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Grazie mille Ana per i consigli e complimenti per le tue bellissime orchidee. Per il vaso posso utilizzare un composto per orchidee già pronto tipo questo?
http://www.compoagricoltura.it/htm/hobbistica/scheda_prod.asp?idpro=CS09

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Scritto Da – ana patricia on 23 Gennaio 2009 19:16:03

Ciao Gabri proverò adi aiutarti un po’

Saranno i tuoi primi passi nella coltivazione ed attenzione della tua orchidea, affinché possa goderti pienamente il suo vigore, le sue radici semitrasparenti e più avanti i suoi begli fiori. Magari! ! !

Queste Orchidee é una Cattleya ibrido (BLC)sono state coltivate” In vitro” a partire da semi, in qualche laboratorio sotto un rigoroso controllo. sembrano molto in salute. Ma già il gel sembra un po opaco,sta diventando vecchio, continua a perdere nutrimenti, si deve cambiare, inoltre le piante sono molto grandi. .

Guardiamo i passi per il suo trapianto:

1 – primo ci troviamo che da quel fiasco non è facile da tirare fuori come nei fiaschi normali di orifizio ampio . . . bisognerà fare un taglio al vetro con quli strumenti speciali che si trovano in commercio. Ma non aprire prima di essere pronto per piantare l’orchidea o questa si inquinerà con batteri o funghi provenienti dall’ambiente, che si noteranno per l’apparizione di difetti bianchi, neri o di qualunque colore nel gel, se lo lasci molto tempo. Prepara tutto prima.

2. – Apri la bottiglia. Aggiungi acqua a temperatura ambiente ed agitala un po’, quello farà si che la pianta si stacchi. Ora devi fare il taglio al vetro, accuratamente senza battere molto la pianta.

Una volta aperta, prendi la pianta dalla base con molto cura per non danneggiarla, non tagliarti. Lavala con acqua a temperatura ambiente per rimuovere tutti i resti del gel che potrebbero rimanere nelle radici, gli insetti o i funghi l’attaccherebbero.

Prima di piantarla lavala con un fungicida leggero eliminando tutti i resti non desideratii.

Per piantare la pianta utilizza un vaso da fiori di circa cinque centimetri di diametro e sei di altezza, non importa il tipo che usi solo assicurati che abbia in fondo e lati dei fori affinché ci sia ventilazione e drenaggio. Nel fondo del vaso da fiori e fino a un terzo dell’altezza si impiegano dei pezzetti di vaso da fiori di fango o terracotta o piccole pietre per ottenere un buon drenaggio. Quindi riempi il vaso da fiori con un substrato che può essere un miscuglio come uno dei seguenti: corteccia di pino con un quinto di perlite, muschio macinato con un quarto di sabbia, 8 parti di torba con 2 parti di sabbia e 1 di carbone vegetale macinato, o radici di felce arborea . Questi componenti o i substrati già preparati si trovano facilmente in qualunque vivaio ,sempre e quando è leggero favorisce una buona umidità, ossigenazione e supporto fisico per la pianta

3 – Crea un vuoto nel substrato e deposita l’orchidea assicurandoti che questa faccia bella figura, con l’attenzione di non sbattere le fragili radici. . se ti risultano difficili da sistemare e rimangono fuori del substrato, questo non danneggia la pianta, inoltre in poco tempo svilupperà le nuove.

4 – in questa tappa di crescita (acclimatazione) il fattore più importante è l’umidità, la pianta viene da un ambiente con 100 %% di umidità relativa. Mantieni il substrato umido, è miglio spruzzarla con una bottiglia con aspersor. Se l’ambiente è molto secco, metti la pianta in una scatola plastica semitrasparente, può essere una scatola plastica, una borsa plastica gonfiata o la parte inferiore di una bottiglia plastica di una bibita, per ottenere un ambiente umido durante i primi due mesi più o meno, apri la scatola o la borsa per almeno un’ora al giorno per ventilare la pianta. Magari non è necessario. Non esagerare nella quantità di acqua per evitare che le radici marciscano. . . in quello molto occhio. ! !

Benché la pianta richieda un ambiente umido la ventilazione è importante, poiché previene la formazione di funghi. I fori ai lati del vaso da fiori aiuteranno. Tieni presente che la ventilazione non significa correnti d’ aria molto forti che potrebbero contribuire alla disidratazione e morte della pianta, bensì piuttosto un scambio leggero e normale dell’aria attorno alla pianta.

5 – non collocare mai la pianta sotto la luce diretta del sole, questo la disidraterebbe causandogli la morte. La pianta ha bisogno di luce indiretta, per più o meno 2 mesi e dopo si potrà aumentare la luce. I posti raccomandabili sono per esempio vicino ad una finestra o un lucernario o l’utilizzo di lampade fluorescenti.

6 – applica un fungicida ed un battericida ogni quindici giorni per evitare la putrefazione delle radici.

Diluiscilo abbondantemente, si può usare la formula 20-20-20, 1/3 di cucchiaiata in un gallone di acqua, ed abbonda una volta a settimana. . quindi ogni 15 giorni.

