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Le temperature si sono rialzate sensibilmente e qualche coleottero che gira si vede ancora, se fossi in te io spruzzerei ancora per coprire i prossimi giorni a scopo preventivo.
Anche qui ad Anzio è inziata l’ecatombe.
In soli 10 giorni su uno dei viali pricipali si sono aperte almeno una quindicina di palme secolari.
Il comune ha inziato a fare un bel lavoro, censendo le palme malate, poi pero’ si sono affidati ad alcuni vivaisti incompetenti che si limitano a toglierte le sole foglie alle palme malate, senza capitozzare……….cosi aggiungiamo al danno anche la beffa.
Saluti, caio.
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tornando al punteruolo.
qua stanno morendo tutte le canariensis,le mie fino a 15 giorni fà ,ogni 10 giorni gli spruzzavo sopra un insetticida a base di deltrametrima,a volte anche un altro insetticida a base di tretrametrina,finora stanno bene ma più crescono e più e difficile buttarci sopra dell’insetticida.giuseppe
Scusate, ma sul catalogo dei vivai TSL, è riportata come O. Rotundifolia e non come O. Robusta.
Prendo atto dell’errore.
Si la resistenza qui in centro italia è paragonabile all’ O. Ficus Indica.
L’unica pecca che ha, che avendo le foglie rotonde, è più sollecitata dai venti, infatti alla 4 o 5 impalacatura, immancabilmente viene spezzata dal vento.
Grazie, saluti caio.
Qui i semi si conservano in cantina, ma asciutti……….se nella tua cantina non gela, li puoi mantenere cosi’.
Saluti, caio.
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Ieri sera li ho mangiati e sono buoni
Ne ho tenuti un paio da coltivare l’anno prox
Angelops i frutti devo conservarli al fresco in cantina o al caldo in casa??
Grazie Lugi delle info e benvenuto nel forum.
I semi della tua ingali hai presi in Italia ?
Avevo chiesto a Lucia se aveva una piantinaper me, ma li ha finiti 😡 😡 .
Saluti, caio.
Ottimo contributo Salvo, il problema è come irrorare regolarmente (almeno una volta ogni 20 – 30 gg.)le chiome a 8 – 10 metri di altezza.
Invece dei predatori naturali del luogo d’origine si riesce a saperene qualcosa in più ?
Grazie, saluti caio.
Ciao Sergio, io purtoppo nel post precedente ho inserito delle foto orrende, fatte con un telefonino.
La differenza con i frutti che hai mostrato e quelli che ho cercato di fotografare sono nei colori e nelle forme, infatti il giallo dei semi di “Frascati” sono di un giallo molto piu’ intenso, e tutte con le ramificazioni piene di datteri a forma di uovo.
La caratterizzazione che tu hai mostrato la rilevo qui nei mie T. Fortunei, l’unica differenza e che a maturazione diventano di un blu scuro molto intenso, che quasi si confonde con il color nero.
Grazie di nuovo, saluti.
Claudio.
Grazie Sergio del tuo intervento.
Hanno la forma piu’ da uovo “allungato” .
Ho visto che hai inserito un post ad hoc sul trachicarpus, ora corro a leggerlo.
Saluti, caio.
Ormai Sergio con le sue novità non ci stupisce quasi piu’.
Grazie per le foto e le precise spiegazioni che ora mi rendono ancora piu’ semplice riconoscere le diverse varietà.
Saluti, caio. 🙂
Ottimo colpo Joe, da mordersi le mani……ci sono stato lo scorso anno a Portoferraio e mi sono fatto scappare un simile Eden 😡 .
Grazie, la prossima visita all’isola uniro’ l’utile al dilettevole.
Saluti caio.
Una curiosità Edo, se le foto sono recenti, le Jubaee hanno i semi maturi ?
Grazie, saluti caio.
Esponendoli al freddo del nord, anche se in serra fredda li condanneari a morte sicura.
In quel di Roma in serra fredda un mio esemplare adulto, ha resistito per 4 anni perdendo sempre le foglie, sino a non riemettere piu’ nulla.
