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Comunque c’è da dire che stanno affinando sempre più i loro “specchietti”, giusto ieri ho ricevuto un’email di con i loghi di poste italiane dove mi invitavano a linkarmi per compilare un format e partecipare ad un estrazione dedicata ai clienti più fedeli.
l’indirizzo di posta mittente, la grafica, i loghi, i colori e di dati societari, tutti uguali a quelli di poste italiane.
Ho provato a rispondere per verificare con il reindirizzamento la bontà del mittente o meno, ed è uscito fuori
706-poste.italiane@info.it o così cancellato il tutto.
Hola Roberto, il mio post lo aperto con lo stesso scopo di quando si fanno due chiacchiere tra amici al bar.
Stai tranquillo che a quei prezzi il Tomasellii a casa mia non metterà mai radice, più che altro volevo conoscere le vostre impressioni su simili speculazioni.
Per Peter, che dire ?
E’ un venditore che si fà pagare bene e che ti vende quello che vuoi ed in qualsiasi periodo, però se concordi per una determinata varietà, ti arriva quella e non altro. Per la bontà dei suoi Cites-
Le copie dei Cites d’importazione a me li ha sempre inviati, è solo dietro richiesta specifica.
Quello che mi manca è la citata dichiarazione di vendita che Roberto ha citato.
Tanto per dire come funziona il nostro Ministero per le politiche Agricole Forestali ed Ambientali, gestore del Cites, a cui ho chiesto ben due volte e per iscritto, dei chiarimenti su come comportarsi con gli acquisti Cites in Comunità Europea……è un anno che attendo in vano i chiarimenti, al limite se avrò qualche controllo sui CItes, gli rifilerò sotto il naso la prova della loro inefficienza e sensibilità sul tema.
saluti a todos.
caio.
Salve Martina, ma hai mai provato a mangiarlo fresco ?
Se si, come si differenzia dai Cedri comuni ?
Grazie, caio. 🙂
Diciamo che i muri si tengono grazie all’ottimo drenaggio.
Staticamente il lavoro dei pali, anche se collegati non serve a nulla o quasi, scusa se te lo dico.
I vecchi muri a secco tengono benissimo da soli, se ben drenati come hai fatto tu e con la fondazione che poggia su terreno coerente, oltre che costruirlo con uno spessore adeguato alla sua altezza.
Hai sicuramente scelto un sistema di contenimento adeguato e consono con le tradizioni del tuo territorio.
Allora buona coltivazione.
saluti, caio.
quote:
Dimenticavo, nei muri ogni 2 mt circa c’è un palo in ferro in verticale, ben cementato con le pietre adiacenti. Tutti vecchi tubi da acqua di recupero. I muri più alti di 2 mt hanno anche un tondino in orizzontale che lega tutti i pali.Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Io direi l’angolo dei sogni o del paradiso.
Complimenti Paolo, oltre che agricoltore ti scopri anche muratore
Ottima versatilità.
Permettimi la battua.
Saluti caio.
quote:
Oggi ho fatto una foto della mia nuova zona “tropicali ……. C’è voluto parecchio lavoro a ricostruire i muri e sistemare la terra, ma il posto è ben riparato dalla tramontana e dal maestrale, aperto completamente a sud. E sotto, a 100 mt. c’è il mare.Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Mi associo anch’io con l’Horridus, di nome ma non di fatto
quote:
Ciao…Encephalartos horridus ???
Visit my site
http://www.palmasenresistencia.blogspot.com
and comment me
Segreti no, per cercare di ricreare il suo ambiente naturale aiuta molto.
La penombra non è un problema, lo sono invece gli sbalzi di temperatura e la poca umidità ambientale.
Procurati del conciem liquido per orchidee e forniscilo alla pianta, sempre con i dosaggi minimi, se poi hai tempo e pazienza, procurati dell’acqua distillata per irrorare la pianta almeno una volta al dì.
Rialza un po il vaso dal sottovaso, in modo da lasciare sul fondo semrpe un pò di acqua, ma che la stessa non ristagni a contatto delle radici.
Assolutamente lontano da finestre e caloriferi, è buona fioritura.
saluti, caio.
