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Ciao Michelangelo,
complimenti per la Papaya che a vederla così sembra molto imponente…ma quanto è alta?
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
Qualcuno… 😀 😀 è venuto apposta da Torino per assaggiarli.
Bhe, si, in effetti non ci volevo credere dopo anni di fregature e di frutti immangiabili acquistati nei supermercati cittadini!
Ricredermi sulla effettiva bontà di questo frutto esotico, sia pure raccolto maturo dall’albero di Paolo, è valso il viaggio in treno che rifarei di nuovo per qualunque altro dubbio futuro l’amico mi volesse togliere. 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Beato te Massimo…
che invidia…
ma la tua pianta proviene da seme o l’hai acquistata già innestata?
Ancora complimenti per gli ottimi risultati.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Yuri,
prima di tutto desidero ringraziarti per l’offerta veramente allettante, poi, tornando al Mangosteene ho qualche perplessità sul reperimento dei relativi semi o frutti per il periodo da te consigliato poiché, nonostante le amicizie fra i fruttivendoli specializzati in tropicali e l’affannosa ricerca durante tutto l’anno e da diversi anni di questo rarissimo frutto, non l’ho mai trovato al di fuori del periodo natalizio.
I Rambutan, ad esempio, li ho trovati l’altr’anno anche a giugno e luglio riuscendo, su cento semi, a farne un piantino tristemente deceduto durante la mia assenza per ferie, nonostante mi fosse subentrata la figlia per la cura delle piante.
Se fossi in te non sprecherei la preziosa opportunità che ti è stata offerta e non esiterei ad inviare subito una richiesta di semi con le modalità che ti avevo consigliato…anzi …una al mese!
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Luigi,
a parte l’Annona Cherimola che è nata nel marzo del 2005, le altre, A. Squamosa e A. Muricata sono giovani e piccoli esemplari che trascorrono l’inverno all’interno della mia veranda comunicante con il soggiorno insieme a tutte le altre tropicali in una temperatura media di 20 gradi.
Da poco ho aggiunto una stufetta elettrica dotata di termostato per contrastare le saltuarie ondate di gelo che influiscono sulla temperatura generale e ancora un umidificatore per evitare gli eccessi di seccume.
Constatata la loro minima difficoltà di coltivazione, ho mantenuto un unico esemplare di Annona per ogni tipologia e all’arrivo della stagione calda verranno spostate nell’altro balcone totalmente aperto e con esposizione a nord fino all’autunno inoltrato.
Per costruirti una serra in piena economia potresti chiedere qualche consiglio all’amico Paolo che è un vero esperto del settore.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
.nel mio viaggio in madagascar sono diventato amico di una guida del luogo,conosce abbastanza le piante e gli animali e siamo rimasti daccordo che quando ho bisogno di semi lo contatto e lui me li invia.
Ciao Yuri,
inutile nascondere la mia bonaria invidia.
Ricordati di farteli inviare all’interno di un pacchetto di plastica trasparente ripieno di torba o terriccio leggermente umido, così come mi vengono inviati i semi di Theobroma Cacao dall’isola della Reunion.
Tienici informati e buona fortuna. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Yuri,
purtroppo qui da noi il problema più grosso per tentare la coltivazione della Garcinia Mangostana è sempre la reperibilità dei semi freschi; inoltre anche se lo fossero, avrebbero comunque pochi giorni di germinabilità.
Quest’anno, dopo sporadici ed inutili tentativi di coltivazione ho “gettato la spugna” nonostante io sia palesemente conosciuto per la caparbia e la testardaggine che rasenta la pazzia maniacale.
La recente crisi che ha investito tutto il mondo si è ripercossa anche da noi durante il periodo natalizio dove i supermercati solitamente prodighi di prodotti esotici rari, si sono limitati a farceli vedere solo per alcuni giorni nella prima ondata del Natale, ignorando quella dell’Anno nuovo e dell’Epifania.