E’ tanto ornamentale quanto delicato.
Saluti, caio.
Si ho complicato il concetto.
Se hai delle piantine che vivono al livello del mare o anche a 200 mt. slm, sicuramente a 600 mt sl. avranno meno possibilità di sopravvivere……ovvio.
Le differenze sulle minime ed il periodo di persistenza delle stesse sono proporzionali con l’altitudine.
Con questo quando paragoni le medie delle mie zone (a 200 mt si quota) con le tue (a 600 mt di quota) diostrano che tra la mia e la tua zona….ovviamente ci sono differenze consistevoli di clima e non sono uguali, sono forse paragonabili solo perchè casualmente le differenze delle due altimetrie bilanciano le medi stagionali…ma è un caso.
Spero di non aver fatto ancora confusione nell’esporre il concetto.
Ciao e buona serata.
caio.
Se hai la possibilità di mantenere il terreno ad una temperatura costante lo puoi fare senza problemi, non sò da te, ma qui ora sono in corso di maturazione i frutti, quindi attenderei ancora una paio di settimane prima di tagliare i rami per le talee.
Sicuramente lo sai, se intendi fare un impianto per produzione di feoje, devi considerare la compatibilità floreale delle due o piu’ varietà che intendi collocare a dimora, ma se le prendi già da un impainto in produzione, forse il tuo predecessore avra’ gia’ tenuto conto della cosa, cmq prima chiedi.
Una curiosità, se prendi le piante da chi gia’ tratta la commercializzazione del frutto, chiedi come si regola per la raccolta e come procede per raccolgiere i frutti.
Sono molto interessato alla cosa, in quanto le coltivazioni della bassa pontina e del circeo non sono andate a buon fine proprio perchè i coltivatori hanno sbagliato a mettere in commercio il prodotto (ancora acerbo), rovinando così irrimediabilmente il mercato.
Saluti, caio.
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Grazie Caio, non uso mai ormoni radicanti infatti. Pensavo di provare ora e tenere riscaldato, anche se immaginavo che la cosa migliore sarebbe in primavera. Grazie ancora“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
Ciao yared, leggendo la tua risposta ti dico di controllare sul sito metereologico che ti ho indicato, per vedere che qui dalle mie parti, se arrivi a riscontrare le temperature a circa 600 mt di altitudine noterai delle minime che molto si avvicinano al medio-nord italia, quindi paragonare le minime della mia zona a circa 200 mt di altitudine, con le tue a quasi 600 mt. la dice lunga.
Poi un altro fattore che non è riscontrabile nei dati riepilogativi di una anno di monitoraggi è la durata della minima temperatura.
Qui per esperienza, il picco puo’ durare solo 1, massimo 3 ore.
Poi c’è stato anche l’86 che ha fatto un repulisti generale, creando danni lievi anche agli ulivi.
Si anche l’eta di una pianta fà la differenza, non so’ cosa vuoi realizzare, ma se pensi di mettere a dimora solo alcune piante, orientati su esemplari più grandi.
per gli innesti, se il franco è più resistente “dell’ospite”, lo noti subito, in quanto il secondo decede ed il franco emette nuovi germogli, cmq anche le diverse combinazioni possono dare fare una minima differenza sulla resistenza o meno alle minime temperature.
Per le varieta’ di limoni più resistenti non saprei come aiutarti, qui và molto il 4 stagioni.
Saluti, caio.
Salve Osvi e benvenuto sul forum.
Per quanto concerne la canfora, intendiamo le “sferette” già provate, non servono a nulla, anzi se puo’ bastare , le prime chamaerops aggredite erano propro sotto due alberi di Ciannamomun Champhora.
Per i trattamenti fogliari, dipende dal tuo clima, generalmente qui in centro italia con la fine di ottobre finisce il periodo di probabile svolazzatura, infatti tra novembre e gennaio, pratico le uniche potature dell’anno.
