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infatti sullo sfondo si notano bene gli impianti di mantenimento e produzione per le piante.
saluti, caio.
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Per “caso” hai un vivaio ?Considerata la velocità di crescita, di molto inferiore rispetto alla B, Capitata, devo farti i complimenti è un esemplare di tutto rilievo.
saluti, caio.
Ciao, no non ho un vivaio ma sono cmq nel settore.Grazie per i complimenti 🙂
Qui i semi cadono come se piovesse.
Mi dite quale forma di seme vi interessa di più.
Altrimenti li lascio in terra con gli altri per la semina anarchica 😀
Saluti, caio. 🙂
Per “caso” hai un vivaio ?
Considerata la velocità di crescita, di molto inferiore rispetto alla B, Capitata, devo farti i complimenti è un esemplare di tutto rilievo.
saluti, caio.
Ho un debole per la Zamia furfuracea.
Hai preso un bella piantina, anche in ottima condizione.
non sò dove vivi, ma se hai minime che non superano lo zero termico poi anche collocarla all’esterno in posizione riparata da nord.
saluti, caio.
Ops, leggo solo ora con estremo ritardo.
Ok, il Brachychiton Rupestris mi interessa eccome.
Dopo aver effettuato l’invasamento a novembre, ti invio un e-mail per incontrarci.Saluti, caio.
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Per chi è interessato al genere, regalo una piantina di Asimina Triloba nata spontaneamente alcuni anni fà.
La piantina sarà tolta dal terreno e collocata in vaso a Novembre circa.Non chiedetemi di spedire perchè sono pigro e non ho volgia di farlo, inoltre con il vaso compreso, dovrebbe occupare circa un metro in lunghezza o giù di lì.
Sarò ben felice di consegnarla direttamente qui ai Castelli 🙂 🙂 🙂 🙂Saluti, caio.
Claudio, Io sto in via Nomentana
Vorrei provare questa pianta, e se vuoi, ho
da scambiare dei Brachychiton Rupestris/Populneus/diversifolia/ Gregorii
oppure Araucaria Bidwillii, Eucalyptus var
ie specie, Yucca varie specie e tante altre cose
Naturalmente anche le Palme
La mia mail cola.massimo@yahoo.com
Ciao M@x
Ciao Paolo, prova a fare l’impollinazione manuale, che è molto semplice vista la conformazione dei fiori.
Io infilo il dito mignolo all’interno dei fiori.
Per chi attende i primi frutti, non prima di 9 anni.
Saluti, caio.
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Bellissimi… direi piuttosto originali, e il profumo… attira le mosche 🙂Se poi la mia volesse degnarsi anche di fare dei frutti…
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Ci siamo cresciuti di SuperCa..le.
E’ solo per far vedere che conoscono la materia, poi se quando rientri, gli comunichi che i rizomi che porti sono tutti di musa ………….ops Banana
, non ti diranno nulla.
Se trovi qualche professore, ti chiederà il certificato fitosanitario.
Prova, al limite lasci in dogana il tutto.
Le specie che non puoi portare sono in appendice uno del Cites (sembra strano ,ma coralli e conchiglie anche fossili, pur se acquistate in negozio, con tanto di scontrino, non possono entrare e si rischia la galera, sia qui che nelel Filippine, quindi imergiti e goditi il panorama marino che ne avrai tante da vedere.
saluti, caio.
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Ti hanno risposto sotto il profilo doganale.
La tua domanda forse deve essere mirata alla possibilità di importare la specifica specie.Se poi ti vuoi consolare, a fine Luglio ho chiesto un chiarimento sulel importazioni di specie coperete da Cites tra pesi della U.E.,AD OGGI sono ancora in attesa di risposta.
Forse la rispsota ti arriverà al ritorno dalle vacanze.
Allora saluti and enjoi your dive.
Le specifiche specie ancora non lo so’ perchè contavo di raccoglierle a mano nella zona dove alloggerò….
L’ultima volta che ci sono andato, praticamente avevo i banani fin dentro la stanza del resort e c’erano varie specie non identificate e mai viste in europa che li sono comunissime.Spero che la risposta non mi arrivi in carcere ….. 😀
Comunque è assurdo che a domanda ti rispondano con una supercazzola del genere….
Avrei capito che mi avessero risposto ” Se le specie che importi non rientrano tra quelle protette devi fare XYZ… altrimenti ZYX” , ma così hanno sprecato solo bit per non dire nulla…
Ammiro molto Confucio e preferisco indicarti come pescare…………
Leggi in questo link,
se serve aiuto bussa.