Le foto possono fugare ogni dubbio, però del rosso nelle venature è consono con la specie.
Penso proprio che sia lei.
saluti, caio.
quote:
Saluti a tutti, 2 anni fa ordinavo da un noto sito tedesco dei semi di questa specie…
La cosa che mi lascia perplesso è che le piantine cresciute hanno steli e venature nelle foglie rosse, il fatto non mi dispiace, anzi… ma vorrei sapere se sono loro? eppure di sole ne hanno visto solo per poche ore!!
ho cercato sulla rete immagini di giovani piantine ma sono completamente verdi, che ne dite?
Si lo so, servono le foto, vedrò se riesco a inserirle questa mattina 😀 😀A presto
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di boscoScritto Da – maculato il 20 Gennaio 2011alle ore 10:27:57
Mi risuona in mente una frase adatta al post……averla fatta fuori dal vaso. NO!
Mi complimento poi per l’umiltà e l’entrata a gamba tesa.
Complimenti ! un bel tocco di classe.
Aggiornamento :
E’ da ieri che piovono avocadi, mi spiego meglio.
Con il gelo si sono seccati i piccioli ed ora iniziano a cadere i frutti.
Nonostante il problema, i frutti sono buoni per il consumo è l’unica variante è che in condizioni normali i frutti si raccoglievano in via scalare sino ai primi di Aprile.
Ritornando comunque sugli effetti del freddo, questo è il primo anno che si bruciano il 30 delle foglie esterne e che cadono i frutti, segno evidente che il freddo ha veramente passato i precedenti record locali.
I trachelospermi, quelli più esposti hanno perso tutte le foglie bruciate, gli anni passati, non avevo mai assistito ad un fenomeno simile.
E’ l’elenco si allunga…..
Sembra eccessiva come temperatura minima, però e quella registrata in zona da alcune centraline connesse con la rete del Forum Bernacca, nello specifico quella di Genzano ha registrato i -8,4, mentre Albano ed Ariccia -7,5, ho preso come paragone la prima, in quanto è alla stessa quota s.l.m del mio terreno .
Qui sotto cè il resconto mensile :
http://www.meteocastelli.it/landi/txt/NOAAMO.TXT
Roma ad esempio ha avuto -5°C, non saprei, io frutti di cedro “cotti dal freddo”, non li avevo mai visti, anche con i -6,8°C di due anni fà .
E’ anche vero che noto comportamenti anomali tra piante e piante, vediamo con il tempo cosa esce fuori ?
quote:
da me gli agrumi stanno in ottima forma,anche i guava e l’Avocado hanno le foglie verde e non presentano alcune bruciature dal freddo,mentre l’Annona cherimola ha le foglie gialle per colpa del freddo
minima di -8,4° ,claudio a me sembra un pò eccessiva
Hola Fede, non è che i semi si trovano ad ogni angolo, io li ho visti in esposizoone in due negozi, uno a mahè e l’altro a praslin, ho visto i bollini e la brochure che ne indicava l’autorizzazione alla vendita, con tanto di certificato e numeri di serie, ma al prezzo di 400 Euro me ne sono guardato bene di interessarmi all’acquisto, questo valutando anche l’impossibilità di godere di una tale essenza, almeno con le mie possibilità.
Dire poi se gli stessi semi venduti, sono impollinati o in condizioni di fertilità, non saprei dirlo, erno conservati in vetrina.
quote:
Ciao ClaudioHo sempre visto in vendita dei semi vuoti per 4-500€ e nelle guide delle seycelles si raccomandano di non raccoglierle nè acquistarle dai locali perché l’esport è vietato.
Dai resoconti di chi ha piantato questi semi non si cita mai la fonte di acquisto…Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Non è vero Fede, i semi di coco de mer, come vengono chiamati alle Seychelles, sono venduti ma sotto il controllo del locale ministero dell’agricoltura.
I negozi ufficiali appongono ad ogni coco de mer il bollino statale per l’esportazione.
l’unica controindicazione e che un coco costa intorno ai 400 Euro Cad.
