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Ciao Max, la curiosità e forte:
ci parli un po’ della tua piantina e magari ci posti un foto.
Grazie, Claudio.
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Mi sono appena iscritto al forum, ho un campo ad Ameglia al mare in Liguria e ho iniziato a piantare alberi da frutta e ne vorrei piantare degli altri magari subtropicali rustici.
Ora veniamo all’oggetto della ricerca: Carica quercifolia, e’ un albero della famiglia della papaia ma con dei piccoli frutti dolci e piccanti allo tesso tempo, la si potrebbe considerare una cudiciforme, vorrei piantarne un paio, e’ una pianta dioica quindi ci vorrebbe il maschio e la femmina.
Ho fatto un’approfondita ricerca su internet, ma non sono riusciuto a trovarne.
Se non si riesce a trovare le piante potrebbero bastare i semi.
Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno in questa ricerca, Francesco.Francesco, Io ne ho una in piena terra qui a Roma. L’ho fatta da seme, acquistato presso :http://www.tradewindsfruit.com/
Attualmente non e’ in listino, ma prestissimo dovrebbe essere nuovamente disponibile
Ciao M@x
Confermo è un bel Dipsys Decaryi.
Per le piante vicino alle Ferrovie, occhio che l’alta tenzione non perdona, i limiti di sicurezza sono a non meno di 5.00 ml. dal limite esterno dei cavi, quindi scegliendo palme con le folgie molto lunghe, quando esse inzieranno a seccarsi e quindi a cadere verso il basso, possono diventare una fonte di sicuro pericolo.
Saluti, caio.
Puoi postare una foto Fede ?
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In questi giorni autunnali mi sono accorto che il mio Butiagrus (butia x syagrus) ha sulle foglie esterne più vecchie delle piccole macchie circolari nere, meno di un mezzo cm di diametro, le foglie per il resto sono verde scuro come quelle non colpite
le foglie di questa Palma forse sono un po’ esili, la pianta ha passato l’estate esposta ad ovest, prendendo il sole del pomeriggio
potrebbe essere carenza di potassio? È una cosa preoccupante?
Grazie delle risposte
ciaoFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Sono comunque piante a lenta crescita, se poi aggiungi che a Monza le devi mantenere in vaso, i tempi di crescita si allungano oltre la norma.
Per avere un esemplare d’effetto devi aggiungere almeno 3 zeri alla cifra che devi mettere in “gioco”.
Con le tue condizioni opterei per un Dioon, è molto più economico rispetto ad un Encephalartos, se scegli alcune varietà sono anche molto più veloci.
saluti, caio.
Fede ma una foto della C. Hildae dove si può vedere il tronco in evidenza, c’è l’hai ?
Grazie, caio.
Mi associo agli amici, Capitata.
Provaa mangiarli un po’ meno maturi, si sentono meno le fibre.
Visto che il tempo di maturazione dei datteri ad un certo punto, aumenta velocemente e quasi tutti cadono in terra, se ti vuoi divertire, prova farci della marmellata.
La pizza è passare il succo, in quanto la polpa ha troppe fibre.
Saluti, caio.
Mini gelata, non fà “rima” con Zamia Furfuracea in buona salute.
Se dalle tue zone si arriva sullo zero, porta la pianta in ambiente riparato.
La perdità delle foglie è la risposta al freddo, purtoppo si sono bruciate le foglie, sicuramente ad inzio Luglio del prossimo anno riemetterà delle folgie più piccole di quelle che ha perso.
Praticamente si inzia ad annichilire la pianta ad ogni stress termico e in due, massimo tre anni,la perderai per morte .
Se vuoi goderla al massimo, tanto stà bene in vasetto di modeste dimensioni, da inzio Ottobre a fine Aprile, la devi tenere in un locale riscaldato e con umidità costante e regolare.
Saluti, caio.
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Danilo in che zona vivi?
zona di Napoli. Non so se e’ una coincidenza con quel periodo di pioggia e vento forte, fatto sta che da quella settimana si stanno deperendo tutte le foglie… bah, eppure in apparenza scoppiava di salute fino a un mese fa…danilo liccardo
Ciao Sergio, mi fà piacere che conosci la storia della Feoija vista dalle nostre terre.
io la conosco bene, perchè quando mi sono diplomato, nel lontano 1989 ho deciso di portare la tesina in agricoltura proprio sulla Feoija Sellowiana, in quanto la avevo in casa da circa 4 anni è tutti ne ignoravano l’esistenza e l’origine.
