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Ciao Fede, qui vive e fruttifica, ovviamente perde le foglie x 2 mesi a fine inverno, in compenso non risente di tale situazione ed il tronco lignifica ottimamente.
Saluti, caio.
Che visione paradisiaca Fede.
Ottimo esemplare, ottima soddisfazione 😉 .
Saluti, caio.
Ho contattato il venditore per chiedere lumi in merito alla difformita’ delle foglie e Lui mi conferma che l’Enecephalartos Lehemanii quando emette le prime foglie da seme, le stesse sono dentellate e di colore verde intenso, a proposito mi ha alelgato delle litografie tratte da un suo testo.
Ha forse ragione ???
Grazie per il vostro interesse.
Saluti, caio.
Capita sempre così caro Giuseppe, le cose migliori ti capitano a tiro sempre quando non le conosci o non ti servono……….ma comune mezzo gaudio 😀 😀 .
Si Fede, lo sò è un pò caro, ma al momento è l’unico che vende specie che hanno buone possibilità di riuscita per un eventuale collocamento all’aperto. 🙂 .
Scusa ma la tua Lehemanii viene proprio dagli U.K. ?
saluti, caio.
Forse la prima plama in foto è una Howea Fosteriana e non una Phoenix C.
per le W. Robuste, le hai per caso divise dal vaso oringinario ?
saluti, caio.
Si Giuseppe il venditore è proprio quello che tu hai menzionato.
Grazie Fede, il dubbio infatti è proprio sull’ Encephalartos Lehemanii è completamente diverso dal tuo, nella forma e nei colori, ho molti dubbi sull’esattezza, chissà cosa mi ha rifialto ?
Per la varietà trinospinosus credo che è proprio lei.
Saluti, caio.
Grazie per la precisazione, dovremmo dirlo anche al Comune siciliano ce ilnome è errato. 😉
Sai Claudio, per me vedere unapianta simile è una gradita sorpresa, al contrario con chi è abituato a vederle nel proprio ambiente.
Se in Sardegna ne esistono di più grandi, un foto sarebbe sicuramente molto gradita.
saluti, caio.
Salve e benvenuta, se hai notato un mutamento sull’aspetto generale del tronco, sicuramente questo è dovuto ad un ristagno di acqua, se hai il sottovaso, controlla bene che non rimanga sempre dell’acqua in eccesso, escluderei il problema opposto, in quanto in concomitanza noteresti una notevole perdita di foglie.
saluti, caio.
A Roma ci sono, ma nei vivai di una certa importanza.
Sicuramente lo saprai già , ma qui a Roma all’aperto ha poche probabilità di riuscita.
Saluti.
Caio.
quote:
cerco una pianta di frangipani da regalare a mia moglie per il compleanno, ai primi di settembre. dai fioristi di roma, dove viviamo, non sono riuscito a trovarla… qualcuno sa darmi qualche consiglio o ne ha una piccolina da regalarci /venderci?
SONO DUE FRUTTI DAI GUSTI COMPLETAMENTE DIVERSI, PER ME RIMANE UN OTTIMO FRUTTO.
ALMENO PER QUELLI ACQUISTATI E MANGIATI NEI LUOGHI DI ORIGINE, E COMUNQUE FRESCHI.
E POI NON HANNO LE SPINE
😉 .
SALUTI, CAIO.
Ciao Angelo, se vuoi posso dirti come si comportano qui in centro Italia, con minime sporadiche di -5 -6°C.
guava 🙂 bruciatura foglie e/o apici.
litchee 😡 decesso
chorisia speciosa 🙂 bruciatura foglie e dei rami più esterni
bauhinia 😡 non sopravvive
murraya paniculata 😳 non testata
caffe’ e mango 👿 decesso sicuro.
Forse conviene che a breve le poni in serra RISCALDATA.
Saluti, caio.
quote:
Volevo saper le temperature minime per queste piante nate quest’anno per svernare al nordguava-litchee-chorisia speciosa-bauhinia-murraya paniculata-caffe’ e mango
grazie
Angelohttp://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN/GARDEN#
http://www.gardenpassion.net/soloacc…m/recordID/973
Scusa Fede ma non ho inteso bene, è una S. Uresana ?
quote:
Qualche anno fa RPS sono comparsi in vendita i semi di questo sabal, definito come resistente al gelo ed a tronco aereo, ho preso i semi e questo è l’esemplare più cresciuto:Il colore è glauco anche se meno del s. uresana. Le foglie sono piuttosto spesse.