Per Tropico, è vero che sei un giovinciello di 20 anni o poco più e sei nuovo del Forum, ma a 35 messaggi dovresti aver ben compreso che esistono delle sezioni specifiche per ogni argomento, per l’appunto “PALME”.
Cerchiamo di conformarci agli usi di chi ci ospita.
In questo caso “l’anarchia ” genera solo confusione, e spesso non determina le risposte richieste.
Senza offesa.
Ciao, caio. 😉
quote:
L’esportazione dei semi alle seycelles è vietata, ma esistono piante che fruttificano anche a Sri Lanka, occorre avere sia il maschio che la femmina per vedere i frutti
In USA è giunta in coltivazione alle Hawaii ( un paradiso per le palme) ma anche in Florida meridionaleCiao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Se intendi il capostipite del pompelmo, ed è priorpio Lui, lo coltivo da circa 20 anni, crescita lenta ed ottima resistenza alle temperature.
Rimane solo in dubbio l’ultima “mazzata” di -8°C .
Per il resto produce dei frutti enormi, di valore ornamentale alto.
La commestibilità è possibile, ma i setti, che hanno un notevole spessore, richiedono la loro eliminazione manuale, dopodiche, l’endocarpo e molto consistenze e quasi privo di succhi, il sapore ed il colore ricordano molto il pomplemo rosa, ma molto più armonioso come sapore.
Per lo più si consuma utilizzandolo in insalata, il consumo inteso come frutto fresco e solo da caparbi, come me 😀 .
Saluti, caio.
Al momento solo uno dei più piccoli sembra aver cambiato il colore delle foglie centrali.
Del resto per le plame penso sia un pò presto dire i possibili danni, questo lo si può riscontrare con sicurezza tra almeno due tre mesi.
I Ficus invece sono propio messi male, hanno già tutte le foglie di color rosso, tendente al nero.
quote:
Claudio i syagrus come si sono comportati con queste temperature?Moris
Qui ieri abbiamo toccato la minima di -8°C dalle 05:00 alle 08:00 AM ora locale.
Questa mattina sono andato al lavoro ed ho visto i banani e la chorisia con tutte le foglie verdi, questa sera, dopo aver impiegato 3 ore di viaggio per coprire la tratta Rpma-Castelli, oltre la neve ho trovato i banani “senza teste”, le chorisie senza foglie, ed alcune varietà di Limoni con le foglie completamente aderenti ai rami, un mandarino “rosso” quasi defunto, mentre iun arancio sanguinello sembra messo abbastanza bene.
Questa primavera penso di stilare un lungo elenco di “cadaveri”.
http://www.meteocastelli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=296&Itemid=90
Scusa mai hai mai visitato la Villa che tanto denigri ?
quote:
Certe ville fanno ridere. mettono qualche pianta qua e la poi la chiamano villa. lunica piante interessante sono cio che sembrano palme di cocco e albero dragone. le altre piante si trovano ovunque in calabria e sicilia.
Ma ti prodevano le mani ?
Non era meglio lasciarla formare, almeno sino all’emissione della prima folgia, per poi trapiantare.
Per me te le vai a cercare da solo, cmq confido nell’ottima vitalità della specie e non sul tuo pollice verde giuseppe
un caro saluto, caio.
quote:
ok roberto sono proprio curioso di come andra a finire.
comunque larry Kraus aveva capito che era un seme germinato nella mail che gli avevo mandato
In alto troverai una lente con scritto ricerca, lancia inserimento foto.
Do di chè, prova nella sezione Test ad inserire le foto.
try again.
Saluti, caio.
quote:
[101_1154 – Copia/img]
Infatti, nel post si parka di possibile fruttificazione in Centro Italia.
Mentre dalle vostre parti la cosa è molto comune in diversi microclimi.
Per parlare dei vostri “bananeti” dovresti per correttezza aprire un post ad hoc.
Salut, caio.
quote:
Perche nessun calabrese parla delle sue bananeti..nel reggino ne ho visto un sacco di piante con frutto pero nessuno dice nulla.
Almeno il 40% delle piante citate non fruttificano all’aperto qui in Italia, molte di esse non riescono a passare l’inverno.
Se prevedi di scendere sotti i -3°C o più, penso proprio di si.