Così con l’aituo e le conoscenze del mio Professore, sono stato presentato ad un suo collega dell’Istituo di Floricoltura di Roma, sito in via di Fioranello, è lì ebbi modo di raccolgiere tutte le informazioni che mi occorrevano per la stesura della tesina.
Inoltre con una delle loro visite su dei frutteti sperimentali, ho potuto vedere uno dei primi impianti da loro monitorati nel Comune di Terracina……..sono per me questi dei gran bei ricordi.
Tornando alla questione “mercato”, purtoppo quello che ha fatto perdere il treno a questo “nuovo” frutto è stato che lo hanno inizato a commercializzare immaturo, lo si rovava nelle frutterie, venduto come novità a peso d’oro, ora sfido chiunque a comprare un nuovo frutto, pagato 5 volte il prezzo delle mele, assagiarlo e scoprire che è quasi insapore e duro come il legno…….risultato, non lo si compra più, ed è proprio quello che è successo, inoltre c’è anche da dire che il palato degli italiani è un po’ campanilista in fatto di nuovi sapori, diciamolo..
Come riferivi il frutto si raccolgie maturo, perchè diversamente non riesce a completare la maturazione, il frutto rimane come “congeato” nello stato in cui e’ stato raccolto, ed il problema noto a tutti è che la maturazione del frutto non porta cambiamenti di colore….comunque chi conosce bene il frutto un certo schiarimento di colore lo riesce a notare, lieve ma lo si vede.
Aggiungiamo poi che se il frutto viene raccolto in terra, degenera in pochi giorni, in quanto la buccia si deperisce facilmente ad opera di attacchi fungini.
LA SOLUZIONE, esiste da almeno venti anni, ci vuole la pazienza di giobbe, ma è molto semplice e banale, anzi proprio in alcune zone di Terracina si pratica quasi la stessa pratica per la raccolta delle olive.
Sotto le piante và posto un telo di raccolta, ed ogni mattina si passa a ritirare frutti maturi, così facendo gli sessi non toccano terra, quindi non marciscono e si può avere la certezza di vendere dei frutti perfettamente maturi.
I teli, ora li fanno anche di forma circolare con punto di giunzione centrale, molto facili da inserire sotto ogni pianta, poi con una serie di piccoli legni, si solleva lo stesso da terra ed il gioco è fatto. 😉 😛 😛
Per rispondere sulla maturazone, quest’anno sono arrivate con una settimana di ritardo, come del resto quasi tutto )Uva, Olive, Kiwi, Agrumi ecc.) ora sto’ raccogliendo le ultime, ma è circa un mese che le mangio di gusto di tale pianta, coadiuvato
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Ciao Caio,stando parte dell’anno a Sabaudia, ho un pò seguito i primi tentativi di coltivazione di questo frutto nella pianura pontina.Ho anche 4 alberelli in giardino, due Mammouth e due Triunph. Come sai il frutto è maturo e quindi di gradevole sapore, quando cade a terra. Pertanto i frutti vanno raccolti da terra e consumati entro pochi giorni altrimenti le positive caratteristiche del frutto stesso decadono.Il problema è proprio questo:la deperibilità.Il frutto raccolto maturo da terra deve essere inviato ai mercati generali, da qui al dettagliante che lo deve vendere. A questo punto i pochi giorni sono già passati e le qualità del frutto sono decadute.Il frutto in pratica non è più vendibile.
Si è provato allora a raccogliere i frutti ancora non maturi dalla pianta.Contrariamente a quanto accade per altri frutti, la feijoa se raccolta acerba, non matura, rimane dura e legnosa, non edule
, a meno di qualche soluzione commerciale super veloce (molto difficile) temo che la feijoa sia destinata a rimanere solo nei giardini.
Saluti, Sergio.
Confermo quanto dice Alberto Palm, aggiungo inoltre che ve ne sono due esemplari in quel di Velletri alti intorno a 12 mt., che hanno resistito senza alcun danno al freddo del 1985.
Saluti, caio.
Lodevole iniziativa della Regione.
Resta importante nel processo, il monitoraggio sullo smaltimento finale del rifiuto, altrimenti il alvoro resta comunque vanificato.
Saluti, Caio.
