Forum replies created
Una bella domanda, una meno bella risposta…..al momento i protocolli di trattamento su entrambe i parassiti non ci sono, diciamo che “si naviga a vista”.
Per il momento le prove sono condotte con gli stessi prodotti, con scarsi risultati direi.
Per la presenza delal Paysandisia nel Casertano, non saprei dirti, sono alemno due anni che non frequento più le zone, di certo posso confermati che i focolai segnalati sulla media costa adriatica e sul litorale laziale sono in espansione, qui in zona la “farfalletta” è arrivata sino a Nettuno.
Sono sempre graditi contributi sul genere.
Saluti, caio.
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Ciao Caio,ma c’è qualche trattamento preventivo per la PAYSANDISIA o vanno bene gli stessi prodotti usati per il rincoforo?Sai se è presente nelle zone del casertano o napoletano?Se attacca è possibile rimediare se presa subito? 😡Greginson
Grazie Gabriel per la foto, su un libro di Botanica ho la foto che tu hai postato, presa da un angolazione diversa, ma molto simili.
Ora sò da dove veniva l’immagine.
Saluti, caio. 🙂
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Ciao Greg, per fortuna l’immortalità non è di questo mondo, o per meglio dire non è una condizione applicabile al nostro conoscere, quindi a nulla. Come punto di riflessione alla base della moderna fisica c’è il pensiero di un noto fisico francese……”nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma .
Le Palme come da te richiesto hanno tutte un ciclo vitale differente per ogni singola specie, e valutabile in ambienti di origine od ottimali.
La longevità delle Palme, non è poi cosi lunga come si può pensare, sopratutto se come termine di paragone, utilizziamo una essenza molto comune in Italia, come l’Olea Europea.
P.s., Greg hai postato involontariamente lo stesso argomento per due volte, come autore, hai la facoltà di modificare/eliminare il messaggio, con il comando posto sulla barra delle applicazioni.
Saluti, Claudio.
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QUANTO VIVE UNA PALMA?HANNO ANCHE LORO UNA FINE VITA O,SE NON INTERVENGONO CAUSE ESTERNE(INSETTI,FUNGHI,CLIMA ECC..),SONO IMMORTALI?Greg
Scritto Da – caio on 30 Marzo 2009 10:06:02
Ciao Andrea, sembrerebbe primavera anche qui in Swiss.
Ti posto solo due foto per rendere bene l’idea, sono rimasto meravigliato nel vedere un ritardo nelle fioriture di soli 15-20gg. rispetto Roma .
A parte i soliti colpi di coda, sarà arrivata veramente la primavera…..ma senza Rondini ?
Saluti, caio. 🙂 🙂
Sion – Vallese
Sion – Vallese
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Complimenti Sergio, ma le tue Palme nascono già con il macete ??
Visto il traffico che hai in Giardino, la lotta per la ricerca delal luce deve essere spietata.
Complimenti per le tue prove sulle nuove varietà e complimenti anche per il tuo Texano che vedo ha le cartuccie piene di “pallettoni”.
Saluti, caio. 😀
Complimenti Pietro, ottimo esempalre, ottima forma.
Sei sempre il solito fortunato, baciato dal caldo Sole Siciliano.
Grazie per renderci partecipi dei tuoi successi.
Saluti, caio. 😎 😎
Ipotizzo che sono morte per minime temperature, non per marciume dovuto da abbondante irrigazione.
Io di esperienze a Radice nuda ne ho ben poca, ma per quel poco che ho praticato posso dire che è dacile farsi prendere dalla mano e far marcire la piantina per eccesso di umidità.
Poi Fede, non ho ben compreso la serra a 37 – 38 Gradi ?
Dovevi essiccare le piante per conservarle sotto una camapana di vetro……temeperature intorno ai 24-26° gradi sono più che sufficienti.
Saluti, caio.
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Le ho appena invasate, le 2 Archontophoenix purpurea sono sui 45 cm e le Chamberonia Macrocarpa sui 25-30 con ancora il seme, hanno quasi tutte tre foglie.
…In seguito all’invaso la temperatura ha raggiunto i 37-38° per alcuni giorni, le palme hanno evidenti segni di stress, non erano abituate, alcune foglie si sono seccate.. peraltro che 2 chamberonia lasciate in ufficio a temperatura molto più bassa hanno segni di disseccamento… vedremo gli sviluppi
aggiornamento:
tutte le foglie si sono seccate, anche delle piante in ufficio, 1 Archontophoenix e 1 Chamberonia sono morte per marciume in terrazzo, le altre hanno la foglia centrale che tiene e spero cresca.ciao
Federico
Ravenna
Potevi dirlo prima Giuliana, qui i Mandorli sono quasi sfioriti, mentre sono in piena fioritura Pere e Susine, tra un pò le ciliegie 😛 😛 😛 .
Saluti, caio.
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………….!!! 😮
Buonasera Ezio! da un pò non ti si sentiva (leggeva?). Le plumerie sono ancora dormienti o hanno già i gusci d’uovo sugli apici fioriferi? (ma ormai le serre hanno sostituito le uova, immagino)
E’ in arrivo la primavera, voi, Siciliani che siete favoriti dal clima informateci sulle fioriture precoci (per noi!) e inviate qualche foto!Scritto Da – giuliana on 16 Marzo 2009 20:20:52
😛 😛 😛
Complimenti per il tuo successo Andrea.