Va da se che, seppure rare e pagate a caro prezzo, sono venute meno le opportunità con il reperimento dei semi di questo frutto, fra i migliori al mondo.
Caro Yuri, sarei felice di scoprire che qualcuno di noi è finalmente riuscito a far germinare e a coltivare una delle essenze più recalcitranti fra le numerose tropicali introdotte nel nostro Paese ma temo che questo sia e rimarrà ancora per un po’ di tempo un’evento del tutto straordinario e miracoloso.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Gabrixx,
in effetti quasi tutte le info relative al Platano parlano esclusivamente del suo aspetto gastronomico legato alla cucina, tranne questo articolo che ha qualche informazione in più e potrebbe soddisfare la tua legittima curiosità:
“Chi la prova, addentandola per la prima volta, rimane deluso, stupito del fatto che nonostante la sua colorazione giallo intenso e la dimensione, molto più grande della comune banana, arrivando a sfiorare i trenta centimetri, la polpa del platano non sia per nulla gradevole e dolce al palato, anzi risulta addirittura legnosa e legante, come un caco acerbo. La Musa cavendishii, molto apprezzata con il nome di platano macho o plantain in centro e sud America, in tutta l’Africa tropicale e nel sud est asiatico, per le sue caratteristiche viene considerata una verdura più che un frutto. Originaria del Sud della Cina la si trova oggi in tutti i paesi tropicali e sui banchi dei mercati delle grandi città”.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Luigi,
mi sei stato utile poiché, pur avendo diverse qualità di Annona, mi mancava questa caratteristica varietà dai frutti gustosi e simili a ricci.
I semi sono da poco germinati nei 28 gradi del germinatoio e ho riscontrato una crescita piuttosto lenta; appena possibile posterò delle foto.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Thea,
il sistema del bicchiere va bene adesso come in qualunque altra stagione pur che si possa disporre di semi freschi e di temperature calde poichè la loro germinabilità è di appena pochi giorni!
Una settimana fa ho acquistato due Manghi verdi e duri con finalità di semina; uno l’ho consumato subito nonostante fosse ancora acerbo, ricavandone un seme perfetto e di color crema, l’altro l’ho lasciato maturare in un sacchetto di plastica chiuso insieme alle mele e l’ho consumato maturo e morbido proprio ieri ricavandone un seme leggermente scuro, non più fresco come il primo e con forti dubbi sulla sua stessa germinabilità.
Questo per dirti che o lo semini subito o lo perdi irrimediabilmente!
Tieni presente, inoltre, che per nostra fortuna i Manghi vengono commercializzati nei supermercati durante tutto l’anno. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
…e se non diventerà maturo e dolce potrò sempre gustarlo in insalata con aceto, olio e sale! 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Bearking e Giuliana,
l’Eugenia Uniflora si trova con molte consorelle tropicali nella solita veranda riscaldata sia dal soggiorno attiguo che da una stufetta elettrica dotata di termostato allo scopo di mantenere la temperatura costante di 20/21 gradi, unita ad un umidificatore dal consumo di tre litri d’acqua al giorno per ristabilire i normali valori di umidità.
L’attuale e miracolosa fioritura, purtroppo, appaga solo gli occhi in quanto i suoi numerosi e candidi fiorellini non sono profumati ma manifestano ugualmente e a loro modo la grande gioia di vivere. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo,
ha ragione Paolo nel consigliarti di acquistare le piante adulte di Asimina Triloba anzichè ottenerle da seme.
Qualche anno fa conobbi un maestro giardiniere che ne possedeva diverse piante con ottimi risultati di raccolta; in tale occasione mi regalò alcuni frutti maturi, peraltro ottimi, e alcuni polloni sbucati dalle radici che feci poi crescere in un vaso successivamente regalato.
Cerca la disponibilità di questi polloni fra i tuoi amici e conoscenti…risparmierai qualche anno con maggior garanzia di fruttificazione!
