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Si è proprio un crucco Fede, ho avuto a che ridire anche io con Lui.
Fà un pò il furbett ocon le dimensioni.
Ha un metro di misura molto labile, nel cadeux ci puoi mettere ciò che vuoi e la differenza di 1cm. su encephlartos e molto.
Sicuramente gli brucia ancora per la foto.
Considerazioni : è un pò S….o, ma in europa ed on-line gli Encephalartos li ha lui.
Penso che ultimanente ha un pò forzato la mano sui prezzi, ma se consideriamo che stiamo acquistando tutti da Lui, l’equazione è fatta.
Si i tuoi ultimi due ad’occhi in fatt odi resistenze dovrebbero promettere bene, sono solo i prezzi un pò alti.
Chiedi un mutuo ed opta per un Dolomiticus 😀 .
Saluti, caio. 🙂
Complimenti per il servizio e la “scoperta” di un sitio sorpendente.
Concordo con Fede, la seconda foto e Sabal, mentre l’ultima è una P. Canariensis.
Per la Hyphorbe, ottima collocazione,senmbra piantumata il loco, ma in inverno torna di sicuro in serra.
Saluti, caio.
Scusa Giuseppe.
Il servizio postale è come ti ha confermato acreazioni.
Il problema di consegna è nato in quanto SDA (costola di Poste Italiane) in momenti di crisi (over consegne) flegga di non aver trovato corrispondenza tra il destinatario ed il civico.
Inoltre ci sono stati tre giorni di fermo per neve tra Deteusche e Milano, dove ipotizzo si siano cotte le foglie.
Visto il periodo io rischierei con Poste, al limite proponigli di assicurarti il pacco.
Cari saluti Giuseppe.
caio 🙂
Grazie per le risposte, ma penso di aver riceveuto le info che volevo….almeno spero.
X Fede, i vasi sono da 25 e 30 cm di altezza, mentre il rinvaso e decentrato perchè la talea ha le radici tutte spostate da un lato.
Ho tastato bene tutto il bulbo ed è sodo, torno quindi all’ipotesi iniziale di una bruciatura, ho già avuto esperienze con le zamie.
Per acreazioni, queste due piantine le ho rinvasate subito e tenute in casa.
Innaffiature, una volta la mese.
Luce mai diretta.
Inserirle all’aperto in piano inverno non è una cosa producente.
Penso che il Peter le tenga ovviamente in serra riscaldata.
Fuori ho tenuto un Trinospinous un Horridus Lehemanii delle medesime dimensioni delle tue ultime E. postate.
Il Trinospinus e l’Horridus godono di ottima salute, il lehemanii, mi sembra morto e non se ne è ancora accorto…….
ha una parte del bulbo “come esploso” e le foglie verdi :-o.
Non centra con il posto, ma le ceratozamie i dioon e le macrozamia sono andate alla grande quest’inverno.
La prossima stagione la farò passare fuori ai due soggetti on oggetto.
veramente, visto il rialzo delle temperature li ho già posto fuori.
saluti, caio 🙂
Non smentiamo nulla.
Esteriormente il frutto somiglia a quello della Pouteria sapota, originario delle Amreiche. Alberto di notevole sviluppo con i frutti molto ambiti dagli animali della foresta e dall’uomo.
Saluti, caio.
quote:
Ciao Claudio la polpa è giallastra ,i semi grossi come castagne ma globosi sono 2.
Ho forse trovato il nome: si tratta di Vateria copallifera (Dipterocarpacee) non ci sono foto in rete ma nel mio libro ho un disegno. Da questo albero si ottiene la coppale (da cui il nome) che è una vernice trasparente protettiva.
Si accettano conferme o smentiteCiao Federico
il frutto non è commestibileGiuliana
Ottimi esemplari e ottime foto.
Grazie per il contributo Pietro.
Saluti, caio.
🙂
Se la radice ha già “conquistato il pane di terra a disposizione e quindi nel rinvaso sei sicuro che il pane di terra non ti si sfaldi in mano, puoi allora travasare evitando inutili stress alal neo-nascitura 🙂 .
Vista l’esuberanza, opta per vasi molto alti.
Saluti e buona coltivazione.
caio.
Per il mango soprassiedo, ma per l’Avocado e il chirimoio, come la Feoija, non è che non producono, alcuni frutti nascono, ma per una produzione, definita tale (20 marze le definisco un impianto) per una maggiore e regolare produzione si deve aver cura di piantumare piante con compatibilità floreale.
Per l’avocado è vero che l’alternanza fiorale diminuisce nei climi temperati, ma le autofertili sono la Zutano, mentre per il Chiriomio c’è la Fino de Jete.