La Stapelia e bella solo da vedere….a distanza 😀 😀 😀 😀 .
La prossiam stagione allora inserisco qualche fioritura anche io.
Grazie per le foto e lo spunto.
Saluti, caio.
Bisognerebbe comprendere se l’esiccazione fà perdere o meno alcune sue proprietà ?
Saluti, caio.
Salve Giuseppe e benvenuto nel Forum.
Saluti, caio 🙂
Per la prima sono in dubbio :
Butia ??? la varietà potrebbe finire per ……ENSIS ?
La seconda è una Butia Capitata,
La terza è una Coppia di Yatay.
La Livinstonia per me è chinensis.
Saluti, caio.
Ciao Edo e benvenuto nel Forum.
Ho letto i vostri messaggi e quoto le info di Fede, ma per le tue prove, tieni presente che le temeprature sono riferite ad esemplari adulti, direi con non meno di 10 anni.
Per le tue Piantine forse e meglio che attendi che il bulbo si sviluppi in modo adeguato.
Allora saluti e buone prove.
Caio.
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Grazie ancora a tutti!
Ma la sabal dunque è più rustica della trachycarpus? Ho in vaso alcune piantine di minor e una louisiana, quasi che son tentato di piantarle in piena terra.
Ottimo spunto, penso in modo sistematico no.
In approssimazione penso di si, ma cmq variabile da zona a zona.
Saluti, caio.ù
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Signori e Signore,è possibile stilare una classifica sulla velocità di accrescimento(in base ad esperienze dirette,uso o non di concimi miracolosi)delle varie palme?Greginson
Magari!!! non sarebbe la prima volta che i metodi più semplici si rivelano poi i più efficaci…………..ed i meno dispendiosi . 😀 😀
Passavo di qui per caso……….. 😛 😛
A saperlo, giusto lo scorso anno avevo messo in rete un post dove cercavo una bella compagna per il mio dioon edule.
Per il prossimo hanno se ti occorre e se coincidono i tempi, te la potrei impollinare per posta [1].
Per l’evoluzione dei tuoi semi, la risposta la puoi avere in pochi mesi……basta madarli alla growing room giusta 😀 .
I complimenti per il tuo successo, sono il minimo.
Saluti, caio.
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Si è disintegrato in questi giorni un cono femminile di Dioon Edule che era sulla pianta da ormai quasi due anni.Con mia estrema meraviglia custodiva 10 semi fertili.E’ la prima volta che accade in circa 10 anni una impollinazione naturale di questa specie.Da quello che so,in natura l’impollinazione di questa specie è la combinazione di due fattori necessari entrambi:il vento che trasporta il polline sullo strobilo femminile e un insetto che lo veicola all’interno degli sporofilli.Questi ultimi iniziano ad aprirsi dalla base dello strobilo(che poi è il segnale che il cono femminile è recettivo)dove l’insetto si introduce migrando nelle parte superiore di una struttura che assomiglia a una vera e propria trappola.In effetti ho notato diversi resti di grossi insetti all’interno,cosa che mi fa pensare che anche una comunissima ape potrebbe essere stata la vettrice del polline tra i megasporofilli.Ciò che mi perplime( 🙂 )di più è pero il fatto che la scorsa estate una pianta maschio posta a solo mezzo metro non è fiorita e non mi risulta che ci siano altri dioon nelle vicinanze del mio giardino.Al contrario però la scorsa estate fiorirono sia uno Spinulosum che un Merolae non molto distanti.Il sospetto e la speranza è che possano essere quest’ultimi i “donatori”.Se qualcuno di voi si offre volontario a seminarli si faccia avanti;basta che mi faccia sapere tra qualche anno che cosa ne è venuto fuori.Queste sono le foto dell’evento.Saluti
Roberto
Scritto Da – caio on 11 Marzo 2009 12:44:15
Si la pianta è innoqua, anzi nelle zone d’orgine, i nativi utilizzano alcune parti delal pianta per le sue proprietà curative, per i bambini, come vermifugo ed anche per le sue capacità astringenti.
Saluti, caio.
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Grazie Caio dell’avvertimento! 🙂Tuttavia penso che l’effetto sia per i semi “freschi”, queste piantine sono innocue, dico bene?
Ciao,
Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
Complimenti Andrea, io invece sono riuscito ad ucciderne per delle prove di adattamento 😀 😀 😀 .
L’Areca Catechu è anche utilizzata nei luoghi di origine come curativo, si usa come vermifugo per i bamibini, inoltre le popolazioni locali, ne masticano la polpa del dattero, che provoca loro una leggera “ebrezza” in quanto nella sua composizione vi sono vari sali, tannini, acido gallico, oli volatili e delle minime tracce di 4 alcaloidi, Arecoline, Arecain, Guracine e Pilocarpine.
La Arecaine è il principio attivo che genera l’ebrezza.