Per quel che concerne la vendita di questi insoliti frutti da me mai trovati in commercio, prova a telefonare alla ditta Alma frutta di Milano, specializzata in frutta esotica…i titolari, che ebbi modo di conoscere telefonicamente per una richiesta analoga, sono molto cordiali e disponibili.
Antonio
AL.MA srl
Ortomercato: Pad A Stand 34-35-36-37
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Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao amici,
peccato che queste noci, almeno dalle mie parti, non si trovino più in commercio come una quarantina di anni fa…quando si potevano acquistare miscelate con altre varietà di frutta secca durante il periodo natalizio.
Ricordo ancora il sapore gradevole dei grossi gherigli e i sottili, lucenti e fragili gusci facilmente eliminabili.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo,
15 o 16 gradi vanno benissimo per i Ltchi, anche in considerazione del fatto che Paolo li coltiva in piena terra e questi sopravvivono molto bene all’inverno ligure sia pure di Alassio.
Come già accennato precedentemente, il problema da te accusato potrebbe essere il risultato di un’inesorabile processo di selezione naturale che sfoltisce le fila dei tuoi Litchi ottenuti da seme, peraltro molto difficili da coltivare.
Non c’è che da sperare per la loro sopravvivenza a questo inverno piuttosto atipico e poi in primavera i Litchi più forti riprenderanno sicuramente a vegetare.
Questo è l’augurio che ti faccio. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo,
ricordiamoci che fra le nostre piante, esattamente come fra noi umani, ci sono le più fragili e le più robuste, e questa è un’ottima e prudente ragione per coltivare, così come hai fatto tu, più esemplari per ogni tipo di pianta.
Il problema da te accusato potrebbe essere sempre il solito che affligge le nostre tropicali durante i mesi più freddi e con meno esposizione di luce: eccedenza idrica!
Va da se che noi, appassionati coltivatori di tropicali, nei vari passaggi dall’estate fino all’inverno inoltrato non ci rendiamo conto della ridotta esigenza idrica delle nostre beniamine che continuiamo a bagnare, io per primo, con troppa generosità, creando con ciò dei presupposti per un pericoloso inizio di marciume radicale.
Con l’arrivo dell’inverno e con la conseguente scarsità di luce, le nostre piantine e specialmente in vaso, cominciano a liberarsi dalle foglie eccedenti; questo segnale molto spesso travisato dai meno esperti viene interpretato come “carenza d’acqua”; di conseguenza l’eccedenza idrica come erronea e generosa reazione umana, non più bilanciata e mal assorbita dalla nostra pianta o da quello che ne rimane, si protrae eccessivamente fino ad innescare, come già detto sopra, un pericoloso inizio di marciume radicale che inizia dalla zona periferica delle radici fino ad arrivare, nei casi più estremi, alla pianta stessa con immaginabili conseguenze funeste.
Con un’0perazione di alta chirurgia, potresti provare a sollevare il pane di terra a due tipologie di Litchi, scoprendo magari nel colore delle loro radici quella differenza chiarificatrice che indica all’occhio più attento l’inizio di una malattia fungina.
Caro Angelo, quanto sopra ho scritto non è certamente “Vangelo” ma molto spesso il problema dell’eccedenza idrica, per tragica e ripetuta esperienza diretta, rappresenta la prima vera causa delle nostre afflizioni, a te capirne le ragioni. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
Ciao Luigi,
Spero di esserti stato utile
Antonio
Mi sei stato utile tu: ho già messo nel germinatoio 6 semi di Rollinia Deliciosa ordinati su Internet e sono in trepidante attesa della loro prossima germinazione…grazie Luigi. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Giuliana,
in effetti anche il mio Avocado accusava il tuo stesso problema poiché la stanza che lo ospitava era riscaldata da un termosifone che rendeva l’aria particolarmente secca e nociva per la pianta stessa; da quando l’ho trasferita nella veranda, più fresca (18 gradi contro i 22) e soprattutto più umida, ha cessato di perdere le foglie inizialmente annerite e irreversibilmente macchiate.