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leggete questa notizia, non la ritengo per nulla male , e non me lo aspettavo dalla regione sicilia , speriamo venga approvato e sia l’inizio di un percorso atto alla guerra al punteruoloScritto Da – salvo.a on 09 Novembre 2009 22:46:44
Vero, non hanno un e-mail dedicata agli spettatori è inaudito, quasi da televisione Bulgara, altro che TV libera.
Questo è il testo ce ho inviato ugualmente:
sono stato un pò duro ?
Oggetto:puntata del 03 Novembre 2009 sul punteruolo.
Volevo segnalare l’inopportunità del vostro servizio dedicato alla terribile infestazione e moria di Palme in atto in Italia.
La superficialità del servizio non è tipico del vostro programma e questo mi rincresce, come mi rincresce il fatto che non avete un e-mail dedicata alle opinioni del vostro pubblico.
Spero che possiate rimediare con un nuovo sevizio, dove si tocchino i reali punti del problema, la segnalazione delle piante aggredite da punteruolo agli enti preposti, la loro cura e l’immediato abbattimento in caso di morte della stessa, per evitare il dilagare dell’infestazione.
Questo è quello che mi sarei aspettato.
Nell’augurarvi un buon lavoro, cordialmente saluto.
Questo è il loro messaggio finale:
Grazie per averci contattato.
ok .
Gentili no!
Saluti, caio.
Potevano anche evitare un servizio simile.
Forse dovevano colmare 5 minuti di buco nel programma.
Pessimo servizio, pessimo montaggio, pessimo soggetto.
E-mail di sdegno meritata. 😎 😎
Saluti, caio.
A me sono inziate a fiorire dopo 10 anni dalla messa in terra.
Forse i tempi sono un po’ lunghi, oppure qui in Centro Italia essendo al limite fioriscono in ritardo rispetto alle Sicule.
Saluti, caio.
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Non credo che possa fiorire in vaso, io perlomeno non sono mai riscita a vederla in fiore, vi sono alcuni che la potano regolarmente per mantenerla bassa pee far ingrandire e irrobustire la base e le spine…..Lulù
In Veneto Ok, ma a Cortina non mi sembra di aver visto Trachycarpos, che poi possono resistere a -24 ?
Vi sono nuove speci ?
Saludos, caio.
Con un colore così solo magnifica può essere.
Grazie Sergio per le tue continue sorprese.
Saluti, caio.
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Ciaodomanda per Sergio e per tutti coloro che hanno esperienza e conoscenza della pianta e della sua coltivazione, il Kentiopsis oliviformis apre la sua nuova foglia cosi come la chambeyronia macrocarpa ???
grazie e saluti
Salvocon la foglia rossa? è la Kentiopsis magnifica:
ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Ciao Moris, forse ti riferisci al link qui esposto ?
Ti ho inserito le eccezioni dell’appendice 1, quindi tutte le cycads, ad eccezione di semi e polline.
L’eccezione di appendice 1 invece non viene contemplata per gli encephalartos e le ceratozamie.
Cmq, rileggendo bene la lista ho scoperto di essere a mia insaputa un grande fuorilegge, porto ad esempio solo l’Araucaria Araucana, ve ne saranno 2 milioni in italia, è chi c’è là in Cites ?
Si trovano in vendita anche al mercato 😮 .
Saluti, Caio.
http://www.cites.org/eng/app/appendices.shtml#flora1
#1 All parts and derivatives, except:
a) seeds, spores and pollen (including pollinia);
b) seedling or tissue cultures obtained in vitro, in solid or liquid media, transported in sterile containers;
c) cut flowers of artificially propagated plants; and
d) fruits and parts and derivatives thereof of artificially propagated plants of the genus Vanilla.
Per Salvo, purtoppo non hai risolto quasi nulla, il marcio è dentro.
Per Giuseppe, non devi limitarti a trattare solo ora, ma continuare e monitorare, altrimenti a marzo ti parte un’altra generazone con altre infestazioni e forse la morte della pianta ospite.
Gli ospiti d’inverno mangiano ugualmente.
Per l’insetticida, dovete cercare di farlo penetrare nei fori, e trattare anche per assorbimento radicale, ma solo dopo che sono passate le pioggie.
Il fatto di sospsendere ora i trattamenti e solo per chi li effettua a scopo preventivo.