Il fatt oche non ti abbiano “assaggiato” Butia e Trachikarpos è solo questione di tempo, o forse di ombra.
ho infatti osservato che le uniche palme schivate sin’ora dal parassita ,sono sotto l’ombra di due grandi pini domestici.
Per i prodotti, visto che li pratichi mensilmente nei periodi giusti, quindi per almeno 6 o 7 mesi, ti consiglio di provare a campione tre o 4 esemplari provando ad irrorarli con olio di neem, è un “insetticità” estratto dall’albero dei rosari, che funge da repellente e ritardante delle fasi larvali.
E’ l’unico insetticida naturale ammesso in agricoltura bologica.
Io lo stò testando, ma non ancora dati certi per confermare con sicurezza la sua efficacia, ma essendo senza controindicazioni lo provo per non soccombere insieme alla paysandisia 😀 .
saluti, caio.
Salve, inserisco alcune e-mail che non sono altro che la continuazione di questo post.
e-mail di Yared :
Ciao Claudio
sono Francesco (Iyared), scusa se ti disturbo su mail privata, ma il msg del forum ho sempre dubbi se funziona o no. Scusami anche se non ti ho risposto l’altra volta sul forum ma come ti ho spiegato non ho visto la mail per alcuni giorni (ero in viaggio a Roma e stavo consegnando la tesi).
Ti scrivo perché ho continuato a pensare ai dati climatici che mi hai fornito e mi sono alquanto stupito. Insisto non per mettere in dubbio ciò che dici, anzi solo per confrontarmi positivamente, sia chiaro. Ciò che sostanzialmente mi ha abbastanza stupito è il fatto che i limoni esposti a 360° non riportino mai danni nelle condizioni di temperatura di cui parli. Tu hai detto che ogni 5-7 anni fanno -7 gradi; a cosa attribuisci dunque la situazione per cui questo non fa riportare danni ai limoni? Io da quel che so il limone non regge quelle temperature e se rimane in vita riporta danni pesantissimi. Come ti dicevo non dico che non è vero (ovviamente è la tua esperienza e ci credo) ma volevo capire cosa secondo te crei le condizioni per la sopravvivenza di quei limoni.
Te lo chiedo perché io (per il fatto che, come ti avrò detto, sono a ben 600 m !) ho minime assolute MOLTO SIMILI alle tue, se non quasi uguali; ovviamente non negli stessi giorni, parlo della frequenza generale dei giorni di gelo e delle minime che si possono avere. Infatti anche qui si hanno poche gelate all’anno discontinue tra 0 e -3, poi un picco tra – 3 e – 5 ogni 6-7 anni e qualcosina in meno (non oltre i – 7) ogni molti anni (non ti so dire ma forse ogni 15-20). Però in questa situazione, il 17 febbraio 2008, quando Catania Sigonella ha segnato -5, anche qui si è arrivati a -5, ma in quella notte tre piante di limone mi si sono azzerate per ripartire in primavera sotto il punto di innesto (sebbene ci sia da precisare che erano piante giovani di 1 metro). Ecco da dove il mio dubbio. Ad esempio mandarini, aranci neppure qui hanno alcun danno, e nemmeno come dicevi tu i pompelmi, ma i limoni come è noto sono più delicati.
Lo scopo di tutte queste mie pesanti domande è fare un paragone di esperienza per decidere come collocare alcune subtropicali che ho già acquistato ma ho ancora in vaso riparate. Per esempio mango, annona e guava tropicale neppure li provo in collina, li sto mettendo al mare dove ho un giardino piccolo che è praticamente frost-free (nei pressi di Sibari) e dove già coltivo i banani con ottimi risultati. Ma purtroppo quel giardino è davvero piccolino e fatico a farci stare tutto.
Per curiosità, a che altitudine sei e in che località esattamente?
Risposta :
Salve Yared you are welcome, non preoccuparti non disturbi anzi, sono proprio le domande come queste che possono mantenere vivo ed interessante un forum di appassionati, mi permetto solo di riportare integralmente la tua e-mail qui sul forum, per rendere disponibili a tutti gli amici, le nostre riflessioni che sicuramente non tengono a contraddire quello che io ho riportato, ma solo ad approfondire alcune perplessità che a te sono sorte, per la perdita di alcune piantine di agrumi.
