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In Australia comunemente è chiamata “zampa di canguro”, in quanto l’infiorescenza somiglia molto alle zampe del mammifero.
Se resiste a meno 5, lo posso confermare, come posso confermare che lo stress impedisce alla pianta di fiorire l’anno successivo, se l’anno successvio si ripete lo stress, la pianta poi muore.
L’ultima proviene dalle zone aride centrali dell’Astralia, quindi ottimo drenaggio ed in inverno sempre all’asciutto.
Per essere ornamentale, per me lo è, sopratutto se piantate in piccoli gruppi.
saluti, caio.
Ciao Giuseppe 🙂 , io ne ho una molto vigorosa, con esposizione aperta, in pieno sole per tutto il dì e fiorisce regolarmente tutti gli anni.
L’unica pecca per le Ns. zone è che regolarmente si seccano tutti i rami apicali, ma nonostante, ciò la pianta riesce a svilupparsi senza problemi, tant’è che gli avevo riservato uno spazio limitato e quindi mi trovo scotretto in questa stagione a praticare delle potature di contenimento.
L’unica differenza che ci può essere con te, oltre le esposizioni, può fare la differenza il terreno, che nel mio caso ha un Ph tendente all’acido ?
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 12 Aprile 2010 15:49:19
Come dic e costiero, qui ve ne sono diverse di notevoli dimensioni.
Queste sono quelle di Frascati, adorniate da vasi di terracotta.
Saluti, caio.
La non completa ombreggiatura se l’hai acquistata da poco è proviene da coltivazione in serra, altrimenti hai fatto bene a tratatre con il fungicida.
Tienici aggiornati.
saluti, caio.
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Ciao e grazie per la risposta, si vede bene nel piccolo pollone che la foglia chiusa è già scura e quella che sta nascendo lo è altrettanto. Escludo il ristagno di acqua, le basse teperature, carenza di oligoelementi. L’unico altro motivo potrebbe essere la non completa ombreggiatura, nel frattempo ho provveduto a ritrattarla con un fungicida sistemico.
Comprendo la grande delusione che stai vivendo Fede, ma diciamo che è una componente per quanto triste del “gioco”.
Per la Butia ? penso che da qui a pochi mesi vedrai spuntare le prime folgie verdi, però attenzine che in questi casi, le piante già stressate non ammettono repliche, quindi organizzati per un ricovero migliore per gli inverni a venire, oppure trasferiscila a Numana, farà sicuramente ottima compagnia alla tua Jubaea 🙂 .
saluti, caio.
Forse il Mango, cosiderando la sua mole nei paesi d’origine può diventare un sicuro elemento di attrazione per le api.
La Papaya la vedo scarsa in fiori, mentre l’avocado, per esperienza diretta attira oltre che le api, anche le mosche.
Saluti, caio.
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Ciao Claudio
la mia era una semplice curiosita’,ci sono gia’ tante piante mellifere nella mia zona nord Milano
leggendo riviste apistiche, si parla spesso che le piante che crescono nelle zone tropicali sono incredibilmente mellifere e quindi volevo sapere se anche in Italia, magari meglio in Calabria e Sicilia, ci sono piante particolamente interessanti, tipo manghi, papaye, avocadi o qnt altro
Angelo
Non ho mai visto il sitema in funzione, ma opterei per la nebulizzazione, molto più capillare come distribuzione.
l’unico neo è lo stare al di sotto della pianta durante il trattamento.
Forse qualche tuo conterraneo può delucidarti meglio sul sistema.
Saluti, caio.
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Grazie per le risposte, ma non ho compreso una cosa: se il sistema deve annaffiare o andare a goccia.Se dovessi dare l’insetticida lo farei a spruzzo, per questo pensavo a degli spruzzatori.
Le mie palme non sono altissime (3 mt.) ma dovrebbe essere un metodo comodo per cercare di essere costante nel trattamento, che a quanto pare dovrà durare per tutta la vita ( la mia, perchè poi saranno cavoli degli altri !!!)