Mantienici informati, saluti caio.
quote:
Frena Caio…..l’ho in terra solo da aprile scorso…..quindi ancora è tutto un discorso aperto riguardo la sua rusticità…quindi mi consigli di ripararla con tnt? Ti farò sapere il seguito…, grazie e ciao
E’ già che prodimenti……..qui ora siamo intorno a 14°C, forza scirocco forza….
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Leggendo le ultime mail le mie mani hanno sentito un irrefrenabile desiderio di toccare una parte del corpo che il decoro mi impedisce di dire qual’è:la minima in questo momento è 17 C°.
Gettare nel terreno dei “prodotti chimici”, non fà testo, per il loro assorbimento è necessario un veicolo.
In questo caso si usano dei fertilizzanti di sintesi da miscelare al pesticida.
Per il prodotto naturale è il Neem (comunemente detto olio di Neem), già utilizzato con scarso successo.
Al momento la soluzione è irrorare periodicamente con pesticidi.
L’ultima frontiera “ecologica” è ora rappresentata dalle nematodi, ma è tutto da provare, ne ho già parlato in merito in un altro Post.
hasta la guradia.
Saluti, Caio.
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Ieri ho inzuppato le mie palme con Kohinor plus,come mi hai consigliato, Ciò che è rimasto nei tubi,circa cinque litri,è stato versato ai piedi delle palme,confidando nell’assorbimento radicale.
Nelle trappole ho una cattura di un esemplare al giorno di R.F. .Per quelli biologici intendevo quelli ricavati da piante medicinali ,adesso non ricordo il nome : Ne ho uno nel mio armadietto ; Ora sono in studio,quando torno a casa vado a vedere il nome, e potrò essere più preciso.
Saluti
EdoardoScritto Da – edoardo on 07 Dicembre 2010 19:26:58
Potrebbe essere banksia serrata.
Complimenti Annarella sei riuscita a far vivere e fiorire un banksia in quel di Rieti, chi lo avrebbe mai detto!
Ho avuto sempre dubbi sulla reale resistenza alle minime temperature di questa specie, però dopo quel che vedo un pensierino è d’obbligo.
Da quanto la coltivi in piena terra ??
Saluti, caio.
quote:
in questi giorni ha fiorito la banksia, ha due fiori, sapete dirmi che qualità è?
Quali sono i fitofarmaci biologici e quali quelli di sintesi ?
Ve ne sono un infinità.
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Grazie del tuo consiglio , ma per le trytrinax vale la stessa cosa?
Nel mio giardino ho un gruppo di quattro adulti di quattro metri .Che ne pensi infine dei fitofarmaci cosiddetti biologici ? Sono efficaci quanto a quelli di sintesi ( clor vari ) oppure possono essere solo degli adiuvanti o addirittura inefficaci ?
Grazie ancora
Edoardo
Ciao
Veramente un ottimo lavoro, complimenti per l’ottima e chiara esposizione Josè.
Usare le palme come pali telefonici, lo ritengo un uso molto originale.
Saluti, caio 🙂 .
Tralasciando le realtà delle reali misure, che lasciano il tempo che trovano, sono comunque degli esemplari di tutto rispetto, anche se prelevati tout court dai luoghi di origine.
Vedo che ne avete degli esemplari coltivati, la loro velocità di crescita ?
Io ne stò seguendo alcuni esemplari in due vivai, (astenendomi dall’acquisto per i noti probelmi locali) notando una marcata lentezza nella loro crescita, o nella natura della specie, oppure perchè quelel osservate sono mantenuti in vaso ?
grazie, saluti.
Caio. 🙂
Avrà gia fatto una finaccia, ma se hai una foto del dorso posso poi confermare se si tratta di paysandisia.
I fori sembrano però molto caratteristici.
Saluti, caio.
Di bene in meglio………..
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Le jubaee sono mai state attaccate?Sì, a Palermo sicuramente due (e non sono molte in città), una a Villa Malfitano e l’altra nelle villa di fronte, esemplari di circa 100 anni attaccate e distrutte a distanza di qualche mese. Aggiungo che si cominciano a vedere sempre più frequentemente ex Washingtonia.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)