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    In risposta a presentazione
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      10 Luglio 2011 alle 22:46 - Views: 733 #31137

      Benvenuto ed ottima presentazione Saro.
      Io di Babaco ne mangerei a quintali, sopratutto per la lunga astinenza.

      il frutto è saporito !?, non è saporito !? dipende come al solito dai gusti.

      Qui purtroppo dopo l’ondata di circa 20 anni fà non se ne sono più trovati in giro e non se ne trovano neanche ai mercati generali di Roma, rifornitisimi in frutta tropicale, tranne che per il babaco.
      Ovviamente le produzioni dell’epoca erano supportate da serre riscaldate, al contrario della tua fortunatissima zona, dove le puoi coltivare all’aperto, se pur riparate.
      Saluti e buone scorpacciate.
      caio 🙂

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        10 Luglio 2011 alle 22:37 - Views: 532 #31154

        Non è normale, ma neanche anormale.
        Mi spiego meglio, sono delle muffe che si creano nella porzione di tronco esposto verso il nord, e sintomo di un umidità ambientale molto elevata.
        Nella maggior parte dei casi non porta nulla alla pianta, se invece la stessa è in sofferenza per altri motivi, può agevolare il nerofumo, quest’ultimo molto più serio come nocività.
        Rimedi, la veccia verniciatura del fusto con calce. oppure calce mista a ossido di ferro, o solo con ossido di ferro ed una piccola aggiunta di zolfo, a seconda delle zone e dei gusti.

        Per l’arancio, con le spine non è detto che sia selvatico, per le foglie accartocciate, vedi bene sotto la foglia, troverai di sicuro degli afidi.
        Per una lotta biologica:
        Tagliare a scaglie del sapone di marsiglia e lasciarlo in acqua per almeno 24-48 ore, poi raccogliere l’acqua ed inserirla in un irroratore a spruzzo e trattare la pianta affetta da afidi.
        Ripetere l’operazione per alemno 3 volte a distanza di una settimana.
        Buon lavoro 🙂 ,
        saluti caio.

        In risposta a Lepidozamia hopei
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          24 Giugno 2011 alle 21:21 - Views: 629 #45366

          No, per ora sei su sette, ma sull’ultimo ancora ci spero molto  ;-)

          quote:


          proprio ieri ho dato un’occhiata ai 4 semi,ancora niente 😡 😡
          mi sa proprio che comprero qualche semenzale appena lo trovo in vendita verso settembre.
          Claudio a te sono nate 4 piantine su 5 semi ?
          mentre buone notizie per i semi di varie specie di palme che ho seminato

          Scritto Da – giuseppe delli paoli on 23 Giugno 2011 13:33:55


          In risposta a Lepidozamia hopei
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            23 Giugno 2011 alle 9:29 - Views: 710 #45363

            Allora Giuseppe come vanno le tue L. Peroffskiane ?

            Le mie durante un travaso dall’ufficio a casa hanno avuto un piccolo inconveniente, utile pero, neanche a farlo apposta a vedere lo sviluppo radicale di queste lepidozamie, oltre che la differenza nella loro vigoria.
            iI cinque semi sono stati tutti messi a dimora all’unisono e queste sono le differenze di crescita.
            Quasi una piccola scaletta.
            La sezione poi sembra fatta ad hoc, invece è dovuta all’apertura del vecchio vaso in terra cotta 🙂 .

            Se vogliamo parlare di lentezza, qui abbiamo un mast.
            Ci sono voluti 3 mesi dalla radicazione alla prima emissione fogliare.

            Saluti, caio.

            Scritto Da – caio on 23 Giugno 2011 09:31:30

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              21 Giugno 2011 alle 22:04 - Views: 708 #48031

              Hai altra nota dolente, Encephalartos…..siamo proprio masochisti.
              Grazie per le precisazioni Alfonso. 🙂

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                20 Giugno 2011 alle 22:56 - Views: 706 #48022

                Quella del danno radicale è una delle mie ipotesi, anche se non posso verificare in questo memento di piena fase vegetativa.
                Per la tua esperienza, hai verificato l’emissione di resina dalle foglie ?
                Si confermo, questo è il terzo spinulosum che coltivo……..incrociamo le dita.
                Grazie.

                quote:


                Ciao Claudio io anche non ho avuto molta fortuna con il Dioon spinolosum, lo trovo piu` difficile degli altri e secondo la mia esperienza fatta in questo caso, dovresti controllare l`apparato radicale potrebbe esserci del marciume, non so`se si potra salvare spero di si`ma sara`difficile.
                Saluti da Alfonso


                In risposta a avocado e fioritura
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                  20 Giugno 2011 alle 14:00 - Views: 557 #30932

                  Ripropongo un’estratto inserito in un post relativo agli Avocados, ma non specifico al tema delal fioritura.

