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Hai sicuramente ragione, ma chi è qui lo scienziato o il ricercatore che porta avanti un protocollo scientifico di ricerca ?
Nessuno.
Confronta però gli andamenti delle temperature minime dei luoghi di orgine dei parassiti e te ne farai una chiara idea.
Sono d’accordo con ICE che forse i trachikarpos del Nord Italia o della Svizzera avranno una sorta di “immunità” dovuta proprio alle rigide temperature.
Poi rimane sempre il fatto che preferirei sempre essere smentito dai fatto…..ma la vedo dura.
Saluti, Claudio.
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E invece credo (o meglio, spero) che il gran freddo sia un buon deterrente, ma senza offesa Caio occorrono informazini scientifiche e non pareri come il tuo o il mio
Scritto Da – Seba on 20 Novembre 2010 00:58:00
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Populneus.
Se inserisci qui le foto è meglio per tutti.
Saluti, caio.
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nessuno sa che brachychiton è quello della foto?
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Credo proprio di no purtroppo, è una questione di tempo.
Per Fede, ora l’endoterapia è a 35 Euro, perchè non funziona…..mi spiego meglio, due anni fà una “una siringa” costava 120 cadauna, escluso i trattamenti accessori (radicali ed aerei) e questo perchè semnrava la soluzione finale.
Io ne ho trattate 30 di palme, di vari generi
Risultato :
di 4 Phoenix adulte, ne ho abbattute 3.Per le altre varietà di palme……gioco ancora con la Paisandysia che si riproduce random.
Non male direi 😡 .
Come dice Giuseppe , tra due anni qui non ci rimarrà neanche l’ombra delle Phoenix.
quote:
il freddo del nord ferma il punteruolo?http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Per le foto delle Chamaerops di Ciampino, che ha postato Daniele, si tratta di Paysandisia (qui godiamo del duplice effetto dei parassiti), cmq ad oggi è lì in bella mostra e penso che vi rimarra molto a lungo.
Mi dispiace Giuseppe per le perdite, e ti comprendo molto bene……..io cmq mi ho “alzato le mani” dallo scorso inverno, quando ho perso le prime due phoenix adulte.
Cmq, qui è tutta una strage, la riviera di Aznio a già perso il 30% delle sue phoenix secolari ed ora si inziano a vedere la seconda ondata…..un disastro, nonostante il Comune dallo scorso anno ha investito molto per la cura preventiva delle palme.
Saluti, caio. 😡
Grazie Stefania per l’indicazione, ma sostanzialmente da quanto ho letto nei diversi post, la P. Edulis x Colvilli si colloca tra le passiflore più rustiche, solo non ho trovato la temperatura minima di riferimento, poi stranamente in un altro forum, dedicato alla Edulis, leggo che la stessa resite a 5°C ?????
Da buon testardo, riproverò a primavera con un altra E.x Colvilli.
Saluti, caio.
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Quote:In riferimento alla passiflora in oggetto ho alcuni dubbi sulla reale resistenza alle minime temperature.
Infatti la P. Edulis x colvilli, viene data resistente a -8°C, quando qui me ne sono morte due in due inverni diversi.
La prima volta l’ho testata all’aperto con esito disastroso, l’inverno successivo ne ho testata un altra in un porticato chiuso su tre lati ed aperto verso sud, ma è defunta anche la seconda, ho solo avuto un dubbio sulla seconda prova che magari le ho fornito l’acqua con troppa parsimonia ??
Può essere ! Però risulta strano che la classica passiflora edulis data resistente per -3°C(acquisata insieme alla prima E x colvilli) vive, vegeta e fruttifica regolarmente all’aperto.
Secondo voi ????
Grazie per l’attenzione.
caio. 🙂
Ti posto una discussione in cui ha risposto maurizio vecchia , magari ti aiuta http://giardinaggio.efiori.com/forum/passiflore/14960-qualche-passiflora-per-il-mio-balcone-3.html#post302887
Ciao Giuseppe, ci puoi postare anche la foto del tronco.
Saluti, Caio. 🙂
Sono anche io concorde con la tesi di Pietro.
Usare i concimi, sempre con estrema parsimonia, sopratutto se di origine chimica.
Saluti, caio.
Hylocereus undatus produce i frutti rossi, mentre Hylocereus megalanthus produce i frutti gialli.
