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Ciao Angelo,
non ti preoccupare di quelle “arricciature”..
non sono altro che nervature utili alle foglie per difendersi dalla violenza del vento…in pratica le stesse nervature (o quasi) delle carrozzerie d’auto disegnate dai progettisti per irrobustire le grandi superfici dei lamierati.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
A giudicare dalle premesse sembrerebbe una pianta molto interessante sotto il profilo estetico
E infatti, cari amici non mi sbagliavo, è proprio una bella pianta dalle foglie slanciate e lucide…ha tutte le premesse per diventare un’ottima pianta d’appartamento.
Allego la foto.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Giuliana,
dopo una prima settimana di vacanza in montagna, non ho resistito alla tentazione di ritornare a Torino e in giornata per controllare lo stato di salute delle mie numerose piante tropicali; fra le foglie del Cacao ho notato questa piccola piantina dalle belle foglie lucide.
Appena ritornerò dalla seconda settimana di vacanza allegherò le foto per la ormai consueta condivisione…grazie ancora Giuliana.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Salve amici,
come promesso, allego la foto del tenero germoglio sbucato da uno dei due semi di Pentadesma Butyracea (l’altro purtroppo è marcito).
A giudicare dalle premesse sembrerebbe una pianta molto interessante sotto il profilo estetico (coltivandolo in vaso e in appartamento solo a quello posso puntare, e non certamente al burro!)
Ringrazio ancora una volta Giuliana per il gradito dono importato non senza rischio dallo Sry Lanka, ricambiando con gli aggiornamenti fotografici per voi e ad ogni prossima felice occasione.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo,
le radici del tuo pomodoro sono all’apparenza bianche e sanissime, ma non lasciarti tentare dal mettergli subito un vaso eccessivamente grosso fino a quando non inizierà a vegetare; te ne accorgerai dalla crescente esigenza idrica che ti costringerà a rinvasare per non vedere la tua pianta quotidianamente avvizzita e apparentemente disidratata.
Porta ancora un pò di pazienza e vedrai che appena “partirà” sembrerà non volersi più arrestare.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Cyphomandra Betacea
Salve amici,
in effetti la “piantina” che mi diede Paolo un paio di anni fa e che ho ricoverato in veranda durante i relativi inverni, si è sviluppata bene e forse anche troppo poiché ha raggiunto i due metri circa con un imponenza fogliare piuttosto preoccupante in considerazione del modesto balcone condominiale a sua disposizione; data la straordinaria superficie fogliare, ha un consumo d’acqua medio (in questi giorni di eccezionale caldo) di sei litri ogni due-tre giorni, e se il desiderio di eliminare qualche foglia per diminuire l’esigenza idrica è forte, preferisco lisciarla andare naturalmente confidando in un’eventuale fruttificazione.
Allego alcune foto del “mastodontico” albero del pomodoro.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Salve amici,
vorrei aggiornarvi sull’epilogo del frutto di Papaya cresciuto e sviluppato eccezionalmente all’ombra di una fresca città del nord.
Il frutto in questione, per l’appunto, si era staccato dalla sua pianta un paio di mesi fa ed era stato riposto su di una mensola in posizione molto soleggiata fino a pochi giorni fa, quando venne da me notato per il suo repentino cambio di colore giallo oro che preludeva ad una miracolosa ed ormai insperata maturazione.
Dopo averlo tagliato in due ed aver fatto le consuete foto di rito, scopro con grande sorpresa la sua discreta organoletticità e commestibilità notando, nonostante il suo peso di appena un etto, i numerosi semi al suo interno completamente sviluppati e sicuramente germinabili.
Cari amici, mi sembra giusto condividere fotograficamente con voi il naturale epilogo conclusivo di una “fiaba vegetale” maturata in una città poco tropicale ma dalle mille risorse come Torino. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Aecreazioni,
complimenti per le tue efficienti piantine di Coffea.
Le mie due, che insieme e da anni condividono lo stesso vaso, sono parecchio indietro, ma dopo la splendida e ricca fioritura, nonostante il discutibile clima piemontese, hanno lasciato sui rami qualche piccola bacca in lento ma costante sviluppo che farà ben sperare.