                  L’Autofertilità nell’avocados :
                  ho forse utilizzato un aggettivo improprio per definire il comportamento della varietà Zutano o Fuerte nelle nostre zone Sub-Tropicali.
                  Non è esatto dire che vi sono varietà di Avocado con fiori autofertili, ma è vero dire che l’allegagione dei frutti è frutto della coincidenza di alcuni fattori che ora proverò a descrivere:

                  La Persea Gratissima, o Avocado è una pianta ermafrodita, quindi ogni pianta porta in sè i fiori con gli organi maschili e femminili contemporaneamente.
                  I fiori sono perfetti sia sotto il profilo morfologico, mentre sotto l’aspetto fisiologico presentano alcune anomalie che generano la difficoltà di impollinazione nella specie.
                  Nei fiori di Avocado, gli organi sessuali quando sono fertili presentano sia gli stami che i pistilli idonei a svolgere la loro funzione, ma in molte varietà o cultivar gli organi maschili e quelli femminili maturano in momenti diversi, saltando il fatidico appuntamento per una perfetta fecondazione e quindi successiva fruttificazione.

                  Sul piano incidono poi anche altre variabili tra le quali, la più preponderante è il grado di irradiazione solare e così il conseguente “sbalzo” di temperatura tra le varie ore della giornata ed è noto dunque che il problema dell’alternanza “fiorale” scema con il salire della latitudine.

                  Ritornando però al nostro fiore, lo stesso sembra nel corso dei tempi, aver escogitato una sorta di tattica, atta ad attenuare tale sintomatologia.
                  Il fiore di Avocado ha infatti un doppio periodo di antitèsi, cioè fiorisce in due tempi, nel fiore si apre una prima volta con il pistillo (organo femminile) recettivo, ma nello stesso periodo il polline (organo maschile) non è ancora maturo, cosi accade che il fiore ne percepisce “il mancato incontro” e si richiude.
                  Dopo alcune ore lo stesso fiore si riapre e si trova la situazione invertita, cioè le antere degli stami liberano il polline ormai maturo per la fecondazione, ma nel frattempo l’organo femminile è ormai invecchiato e non riceverà più il polline per la sua fecondazione.

                  Questi momenti sono caratteristici tra le varie specie di avocado e per osservazione e convenzione si sono associate classificandole, per semplicità sotto uno dei due gruppi “fiorali” determinati, inserendo le specie in un gruppo o nell’altro in base ai comportamenti di sotto.

                  Da qui la divisione in appartenenza “al genere fiorale” A o B.

                  Le caratteristiche tipiche delle cultivar o specie/varietà del Tipo fiorale A sono le seugenti:
                  Il fiore si apre la prima volta al mattino con l’organo femminile pronto e l’organo maschile ancora immaturo.
                  Verso mezzogiorno si richiude, per riaprirsi il pomeriggio del giorno seguente, presentando l’inversa situazione della mattina precedente, con l’organo femminile non più recettivo ed il polline maturo.

                  Tipo fiorale B :
                  Il fiore si apre la prima volta al pomeriggio per richiudersi alla sera, e la seconda apertura al mattino seguente e la richiusura al mezzodì, con le medesime sequenze di maturazione del gruppo A, ad eccezione dei tempi che si trovano sfasati di alcune ore.
                  Ora nelle cultivar si è adottato il protocollo consolidato di immettere nell’impianto cultivar di classe A e B insieme proprio per sfruttare “lo sfasamento dei tempi di fioritura” , annullando così la dicogamia specifica della maggior parte delle varietà di Avocado.

                  Alle nostre latitudini è anche possibile affermare, con i fatti, che il fattore della dicogamia (mancato sincronismo nella maturazione fiorale)è attenuato dalla maggiore escursione termica e di irradiazione che vi è durante l’arco della giornata, a differenza dei tropici, dove le tmeperature risultano durante i corso della giornata “più piatte” da l punto di vista termico.

                  Vi sono poi cultivar definite “autofertili”, come la Fuerte e la Zutano ad esempio.