Cactus originario del centro america è coltivato in Asia per i suoi frutti, nei luoghi di origine ha svariati nomi, la curiosità è che in Thailandia il frutto viene chiamata Pittaya, mentre gli indigeni del Guatemala e zone di confine del Messico chiamano il futto Pitaya, con un sonorità quasi simile.
E’ un frutto molto comune in quei luoghi, direi molto gustoso.
Per il terreno, considera le zone di origine, pre-desertiche, quindi terreno drenate.
Saluti, caio.
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Mi hanno portato semi freschi di hylocereus dalla thailandia
Quando si possono seminare e in che tipo di terreno??
L’hylocereus asiatico e’ la pitaya gialla o rossa ??
Angelo
Raramente la caparbietà ripaga, complimenti.
Il Periodo di maturazione qui in centro Italia è novembre.
Sembrerebbe maturo, se provi è senti il profumo di frutta è maturo, puoi anche tastare la polpa per capire se la stessa inizia ad ammorbidirsi, inoltre se provi appena a girare il frutto lo stesso dovrebbe rimanerti in mano.
Poi informaci su come è andata e sul loro sapore.
Saluti, caio.
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Riapro questo post per dirvi che la pianta in questione è morta quasi del tutto rimanendo solo un monconcino che sta timidamente ricrescendo. 😡
Nel 2009 sono ritornato alla carica, e sono andato a comprarmene altre due della stessa partita. Quest’anno una delle due mi ha regalato 4 frutti e vorrei chiedervi come faccio a sapere quando sono maturi.Vi mostro la fota fatta pochi minuti fà dello stato dei frutti.
Un saluto affettuoso.
Pino
Scritto Da – bearking on 29 Ottobre 2010 18:32:18
Qui la cerulea è come la “gramigna”.
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Allora, nessuno è incappato nelle Passiflore ???quest’inverno mi è morta quella più resistente credo, la cerulea, ecco una foto di un fiore
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Allora nessuno è mai incappato nelle passiflore ??
Allora, nessuno è incappato nelle Passiflore ???
Mentre ci gongolavamo nel vedere le foto dei vari accoppiamenti, il Rincophoro non ha perso tempo.
La scorsa settimana dalla finestra dell’ufficio mi è entrato un insett ocorpulento, che velocemente è uscito dalal porta per andare nella zona copiatrici (ho pensato, è entrato un bombo !?)
A ora di pranzo, circa un oretta dopo, sento urlare una mia collega che ha visto un grosso “bagarozzo” rosso vicino alla copiatrice……corro a vedere cos’è, ed ho trovato LEI
Dico Lei, (spero che si veda, la foto è sfocata e me ne scuso) perchè nella zampatte mediane aveva una palletta composta da circa una quindicina di uova.
Questa è una cosa terrificante, siginfica che il rincophoro è in grado di prolificare all’interno della pianta madre e di partire con il suo carico di “morte” per invadere una nuova Palma.
ERA NOTO QUESTO COMPORTAMENTO ????
Saluti, caio. 😡
“Allora tiriamo fuori l’asso dalla manica”
E’ strano ipotizzarlo, ma è vero le muse possono fruttificare anche in centro Italia e senza protezione.
Detto così darei false illusioni ai lettori, però in particolari condizioni di microclima questo è possibile.
Lo scorso anno un mio collega di lavoro, parlando di Feoije ed altra “frutta strana”, mi dicava che a Nettuno, vicino alla sua abitazione vi era un privato che aveva diverse piante di banane e che aveva avuto il modo di assaggiarle, perchè offerte.
Al momento esordì di non prendersi beffa di me, ma vistae le nostre insistenze, mi indico il luogo dove erano le “famose banane che fruttificano”.
Ho dedicato due ricognizioni, una ad inzio Luglio ed una a metà Ottobre
MUSA A (ad Luglio 2010)
MUSA B (Luglio 2010)
MUSA A (Ottobre 2010)
MUSA B (Ottobre 2010)
Devo dire che la MUSA “A” ha ormai concluso il suo cilco, lì basta tagliare il casco ed in pochi giorni le banane diventano mature e commestibili, alla MUSA “B” è sparito il casco, cioè sono state già raccolte.
Scusate se le chiamo musa A e B, ma non ne conosco le varietà.