Inoltre hai fatto bene ad inviarmi l’e-mail oltre al messaggio privato dal forum, in quanto sono ormai oltre sei mesi che la messagistica del forum non funzione, o meglio i messaggi si partono, ma arrivano………senza il testo .
Poi non hai nulla da scusarti, ti avevo sollecitato perché mi avevi rivolto delle domande ben precise, ma senza risposta e cosi’ mi ero incuriosito di sapere quali conclusioni avevi tratto da cio’……quindi non mi resta che augurarti un bell’in c…o alla Balena, come si suol dire in gergo universitario.
Che devo dirti, ti ho inserito qui sotto un interessante link di un forum di amatori della meterologia che ha una rete ben standardizzata e distribuita sul territorio.
Qui sotto ti ho inserito un estratto della centralino RM20, posizionata in una zona a pochi km.ti di distanza dalal mia abitazione, le differenze sono lievi, forse a sfavore sulla mia zona, leggermente più esposta a nord, della zona dove è posizionata la centralina (per la posizione hai le coordinate geografiche, poi se entri nel link c’e’ anche il collegamento con google_map.
Un altra differenza, potrebbe essere che la mia zona forse ha una percentuale di umidità atmosferica leggermente maggiore, essendo appena sotto ai laghi di Albano e Nemi, l’altitudine è esattamente uguale.
Per la mancanza di danni ai Pompelmi, li cito perché circa 20 anni fa qui erano inestitenti al contrario dei limoni che si trovavano a spalliera, rigorosamente rimossati ai muri delle case, con esposizione a sud, poi dopo che alcuni “pazzi” hanno inziato a piantumarli in pieno campo, anche altri si sono aggiunti a tale coltivazione.
Per i limoni posso dirti che in un comune vicino, c’e’ un Siciliano che dieci anni fa ha avviato un limoneto di circa 2 o 3 ettari, ora in piena ed ottima produzione, la differenza e che dovrebbe essere intorno a 120 mt s.l.m.
Per le altre piante fruttifere tropicali, ti consigli odi andarci con i piedi di piombo, soprattutto con l’annona, che i libri paragonano sempre agli agrumi, ma che con gli stessi ha ben poco a che spartire, anche in fatto di sopravvivenza.
Poi appena ne avro’ tempo se vuoi ti postero alcune foto, uno dei limoni che ho, l’ho comprato innestato e chi me lo ha venduto, non ha saputo dirmi che genere d’innesto fosse, posso solo dirti che ha la buccia molto spessa e l’interno e rosato e non acidulo……….profumatissimo, non è molto produttivo, ma è eccezionale.
Posso anche aggiungerti che ho una pianta di Cedri, non esposta a nord, che non risente dell’inverno.
Quando vuoi, se posso sono qui!
Saluti e buona serata, caio.