E’ vero che la poca luce la può far eziolare ma è pur sempre meglio quest’ultimo inconveniente al primo che può far marcire le radici a causa della scarsa superficie fogliare in conseguenza al protrarsi di eccessiva umidità nel terreno…alla pianta basterà far prendere un po’ di luce ogni tanto nell’attesa della bella stagione caratterizzata dal conseguente prolungarsi delle giornate.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Salve amici,
tornando all’argomento principale, notavo e volevo farvi notare quali forme bizzarre possono sviluppare alcuni semi di Avocado; questi allegati nella foto, per esempio, colpiscono per la loro conformazione slanciata in contrapposizione a quella canonica rotondeggiante ampiamente illustrata in questo post.
Antonio
Ciao amici,
La volta scorsa che scoprii per la prima volta tre piccoli fiori dell’Eugenia Uniflora erano già aperti e persi così l’occasione per vedere e fotografare i relativi boccioli alla loro prima comparsa, non questa volta! Allego infatti le foto di alcuni di loro prossimi alla fioritura che rendono inverosimile il paesaggio al di fuori della veranda, dominato dalla neve e dal gelo di questi giorni.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Luigi,
in rete ci sono poche e contrastanti informazioni sulla caducità della Rollinia Deliciosa ma le più attendibili per me sono quelle che ti allego qui di seguito:
“ROLLINIA DELICIOSA
chiamata anche
ANNONA
Generalita’
La rollinia deliciosa e’ una pianta originaria del Sud America (altopiani andini di Peru’ ed Equador).
Oggi e’ diffusa in molti Stati (Stati Uniti – California e Florida, America centrale e meridionale, Africa del sud, Australia e Mediterraneo – Israele, Grecia, Spagna e Italia).
Appartiene alla Famiglia delle Annonaceae, che comprende circa 60 specie.
E’ una piccola pianta con portamento eretto, chioma aperta e sviluppo lento.
Nei climi caldi e’ sempreverde, mentre nelle zone subtropicali e temperate perde tutte o parte delle foglie.
I fiori bianco-verdastri sono solitari o riuniti in gruppi di 2-3; sono ermafroditi ma gli organi sessuali maturano in tempi diversi (dicogami).
La struttura del fiore rende difficile sia la fecondazione anemofila che entomofila; per questo motivo in alcuni Paesi si ricorre all’impollinazione artificiale. Nei climi temperati la fioritura si ha tra la fine di giugno e i primi di luglio e dopo 5-8 mesi si ha la maturazione dei frutti. Questi sono un’infruttescenza (sincarpio) costituita da 60-70 frutti ognuno dei quali contiene un seme bruno avvolto da una polpa bianca aromatica, butirrosa, con sapore simile all’ananas e alla banana.”
Spero di esserti stato utile
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Thea,
scusa il ritardo,
le dimensioni dei vari tappetini riscaldati sono consultabili nei vari siti dei rivenditori e possono essere di varie potenze.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao amici,
desidero aggiornarvi sugli ultimi sviluppi riguardanti la pianta di Papaya acquistata da Lucia; essa ha finalmente prodotto un piccolo frutticino che decreta finalmente il sesso della stessa e gratifica nel contempo gli sforzi e la pazienza profusa e dimostrata fino a qui.
Allego per l’occasione le foto dell’album di famiglia 🙂
Antonio
Fiore di Papaya femmina alla sua prima apertura
Fiore di Papaya femmina completamente aperto
Piccolo frutto di Papaya formatosi alla caduta del fiore
Piccolo frutto di Papaya visto da un’altra angolazione
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Fabrizio e ben venuto in questo Forum.