Ci aggiorneremo comunque fra qualche mese.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Certamente Angelo,
ma ho paura che dovremo attendere parecchio poiché, pur tenuti in ammollo dentro ad uno straccio e sopra ad un tappetino riscaldante fino ad oggi, i grossi e freschissimi semi non hanno dato ancora nessun segnale di vita.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Beppesicilia,
Complimenti per la tua simpatica Jaboticaba.
Le piccole piantine non mi sembrano Papaye, poichè quest’ essenza,
dopo le due prime foglioline (cotiledoni) ne sviluppano subito altre con le caratteristiche fisiche simili alle foglie adulte, e non credo che questo sia il tuo caso da quello che si vede nella fotografia.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Giuliana,
penso che tu abbia fatto Bingo nell’identificazione del misterioso frutto.
Cercando d’interpretare i vari testi in inglese relativi al Pentadesma butyracea, o l'”albero del burro” ho avuto delle perplessità (per averlo assaggiato senza riscontrare alcuna presenza di grassi) sin quando non ho capito che è il seme a produrre il prezioso condimento utilizzato anche in cosmesi.
Brava Giuliana, la tua caparbietà e tenacia, degna di un’appassionata botanica quale tu sei , ti ha premiata! 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
…ma per fortuna, caro Federico, abbiamo sempre le “cesoie” dalla nostra parte! 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao amici,
ho pensato di inserire ulteriori foto del frutto regalatomi da Giuliana con i relativi semi per una migliore identificazione; io l’ ho assaggiato, (a mio rischio e pericolo) e il suo sapore insignificante e acidulo mi fa capire il motivo per cui non venga commercializzato come gli altri frutti tropicali. 👿
Antonio
Uno dei due frutti aperto con i due grossi semi in evidenza.
I due semi appena estratti dall’altro frutto.
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
No Angelo…non è purtroppo lo stesso frutto!
A parte la forma che è diversa, anche l’apice del frutto (nella parte opposta al picciuolo) non ha quella caratteristica corona pentagonale…insomma, caro Angelo, questa volta la vedo dura!
E la cosa m’interessa molto poiché, grazie a Giuliana, possiedo anch’io questi semi che pianterò a giorni.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Infatti, caro Augusto, ho anch’io questo sospetto…ma non perdiamo le speranze…con il Durian, l’Anacardium, Psidium Guaiava, il Theobrima Cacao e molte altre essenze è quasi sempre andata bene. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Augusto,
le quattro varietà (compreso la Gold Maradol) me l’ ha date Paolo una settimana fa, in occasione del “raduno”, mentre la Pusa Nana l’ho trovata casualmente in rete su Ebay e l’ ho seminata il 30 marzo scorso (ma non è ancora germinata).
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Augusto,
anch’ io ho piantato proprio oggi e per conto dell’ amico Paolo, (oberato di lavoro) alcune varietà di Papaya: Papaya Sunset, P. Sunrise, P. Waimanalu, P. Gold Maradol e P. Pusa Nana.
Se ti fa piacere, caro Augusto, ci aggiorneremo sui futuri sviluppi di queste particolari coltivazioni.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Augusto e grazie per i complimenti.
Purtroppo non conosco il nome di questa varietà acquistata due estate fa da Lucia Barabino (la stessa che ci ospita su questo splendido forum).
Presumo che sia auto-fertile poiché, nonostante la condivisione in veranda con un’altra giovane Papaya (probabilmente di sesso maschile), ottenuta da seme e che non ha fiorito in contemporanea ma molto prima, ha prodotto ugualmente, con il suo metro e quaranta centimetri di altezza, un grosso e carnoso fiore che si è poi trasformato miracolosamente nel frutto che conosciamo.
Quello che è meraviglioso, carissimo Augusto, è che quest’avvenimento sfata il pensiero comune che presuppone la fruttificazione di alcune essenze tropicali unicamente se coltivate in piena terra e naturalmente dopo che abbiano raggiunto notevoli e adeguate dimensioni, come le famose ed invidiate consorelle coltivate con successo nei loro luoghi d’origine.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Cari amici,
è da parecchio che non aggiorno le notizie relative al frutto della mia Papaya che nel frattempo si è lentamente sviluppato fino a raggiungere i nove centimetri e mezzo!