La pompa a questo punto si potrebbe usare una di quella da 15 lt a spalla, modificata ?
Io ho sentito parlare bene del dantrop…
Fabio
Cinisi – Palermo
Scritto Da – caio on 31 Marzo 2010 22:03:21
Scusa Paolo, hai una foto dove si vede il complesso della pianta ?
Se possibile volevo confrontarla con le mie piante.
Non vorrei demoralizzarti, ma i bananini che vedi dietro il fiore maschile cadranno e non arriveranno a maturazione.
Purtoppo nelle nostre zone, non vi sono sufficienti giorni di caldo consecutivo per dar modo al casco di portare le banane a maturazione.
Consoliamoci con l’intenso profumo di banana. 🙂 🙂 🙂 🙂
Qui le piante “mellifere” per eccellenza, di tipo “tropicale” son gli eucalyptus.
Ho visto che sei della zona di Milano, quindi potresti orientarti sulle varietà montane, le quali mi risultano essersi adattati anche in alcune zone della Svizzera.
Saluti e buon allevo-coltivazione 🙂
Caro Acreazioni, intendiamoci bene e subito.
Non ho mai scritto che hai riferito cose non veritiere.
E ti invito a rileggere bene i testi precedenti.
Chiarto ciò ribadisco che non vi sono prove di attacchi a Cycadee, che RIPETO e non a caso, hanno conformazione nettamente diversa dalle Palme, molto più vicine alla struttura di una Cupressacea che ad una Monocottiledone.
A fronte di ciò, per evitare inutili allarmismi, si richiede una documentazione fotografica.
Mi scusi, ma il sentito dire, non và a braccetto con la realtà.
Le cose, se viste da persone non esperte, possono essere travisate o mal comprese e riportate in modo non corretto.
Chiarito ciò amico io frequento il forum per accrescere le mie conoscenze e se possibile per condivere le mie con il forum, e non per sbugiardare chi che sia, quindi cerco informazioni certe e scremate da eventuali errori.
Il fatto di ricordarmi il cognome ?
Per quanto sopra diciamo che “che lo prendo come un atto di impulsività”.
Spero che si sia chiartio l’equivoco.
Saluti, caio.
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Personalmente non ho ricevuto aggressioni su piante di cycas ma parlando con un amico leccese mi diceva che aveva visto piante di cycas attaccate. Personalmente ho visto piante di livistona jubaea e washingtonia colpite mi ripropongo che quando sarò nuovamente da quelle parti faro le foto è le posterò. Caro signor Ruggeri io le cose che dico sul forum non me le invento!!!!!!!!! OK??????????Scritto Da – aecreazioni on 31 Marzo 2010 20:36:45
Per l’aggressione del punteruolo alle Palme (Phoenix, Washingtonie ecc), lo sappiamo e le stiamo vivendo purtoppo in diretta qui sul litorale Romano.
Io mi riferivo alle aggressioni citate per le Cycadee, CHE NON VI SONO.
Specificate meglio per non creare inutili allarmisimi.
Se avete vissuto aggressioni allora documentatele, altrimenti non scrivete di getto, grazie.
Per Ale, l’impianto è creato con del tubo (PLT) che sovrasta la chioma della Phoenix.
In basso vi è un innesto rapido con rubinetto, in altro un diffusore a “spruzzo”.
L’ho visto come impianto abbastanza diffuso a Palermo.
In teoria con questo sistema, si eliminano i costi di noleggio del cestello.
Di contro però ci irroriamo il giradino e quindi casa di veleno a cadenze di 20 ~ 30 gg.
Non ricordo se ho consevato le foto di questo sistema, se si ti invio una foto.
Saluti, caio.
Le strutture sono completamente diverse tra Palmaceae e Cycadaceae, non a caso appartengono a specie completamente.
Ora penso che sia un refuso.
In caso contrario, mi incuriosisce molto la cosa e sarebbe gradito vedere qualche foto del sudetto attacco.