                  Consideriamo poi che nel processo di allegaggione contribuiscono per fortuna nostra anche i famosi insetti, quali api, ma nel caso dell’Avocado, molto di più è dovuto dalle mosche e moschini, che sono fortemente attratti dal particolare ped intenso profumo che l’Avocado emana durante la sua fase di fioritura.
                  L’Odore per me non sgradevole, anzi ha una nota del tutto particolare che si diffonde in buona parte del giardino per diversi giorni.

                  Naturalmente non è di poco conto, per le valutazioni di pre_impianto considerare anche la contemporaneità dell’epoca di fioritura relativa per ogni specifica specie.

                  Le specie sono classificate come precoci, o medio tardive, le varietà di origine “messicana”, precoci in fioritura e fruttificazione, verso l’inzio dell’inverno e sino alla prima primavera.
                  Le razze “antilliane” hanno un periodo di fioritura intermedio inzio primavera, e cosi via la fruttificazione, mentre le razze “guatemalteche” sono le più tardive con fioritura a fine primavera.

                  Tanto per citare alcuni gruppi fiorali:

                  Gruppo A — Booth I°, Duke, Hass, Lula,
                  Mexicola, Esmeralda, Puebla ecc.

                  Gruppo B — Booth, Bacon, Etinger, Fuerte,
                  Hall, Pollock, Queen, Surprise,
                  Hall ecc.

                  Penso di aver detto quasi tutto sulla fioritura dell’avocado.
                  Spero di essere stato chiaro e di non aver commesso troppi errori.

                  saluti, caio. 🙂

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                    20 Giugno 2011 alle 7:57 - Views: 705 #48020

                    Certo Giuseppe, però una degenerazione così fulminea non mi era mai capitato di riscontrarla in nessuna pianta.

                    Le mi ipotesi rimangono cmq 3:
                    1) da quando ha iziniato con la ripresa veggettavia, ho aumentato gli apporti idrici, quasi quotidianamente;
                    2)l’avevo tenuta in sole dopo il rinvaso e lì l’ho lasciata perchè avevo notato un sprint nella ripresa;
                    3)Vi è stata un’aggressione sporadica di un non ben individuato insetto.
                    Vedremo.
                    Grazie Giuseppe grazie Fede per le vbostre considerazioni.
                    Saluti, caio. 🙂

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                      19 Giugno 2011 alle 12:52 - Views: 705 #48018

                      Tronco normale ed altre due foglie ben salde.
                      Ho lasciato la foglia malata su di un muretto ed è lì nello stato di quando l’ho tagliata…vi sono ancora le foglioline di color verde.

                      Sono molto propenso a pensare che qualche “cosa” si sia messa ad assaggiare la foglia e credo che la fuoriuscita di resina ne sia una prova, quasi consolidata.

                      quote:


                      Il tronco com’è? Forse un po’ molliccio? Le altre foglie sono salde?

                      Federico

                      Ravenna
                      Zona climatica 8a/8b (USDA)


                      CaioPosts: 1336
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                        15 Giugno 2011 alle 8:57 - Views: 569 #31085

                        Ho non ha raggiunto la sua completa fase di fioritura e conseguente allegagione, oppure vi è stato un problema che ha fatto fallire il nomrmale processo di fruttificazione.
                        Se così è, lo scoprirari con il tempo.

                        Per la struttura floreale, vedi questo utile link :
                        http://it.wikipedia.org/wiki/Banana.

                        P.s. sorvolerei poi l’articolo sul potassio-40, che si comemnta da solo 😀 😀 😀 😀

                        In risposta a Baumfarn
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                          11 Giugno 2011 alle 18:48 - Views: 645 #19070

                          quote:


                          Ciao Fede, io ne ho avuta una per tre anni, in vaso sotto ad un pino e mi è morta due inverni fà, lo scorso hanno ho riprovato con due D. Antartiche, piantate sotto a due Camphore enormi che non gli danno possibilità di prendere il sole diretto, hanno superato senza stress il picco di -8°C.
                          Ovviamente, terreno vulcano sciolto, senza possibilità di ristagno.
                          Ho notato che soffrono più in estate per il forte caldo, la prossima se la prendi, sempre in ombra. 🙂

                          Ciao.