Ora la speranza è che possa continuare la sua crescita durante la prossima estate fino alla maturazione del frutto.
Allego qui di seguito le foto per la consueta condivisione.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ed ecco quà, cari amici, le tre piantine tropicali portate da Giuliana e già rinvasate.
Quella di mezzo (Garcinia Mangostana) ha purtroppo patito e perso tutte le foglie; ora l’ho messa su un tappetino riscaldante che dovrebbe restituirle la temperatura tropicale alla quale è abituata…speriamo in bene…con i Mangostini non sono troppo fortunato!
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo e Aecreazioni,
purtroppo il Mangostano è arrivato piuttosto malconcio e adesso è in “sala di rianimazione”!
Il Durian e il Rambutan sono stati invasati e al momento stanno bene…speriamo si adattino al nuovo fuso orario e non venga loro l’idea di andare in riposo vegetativo!
Cari amici, sarete comunque costantemente aggiornati sui prossimi eventi. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
quote:
Riserva uno spazio ADEGUATO alle nasciture che ne hanno bisogno, e di molto.
Pensi di riuscire a raccogliere i pestilenziali frutti ??Saluti, caio.
Capisco a cosa alludi…
ma io spero che le nuove piantine, con una coltivazione controllata in vaso, non si sviluppino troppo e facciano compagnia al Baobab (Adansonia Digitata) di quattro anni, alto 20 centimetri e al ciliegio brasiliano (Eugenia Uniflora) di sei anni e alto cinquanta centimetri.
Per quel che riguarda i frutti posso dire che sarà impossibile, ma visto il successo con la Papaya…”mai dire mai!” 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Non vediamo l’ora di vedervi! 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Giuliana,
sei troppo simpatica e gentile…già vi vedo , tu e tuo marito, affrettare il passo fra le affollate strade dello Sri Lanka per non essere abbordati dall’insistente vivaista motorizzato che ha fiutato la preda e non vuole perdere una concreta opportunità di guadagno…
Divertitevi, spero di vedervi e conoscervi da Paolo…e magari con le rare piantine. 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Salve amici,
scusate l’ignoranza…io le banane le mangio solo…ma come fanno i banani davanti al Casinò di San Remo ad aver sempre, ed ogni volta che ci vado, vistosi ed invidiabili caschi di banane?
Eppure il clima è pressapoco quello di Paolo. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Pietro,
in effetti credo di essere stato fortunato nel trovare casualmente in rete questi freschissimi semi, anche se su sei esemplari ne è marcito uno solo.
Adesso, con l’avvento della bella stagione, spero che questi rari semi si trasformino, con altrettanta precocità, in giovani e belle piantine…staremo a vedere.
Vi terrò costantemente aggiornati con la documentazione fotografica dei prossimi eventi.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao amici,
ecco qua finalmente le prime foto delle piccole piantine di Rollinia Deliciosa seminate durante l’inverno.
Non rimane che attendere i prossimi sviluppi che seguiranno con gli aggiornamenti fotografici di questa essenza dai meravigliosi frutti.
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
Ciao Angelo,
ti chiedo scusa per il ritardo della risposta.
Il piccolo germoglio di Mangostano purtroppo è deceduto nell’autunno del 2009 nonostante le assidue cure che, se le stesse le avessi dedicate ad un vecchio moribondo conclamato, sarebbe sicuramente vissuto ancora per 20 anni!
Quello che più mi rode, caro Angelo, non è la bruciante sconfitta alla quale sono abituato da anni, ma la consapevolezza di non aver più a disposizione altri preziosi frutti per l’uso di cui sopra, che se già l’altro anno erano rari e costosi, quest’anno, causa la crisi economica, sono apparsi per poco e come al solito improduttivi sotto il profilo vegetativo e fino al punto da farmi definitivamente (almeno per quest’anno) “gettare la spugna”.
Un “Angelo” di mia conoscenza (non sei tu), in occasione di un’imminente viaggio ai tropici, mi ha promesso che tenterà di portarmi i relativi semi o meglio ancora una piccolissima piantina, dogana permettendo… sarebbe il massimo e per me…una bella responsabilità! 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B