Ps……..attendiamo le foto con ansia.
saluti, ciao.
caio.
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Posso mandartele alla tua mail le foto?
Ti hanno risposto sotto il profilo doganale.
La tua domanda forse deve essere mirata alla possibilità di importare la specifica specie.
Se poi ti vuoi consolare, a fine Luglio ho chiesto un chiarimento sulel importazioni di specie coperete da Cites tra pesi della U.E.,AD OGGI sono ancora in attesa di risposta.
Forse la rispsota ti arriverà al ritorno dalle vacanze.
Allora saluti and enjoi your dive.
Ritornando al tema del post, ho scattato ieri alcune foto per aggiornare la situazione.
Dalle prime foto scattate il 28 Luglio c.a. i semi di Syagrus sono ancora immaturi, mentre quelli della Butia C. hanno iniziato la loro maturazione.
Prima considerazione diretta sul comportamento delle due specie in centro italia, che il ciclo della butia è più veloce del Syagrus di almeno 20-30gg.
Quindi dalla fioritura occorrono 60 gg. per la completa maturazione dei datteri di Butia, e circa 80-90gg. per il Syagrus.
Veniamo ora ai confronti :
il dattero più scuro è di Syagrus, proveniente sempre dalla stessa pianta, ma formatosi da una precedente spata, visibile in foto, quella sopra , immatura e carica di frutti è quella in fiore nella prima foto del post.
Gli altri due semi, quelli giallo intenso, sono entrambe di butia, hanno una differenza notevole di diametro, inoltre il più piccolo ha una forma meno rotondeggiante e più simile alla linea del Syagrus, anche se ritengo che le conformazione più piccola rientri nelle tolleranze di conformazione della specie.
Che ne pensate ?
syagrus con datteri
butia con datteri
Confronto semi
confronto semi in linea (centrale Syagrus)
saluti, caio. 🙂
Scritto Da – caio on 28 Settembre 2010 23:03:24
Credo che il terreno è troppo drenanate.
E’ ancora recuperabile, ricomponi di nuovo il terreno di base, inserendo del terreno normale.
La stagione ti dovrebbe aiutare.
Dopo aver innaffiato per bene le prime volte, dai gli apporti idrici con parsimonia, se invece è in serra, apporti regolari.
Saluti e buona fortuna.
cio. 🙂
senza foto il samaritano non è sufficiente, dovresti rivolgerti in pò più in alto 😀 .
Per inserire le foto, vai in alto sullo schermo, clicca l’icona ricerca e poi lancia inserimento foto.
A più tardi.
Saluti, caio.
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Ho in collezione semi di 4 tipi di palma ma non riesco ad identificarle 2 raccolti a Cuba c’è un buon samaritano esperto che potrebbe riconoscere la specie dal seme?
Non sò perchè, ma anche io preferisco le cose naturali. 😉 😉
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Claudio in passato gli ho dato anche Glucophoenix L12 tral’altro ancora ne ho ma dopo quello che mi hai raccontato ho ritenuto inutile usarlo como anti – punteruolo…come concime ti posso dire che le palme più piccole ne hanno solo ricavato danni ( foglie bruciate ) al punto che sono stato costretto a ripulire le foglie.
Riguardo le puzze è una bella gara..ma 5 litri di glucophoenix a 250 euro preferisco senza dubbi l’altra puzza…
Io le ho viste nel 2008 e posso confermare quanto riporta Ale.
Ottimo il sistema pestilenziale………non è che il glucophoneix puzzi di meno.
Saluti, caio.
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scusa ho capito bene che le piante in foto le hai seminate ed hanno 3 anni di vita ??
veramente ale ?
se è cosi: ma che gli dai da mangiare a queste piante ?
Solo per chiarire ce palmcentre, vende M.morrei con h 100cm, considerate le foglie, che è ben diverso.
Per tale dimensione è sempre un prezzo importante.
Saluti, caio.
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Per un metro di tronco ci vogliono 40 anni …Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Se posso aggiungere, vola anche di notte. Mi è capitato di accoparne uno a fine Agosto, ha cozzato contro un lampioncino in giardino ed erano circa le ore 22,00.
Cosi gli eventuali controlli visivi diventano sempre più evanescenti.
Confermo quello che dice Pietro, infatti chi conosce bene la “bestia”, può riconoscere la sua presenza anche dall’odore, ed a volte dal rumore che emottono le larve e gli adulti, ma a questo stadio la pianta è già compromessa.