Considerate che le specie sono il frutto di continue manipolazioni che hanno evidenziato simili comportamenti.
Le piante spontanee, spesso risentono di quanto descritto.
Poi se navigate un pò in rete torverete informazioni molto più precise delle mie.
Saluti, caio.
La polpa interna e arancio intenso con un grosso seme marrone-nero ??
saluti, caio.
Se vuoi spostare la Feoija Ok, ma non ora, tra poche decine di giorni vanno in fiore.
Il periodo ideale sarebbe novembre dicembre.
Saluti, caio.
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Si lo spazio ce l’ha, c’è soltanto un susino a 4 metri, a 3 metri invece c’è un gelso bianco ancora piccolo che però dovrò spostare perchè sti gelsi si fanno degli alberoni immensi e il posto dove l’ho piantato è poco felice.
A questo punto allora ho due piante di fejoia, l’altra mi sa che la espianterò e la metterò al posto del gelso così da favorire l’impollinazione.
Mi era sembrato strano che una pianta abbastanza esigente in fatto di temperature come la guava sia cresciuta tanto proprio durante l’inverno quando le temperature sono più basse..
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
No, anzi qui in italia sembra preferire più le P. Canariensis maschio.
Se abiti al centro sud…….vira su altre varietà.
saluti, caio.
quote:
ma il punteruolo colpisce solo le palme da dattero o anche altre?se si quali?
Complimenti all’allegra compagnia ed alla tenacia di Giuliana e consorte per aver trasportato un frutto di 9 chili…..non male.
Vedo comunque che l’accopiata Jack fruit e succo d’uva nostrano è riuscito bene 😀 😀 😀 .
Complimenti anche al pollicone di Antonio.
saluti a tutti, caio.
Peppe, mi dispiace, ma è una Feoija.
La differneza, oltre che sulle folgie, più coriacee sono quelle della Feoija, e del tronco “squamato” x la Feoija, liscio per la guava.
E’ vero che resiste a minime temperature anche considerveoli, ma sarei curioso delal riuscita in Sicilia.
Tenici aggiornati……cmq ottimo “abbaglio”.
Per le questioni di spazio, se ne hai poco o ne voui dedicarle uno spazio limitato, mantiene bene la forma e la potatura a cespuglio.
Saluti, Caio. 🙂
Per le piante citate, considerate varietà autofertili o almeno due varietà compatibili con l’impollinazione fiorale.
Una acquistare una sola varietà da innestare sotto il profilo produttivo può rilevarsi poco producente.
Saluti, caio.
Tank you thousand Giuliana.
Hai inziato i Top, Lodoicea maldivica e Roystoneia Regia, non male.
Cosa ci dobbiamo aspettare nelle prossime Foto ??
Saluti, caio. 🙂
E’ partita l’onda lunga di Giuliana!
Forza con gli scatti…..grazie per le bellissime foto.
Saluti e buona permanenza. 😉
caio.
Costiero, se ti riferisci a prodotti rossi per il legno, non è olio, ma cera d’api.
non sò chi ti abbia consigliato un simile trattamento, ma di sicuro è un tipo pieno di humor.
Non penso che sia mai balenata a nessuno l’idea di cospargere un tronco vivo di olio.
Probabilmente non succede nulla, come potresti limitare lo scambio di ossigeno o la cattura di umidità ?
Chi sà!
Inoltre l’olio assoluto, se cosparo a terra ha proprietà diserbanti.
anzi, con tutti gli animalacci che girano ora, eviterei proprio di pelare per bene le Washingtonie.
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 16 Aprile 2010 22:58:02
Bel colpo Fede, chiudi subito la transazione…………sono sempre mercanti 
.
Stavo ricercando alcune info nel forum, quando sono incappato piacevolmente in questo vecchio post.
Intanto complimenti Luca, non avevo avuto modo di vedere le tue foto dei tuoi successi
😀 .
Volevo chiederti alcune info sulla bellissima Banskia spinulosa.
Se la tieni in vaso per poi proteggerla in inverno ?
Se hai testato il suo limite, in fatto di temeperature min. ?
Grazie per l’eventuale risposta.
saluti, caio.
Se può interessare c’è il noto “spacciatore” inglese che propone 10 lotti da 3 semi a circa 10~12 Euro per lotto, oltre spedizione di Ceratozamia, microstrobila.
Dovrebeb essere rustica quanto la Latifolia e la Mexicana.
Non l’ho ancora testata fuori come altre, ma il prossimo inverno la metterò fuori al freddo in buona compagnia.
saluti, caio.