Sul tema, ne pago lo scotto direttamente e penso di averne viste di tutti i colori, ma questa mi mancava proprio.
Lo spettro di attacco può essere ampio e variegato, ma sempre limitato alle monocottiledoni.
Saluti, caio. 😎
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Io uso PIRIMEX e PERFEKTION gli ho uccisi tutti quei maledetti!!!PS. Per Pietro,io direi anche purtroppo!!! Livistona, Washingtonia,Chamerops e anche Cycas dalle mie parti ha particolarmente appetito!!!
Scritto Da – aecreazioni on 30 Marzo 2010 09:54:17
Parliamo dei danni alle punte esterne delle foglie ?
Cosa ti fà sospettare che sia una micosi ?
Saluti, caio.
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Ciao a tutti, dall’anno scorso questa pianta emette le nuove foglie già bruciacchiate, ho usato un fungicida spray ma con scarsi risultati, ho pensato anche che la pianta non fosse sufficientemente riparata all’ombra, oppure a un cattivo drenaggio. Le foto nn sono un gran che….
Grazie a tutti
Mi sembra tanto anche me !
complimenti per le tue varietà Fede.
Saluti, caio.
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Ecco la palma che ho comperato come Caryota Urens.
Si riesce a capire se sia lei, o almeno il suo genere? (Lo chiedo perchè più la guardo e meno Caryota mi sembra… che sia una Wodyetia???)grazie, 🙂
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
Hola Senor Pindo, agradececo mucho por su puntual respuesta.
Saludos cordiale de caio. 🙂
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Non preoccuparti Pindo, si capisce benissimo.
Una curiosità, è una foto scattata nele tue zone ?
Saluti, caio.Caio:
No, nella mia zona la temperatura minima assoluta è di -3,8 ° C. Questa foto è stata scattata nella provincia di Cordoba, Argentina.
La mappa è segnata la zona in rosso e in giallo in cui vivoSaluti amico
Visit my site
http://www.palmasenresistencia.blogspot.com
and comment me
Non preoccuparti Pindo, si capisce benissimo.
Una curiosità, è una foto scattata nele tue zone ?
Saluti, caio.
All’epoca non avevo ancora lo stato “maniacale” di fotgrafare ogni singola pianta, forse potrebbe essere Lei sullo sfondo, la zona e proprio sul tragitto tra Alice Spring ed Uluru….chissà.
Di sicuro la foto più suggestive sono queste, ma come si vede la vegetazione in quella zona arida e molto carente sul genere palme.
Panoramica sui crateri d’impatto di Glosses Bluff
Panoramica su Uluru.
saluti, caio.
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Passare da quelle parti, può essere più frequente di quanto sembri, ho visto con googlemaps e il Finke river è quasi di strada tra Uluru e Alicespring, note mete turistiche Australiane………….chissà?. se rigurado bene le foto, forse riesco a trovarne qualcuna sulla Mariae in habitat.
Non pensavo che potesse essere così rustica, visto l’areale di provenienza.Complimenti Pietro per il tuo esemplare, quasi la fotocpia della decora, ad eccezione delle fibre basali, molto più rossicce nella decora.
Saluti, caio. 🙂
Qui in centro Italia, non abbiamo problemi di bruciature ai Callistemon, quindi nessuna esperienza in tal senso.
l’unica esperienza è limitata alla potatura.
Nelle piante audlte è difficile comprendere se un ramo e disseccato o meno, la tecnica della “sbuccitura” nel 90% dei casi, non dà esito positivo, ci si accorge solo dopo il taglio, di aver reciso il ramo che momentaneamente non aveva foglie, ma che comunque era verde, quindi consiglierei di aspettare i nuovi getti fogliari, per definire cosa tagliare e cosa no.
I Callistemon, sono predisposti a tagli “radicali”, come mezzo di sopravvivienza, infatti nel loro areale d’origine, gli incendi naturali sono una costante ciclica.