Come tutti i sabal non è molto veloce.
Cresce naturalmente in una zona boscosa nella contea di Brazoria in Texas a sud di Houston, dove d’inverno il freddo non manca (zona 8 se ricordo bene)Per maggiori info rinvio alla monografia sui Sabal di Sergio, su questo forum.
Qualcuno lo coltiva? Foto da mostrare?
ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)Scritto Da – ffeeddee il 02 Settembre 2009alle ore 11:45:59
La differenza sostanziale è che la costa Californiana ha una temperatura con molti meno sbalzi termici rispetto al Mediterraneo e con meno precipitazioni.
La corrente fredda dell’ocenao pacifico lambisce le coste in modo costante tutto l’anno creando un clima del tutto particolare, in effetti questo determina che le massime e le minime siano quasi sempre molto vicine, con sporadici picchi che si riducono a pochi giorni l’anno, al contrario dei nostri climi che in inverno possono avere sbalzi di oltre 20° e più tra min. e max.
Poi si dovrebbe monitorare se effettivamente nel luogo dove vive questo bell’esemplare di Cocos si siano realmente raggiunte le temperature di 7-8 gradi, potrebbe essere collocato all’interno di un microclima che non conosciamo.
Di certo per l’Ipotesi di Cocco nel Mediterraneo ci metterei una Pietra sopra 😉
Complimenti comunque per le cure che rivolgete ai vostri esemplari, con ottimi risultati.
saluti, caio.
quote:
quote:
e com’e’ il clima a Newport beach ? tropicale ?subtropicale!
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
La differenza sostanziale è che la costa Californiana ha una temperatura con molti meno sbalzi termici rispetto al Mediterraneo e con meno precipitazioni.
La corrente fredda dell’ocenao pacifico lambisce le coste in modo costante tutto l’anno creando un clima del tutto particolare, in effetti questo determina che le massime e le minime siano quasi sempre molto vicine, con sporadici picchi che si riducono a pochi giorni l’anno, al contrario dei nostri climi che in inverno possono avere sbalzi di oltre 20° e più tra min. e max.
Poi si dovrebbe monitorare se effettivamente nel luogo dove vive questo bell’esemplare di Cocos si siano realmente raggiunte le temperature di 7-8 gradi, potrebbe essere collocato all’interno di un microclima che non conosciamo.
Di certo per l’Ipotesi di Cocco nel Mediterraneo ci metterei una Pietra sopra 😉
Complimenti comunque per le cure che rivolgete ai vostri esemplari, con ottimi risultati.
saluti, caio.
quote:
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e com’e’ il clima a Newport beach ? tropicale ?subtropicale!
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
La coincidenza delle rifioriture in occasione dei cambi “lunari” non è ho mai sentito parlare e di contro non ho mai notato un simile andamento, ma considerato lo spunto ne terrò conto per monitorare la veridicità del fenomeno.
Per quanto riguarda le fioriture, qui in centro Italia, in anni con inverno mite, la fioritura si ferma solo per tre mesi, da Gennaio a Marzo, certo le fioriture tardo autunnali e di pre-inverno, come quelle di ripresa, sono molto “ristrette” in termini quantitativi.
saluti, caio.
quote:
l’autunno e’ una seconda primavera.
mia madre dice che da piccola aveva un garofano rosso che fioriva in concomitanza con le fasi lunari. avevo letto qualcosa a riguardo tempo fa.
qualcuno ne sa niente di questi garofani “lunari” ?
Salve, Thea sull’icona di ricerca posta in alto allo schermo, dopo aver inserito il nome della pianta ricercata, appaiono le discussioni inerenti la ricerca.
Il Post ricercato penso che sia il seguente:
http://www.tropicamente.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1960&FORUM_ID=41&CAT_ID=16&Topic_Title=camelia+sinensis&Forum_Title=Discussioni+generali
Con molte informazioni utili inseriti da Luca.
Colgol’occasione per ringraziare Luca di aver inserito le sue esperienze nel forum, tra l’altro non sapevo che la Camelia Sinensis poteva sopravviverea temperature prossime a -8°C.
Saluti,caio. 🙂
Ciao Giuseppe, penso che sono proprio le informazioni che cerchiamo tutti, le info sull’adattabilità delle varie specie effettuate in via diretta le ritengo da parte mia le più preziose.