                          Io ne ho presa una piccola ma con il tronco grosso, sul mio terrazzo soffriva il caldo e il sole in estate, il freddo intenso in inverno.
                          Dopo l’orribile inverno 2009-10 (-7’C e tanta neve) è rimasta solo un tronco

                          Federico

                          Ravenna
                          Zona climatica 8a/8b (USDA)

                          Scritto Da – ffeeddee on 10 Giugno 2011 18:24:33
                          [/quote]

                          In risposta a avocado e fioritura
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                            10 Giugno 2011 alle 11:02 - Views: 648 #30919

                            E’ praticamente uguale, per quanto concerne la forma dei frutti ed il loro sapore.

                            Le differenze si notano dalla diversa pezzattura dei frutti, leggermente più piccoli quelli della Var. Zutano di circa un 20% e sull’epoca di raccolta.
                            Ovviamente per le sue note resistenze alel minime temp. la Zutano matura almeno un mese prima della fuerte e qui in centro Italia i primi frutti si di Zutano si iniziano a raccolgiere alcuni giorni prima di Natale.

                            La fuerte ha un tenore in grassi leggermente inferiore della Zutano, pur non incidendo nel sapore finale.

                            quote:


                            Per ciò che riguarda la varietà Zutano, che sapore ha? che qualità? è più buono della Fuerte?


                            In risposta a avocado e fioritura
                            CaioPosts: 1336
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                              10 Giugno 2011 alle 8:22 - Views: 648 #30915

                              Si chiama autoimpollinazione.
                              La Fuerte, progenitrice della Zutano hanno una forte predisposizione al fenomeno, accentuato alle nostre latitudini.
                              Il mio Zutano fruttifica da solo regolarmente ogni anno, con ottimi risultati.

                              Per il colletto, opterei a fine agosto a rizollare la pianta e ricollocarla nuovamente in terra.

                              quote:


                              Mi è successa una cosa molto strana, i miei piccoli alberi hanno fiorito, meno di un metro d’altezza ed innestati, credo che siano passati due anni dall’innesto, è fiorito sia il Bacon che il Fuerte, gli Hass no. Il Fuerte l’ho piantato troppo profondo ed ha il colletto rovinato e comunque l’albero è sofferente per colpa di questo mio errore e forse perchè ha patito il freddo. Il fatto strano è che il Fuerte ha allegato poco meno di una decina di frutti , fatto ancor più strano è che come ha fatto ad impollinarsi? gli Hass non hanno fiorito ed il Bacon è sia troppo distante e sia non può impollinare il Fuerte, secondo voi come sarà successo? comunque ho eliminato tutti i piccoli frutti sperando che si riprenda.


                              CaioPosts: 1336
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                                8 Giugno 2011 alle 23:19 - Views: 690 #31047

                                Allora hai pienamente ragione, ho confuso la tua richiesta, allo stesso modo in cui ho confuso l’acido con l’anidro, composti completamente diversi.
                                Che distratto.
                                Allora in bocca al lupo per le macchie.

                                quote:


                                Essendo che nel concime che sto utilizzando c’è dell’anidride solforica al 16%, la quale reagendo con acqua produce acido solforico, questo può bastare ad aumentare l’acidità?


                                CaioPosts: 1336
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                                  8 Giugno 2011 alle 15:16 - Views: 762 #31045

                                  L’acido solforico è uno dei più potenti acidi che si può utlizzare, ossida per contatto qualsiasi cosa contenga carbonio, quindi tutte le sostanze viventi.
                                  Non sò con che diluizione lo vuoi usare, ma non ho mai sentito ciò.
                                  Invece si può utlizzare dello zolfo o solfato ammonico per acidificare a lungo termine il ph del terreno a questo però associato alla fornitura periodica di materia organica “acida” torba od aghi di pino macerati, ma sopratutto acqua demineralizzata.

                                  CaioPosts: 1336
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                                    8 Giugno 2011 alle 13:36 - Views: 762 #31043

                                    Invece di provare a fare il “piccolo chimico”, in occasione del rinvaso, utilizza del terreno acido da miscelare con sabbia e lapillo, quest’ultimo già tendente all’acido.

                                    La correzione del ph a mezzo di agenti chimici, solfati e quant’altro è una prassi che da effetti solo nel lungo periodo.

                                    CaioPosts: 1336
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                                      7 Giugno 2011 alle 8:32 - Views: 740 #31074

                                      Grazie a Paolo e Peppe per le info.
                                      Ma io chiedvo qualcosa in più, Ok coltivarli come i cetrioli, ma leggendo della vigorosità del kiwano, forse e bene fornire dei sostegni su cui farlo arrampicare, oppure considerato che è consigliata la cimatura al terzo “ordine” si può lasciare crescere in modo strisciante, cioè in terra ?