Il taglio radicale e comunque fonte di stress per la pianta, e quindi non si deve eccedere in tale pratica, cmq la pianta ripartira lentamente per recuperare col tempo con nuovi getti verdi.
Saluti, caio 🙂
Ciao Angelo, parliamo della grande famiglia degli Avocados.
Persea Americana varietà Drymifolia, origine Messico, quindi con buone possibilità di resistenza alle minime temperature.
Confermarti che resiste a -7°C non è possibile, in quanto ciò dipende da molti fattori.
Per quel poco che ne sò la più resistente in assoluto è la varietà Zutano, terreno medio impasto, vulcanico, qui vive da oltre 20 anni ed ha superato i -7°C senza nessuna conseguenza, neanche folgiare.
Nei nostri climi, perde il gioco dell’apertura alternata dei fiori, diventando autofertile.
Maturazione dei Frutti, da dopo le festività natalizie, sino a fine Marzo.
Ora li stò raccogliendo è sono ottimi.
Se vuoi ulteriori dettagli,
per le varietà, pèoi vedere qui:
http://www.rollingrivernursery.com/index.php?option=com_virtuemart&page=shop.browse&category_id=13&Itemid=26&vmcchk=1&Itemid=26
Per la classificazione e bibliografia puoi vedere qui:
http://florida.plantatlas.usf.edu/Plant.aspx?id=443
Poi per curiosità ho visto su Wikipedia, ed ho notato una grossa “castroneria”……
Saluti, caio
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Ho letto che esiste una varietà di avocado
-persea drymifolia-
resistente fino a -7 gradi e le foglie si possono usare per fare un te’ che sa di anice
In internet ci sono pochissime info
Angelo
🙂
La cosa mi incuriosisce.
Io ho avuto per 5 anni in serra fredda, una piantina generata dall’apice di un Ananas maturo, poi un inverno più rigido del solito, lo ha portato a “miglior vita”.
Conosco un Monsignore Maronita che mi confermava nei vari colloqui, che nella sua terra, il Libano, crescono le Anans, ma senza fruttificare a causa del loro inverno che non permetre di portare i frutti a maturazione.
Ora Beirut è sul mare e se non erro un pò più a sud del nostro meridione……… mi sono perso qualcosa ?
Saluti, caio.
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salve, volevo sapere se e’ possibile ottenere frutti di buona qualita’ da piante di ananas coltivate all’aperto in Italia.
Ciao Fede, se la memoria non mi tradisce, ti dovrei aver spedito alcuni semi delle Jubaee “Frascatane”, ora per curiosità, hai notato differenze tra i semi di Jubaea pura con quelli di Jubaea x Butia ?
Per quanto concerne la differenza di velocità tra una lumaca ed una formica, se proprio la vogliamo vedere!
saluti, caio.
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ok grazie a entrambi, fede tu quando li hai seminati? Non ancora ti nascono?li ho presi da 2 settimane…
La jubaea ci mette molto a nascere ed anche la butia
si trovano anche piante di qualche anno in vendita ma i prezzi sono elevati
io ho preso un butiagrus (butia c. x syagrus r.) che cresce velocemente e dovrebbe resistere al freddo come la butia a 150€ alto 50 cm
ciaoFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Passare da quelle parti, può essere più frequente di quanto sembri, ho visto con googlemaps e il Finke river è quasi di strada tra Uluru e Alicespring, note mete turistiche Australiane………….chissà?. se rigurado bene le foto, forse riesco a trovarne qualcuna sulla Mariae in habitat.
Non pensavo che potesse essere così rustica, visto l’areale di provenienza.
Complimenti Pietro per il tuo esemplare, quasi la fotocpia della decora, ad eccezione delle fibre basali, molto più rossicce nella decora.