TNX, saluti caio. 😉
Complimenti Sergio, non sò che dire, ha uno sviluppo spettacolare, la mia al confronto ha le foglie “bonsai”, nonostante l’età di poco inferiore.
L’unica differenza che noto e che la mia ora ha tre rami colmi di datteri verdi, mentre la tua è in fiore ?
Considerà che con quelle dimensioni, parliamo di piante secolari.
Provale sul tuo litorale, ne avrai un sicuro successo, sono insensibili alla salsedine e le foglie non subiranno bruciature, mentre per il fortunei sarei un pò più cauto.
Se non ricordo male, nel percorso del laghetto dell’Eur ci dovrebbero essere anche altre varietà di palme.
Buona caccia e buone semine, saluti.
caio.
[/quote]
Grazie Danilo.
Non credevo che la humilis potesse crescere tanto in altezza.
[/quote]
Ciao, quelle di Fede sembra più una Revoluta.
Della serie, sai cosa acquisti ma non sai cosa ti arriva……….ho acquistato anche io da RPS, spero che non si sia sbagliato.
Saluti, caio.
Ciao Giuseppe e complimenti.
Rispetto alle altre varietà di macrozamia, ha delle esigenze e dei tempi di accrescimento diversi ?
Se non erro, sei in cerca della M.moorei???
Inoltre è “arrivato nulla” ultimamente ?
Grazie, saluti caio 😉
Grazie per le info, molto puntuali….e io che mi preoccupavo sul peggio.
E’ pensarechequesta palmetta è la più “abbandonata”, al contrario della sorella è quella che prende meno sole, ed anche meno acqua.
Se ipotizzo che la “malformazione” è dovuta all’ipotesi della veloce crescita, questo puo’ essere dovuto ad una collocazione su differenti terreni, infatti questa in foto è posta su suolo originale (Vulcanico), mentre la sorella ha un primo strato di 20 – 30 cm di suolo vulcanico, mentre al di sotto, per creare una collina artificiale ho utilizzato del terreno sabbioso proveniente da Nettuno.
Tanks again, saluti caio. 🙂
Certo che può interessare Claudio, non mi è mai capitato di riscontrare un’anomalia del genere nelle mie Opuntie.
grazie per il contributo, nell’attesa saluto.
Claudio.
Sicuramente è l’annata.
Ho aperto il post per comprendere se è mai capitato a qualcuno che il fusto di più fiori nascesse unito, ma non vedo risposte, quindi o non interessa, oppure non è molto coltivato.
poi per la cronaca il Poker di fiori non è arrivato, l’ultimo fiore è fiorito dopo l’appassimento del trio.
Si hai ragione, sono dislessico nella digitazione.
Prova l’olio è vedrai che ti dimenticherai dei parassiti.
ciao.
Per esperienza diretta e personale, ho due Armate, un in pieno sole, e l’altra sotto l’ombra di un Grande Pino domestico, e di una grande siepe di Lauro ceraso, entrambe mantengono il loro caratteristico colore glauco.
Come ha reagito all’inverno “Pontino”…….ha speranze qui ai Castelli??
Grazie, saluti, caio.
Letto, se non erro, molti passaggi erano gia’ stati citati da te in alcuni post specifici, con questa mo nografia hai reso un quadro completo………..Le divergenze citate nei tre diversi scritti, sulle specie rilevate in villa beccari, la dice lunga sulle piccole differenze che caratterizano una varietà dall’altra, non e’ la prima volta che in botanica le varietà nascono o “muoiono” fuse tra di loro, nel girono di pocho decenni.
Grazie Sergio, vedo che con il caldo sei particolarmente produttivo 🙂 .
Saluti, caio.
Grazie per i consigli, mi accingo allora nella prova.
Per il taglio a filo tronco hai ragione, ma io prefrisco effettuare l’operazione in due riprese, per evitare eventuali ingressi di micosi o microbi nella pianta………….per quanto riguarda il tip di forbici, stai tranquillo che nella mia zona, vocata alla viticoltura ed olivicoltura ne abbiamo di ogni tipo, anche ad aria compressa 😀 😀 .
Saluti a tutto, caio.
Complimenti per la tua pazienza e per condividere i tuoi esperimenti con noi.
L’ho vista spontanea nel Nord della Thailandia e nonostante la spettacolarita’ del portamento fogliare, non ho preso nenanche un seme in quanto la davo già spacciata per la mia zona, come tu mi confermi………….quasi quasi mi trasferisco in quel di Sabaudia 😉 😉 .
Ciao e complimenti di nuovo.