L’ultima, sono appena rientrato da Pescara per lavoro ed ho notato all’uscita della rampa di accesso per la A26, vi è una Phoenix Canariensis di almeno 5 mt. di tronco, completamente secca ed aperta, segno che il rincophoro è arrivato anche lì, un peccato, perchè sino allo scorso anno per la zona compresa tra Ascoli Piceno, sino a Chieti avevo notato solo attacchi di paysandisia su trachikarpos.
Un vero peccato 😡 .
Saluti, caio.
Ma solo se ben maturi, altrimenti possono provocare delle ulcere all’apparato digerente.
Per il test di resistenza, Augusto proprio perchè abita “in un paradiso” non ha modo di stressare bene le piante.
Qui hanno resistito anche a temperature notevolmente più basse, anche se per poche ore -6,8°c.
Saluti, caio. 🙂
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Bell’esemplare di Monstera, Augusto hai mai assaggiato i frutti?
Il pessimismo è diventato contaggioso ?
saluti, caio.
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Sembrerebbe che solo il punteruolo potrà fermarle…
Effettivamente gli steli fogliari non hanno il classico colore rossiccio.
Però potrebbe essere anche conseguenza di un eccesivo apporto di sostanze azotate combinate con poca luce.
Io attenderei ancora un pò prima di cantare sentenza.
Saluti, caio. 🙂
Salve a tutti, volevo un pò intervenire in merito alle vostre considerazioni.
Concordo con Fede che la Jubea di Ice per avere 30 anni è cresciuta un pò pochino, però la cosa non mi meraviglia.
Ho due jubaee “sorelle” di circa 20 anni, con notevoli differenze in fatto di crescite.
La prima sorella tenuta in vaso per 5 anni dopo l’acquisto, l’ho poi messa a dimora ed è cresciuta meno della metà della sconda, messa subito a dimora, ma trapiantata dopo 5 anni dalla messa a dimora.
Ho invece una Jubea di oltre 30 anni, acquistata già grandina è messa subito a dimora 15 anni fà e devo dire che inzia a dare un accenno di risultato, anche se il tronco non è ancora completamente formato e libero dai residui fogliari.
Per i concimi, non li ho mai dati alle mie palme, ma da due anni, per colpa dei nuovi parassiti, ho dato tre trattamenti radicali, veicolati con il glucophoenix e devo dire che quest’anno la Jubaea più grande ha avuto una crescita un pò più slanciata del solito, però visto il costo del fertilizzante, io opterei per la cura di Fede, stallatico o quant’altro di naturale.
Per la neve, penso sia sufficiente toglierla subito dalle foglie, onde evitare cotture.
Con la nevicata di quest’anno, insolitamente ho avuto danni apicali ai Sabal e ad una Yucca.
Appena posso, postero alcune foto.
Per le Jubaee armatevi di santa pazienza 😉
saluti, caio. 🙂
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dammi pure qualche parere/consiglio se conosci qualche droga x spingere la crescita…..qui a nord di milano le palme non crescono…..ciao Flavio
in terra una volta ambientate cresceranno meglio che in vaso. Non ho ricette speciali ho provato Palmbooster ma non mi è parso miracoloso, meglio la concimazione col letame maturo e lombrichi.
Per evitare danni alle foglie dalla neve finchè era più piccola la proteggevo con un foglio di plastica piuttosto rigida avvolta come una tenda pellerossa
la minima che ha sopportato da me è stata -10 C un paio di inverni.
Taglio le foglie solo quando iniziano a seccarsi
salutiFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
In piena terra volgiono acqua e luce.
Hai per caso un sottovaso che genera ristagno ?
Saluti, caio.
Dopo i primi tre anni puoi limitare gli apporti idrici focalizzandoli solo nei periodi di siccità, ogni 20 gg.
Dovrebbe essere più che sufficente.
Le foglie sono il miglior indicatore .
Saluti, caio.
Cosi non risolvi il problema.
Attrezzati per raccolgiere dell’acqua piovana, oppure se puoi raccoglierla, la condensa emessa dalel unità esterne dei condizionatori e più che ottima, devi solo apportare qualche integrazione minerale.
Saluti, caio.
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esatto!! sono arrivato alla soluzione del problema quando la pianta già per metà era seccata: acqua calcarea e idem il terreno. L’acqua la lascio decantare nell’innaffiatoio??
Scusa Rafa, vivi in Sicilia e cerchi l’Asimina………prova le Annone, sono nettamente superiori in gusto e dimensioni.
Saluti, caio.
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peccato!! E’ proprio la pianta che cerco!! Ma vivo in Sicilia…
Genaile e paziente……ottimo reportage Fede, direi di ottimo livello professionale, anche se ti sei fatto tradire dalla fotocoamera di tipo molto amatoriale 😀 😀 .