7 – quando la tua orchidea, sarà cresciuta un po’ più cambiagli il vaso da fiori con uno più grande e rimpiazza il substrato con un altro composto da pezzi più grandi degli stessi componenti menzionati precedentemente, collocandoli ai lati delle radici come se fosse un tramezzino. Puoi usare anche muschio o qualche pezzo di tronco di albero di tessitura brusca o sughero.

In questa tappa come nella precedente non può lasciare che la pianta si secchi, per quello che devi annaffiarla quanto è necessario. La quantità di irrigazione dipende dal substrato che si si è usato per piantare l’orchidea e quanta acqua può mantenere. In generale va innaffiata ogni due giorni, dipende dal tuo clima.

Buona fortuna! ! Goditi la tua orchidea! !

Aspetto ti avere aiutato

CIAO!!!!!!

P.S : Grazie mille il mio amico Ale72 per aiutare con la traduzione.

Baci

quote:

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Complimenti, un vero articolo scientifico 😀 😀 😀

Credo che si possa coltivare in serra, visto che serviranno solo per nutrire i bruchi.

Io sono interessato solo a frutti tropicali che si possano mangiare, anche se le foglie dei miei Guava una volta sono anche servite a nutrire degli insetti-foglia di origine Tailandese.

Paolo

un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com

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SALUDOS DESDE NICARAGUA

Ciao Fabrizio

Sì, ho capito, so l’importanza di queste piante, indipendentemente dalla loro valore ornamentale.

Della stessa pianta sono derivati composti bioattivi per la fabbricazione di medicinali.

Butterfly della sottofamiglia Uraniinae mangimi su di esso. Specie del genere Urania nelle América, e genere Chrysiridia in Africa.

Un notevole esempio di evoluzione
è in movimento, qui in America Centrale il rapporto con la tossicità di questa pianta e le larve di Urania, che su mangimi di esso.
Nel suo stato di larva, questi Uranias
mangimi sul Omphalea, che produce alcaloidi che colpiscono il sistema nervoso degli insetti. Migrazione di Urania è dovuto al livello di tossine nelle foglie delle piante, costringendoli a volare da la Costa del Pacifico alla costa caraibica, per trovare meno tossici impianti per la nuova generazione di larve.

Il piante Omphalea produrre tossine in risposta alla pressione dalle larve di Urania, ma le larve si sono adattati a tale veleno attraverso le generazioni …!!!cose delle l’evoluzione!!!!

Urania fulgens, non è veramente una farfalla è una falena, ma anche è chiamato qui in Nicaragua : Farfalla della notte….ammirati per la sua bellezza e molteplici colori.
La femmina ha la capacità di mettere un totale di 450 uova.

Le piante del genere Omphalea é costituita da 17 specie, che sono tutti tropicale arbusti, alberi o viti, 12 di loro sono nativo de América, 4 sono endemiche del Madagascar e di 1 in Africa.

Omphalea diandra

É un Bejuco o una liana scalatore
con foglie alterne fino a 30 m di altezza. Ramoscelli pubescent con secrezione acquosa rosso. Foglie di forma ellittica a oblunghi, 8-21 cm di lunghezza e 5.15 cm di larghezza, apice ottuso, arrotondati di base con due ghiandole…..uffff

Infiorescenza in pannocchia 10-50 cm di lunghezza,brattee 2-3.5 cm di lunghezza..con fiori staminati i pistillati, sepali con 1.5-2.5 mm di lunghezza, generalmente con 2 stami

Loro habitat è la foresta pluviale nel Mar dei Caraibi. Con un sacco di umidità
Las piante sono in rapida crescita ed a temperature superiori a 10 ° C

Se, sono in grado di ottenere le sementi per le due….ma dovrà aspettare che raccoglie nel mio prossimo viaggio i boschi.

Spero di aver aiutato un po…ma sono ‘limitato di cattiva traduzione..scusa, scusa non parlo italiano.

Ciao, un abbraccio

PS: Se, io studio Botánica in la University National Agraria dal Nicaragua

SALUDOS DESDE NICARAGUA

Scritto Da – ana patricia on 21 Dicembre 2008 14:06:21

Ciao a tutti..

Scusa il ritardo Fabio

Ci sono 17 specie del genere Omphalea… 12 distribuiti in América, di quattro specie che si trovano in Nicaragua, ho visto solo tre entrambi crescere selvatici. :

–Omphalea diandra

Liana, fino a 30 m di altezza
Ho visto in foreste sempreverdi
in ´zona Atlántico e Caraibi del mio paese a 0-300 msnm.

–Omphalea oleifera

Alberi, 8.30 m di lunghezza.
Ho visto,sulle strade della zona del Pacifico del Nicaragua, anche nei giardini dell ‘Università dove studio.

– Omphalea triandra

Si tratta di un albero.I grani di frutta sono delicatamente dolce e sano. Esso è distribuito nei Caraibi

Scusa..scusa nessuno qui le piace come pianta ornamentale … certo che ti interessano, Fabio ??? 🙂 A meno che non è solo per piante ornamentali?

Un abbraccio

SALUDOS DESDE NICARAGUA

Scritto Da – ana patricia on 20 Dicembre 2008 17:09:53