Saluti buona fortuna e buon lavoro ad entrambe.
Complimenti per il tuo esemplare di lorichetto arcobaleno, che per rimanere in tema di cites, è in appedice 2.
Purtoppo non sò risponderti in merito, però visto che hai frequenti rapporti con i signori del C.F., chiedi a loro un parere.
Certo un bel papagallo su una splendida palma, rimane sempre una visione paradisiaca.
saluti, caio. 😉
Riporto una domanda ed una risposta effettuata qui ne lforum, ma su un post diverso.
Questo solo per fare un pò di chiarezza sulle responsabilità che tutti ci dobbiamo assumere, quando è in atto una infestazione.
quote:
una mia amica e’ disperata, il comune la obbliga a togliere la canariensis morta del suo giardino…a spese sue !! quasi 1000 euro , mi ha detto. il comune si disinteressa e pone solo obblighi. come stanno le cose in realta’ ? possibile che un privato debba togliere i resti delle palme a sue spese ?
Si! per senso di responsabilità verso chi non è stato ancora aggredito.
Anzi vi invito ad andare sul sito del Vs. Servizio Fito Sanitario Regionale, per inviare le segnalazioni, per qeui Comuni o per quei privati, che stentano a far “pulizia” nei propri giardini.
Purtoppo la palma “collassata” mantiene al suo interno diverse generazioni di larve, e con la primavera via a nuove infestazioni.
Si capisce che mille euro sono molti, ma i vivaisti li giustificano con le spese di smaltimento, che se effettuato realmente è anche un buon prezzo.
Purtoppo si vede sempre più spesso al fianco delle discariche abusive poste ai fianchi delle strade, oltre ai rifiuti ingombranti, anche i tronchi di palme morte.
Questa pratica aggiunge al danno anche la beffa.
Per chi ne ha le possibilità, ci sono metodi “casalinghi” per smaltire i resti di una palma morta a seguito di attacco di punteruolo, con molta pazienza e con dello spazio disponibile.
Saluti, caio.
Grazie Carlo per l’informazione, sicuramente molto interessante, peccato che las Canarias non è dietro l’angolo.
Magari poi, inviaci anche qualche appunto interessante.
Grazie e saluti, caio.
Si! per senso di responsabilità verso chi non è stato ancora aggredito.
Anzi vi invito ad andare sul sito del Vs. Servizio Fito Sanitario Regionale, per inviare le segnalazioni, per qeui Comuni o per quei privati, che stentano a far “pulizia” nei propri giardini.
Purtoppo la palma “collassata” mantiene al suo interno diverse generazioni di larve, e con la primavera via a nuove infestazioni.
Si capisce che mille euro sono molti, ma i vivaisti li giustificano con le spese di smaltimento, che se effettuato realmente è anche un buon prezzo.
Purtoppo si vede sempre più spesso al fianco delle discariche abusive poste ai fianchi delle strade, oltre ai rifiuti ingombranti, anche i tronchi di palme morte.
Questa pratica aggiunge al danno anche la beffa.
Per chi ne ha le possibilità, ci sono metodi “casalinghi” per smaltire i resti di una palma morta a seguito di attacco di punteruolo, con molta pazienza e con dello spazio disponibile.
Saluti, caio.
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una mia amica e’ disperata, il comune la obbliga a togliere la canariensis morta del suo giardino…a spese sue !! quasi 1000 euro , mi ha detto. il comune si disinteressa e pone solo obblighi. come stanno le cose in realta’ ? possibile che un privato debba togliere i resti delle palme a sue spese ?
Tutto quello che dici Osvaldo l’ho fatto ed intendevo farlo su quelle piante che non avevo ancora trattato con endoterapia.
Se guardi nel Post della Paysandisia, vedrai che il trattamento endoterapico è stato effettuato da ditta specializzata, abbinato a trattamenti radicali e per le palme intorno ai 3 mt., anche trattamento fogliare.
Ho anche provato successivamente l’irrorazione fogliare con Bacilloturingensis ed altri anticrittogramici di sintesi, mentre per la parte radicale, glucophoenix abbinato ad insetticidi di cui sopra, in modo “incoscio” e proprio sulle palme oggetto del doppio attacco anche con il Neem.
A questo punto nei miei panni quale altra mossa avrete fatto voi ?