Sono infatti due piante di musa diverse, la B. più alta e più slanciata delal A.
Anche i frutti rispecchiano la pianta madre, quindi frutti A più tozzi della B.
Se avete informazioni coerenti circa l’oggetto ?
Saluti, caio. 🙂 🙂 😀 😎 😀 🙂 🙂 😛
Forse vi è un problema con il link.
per visualizzare non devo cliccare, ma evidenziare tutto e copiare sulla barra di navigazione, allora è OK.
Ottima piantina, la puoi allevare ad alberello o a cespuglio, ha la dimensione esatta per farlo.
I frutti sono immaturi….se il vivaio ha piante a frutto rotondo e buccia liscia, prendi queste ultime, hanno più polpa al loro interno.
I frutti in foto sono ottimi, ma più sodi….questioni di gusti, cmq l’optimum è entrambe le specie, più produzione e migliore qualità dei frutti.
Saluti, caio.
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Bisogna copiare e non cliccare tutto il link e si vede:
http://www.flickr.com/photos/54177440@N06/5053333523/in/set-72157625099523182/Ho anche assaggiato un frutto ( staccatosi da solo ) ottimo sapore anche se non ancora al giusto grado di maturazione.
Ottimi frutti 🙂
Angelo, si può comprendere mettendo insieme due variabili, la prima, chi ha un “occhio esperto” osserva il colore della buccia che da verde scuro, vira al verde chiaro. (ad esempio la feoija centrale è quasi matura), poi si assaggia qualche feoija per saggiare il grado di maturazione e poi si dà il via.
Detto questo, le feoije (passatemi i termini) hanno due stadi di maturazione, la maturazione della polpa centrale che avviene prima della maturazione del contenuto esterno) quindi per la loro particolraità, se colte “acrbe”, si può cmq consumare la polpa centrale, già matura.
Per comprendere meglio, vedete le foto di un frutto di Feoija sezionato, nella post inziale e comprenderete meglio.
Per non rischiare i primi saggi, tagliare la Feoija in due, poi saggiate la polpa centrale con un cucchiaino.
Tronando ai metodi di riconoscimento del grado di maturazione, il più semplice è cogliere i frutti caduti in terra, poi l’optimum sarebeb collocarci una rete di raccolta, per evitare ai frutti il contatto con il terreno.
Le differenti forme è perchè provengono da piante di varietà diverse.
Per i tuoi frutti, devi attendi ancora un altra settimana, io invece i primi ho inziato a consumarli proprio oggi 😛
Saluti, caio.
Interessante, ma le posizioni e gli apporti idrici sono stati eguali per tutte le piante citate ?
saluti, caio.
Concordo con Salvo che la foto è fondamentale per individuare con esattezza specie e stato della palma.
Però quanto descritto non ha nulla di anomalo, è sicuramente una Washingtonia proveniente da un coltivazione ed è stata appena tolta dall’impianto.
La “filatura della pianta e della foglie è sintomo che la coltivazione è costituita da piante molto ravvicinate, quindi per la competizione che si crea, le piante tendono a dare il massimo sviluppo in altezza.
Saluti, caio.
Tornasolizzati Paolo, oppure prova su internet, ci sono dei piccoli rilevatori di Ph, umidità .
Saluti, caio.
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sergio penso che da me il terreno è acido quel qiusto che potrebbe bastare per questa specie.
Magari se postate nella sezione Fruttiferi è meglio.
Saluti, caio. 🙂
Qui si trovano sui bordi delle strade.
penso che sono stati piantati anni fà come frangivento e divisorio di confine.
Hanno delle spine formidabili e qui fruttificano costantemente.
Ma la cosa che non ho ben compreso, cosa intendete fare con le “sfere” che produce, giocarci a mini calcio ?? 😀
Perfetto, inviami un e-amil che ti rispondo.
Ovviamente l’invio avviene con busta preaffrancata e pre indirizzata.
Saluti e buona giornata.
Claudio.
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Potrebbe essere interessante tentare di seminare i semi dei frutti di butia più piccoli e qualcuno dei frutti più grandi per un confronto. Io potrei seminare qualcosa nel mio piccolo semenzaio.
Fammi sapere.
Ciao
Enrico
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Pepe, di scuro la pianta è piccola, quindi la piantina ha regalato tutte le sue forze all’unico frutto presente.