                                      Saluti, ciao. 🙂

                                      CaioPosts: 1336
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                                        1 Giugno 2011 alle 11:28 - Views: 786 #47946

                                        Perchè forzare i cicli naturali con apporti di ormoni auxine ecc. ?

                                        Con apporti idrici regolari e con concimature oculate si hanno ottimi risultati.

                                        Oltre questo, molto dipende dal tipo di terreno e dal clima che circonda la pianta.

                                        Il glucophoenix è un ottimo concime specifico, ma considerato l’alto costo, l’appiciccosità ed il suo odore nausebondo, opterei per del sano stallatico che è l’optimum. 🙂

                                        In risposta a musa balsisiana
                                        CaioPosts: 1336
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                                          1 Giugno 2011 alle 7:49 - Views: 576 #31029

                                          Qui dalle mie parti è la norma per una musa, almeno chè non la si ripari in serra fredda.

                                          quote:


                                          la mia quest’inverno si e tutta bruciata ,era rimasto solo il tronco(se cosi possiamo chiamarlo) ora ha 3 nuove foglie


                                          In risposta a musa balsisiana
                                          CaioPosts: 1336
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                                            31 Maggio 2011 alle 21:55 - Views: 576 #31027
                                            CaioPosts: 1336
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                                              31 Maggio 2011 alle 14:05 - Views: 578 #47914

                                              Ma li avete riconosciuti dalla “coda” 😀 😀 😀 😀 😀
                                              http://www.youtube.com/watch?v=pDwqVLp6OYM

                                              CaioPosts: 1336
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                                                27 Maggio 2011 alle 22:32 - Views: 576 #47896

                                                Ma quant’è grande il tuo cilindro Pietro.
                                                Complimenti per la riuscita.
                                                saluti, caio. 🙂

                                                In risposta a babaco
                                                CaioPosts: 1336
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                                                  27 Maggio 2011 alle 22:30 - Views: 675 #31019

                                                  Si è vero Augusto i frutti citati soffrono un pò della loro delicatezza, quindi il trasporto deve essere fatto in modo idoneo, ergo, maggiori costi.
                                                  Però penso che vi sia stata solo una speculazione.
                                                  Una cosa analoga è successa con le Feoije che circa 25 anni fà in Provincia di Latina provarono a commercializzarle in massa, ma senza successo.
                                                  il connubio prezzi alti e frutti immaturi (raccolti per ‘inesperienza) hanno causato il flop della Feoja.
                                                  In nuova Zelanda invece si trovano in tutti i supermercati al pari delle comuni mele kiwi ecc.
                                                  Comunque non disperiamo nel 600 in Italia si credeva che la patata era tossica, ora ne divoriamo a quintali, cosi magari nel 2400 anche la frutta tropicale sarà qui apprezzata. 😀 😀 😀 😀

                                                  quote:


                                                  Purtroppo il babaco apparteneva al cosidetto mercato di nicchia che come ben si sà è piu’ caro.Questo perchè se non ricordo male il frutto maturava subito e non reggeva bene ai trasporti ecco perchè il costo era elevato.Stesso discorso per l’annona,dopo il mio ultimo viaggio in sicilia ho notato che c’erano molti fruttivendoli che vendevano annone che non erano fresche,perchè sicuramente piace a poca gente.


                                                  Scritto Da – caio on 27 Maggio 2011 22:33:26

                                                  In risposta a Eucalyptus
                                                  CaioPosts: 1336
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                                                    27 Maggio 2011 alle 16:48 - Views: 746 #17671

                                                    La maggior parte solo dopo fioritura o “fruttificazione”.
                                                    ma dove li pianterai poi tutti quegli alberelli 😀 😀 😀 😀 .

                                                    Per rispondere a fede, qui il ficifolia è quasi al limite e cmq è mooolto lento rispetto ai suoi cugini.

                                                    saluti, caio 🙂

                                                    quote:


                                                    Quando si potranno identificare che varieta’ di eucalyptus sono ??
                                                    Angelo


                                                    😀 😀 😀 😀

                                                    In risposta a babaco
                                                    CaioPosts: 1336
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                                                      27 Maggio 2011 alle 14:22 - Views: 675 #31017

                                                      grazie Augusto, ma anche qui vi erano molte serre che coltivavano il babaco, l’unica variante e che qui in inverno le serre andavano scaldate.
                                                      Sul piatto della bilancia si deve anche mettere il fatto che i fruttivendoli, da bravi “furbacchioni” e sull’onda della novità vendevano il babaco quasi a peso d’oro.

