprimere al meglio i concetti.
Saluti a tutti. caio 🙂
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……..
3) Caro Caio, per i limoneti ci sono tante cose da considerare, e comunque i limoni e certe selezioni varietali in particolare possono reggere abbastanza lievi gelate specie se ben posizionati.Ma a parte tutto questo, io personalmente non discuto che Roma o molte delle sue zone possano essere in zona 9a; che interesse avrei a dire una cosa del genere o a contestare voi che quotidianamente, con amore, fate esperimenti con le piante? Assolutamente no! Sicuramente Roma è in clima mite e sicuramente vi sono tante aree in tale zona (io proprio oggi trovandomi a Roma ho comprato una pianta di guava in un vivaio che la teneva all’aperto!). Ciò che obiettavo è solo il fatto di considerare assurde le rilevazioni relative alle aree periferiche, solo perchè in contrasto con la percezione che può risultarne da una prospettiva mesocittadina. Questo è tutto ci che obiettavo.
Ciao a voi tutti, con rispetto 🙂
“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
Scritto Da – iyared on 02 Marzo 2009 23:17:12
In effetti, ho fatto una comparazione di altre foto sul Web che mi hanno creato un pò di confusione.
Il particolare della foto di Luigi è anche presente e visibile sulla presetazione Web di un altro venditore che definisce la specie, D. Angustifolium, mentre quasi tutti gli altri, compreso DVS garden rappresentano un Dioon differente, come quello postato da Roberto, a questo punto mi associo a Fede, cos è ???
Scritto Da – caio on 02 Marzo 2009 23:19:34
Ciao Antonio e benvenuto nel Forum.
Volevo chiarire che la mia segnalazione è relativa la fatto che il “termosifone” è un metodo che generà in alcuni casi, forti sbalzi di temperatura, creando di fatto dei possibili insuccessi.
Per la locatione del Frigo……non l’avevo mai sentita, ma forse è migliorativa rispetto alla prima proposta.
saluti, caio.
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Caio ha ragione: “è meglio viaggiare in bicicletta che a piedi” ma talvolta la nostra mensola al di sopra del termosifone rappresenta “l’ultima spiaggia” per i tanti appassionati di tropicali che, così come me, sono riusciti inizialmente ad ottenere dei risultati anche soddisfacenti. Altro luogo idoneo alla coltivazione iniziale dei nostri semi potrebbe essere al disopra del nostro frigorifero così come ben descritto dal sottoscritto in un altro vecchio post.
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB2/viewtopic.php?t=8870&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
Ciao 🙂
AntonioAntonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Yared, non che mi senta di fare l’avvocato di nessuno, ma forse si sono fraintesi un pò i termini del contendere, creando un pò un mix di tutte le discussioni senza però arrivare ad un comune visione.
Allora, partiamo con un Postulato :
Come giustamente ha riferito Pietro, che ringrazio per il suo notevole sforzo, le zone USDA non sono paragonaabili all’area mediterranea, per una complessità di valori che formano il microclima di ogni zona, bensì Pietro ha voluto solo dare un “grado” di misura per le varie zone Italiane.
Detto ciò, ci possiamo contradire quanto vuoi, posso portarti foto di Limoneti alle pendici dei Castelli Romani, quindi molto vicino alle zone che tu hai sopra enunciato, posso portarti a paragone, di controllarti i gradi giorno del Comune di Lanuvio, e poi di confrontarli con diversi Comuni della Sicilia e della Campania 😮 😮 😮 , ne rimmarrai meravigliato, senza però paragonare Roma a nessuna città del Sud, forse è più giusto dire che esistono vari microclimi all’interno di tutte le zone.
Detto ciò che non serve comunque a chiarire bene il nocciolo del problema, è che Pietro ha aggiunto un aggiornamento sulel zone “USDA” con 4 anni di distanza dalla sua prima raccolta, e forse Ale (esprimendosi in maniera un pò frettolosa, ha citato la questione “neve”)voleva far notare che in provincia di Roma vivono piante che secondo la classificazione di d’oggetto, non dovrebbero vivere, tutto qui.