Ora le energie le ha dovute ripartire, per ovviare a ciò si dovrebbe praticare la cascola manuale, ma non penso sia il caso delle vostre piantine, magari in futuro.
Qui le annone si raccolgono nel periodo Natalizio.
Saluti, caio.
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ciao,volevo provare un innesto per approssimazione su una pianta non annuale,vorrei sapere come devo fare,cioè devo togliere un po’ di corteccia o solo appoggiare e legare i due rami e aspettare?
grazieSi, la legatura deve essere stretta, devi togliere un pò di più della sola corteccia, devi far combaciare esattamente il cambio delle due piante.
Le mie annone hanno i frutti della stessa dimensione di quelli di Jon, inizio a pensare che siano rimasti piccoli, vengono dalla fioritura di giugno e non sono cresciuti durante l’estate, la mia pianta è isolata e non ho praticato l’impollinazione manuale.
L’anno scorso dalla stessa pianta ho raccolto un frutto bello grosso a novembre, ma di questi tempi erano molto più grossi.. boh!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Vuoi vedere che in due o tre anni arriva la soluzione definitiva al problema !
Se ti è possibile yared ?
Inserire alcune foto delle piante da te citate e dei loro frutti.
Ora dovrebbero avere i frutti in pre_maturazione, o dalle tue parti addirittura maturi.
E le minime nella zona di Sibari.
Senza impegno .
ringrazio e saluto.
caio. 🙂
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Ciao CaioQui dalle mie parti sulla costa, e in particolare nell’alto Jonio cosentino e Sibaritide, c’è un tipo di limetta molto comune; un paio di paesi costieri ne hanno produzione ingente, soprattutto Trebisacce e aree limitrofe. Ho sempre faticato a capire l’effettiva relazione tra questa limetta locale, che si trova facilmente nei vivai, e le varietà di cui trovavo notizia su internet, ma ho sospettato sempre che si trattasse della limetta palestinese.
Ad ogni modo, parlando di questa limetta locale, devo dire che secondo me è meno resistente al freddo del limone, e dovresti stare attento. Ti consiglio di metterlo solo se hai a disposizione una buona postazione vicino a un muro. Ma anch’io sarei curioso di avere un pò di pareri più autorevoli.
“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
🙂
Questa tua conferma Pietro, complica un pò il riconoscimento dell’infestazione.
I fori sono esattamente uguali a quelli di Paysandisia.
L’unica variante è che una volta su 10 nella Paysandisia rimane incastrata l’esuvia nel foro.
Grazie, saluti.
caio.
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Scusa Pietro se ti pongo due domande, ma mi occorrono per focalizzare meglio la dinamica del “parassita”:Come ho specificato prima la pianta non è mia e non si trova a Palermo, quindi posso solo riferire, in ogni caso l’amico purtroppo ha avuto (e continua) già a che fare con il rincoforo, larve ed adulti, quindi non c’è possibilità di confusione.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Alla fine…………chi cerca, trova.
Il link non funziona e non si vede nulla.
saluti, caio.
Sicuramente sorprendente vedere una Roystoneia vegetare qui in Italia.
Se poi confrontiamo le info di Fede sulla differente “ripresa” dal rigido inverno scorso tra Cocos e Roystoneia, la cosa invoglierebbe a coltivarla anche qui in serra fredda.
Grazie a tutti per le info.
saluti, caio 🙂 🙂 🙂
Interessante osservazione Paolo, anche a me succede la stessa cosa.
Il cattelianum giallo fruttica regolarmente, il rosso quasi mai.
Forse si differenziano nella resistenza alle minime temperature e di conseguenza, sulal possibilità di poter fruttificare.
L’unica differenza tra i due, è che il rosso è in un vaso da 100, mentre la varietà gialla è in piena terra da 4 anni.
Per la cronaca il Guayava qui se la passa molto male……per questioni climatico-invernali.
Saluti, caio. 🙂
Scusa Pietro se ti pongo due domande, ma mi occorrono per focalizzare meglio la dinamica del “parassita”:
Sò che sei preciso nelel inforazioni, ma vi siete accertati che si tratti di rincophoro e non di Paysandisia ? I fori sono troppo simili a quelli praticati da quest’ultima, in uscita dall’ospite.
Grazie, caio.
Ritieni che i fori sono di ingresso o di usicta ?