Anch’io inizialmente ero preoccupato per la formazione di queste piccole sferette traslucide appiccicate all’attaccatura delle foglie di questa particolare essenza ma poi col tempo ho capito essere innocue e non ci ho fatto più caso. Ho cercato in rete di trovare qualche notizia in merito a quanto sopra ma inutilmente. Ho ancora controllato le piccole sferette con una potentissima lente da orologiaio e, chiarito che non si tratta di uova d’insetti, sono arrivato ad azzardare l’ipotesi che si possa trattare di micro goccioline resinose di trasudamento delle foglie in formazione durante lo stadio iniziale; col tempo cristallizzano assumendo l’aspetto di minuscole palline semitrasparenti che rimangono in seguito, curiosamente, come si è visto più volte nelle immagini, appiccicate all’attaccatura delle foglie medesime senza produrre fortunatamente alcun danno.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
Grazie per l’aiuto, in inverno vedrò di procurarmi un germinatoio per piante tropicali, mi sto appassionando, già ne ho uno per le cactacee, ma è molto piccolo. Il vero problema è lo spazio in casa.
Ciao Thea
Ciao Thea,
per aiutarti a risolvere il problema, prova a leggere un mio vecchio ma sempre attuale post sul piccolo germinatoio fai da te. 🙂
Antonio
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB2/viewtopic.php?p=160992&highlight=#160992
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Giuliana,
il prossimo anno, grazie a te, la gastronomia modenese aggiungerà una nuova freccia nella sua già capiente faretra ricca di sapori. 🙂 😳 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Salve amici,
Rieccomi nuovamente con degli aggiornamenti fotografici delle due Papaye in fiore.
La prima foto ritrae la caratteristica fioritura a grappolo (probabilmente di sesso maschile) della giovanissima Papaia nata da seme all’inizio dell’anno, varietà “Solo”
La seconda foto ritrae la Papaia acquistata da Lucia con il suo singolo fiore molto più carnoso di quelli esposti precedentemente (probabilmente femminile o ermafrodito) alla sua seconda esperienza di fioritura.
I fiori maschili a grappolo fioriscono e sfioriscono giornalmente e temo che quando il singolo ed esitante fiore dall’incerta sessualità si deciderà ad aprirsi, avrà irrimediabilmente perso la “coincidenza” per un’eventuale ipotesi di impollinazione.
A me non rimane che guardare ed ammirare impotente la meraviglia della Natura che si manifesta oggi, attraverso una semplice e modesta apparizione floreale, all’interno della mia ormai mitica veranda. 🙂
Antonio
Da Papaye in fiore |
Grappoli di fiori maschili
Da Papaye in fiore |
Singolo fiore femminile o ermafrodito
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
Il gentilissimo Pietro Puccio, ricordo, si fece in “quattro” per risolvere l’enigma, ponendomi molte domande utili al riconoscimento della piantina e alla fine, con dispiaciuta rassegnazione, concluse che avremmo dovuto aspettare almeno la prima fioritura per azzardare un’ipotesi di identificazione.
quote:
…ma ricordiamoci, caro Bearking, miracolo permettendo, che prima di mangiarci i frutti, godremo anche di una splendida fioritura 😀
Antonio
Ciao amici,
l’anomala e calda stagione ha portato una piacevole sorpresa all’interno della mia veranda: oltre alle fioriture delle Papaye ho assistito incredulo, dopo cinque lunghi anni, alla prima fioritura dell’Eugenia Uniflora.
Il ricordo è ancora vivo e nitido di quando raccolsi nell’Orto Botanico di Firenze due piccoli frutticini rossi uno dei quali solamente mi germinò ma mai avrei pensato di vedere un giorno la candida ed inconfondibile fioritura fra la chioma della mia piccola Pitanga.
“Candida ed inconfondibile fioritura” proprio così, cari amici…è proprio lei…lo confermano le foto in rete.
Inutile nascondere la gioia che mi pervade per lo straordinario avvenimento ma…non oso illudermi…sono già contento così.
Ciò non toglie che se ci sarà un seguito con una straordinaria, miracolosa fruttificazione, sarete prontamente aggiornati. 😳
Antonio
Da Eugenia Uniflora in fiore |
Da Eugenia Uniflora in fiore |
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Scritto Da – Antonio 46 on 23 Novembre 2009 09:22:42