Saluti, caio. 🙂
Tra le Palme, quella che ha risentito di più della neve è stata la Syagruss.
laa sua conformazione fogliare è poco congeniale per sorregere il peso della neve, la loro lunghezza crea una leva che vince la portanza della foglia.
certo che in Brasile e Argentina, nei suoi luoghi di origine, di neve se ne vede ben poco.
cmq le piante che ne hanno più risentito in assoluto, sono state le mimose, la concomitanza con la loro fioritura è stata fatale.
il 90% delle mimose è stata danneggiata, di esse il 30% in maniera molto serie, alcuni esemplari hanno perso tutti rami principali, rimanendo con il solo tronco, solo le piante più giovani, quindi più flessibili, se la sono cavata con pochi danni.
saluti, caio. 🙂
Per caso a ustica l’hai vista sulla recinzione di un console onorario ?
Se parli del giugno scorso, a saperlo c’ero anch’io, si poteva fare una “carrambata” !
Saluti, caio.
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Buongiorno a tuttil
la settimana scorsa ero a Ischia – tempo brutto stabile e temperature max 6° – e ho notato che la solandra era in piena fioritura.
Questa pianta l’ho vista fiorita a Ustica in Giugno – caldo torrido – e mi ha meravigliato vederla in questo periodo. E’ questo un risultato del buco nell’ozono? O si tratta di manipolazioni genetiche per ottenere fioriture in qualsiasi periodo dell’anno?. Buona domenica
Giuliana
Complimenti e buone scorpacciate ad entambe 😉 .
Saluti, caio.
Di sicuro le himalaiane sono predisposte a simili eventi.
Ho notato che hai un bell’esemplare di Syagrus, che da me non si è comportato molto bene.
Il Syagruss più grande ha perso di fatto due foglie, forse la lunghezza delle foglie, genera un leva che riesce a vincere la forza della foglia…..certo che in Brasile di neve è difficile vederla.
Di contro posso dire che le Jubee sono perfette, come i Sabal, molto reclinati ma indenni e anche le Brahee Armate.
Cmq per rimanere in tema, qui ad oggi nei terreni c’è ancora neve dei giorni scorsi.
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 14 Febbraio 2010 11:19:46
A forza di nominarla è arrivata anche ai Castelli.
E’ stato utile al fine di riscontrare le diversità nel microclima locale.
Questa mattina ai Castelli ore 7.00, 10 cm di neve, ad Aprilia poco più di 5 cm., a Campo di Carne 3 cm., a Lavinio appena una spruzzata e ad Anzio NULLA.
La sorpresa più grande invece l’ho avuta invece vedendo il Tg3 Regione con le immagini del porto di Ponza innevato?? INCREDIBILE, anche le barche erano ricoperte di neve.
E dire che erano 25 anni che non si vedeva una nevicata decente “da noantri”, certo nell’85 lo spessore era almeno 3 volte di più, cmq i casini qui è riuscita a crearli ugualmente.
Ora ho compreso perchè al nord vi preoccupavate di togliere la neve dalle foglie delle vostre palme.
Trithrinax Brasiliensis, con foglie calate sino al terreno.
Washingtonia Robusta, pulita dalla neve, ma con foglie ancora “viziate” dalla curvatura .
Iniziamo a parlare di bella stagione che forse è meglio 😀 .
saluti, caio. 🙂
Non oltre -3°C per due giorni non contigui.
Però e bene ricordare che anche se lapiantina è allo stato “embrionale” e cmq posta si all’aperto, ma coperta su tre lati con la sola esposizione a sud.
Promettente no !
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Claudio che minime hai avuto?Moris
-12°C
Per palme cosi piccoli, ci vogliono dei ripari invernali.
Io attenderei i primi di maggio in zona riparata………, buona piantumazione.
Saluti, caio.
Benvenuto nel forum e complimenti.
Per le nuove foglie di Trachycarpus non devi preoccuparti, sembrano in ottima salute, le coste interne di color giallo, sono nella norma.
Per le muse, ma avete coperto la base dei tronchi ?
Ma è necessario ?
Che minime avete ?
saluti, caio.