Sicuramente come ho visto e come vi consiglio di fare, provate a curare, ma qui da me la cosa è ormai giunta ad un punto di non ritorno, quando postero’ le foto vederete che l’atacco è stato frontale e totale, e non laterale e parziale come nei vostri casi.
Poi se consideriamo le mie palme al loro interno hanno incamerato entrambe i parassiti P.e R. che inoltre si sono sviluppati durante i trattamenti citati, converrete con me che il rischio di veder nascere una generazione immune agli attuali prodotti non è da sottovalutare.
Quindi nel pericolo di veder dilagare il punteruolo anche sullealtre essenzesane, ho deciso di far soccombere le Phoenix per salvare il salvabile.
Quindi la nuova terapia si chiama motosega.
Vi chiedevo degli odori, perchè le palme attaccate da Paysandisia emanano un odore dolciastro molto simile alle torrefazioni di malto prodotto dai birrifici, mentre le palme attacate da rincophoro, emanano un forte odore di stallatico.
Infatti erano almeno 15gg. che nel giardino sentivo un forte odore di stallatico tant’è che pensavo che il mio vicino avesse anticipato la concimazione delle sue Actinidie, invece era dell’altro…
Per il rumore, devo dire che sono rimasto confuso nel mio primo incontro con il punteruolo, infatti mentre ho iniziato ad affettare i tagli sulle Phoenix, sentivo un forte rumore al pari dei mobili tarlati, ma con un intensità dieci volte più forte, la palma vibrava molto perchè il marcio era arrivato quasi alla metà del tronco ed alsuo interno ho trovato decine di larve nei vari stadi, oltre a molti adulti di ricophoro chese ne stavano rintanati al calduccio, mentre in un rapposto di 10 a 1 ho rilevato la presenza anche larve di Paysandisia, stranamente solo al primo stadio, segno che qualcosa ha disturbato l’accrescimento delle larve e quindi ipotizzo che le concentrazioni utilizzate di trattamenti sono validi piu’ o meno per la P., ma assolutamente inefficaci per il R.
Poi che dire, la fermetazione: la palma al suo interno raggiunge una temperatura che penso arrivi intorno ai 30°C, tant’è che mentre asportavo le parti, vedevo incredibilmente la palma emettere dei fumi di evaporazione.
Detto ciò la considerazione più logica è che il punteruolo ha purtoppo buone possibilità di arrivare sino al nord Italia, per il semplice fatto che con la temperatura interna della palma attaccata, anche se di fuori ci sono -X°C, il rincophoro se ne starà bene la caldo a svernare.
Cosa ben diversa pe la Paysandisa che non generà un attacco così massiccio e quindi le fermentazioni sono limitate come limitato rimane anche l’innalzamento della temperatura interna della Palma e questo l’ho verificato negli abbattimenti effettuati su Trachicarpos e Chamaerops, veicoli preferiti dalla Paysandisa.
Questo per il momento è quanto.
Valutate bene le reali chance di salvare le piante malate, e di contro l’aumento di esposizone a cui esporrete le palme sane.
Certo i vicini non aiutano, ne tanto meno i servizi fitosanitari, che se pur interessati, difficilmente intervengono.
L’impatto con il punteruolo è stato massacrante, non lascia neanche il tempo di valutare nessuna azione, al contrario della “consorella” Paysandisa.
Saluti, caio.
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Salve, io ormai lo sto attendendo di giorno in giorno; le mie palme sono tutte circondate da cadaveri nei giardini vicini. Oggi un mio amico mi ha detto che sta praticando l’endoterapia artigianalmente, con trapano, punta da 12 e insetticida. Mi ha detto che è molto semplice ma io sono un po’ scettico. Giovedì mattina ho appuntamento con una ditta specializzata per un preventivo sul trattamento preventivo 🙂 . Voi avete mai provato a fare da soli l’endoterapia?
Caio, trattavi periodicamente le due phoenix? E nonostante tutto…
Scritto Da – caio on 03 Novembre 2009 23:23:44
La cosa non mi rallegra Salvo, anche io ho scoperto che in casa oltre alla Paysandisia mi è arrivato anche il punteruolo.
Per ora, senza colpo ferire si è portato vie le due mie Phoenix più grandi.
E’ stato tutto molto veloce è nonostante le monitoravo è risucito a farla in Barba a me ed ai trattamenti che avevo effettuato.