http://www.associazionebernacca.com/stazioni_meteo/retemeteo.htm
—- ESTRATTO RILEVAZIONI ANNO 2008 —-
NAME: Località I Landi CITY: Genzano di Roma STATE: Italia
ELEV: 200 m LAT: 41° 39′ 21″ N LONG: 12° 43′ 14″ E
TEMPERATURE (°C), HEAT BASE 18.3, COOL BASE 18.3
DEP. HEAT COOL
MEAN MEAN FROM DEG DEG MAX MAX MIN MIN
YR MO MAX MIN MEAN NORM DAYS DAYS HI DATE LOW DATE >=32 <=0 <=0 <=-18
08 1 12.3 3.7 7.7 1.2 326 0 16.0 28 -2.2 24 0 0 5 0
08 2 12.9 1.9 7.0 -0.3 329 0 17.5 24 -6.2 18 0 0 9 0
08 3 14.2 4.6 8.9 -0.9 291 0 19.3 29 -0.2 25 0 0 2 0
08 4 18.2 7.4 12.4 -0.2 179 4 22.9 1 2.4 16 0 0 0 0
08 5 23.3 11.4 17.0 -0.6 85 46 31.1 27 7.6 1 0 0 0 0
08 6 27.0 14.9 20.8 -0.9 31 107 33.4 26 10.8 16 6 0 0 0
08 7 30.6 16.2 23.3 -0.5 12 166 34.2 31 13.1 25 6 0 0 0
08 8 31.6 16.1 23.6 -0.4 10 174 35.4 2 13.4 26 17 0 0 0
08 9 25.9 12.7 18.5 -0.9 74 78 33.4 9 6.2 29 5 0 0 0
08 10 21.4 10.5 15.1 -0.7 117 18 25.3 13 5.2 5 0 0 0 0
08 11 15.3 6.7 10.4 -0.3 237 1 21.5 3 -2.0 23 0 0 2 0
08 12 11.6 3.2 6.9 -0.3 354 0 14.9 22 -0.8 8 0 0 1 0
20.4 9.1 14.3 -0.4 2045 595 35.4 AUG -6.2 FEB
34 0 19 0
Scritto Da – caio on 23 Ottobre 2009 23:19:29
La maggior parte dei nuovi arrivati, si iscrive, lancia una o due domande e poi neanche si degnano di rispondere ad una minima richiesta di chiarimento ?
Sarà normale con i tempi che corrono, ma personalmente mi da un po’ fastidio. 👿 , tant’e’ che ultimamente mi limito prima di rispondere a getto su tutto.
Saluti, caio.
Si Yared il metodo della talea ben si applica alla Feoija.
Non a caso il mio primo “esemplare” di Feoija mi è stato regalato circa 25 anni fà, ed era una talea.
Ora la pianta che è dai miei genitori, nonstante abbia subito già 2 riposizionamenti, veggeta e fruttifica senza problemi.
Da lontano puo’ essere confusa per un occhio non molto esperto, con una medio- piccola pianta di olive.
Il 4 tronchi principali hanno un diametro di circa 10 cm.
Il periodo migliore è a fine inverno.
Puoi anche evitare di utilizzare dell’ormone radicante.
Saluti,caio.
quote:
Ciao a tuttiVolevo raccogliere pareri sul miglior metodo per la propagazione della feijoa. Ho svariate piante ora e vorrei evitare di prenderne altre in vivaio.
Vorrei evitare la semina perché la fedeltà alla pianta madre non è altissima come nel caso, ad es., del cattleianum; inoltre non so se con la semina mi assicurerei di avere una pianta autoimpollinante.
Vorrei provare ovviamente con la talea e chiedo se ci sono esperienze in merito.
Grazie
“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
non consocendone la varietà, quindi il periodo reale di ipotetica maturazione dei frutti, definire il periodo migliore è un pò difficile, cmq la fine dell’inverno è per me il periodo più appropiato in quanto la pianta si prepara ai nuovi germogli per la tarda primavera quindi anche dopo la potatura si dispone per l’eventuale fioritura ecc.
Capitozzare un avocado non ne provoca la morte, ma una difformità di sviluppo si, è bene preparare la forma quando la piantina e piccola.
Ps. per Paolo, le tue foto in questo post non valgono………..si tratta di concorrenza sleale 😀 , poi scusa lo hai già innestato, oppure e franco ?
saluti, caio.
quote:
Confermo che si puo’ capitozzare l’avocado
germoglia rapidamente dalla base delle foglie
un mio amico l’ha fatto a 1/2 agosto e la pianta ha preso forma ad alberello basso
provero’ ormai la prossima primavera
Angelo
😀
Sono tutte capitate.
Anche se isemi della prima sono un pò passati ed il fusto coperto, confermo tutte Capitate.
Saluti, caio.
Non ho compreso la richiesta sulle phoenix in terra ?
Se non lo sono, riporto i vasi in serra, altrimenti uso sistemi mobili percoprire l’esemplare piantumato.
Questo in generale, io preferisco fare le prove solo con chi riesce a superare le prove all’aperto.