Occhio, i nativi la masticano, per il resto del mondo è preferibile evitare, in quanto per la prima volta potrebbe arrecare brutti effetti, come nausea e vomito, 😛 😳 😮 😡 dovuto dall’effetto “tossico” degli alcaloidi contenuti 😀 😀 😀 .
saluti, caio.
Volevo aggiornare l’evoluzione dei frutti di Carissa, nonstante l’inverno ed una puntata a -4°c, quest’anno sono (per il momento) riuscito a preservare i due esemplari di C., inoltre i frutti che avevo fotografato in autunno, hanno continuato la loro lenta maturazione e per la prima volta ieri ho raccolto ed assaggiato i primi frutti.
Il loro sapore, direi molto simile ad un uva da tavola rossa, meno succosa, e con un tono asprigno nel finale.
Non male direi. saluti, caio.
Forse cambiare il titolo è utile per chi lancia una ricerca nel forum.
Complimenti Andrea per il tuo risultato.
Saluti, caio.
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A questo punto dovrei cambiare titolo alla discussione!!!!!!!! 😀 😀“Storia di Hyophorbe” 😀 😀 😉
Ciao,
Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
Scusa Tomas, se leggo bene, l’hai acquistata in zona, mi puoi gentilmente inviare a mezzo di un messaggio privato, il nome dello “spacciatore” ops.. fornitore di zona, grazie.
saluti, caio.
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Forse il peduncolo si colorerà più tardi, i fiori ancora si devono aprire.Così, dalle foto, direi che la woodsoniana ha le foglioline più fitte e più strette, sembrerrebbe anche più slanciata.
La mia chamaedorea era in un vaso da 1 litro quando l’ho presa, la coltivo da due anni, senza ripararla, chi me l’ha venduta ha detto che aveva visto anche -7 senza grandi danni. Sul mio terrazzo ha superato gli inverni indenne.
Tomas
Grazie per l’opportunaità di farci vedere un esemplare nato da seme.
Per la sdua resistenza, nella mia ignoranza non lo ponerei ai livelli proposti da Ale, per esperienza diretta con un D. spinulosum, (che se ho ben capito è molto simile al mejiae in fatto di esigenze climatiche) un esempalre molto più grande di quello proposto da Lugi, mi è morto senza diritto di replica al primo inverno, contrariamente alla Zamia furfuracea, che ha impiegato altri 3 anni per compiere la medesima fine.
Lo porrei quindi in una scala mmolto bassa, in fatto di resistenza alle miniem temperature, direi non meno di 27-28 F° saluti, claudio.
Luigi, ho lanciato uan ricerca, ed anche se veloce ho scoperto che detieni una vera rarità botanica………………non svelare mai a nessuno di noi il tuo indirizzo 😛 😛 😛 😀 .
Saluti, caio.
Andrex, hai la fotocamera che è pessima come la mia 😀 😀 .
Prova a fare le foto con più luce.
Cortesemente puoi inserire la foto del seme “pulito”.
grazie
Grazie Bruno per la tua esposizione, completa e di facile consultabilità.
Saluti, caio. 🙂
Grazie per la puntuale precisazione, mi hai tolto la domanda “di bocca”.
Complimenti Andrea per il successo, e per l’appropriata location 😉 .
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Ah, dovendo stare all’ombra, l’avevo appesa ad un Ulivo (come si vede!!!! 😉 )Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
😉
Scusa, senza offesa, ma il tuo amico non è un VIVAIsta è un COMMERCIALista, 😀 non può non conoscere il nome delle piante che detiene.
Dalla conformazione sembrano più semi di Palma che di Cycas.
Saluti, caio.
Scusa Luigi, ma proprio questa mattina ripensavo al tuo post circa la prelibata 😛 😛 😛 informazione della resistenza alle minime temperature del D. Caputoi, a me poco noto come specie, quindi mi sorge in modo spontaneo chiederti alcuen delucidazioni in merito all’argomento : nella scala delle resistenze, possiamo porre allo stesso livello il D. Edule con il Capitoi ????
Grazie in anticipo per le info.
Saluti, caio.
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Effettivamene la crescita è stata veloce e sta cominciando ad accestirsi.Lo coltivo come le altre specie di Dioon e penso che sia uno dei più resistenti alle basse temperature.Ciaoluigi santagata
😛 😛 😛
Tempi bibblici 😀 😀 😀 😀 .
Meno male, vuol dire che è tutto in ordine.
Grazie.
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Caio e’ la forza della natura, io ho due semi messi così dallo scorso anno, uno ha un accenno di foglia, l’altro no.
Si tratta però di cycas cairnsiana
CiaoFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
😀
Vi posto le foto dei due miei embrioni, seminati a Gennaio di quest’anno.
Dioon Angustifolium n.1, con accenno di foglia
Dioon Angustifolium n.2, non si vede ancora alcun accenno di folgia, ma la radice principale ha inziato ad alzare il seme dal suolo, ponendolo quasi a 45°, la foto è pessima è l’angolazione non permette di notare bene il fenomeno.
E’ la prima volta che mi succede, è normale ??
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 04 Marzo 2009 11:37:51