P.s. Il tropicalista di Aprilia, ha per caso qulcosa ha che fare con il Brasile ?
Saluti tutti, rinnovo i miei complimenti per l’enorme lavoro di Pietro, e per averlo sopratutto condiviso con il Forum, oltre che per la sua pazienza 😉 .
caio.
Scritto Da – caio on 02 Marzo 2009 21:08:44
No Fede, il tuo è D. Edule, la differenza la puoi notare dalle foglie dello splendido esemplare di Luigi.
Per quanto concerne la crescita, sembrerebbe esserci una leggera lentezza rispetto all’Edule, ma la differenza è quasi impercettibile a mio giudizio.
E’ solo per rendere meglio la differenza, la foglia della varietà Angustifolium, sembra (ma non lo è ) un incrocio tra le foglie dell’edule con lo spinulosum .
Il mio Angustifolium è di dimensione embrionale e mi manca la viarietà Querretaro, di prossima acquisizone.
Se per caso hai il QUerrettaro, sarebe gradita un Post Luigi 😀 😀 😀 .
Grazie, saluti caio.
E’ come giocare a mosca cieca.
Dalla tua descrizione e dale foglie, direi Jubaea Spectabilis.
Anche se la circonferenza del tronco mi sembra un pò piccolo per la specie.
E’ stata scatta in Italia, e dove ?
saluti, caio.
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Salve a tutti gli esperti del forum,sapreste riconoscere questa palma,anche se la qualità non è molto buona?posso dirvi che il colore delle foglie è verde chiaro(no silver)il rachide è marrone scuro,i resti dei piccioli grigio chiaro.
Greginson
magari, per quest’anno siamo arrivati a -4, ma abbiamo avuto di molto peggio.
saluti, caio.
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sino a -2 non hanno alcun problema.
Ciao Luigi, complimenti per le tue belle.
Il grande sviluppo folgiare del dioon spunulosum è noto, al pari della sua spettacolarità.
Purtoppo prima di comprendere che non può vivere all’aperto in quel di Roma, ho dovuto sacrificare due esempalari 👿 👿 ,
Ora ne sono sprovvisto, ma visti i toui esemplari, mi stati facendo tornare l’acquolina 😛 😛 😛 .
Si intende, per lo spazio non ti compatisco, chi è vittima del suo mal…..
Saluti, caio.
Ciao, la registrazione su photoboucket ha gli stessi provvedimenti di tutti i siti, riprova, magari il server era in manutenzione.
Saluti, caio.
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grazie caio per le informazioni,ma le istruzioni scritte forse sono cambiate e nn riesco a registrarmi.Greginson
Con queste info, sconbussoli un pò le mie certezze.
Mi spiego meglio, dalle info in mio possesso, mi risulta che le Ceratozamie, Mexicana e Robusta, resistono rispettivamente a temperature max. di -6, -5°C.
Per gli enchephalartos, di rustici mi rusultano anche
Princeps 21°F
Lehimanii22°F
Horridus 21-20°F
oppure sbaglio ???
Saluti, caio.
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per esempio Bruno?Moris
Ciao Moris,non so di preciso quali temperature minime possa esperire la tua zona climatica,ma le piante che seguono sono sicuramente da zona 8b,con minime cioè da -9 a -7,come riportato da appassionati nord californiani che hanno un clima mediterraneo molto simile al nostro e che traducono la resistenza al gelo in danni lievi-moderati(bruciature delle foglie sino a defoliazione ma senza evidenti danni alla cauda e con pronto recupero alla successiva stagione vegetativa)
In ordine di rusticità:
Dioon Edule
Cycas Revoluta
” Panzihuaensis
” Taitungensis
” Guizhouensis
Ceratozamia Kuesteriana
” Latifolia
” Hildae
Encephalartos Frederici-Guilielmi
” Lanatus
” Eugene MaraisiIn base alla mia esperienza personale potrei aggiungere almeno 20 altre specie ma io non ho mai avuto temperature inferiori a -4.