Indirettamente hai risposto anche ad un questio che mi ero posto quest’oggi.
Dopo essere rientrato da alcuni giorni di assenza, ho subito notando le nuove foglie di una certaozamia robusta che si è appena aricciata, penavo a carenza idrica, invece con il tuo geniale filmato hai dimostrato che le folgie nel crescere si allungano e si aricciano in contiunazione come una sorta di danza.
L’effeto è di vedere la vita nella nuova folgia, mentre le vecchie foglie rimangono inermi ad osservare la nuova vita che si genera.
Grazie ancora Fede.
Saluti, caio.
🙂
il periodo migliore è dopo la fioritura e l’attecchimento dei bacelli.
Dopo tale fase c’è una fase di crescita fogliare e poi la pausa, riterrei questo il momento migliore, dipende dalle zone, ma corrisponde a fine primavera.
Per drenare ti occorre del materiale sciolto, sabbia ed eventualmente argilla espansa.
la dimensione della buca, dipende dallo stato attuale della pianta, ma considera anche lo sviluppo finale della pianta.
Sarebbe preferibile, ma è molto difficile, arrivare almeno ad un metro di profondità.
Oltre la composizione del terreno, mi viene in mente che potrebbe essere la conseguenza di un utilizzo di acqua con un alto tenore di calcio, quindi definita “molto dura”.
Se è così, come prima prova, ti consiglio di somministrare dei prodoti liquidi per riportare il ph del terreno in tendenza acida e di utilizzare poi della comune acqua piovana per le inaffiature.
Considera che la pianta, una volta adattata resiste bene anche alla siccità mediterranea.
Saluti, caio.
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Dovrei spostare la mia acacia dealbata in un’altra zona del giardino a causa di problemi di clorosi. Il periodo è quello giusto? Uso la terra del mio giardino (compatta e calcarea) o acquisto del terriccio x acidofile? Come drenare bene?
Grazie e scusate le tante (forse troppe) domande )
Per caso inziate ad avere scarsità di Phoenix Canariensis nella vostra zona ?
Saluti, caio.
E’ già, ora sono con la più piccola delle grandi (l’unica femmina) e la più piccola delle piccole (sempre femmina), sarà un caso…..
Per le Washingtonie, apetibili dal punteruolo, non posso far nulla, la più alta è oltre gli otto metri, le altre appena sotto.
Per il Syagrus, la Paysandisia ha inziato l’attacco, anche se superficiale, mentre su una più piccola a casa di mio fratello,(altezza 3 metri) con una puntata alle foglie centrali l’hanno uccisa immediatamente.
La vedo dura Ale.
Saluti a tutti, caio.
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Inzialmente si, ora mi sono arreso.
Ti capisco….però che amarezza…ma ti sei arreso per le phoenix o per tutte??
Quindi ti è rimasta una sola phoenix ??
Le washingtonia non le tratterai??
[/quote]
Inzialmente si, ora mi sono arreso.
Mi spiego meglio, per trattare le mie palme contro la paysandisia ho inziato tre anni fà con l’endoterapia associata a trattamenti radicali periodici, e dove possibile anche aerei. a fine inverno 2009, nonstante monitoravo le palme, il punteruolo mi ha bugerato due Phoenix di considerevoli dimensioni, poi 20 gg. fà un’altra.
La conclusione è che gli unici che riescono a mantenere integre le palme, applicano,( o con il sistema proposto da acrreazioni, o con altri metodi) ongi 20gg. dei trattamenti aerei con prodotti tossici di categoria UNO.
Allora giro a voi il quesito :
Irrorereste a cadenza di 20 giorni
il vostro giardino con prodotti altamente tossici ed a pochi metri dalle finestre della vostra abitazione ?
Purtoppo è l’unico rimedio sicuro ad oggi.
L’ultima frontiera sembrano essere le nematodi……….ma sono scettico sul mantenimento della catena del freddo dalla produzione del prodotto, per passare al trasporto stoccaggio ed irrorazione, poi i costi sono proibitivi.
Tanto per dare un’unità di grandezza, per proteggere le 36 Palme adulte del mio giardino, gli anni scorsi spendevo cifre intorno ai 1.500 Euro, quest’anno invece di arricchire le case farmaceutiche, ho deciso di investire in Agrumi, gettandomici a capo fitto.
A questo punto, tratto solo quando vedo svolazzamenti.
La questione è nera, ma purtoppo è cosi.
Saluti, caio.
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Ciao Caio,
non pratichi nessun trattamento preventivo?Enzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare)
zona climatica 9b (USDA)