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Ciao a tutti
la mia piccola cz mexicana ha passato indenne questo terribile inverno fino a -7, come la latifolia
io cercavo altre varietà non tropicali ma non è semplice e costicchia ..Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Se hai già seminato le ceratozamie……., attenderò a giugno le buone nuove 😉 😉
saluti, caio.
quote:
ciao claudio ,i semi di ceratozamia gia li ho comprati! e sono stati seminati a inizio marzo,ho comprato 10 semi di ceratozamia mexicana e 5 semi di encephalartos villosus.giuseppe
Non conoscevo questa “legenda”, ma ti assicuro che non vi è periodo migliore per la specie di essere annaffiata regolarmente proprio nel periodo di accrecimento fogliare.
saluti, caio.
quote:
ho sentito anche che non bisogna annaffiare la pianta quando sta emettendo nuove foglie, è vero o è solo una leggenda metropolitana?
SI GIUSEPPE SCUSA IL RINCO……to, se hai puntato le Ceratozamia, bussi alla porta giusta.
Io ne ho coltivate un pò in questi due anni con discreto successo.
Se non le hai prese, mandami le info per e-mail.
Ho compreso che avevi ricevuto promessa di prenderli con un altro forumista, ma 35 semi a testa sono un enormità.
P.s. mandami le info che ci accordiamo anche per questi semini 😛 😛 😛 .
Ciao Giuseppe.
caio.
Hola Paolo, ti sei dato all’ingrosso 😀 .
Si potrebbe provare a lanciare sul forum un gruppo di acquisto ?
Se i fornitori vendono all’ingrosso, questo diventa l’unico modo per ripartire le spese e non gettare poi via il surplus di semi.
Cmq, io l’e-mail non te l’o inviata, ma con il Rhopalostylis, mi tenti e non poco 😉 .
Saluti, caio.
Complimenti per i tuoi successi Antonio.
Riserva uno spazio ADEGUATO alle nasciture , che ne hanno bisogno, e di molto.
Pensi di riuscire a raccogliere i pestilenziali frutti ??
Saluti, caio.
Da quel che vedo, per esperienza “locale”, dico che sono macchie dovute alle minime temperature subite quest’inverno.
I danni si hanno a macchia di leopardo, sopratutto nelle prime foglie interne, questo quando la temeperatura minima sopportabile inzia ad entrare all’interno della pianta.
Se abiti a Focene, il terreno dovrebbe essere di tipo sabbioso – siliceo, quindi molto drenante e per questo escluderei il marciume radicale.
Il concime …….sempre con parsimonia.
Attendi le prossime foglie e vedrai che verde brillante.
Saluti, caio.
Al dilà del tonfo dopo il taglio, con il sistema adottato di capitozzare il banano, si rischia sempre di recarle danno.
Il metodo meno rischioso è quello di tagliare le foglie bruciate dall’inverno, in coincidenza con l’attaccatura al “tronco”.
Per il tuo caso, direi che hai anticipato la fine del suo ciclo.
saluti, caio.
Salve e complimenti per il vostro esemplare, che seppur secolare, nella velocità di crescita e nelle dimensioni rientra nella norma.
La Cycas revoluta, può arrivare anche a 6 mt. di altezza, anche se nelle nostre zone, non ne ho viste oltre i 3 ~ 4 mt.
Le inserisco un link serio, dove trovare sicure informazioni : http://www.pacsoa.org.au/cycads/Cycas/revoluta.html
Non è la prima volta che si leggono “fesserie” sui libri, sopratutto quando si tocca il tema degli sviluppi e delle minime resistenze alle temperature, “fesserie” giustificate dalla poca esperienza sulla nuove specie.
saluti, caio. 🙂
quote:
Buonasera a tutti,ecco la Cycas revoluta di mia moglie, si trova in Liguria, e più esattamente a Lerici.
http://picasaweb.google.it/Engaiauden/PalmeEBanani#5457176621376539586
http://picasaweb.google.it/Engaiauden/PalmeEBanani#5457176593988583218
E’ semplice misurarne ledimensioni muniti di un righello: attraverso una classica proporzione matematica e considerando che Stefania è alta 1,64m, l’altezza della pianta dalla base all’inizio della corona risulta pari a 3 metri (ma è anche maggiore se si considera l’intera corona fogliare). Ovviamente non è stata piantata da mia moglie ma dai suoi avi.
Considerando che la villa risale ai primi del ‘900 l’esemplare risulta verosimilmente ultracetenario, anche perchè difficilmente è stato piantato in loco da seme.
Su molti libri anche autorevoli si legge che questa specie raggiunge al massimo il metro e ottanta…Stefano