                                                      L’ultima serra del genere è stata presente sino a circa sette anni fà in quel di Santa Maria delle Mole, ed il coltivatore serviva tutti gli Hotel di prestigio di Roma.

                                                      Se poi vogliamo aprire un post dedicato alle “mancate produzioni Italiane” sulla frutta definita “tropicale”, lo possiamo anche fare. Resta di fondo che se in zona si trovassero in commercio i babachi, io li acquisterei regolarmente durante tutto il periodo estivo, purtroppo cosi non è .
                                                      Allo stesso modo possiamo girare il discorso sulle Annone, sulle Guave ecc. che qui in Italia hanno possibilità di essere coltivate con sicura riuscita, ma non vi è poi la commercializzaione, in quanto il palato degli Italiani è per il 98% dei casi “sterile”.
                                                      Cioè non è pronto a ricevere e gradire quei gusti che sono fuori dalle loro conoscenze consolidate.
                                                      Spero di aver espresso bene il senso del problema.
                                                      saluti, caio.

                                                      CaioPosts: 1336
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                                                        27 Maggio 2011 alle 12:56 - Views: 645 #44439

                                                        Ecco perchè i locali la definiscono Isla de incato.
                                                        Grazie per le foto Giuliana.
                                                        Considerata la scarsa rusticità delal specie, possiamo solo rifarci gli occhi  ;-)
                                                        saluti, caio.

                                                        quote:


                                                        Ciao a tutti
                                                        un amico mi ha mandato una foto. La palma dovrebbe avere non più di 15 anni e viene coltivata a Portorico. Tanto per lustrarci gli occhi!


                                                        (Foto: Leonel Mera)

                                                        Giuliana


                                                        In risposta a babaco
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                                                          27 Maggio 2011 alle 8:13 - Views: 675 #31015

                                                          I gusti non si discutono, però se posso esprimere la mia, il sapore è leggermente acidulo (con retrogusto limone), ma molto rinfrescante.
                                                          Quest’ultima particolarità è unica nella specie, nel senso che non ho riscontrato in nessun altro frutto la proprietà rinfrescante del babaco.
                                                          Purtoppo commercializzato freso non se ne torva più. Un vero peccato per me. 😉 .
                                                          Ho provato a coltivarlo qui in serra fredda, ma senza successo.
                                                          saluti, caio 🙂

                                                          CaioPosts: 1336
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                                                            26 Maggio 2011 alle 18:49 - Views: 697 #46654

                                                            No Giuseppe gli Encephalartos godono di ottima salute, anche perchè ho quelli più rustici.
                                                            Quelli andati sono solo per imperizia sull’impasto del terreno.
                                                            la differenza di temperature tra la tua e la mia zona si nota bene, qui i Syagruss, anche seedling, non sono morti, ma gli estremi delle foglie sono tutti sbruciacchiati.

                                                            quote:


                                                            basta un poco per vedere la differenza,la howea
                                                            nel mio giardino e morta io abito in periferia quasi in campagna, quindi niente microclima
                                                            mentre quella a casa di mia madre che si trova al centro della citta va alla grande,
                                                            ho trovato una foto di qualche anno fà,le foto non erano venute tanto bene ,anche il romanzoffiana e di un verde da far invidia


                                                            CaioPosts: 1336
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                                                              26 Maggio 2011 alle 16:19 - Views: 791 #30941

                                                              Bellissima somiglianza.
                                                              Ma il frutto lo avete mai assaggiato ?
                                                              E’ realmente come la nostra uva ?
                                                              Grazie, saluti caio. 🙂

                                                              quote:


                                                              ” border=0>

                                                              una giovane piantina di Coccoloba Uvifera appena nata dalle originali sembianze di una farfalla!

                                                              Antonio Sabbetti
                                                              Torino zona USDA 7B


                                                              In risposta a asimina triloba
                                                              CaioPosts: 1336
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                                                                26 Maggio 2011 alle 16:13 - Views: 668 #31012

                                                                L’ermetismo è una forma d’espressione valida per le citazioni, nel contempo è poco utile a definire un concetto per un forum.
                                                                Scusa, ma non si riesce a comprendere se chiedi info relative alla sua coltivazione, al reperimento della pianta e quant’altro.
                                                                ciao, caio. 🙂

                                                                quote:


                                                                qualcuno ha piante di asimina triloba???