Saluti
Roberto
Scritto Da – caio on 28 Febbraio 2009 19:43:37
Scritto Da – caio on 28 Febbraio 2009 19:46:05
Ciao e benvenuto, ti ho inserito sotto un link di sicuro interesse.
Saluti, caio.
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Come posso fare per inserire delle immagini?Greginson
Scritto Da – caio on 28 Febbraio 2009 18:48:02
Ora ho capito perchè le pagine di questo post aumentavano a vista d’occhio…………con quei chocchi[7].
Meno male che non avete aperto un post sul coco de mer, se nò sai che bagarre 😀 😀 😀 .
Cmq complimenti a Gabriele per il risultato e per il suo impegno, molto ben ripagato.
Saluti, caio.
Splendide foto e complimenti a Luigi che ha sempre l’asso nella manica 😉 😉 .
Dalle foto di Fede, allora sembrerebbe una Mexicana, anche se ora come dice Roberto sembra più una Latifolia……attenderò con pazienza i futuri sviluppi.
Per Giuliana, si a Modena, con un “cappottino” bello spesso c’è la può fare , ovviamente scherzo, qui si parla di puntate max. di -6 e per poche ore per la Mexicana, le altre sono più delicate.
Comunque se hai una bella veranda, la puoi sempre ospitare 😉 .
Saluti, caio.
Ciao Roberto, ho riletto bene il tuo post è mi è sorto un altro dubbio.
Il venditore pone una foto, qui allegata, di un adulto di C. Mexicana come pianta madre, ma ha le foglie nuove tutte rosse, il fenomeno coincide con la specie ?
(Foto autorizzata dal proprietario dell’immagine).
In ultimo ti posto la foto con l’evidneza della mia piccolina, diametro circa 3cm.
Saluti, Claudio.
Mi permetto di far notae che porre i semenzali sul “termosifone” è poco salutare.
I semi hanno bisogno di temperature pressoche costanti, cosa difficilmente ottinibile con un impianto di riscaldamento domestico, a meno che non lo si tiene acceso costantemente nell’arco delle 24h, cosa molto improbabile.
Se non si dispone di una Nursery riscaldata è meglio un angolino riparato all’interno dell’abitazione.
Poi scusate, ma il kiwi gold, non è una varietà coperta da brevetto ?
E’ strano che si trovino già i semi in commercio, di solito una nota ditta Neozelandese vende i tralci.
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 27 Febbraio 2009 11:36:35
Ma la Bowenia non resiste a tale temperature, o sbaglio ?
Certo che si rilevasse che è una Bowenia si aprirebbe un nuovo filone……….mica male 😉 .
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Il colore porpora della fogliolina emergente della tua graziosa piantina esclude con certezza che si tratti di una Mexicana,ma la forma delle foglie cambierà tantissimo.A questo stadio di sviluppo assomiglia di più a una Bowenia.
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Grazie di tutto Roberto.
Si lo sò, ci sono sempre i solit problemi di Cites, cmq il venditore essendo in Europa si evitano peridte di tempo e soldi … se ti può interessare, ne ha delle altre e per la precisione la piantina presa ha una diametro di circa 3 cm. 😉
salutoni, caio.
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Nessun problema per la coltivazione all’aperto.Ombra,umidità e soprattutto riparo dal vento,che danneggia le pinnule con molta facilità.Di qualsiasi specie si tratti,hai fatto un ottimo acquisto:ho visto solo di rado piantine di Ceratozamia in vendita.
Buona coltivazione.
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Eccomi di nuovo qua Roberto.
Allora, grazie alla velocità di Internet, ho già contattato il venditore, il quale mi ha risposto che per lui io ho ricevuto ola varietà ordinata, in quanto la “mammina” risiede presso l’orto botanico di Cracovia e Lui ha coltivato solo semi di quella specie.