Detto cio’ mi riprometto appena ho un attimo di calma, di riferire con puntualità la situazione attuale, pero’ mi sorge spontaneo porti due domande…..un po’ strane per chi non ha avuto contatti con il Rincophoro.
Se ti avvicini alla Palma Aggredita, senti qualche odore particolare, inoltre se avvicini l’orecchio alla Palma nella parte vicina al “foro d’ingresso” riesci ad ascoltare qualcosa ?
Porva e dicci cosa scopri.
Saluti, caio 😡
Roystonea, Zamie e Pritchardia….. incredibile, resto sconvolto da simili scoperte, sono tutte essenze rigorosamente tropicali 😮 .
Come riescono a vivere a Palermo….le allevate a cannoli ?
Altro che se c’è il desiderio di averle, ance solo un 10% di quello che si è visto qui, puo’ andare 🙂 .
Scusate, ma sulla Pritchardia avete letto il cartellino, oppure l’avete riconosciuta voi ?
Per la palma misterioso, condivido, apritele un post dedicato.
Comunque grazie per le foto, Saluti caio.
Hola Senor Pindo, usted es el bienvenido en foro de tropicamente.
Hoy visado su sitio Web personal, muy interesante para nosotros.
Gracias a usted para su colaboración, creo que es mejor no entroducir aqui el Picapalo Colorado.
Aquì las Paysandisia y el Rincophoro soy el flagelo de nostra palmeras.
Muchas gracias de nuevo por sua contribucion.
Saludo cordiale de caio.
Possono essere successe molte cose, forse la piu’ semplice e cheessendo all’aperto hanno inizatoa sentire l’autunno, con la variante che già con temperature prossime a 16°C le piante di Mango entrano in crisi.
Cosa succederà lo dira’ solo il tempo e le tue cure, certo che aggiungerci anche un trapianto, di certo non semplifica la ripresa, mi raccomando non metterli vicino ai termosifoni e crea un umidità ambientale costante, con temperatura regolare, innaffiature dopo 2 o 3gg che si e’ dissecato il terreno.
Saluti e buona coltivazione.
caio.
Ciao Lulu e ti ringrazio per le info, ma le informazioni che avevo io sulla Inga Edulis erano che aveva una certa resistenza alle minime temperature.
Ora Paolo mi informa che vegeta bene nei suoi luoghi d’origine (Foresta Tropicale) e chemolto sensibile a temperature vicine allo zero, quindi spacciata al primo inverno locale.
Non ho serre riscaldate, quindi grazie mille di nuovo.
Saluti, caio.
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Ciao Caio,
le piantine le riavrò il prossimo anno, se ti interessa ancora………Ciao
lulù
Di che periodo sono le foto ?
Se sono state fatte dopo che hai dato l’insetticida e consecutivamente sono nate le nuove folgie, allora vuol dire che c’è un errore nel periodo di copertura o nella diliuzione del prodotto.
Te lo dico perchè sopratutto dalle foto delle chamaorops e del sabal, si evince che il parassita è molto vicino al bulbo centrale, tant’è che sono ben ivdenti i fori di ingresso sulle foglie centrali.
Forse conviene che aggiungi inquesto momento anche un trattamento radicale.
Quel foro su Phoenix e’ invece un foro d’ingresso……controlla bene le foglie sulle attaccature, e dove vedi fori neri o chiazzature marroni ampie ed evidneti,prova ad inserire un ago o una punta di ferro
è vedi cosa succede.
Saluti, caio.
Ciao Osvaldo, mi dispiace che hai il giardino sotto attacco della Paysandisia, ma se ho ben capito, anche di punteruolo ?
Il Neem va bene per entrambe.
Per le “doccie” ho visto a Palermo un sistema rudimentale.
Dopo aver potato le chiome della Phoenix a mò di bonzo tibetano (con poche foglie al centro), gli impiantano piu’ in alto uno spruzzatore tipo irrigatore da giardino, collegato in testa ad un tubo di polietilene che funge anche da supporto, nel basso c’è un attaco con valvola.
Non l’ho mai visto in azione, cmq mi chiedo quanta potenza e quanta “sostanza” si deve avere per far funzionare un’attrezzaturadel genere ?
Sicuramente ci vogliono degli attrezzi professionali.
Per le foto, è piu’ semplice di quanto si pensi. Ti inserisco un link su un post di sicuro interesse.
Saluti, Caio.