Se poi le tue minime sono 0 o 1°C per le phoenix non devi preoccuparti.
Saluti, caio.
quote:
(..meno male che ho cercato prima di aprire un nuovo 3D…. 😀 ot)Hei, dato che si parla anche di Canariensis vorrei chiedere anch’io se è il caso di coprirla..?
Caio, e per chi ha la Phoenix in terra piena..?
quote:
..phoenix legare le foglie, washingtonia robusta anche con protezione tipo gazebo ecc…le foglie non si salvano..si bruciano tutte..
Raf, come non coprire?!!
E se si fa un solo giro di un tipo di tnt speciale, molto coprente..?
Per legare va bene lo spago oppure conviene farlo con un nastro ?Da me ci sono 1/0°C alle 6 del mattino..
grazie e ciaoooo. 🙂
Laretta!
Grazie per le ifnormazioni, precise e puntuali.
Ti chiedo ciò, in quanto le ho viste proposte in vendita come una nuova varietà.
TNX, saluti Claudio.
Grazie per aver condiviso tale spettacolo con il forum.
Come minimo complimenti Roberto.
Saluti, caio. 🙂
Una domanda ? ma la cycas revoluta variegata come si è evoluta ?
Colpa di virus ?
grazie, di nuovo saluti.
Esatto Rick, parlo propio dello scontrino fiscale, che alla fine per chi lo emette fà una differenza in meno pari ad oltre il 3’% dell’importo incassato.
Per noi acquirenti è un dettaglio, per il venditore no.
Cmq, ho preso anche io delel Ketine da regalare con ottimi successi, la merce è buona, ma prima di prenderla controlla sempre bene. 😉 .
Saluti, caio.
Rick sul forum, manteniamo un linguaggio “urbano”, altrimenti rischiamo che diventi una jungla.
Passi per il Bar tra amici, ma qui è sufficente puntinare che si capisce bene il discorso impostato.
Finito il doveroso pistolotto, l’amico “napoletano” di cui ci parli, non tratta roba “arrubata” come dicono dalle sue parti, ma semplicemente vende delle produzioni del suo luogo.
I prezzi li determinano la provenienza ed il fatto che ti lasciato le piante, senza documentazione cartacea di rito.
Cmq qui a Sud di Roma è più frequente, spesso lo trovi sulla ViaAppia al fianco della fermata dei Pulman di S. Maria delle Mole, oppure più a SullaNettunense Km.che 6.500 oppure anche a Campo di Carne (Aprilia).
Oltre alle varietà da te citate, le altre palme sono delle Kentie, poi ha dei cactus (echinocactus grusonii) ed alcuni Agrumi.
Saluti, caio. 😀
Per la zona dove vivi, il consiglio è di dotarti di una serra, magari piccola e con un rudimentale sistema di riscaldamento notturno.
Avvolegere nel TNT o nel tessuto non tessuto equivale quasi a nulla, viste le minime del nord Italia, forse anche la serra fredda è al limite.
Saluti, caio.
quote:
ho delle palme di brahea armata e butia capitata e phoenix canariensis e wascingtonia robusta sapete dirmi se posso avvolgerle con solo un cappuccio di tnt o tanti giri?o lego solo le foglie?questo dubbio mi viene perchè cè un vivaista che dice che le palme con il tnt marciscono le foglie .è vero o non è vero?le copro o no ?vi ringrazio in anticipo per le risposte MEDITERRANEO.
Evviva Mexico…..
Yared allora ?
Le risposte sono sufficienti ?
Sei riuscito a valutare la situazione ?
Saluti, caio.
Complimenti.
In quale zona d’Italia dimori?
In quel di Roma le Burgmansie non riescono a svernare sempre .
Saluti, caio.
Non sò dove abiti, ma in centro italia, viene coltivato come annuale al pari delle zucche.
Stesso portamento, predilige dei sostegni dove si arrampica, i tempi di raccolta sono quasi simili.
Lo si utilizza come sostituto delle zucchine.
Saluti, caio