Allora vista la risposta, ho avviato una rapida ricerca presso l’orto bontanico predetto, rilevando che effettivamente, non possidono la Latifolia, ma la Mexicana e …….la Robusta.
Condividendo “con te” il dubbio, non mi resta che pensare alla Robusta.
Allora non mi resta che aspettare l’emissione delle nuove foglie per verificare esattamente.
Tra le varie info, il venditore mi ha rassicurato sul fatto di non rinvasare la piantina per i prossimi 3-4 mesi e di apportare regoalre acqua in quanto ha creato una miscela “sciolta”.
Al di là del possibile disguido penso di essere capitato bene, nonostante tutto il venditore mi è sembrato disponibile ed in buona fede e cmq le esigenze della Robusta sono simili a quelle della Mexicana, quindi tra qualche anno inizeranno le prove di ambientamento in campo libero…………….speriamo bene.
Saluti, caio.
Grazie Roberto per i tuoi puntuali consigli, di cui farò tesoro.
Per la specie, ero insicuro ed anche io ero più propenso a pensare ad una robusta, non conoscevo però la Latifolia, ma quest’ultima ha le stesse chance di sopravvivere all’aperto come la mexicana e la robusta ?
Saluti, caio.
Grazie ancora Ana.
Ale, allora dobbiamo mantenere i semi all’asciutto ed in luogo chiuso, per evitare probabili fughe 😀 😀
Saluti a tutti, caio.
Ciao Ana e grazie per le tue informazioni.
Purtroppo i semi sono bianchi e con pochissima gelatina………penso che sono ancora immaturi, cmq a primavera li pianto lo stesso “se son rose fioriranno”……..speriamo.
Saluti, caio. 😉
Grazie Enzo per le splendide foto.
non avrei mai immaginato di vedere in Italia delle Caryote cosi grandi.
Mi associo anch’io alla domanda di Traiano, quanti anni possono avere ??
Complimenti di nuovo.
saluti, caio.
Luigi, puoi darci qualche indicazione, sulle possibilità di vita qui in Italia ?
Grazie, caio.
Ciao franco, se sei risucito a caricare l’immagine su Photoboucket se già molto avanti, l’utlimo passo è andare sulal foto, cliccare una sola volta, sotto vedrai apaprire i comandi, l’ultima riga, contiene il code, devi copiarlo ed incolalrlo su ltuo messaggio.
Buone prove, saluti.
Caio.
quote:
grazie andrea volevo inserire la foto del kiei fatta l’anno scorso ma purtroppo non riesco,
sono riuscito ad inserirla nel sito photobcket però non rieso a trasportarla nel mio massaggio io poi l’inglese non lo capisco perciò sono bloccato.ciao
Grazie per il contributo Ana, infatti non ricordavo il nome che mi aveva fornito la guida locale, ma ora che hai inserito il nome mi è tornato tutto chiaro.
Passiflora Vitifolia, è una pianta che ha un fiore molto grande ed evidente, non resta certo inosservato 😀 😀
Ho vito le foto del primo Link, ed ora ho dei dubbi sui semi, infatti ho aperto il frutto per dare i semi ad un amico del forum, ma dentro ci sono solo i semi, senza la classica gelatina………..speriamo bene.
Le esigenze cliamtiche ?
Può vivere da noi ?
saluti, caio. 😉
Complimenti Luigi, primo per l’ottimo esempalre, poi per l’ottimo servizio fotografico.
Saluti, caio.
Grazie per le info Luigi, è bello sapere che ci sono diversi tipi di Chamadoree che possono vivere all’aperto anche qui a Roma.
Con la tua collezione di Chamadoree ci stupisci sempre . 😀
Se non vedo male, ha anche ben fruttificato 😛 😛 😛 😛 😛
Saluti, caio.
Scusa Segio, è un effetto ottico, oppure c’è una doppia ramificazione ?
Il tuo amico di Latina l’ha comprata così, oppure ti ha potuto riferire di qualche eventuale trauma che ha subito òa Chamaerops ?
Grazie, saluti caio.