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  • green68
    Partecipante
      17 Ottobre 2007 alle 13:04 #4262

      Salve “amici delle palme”… sto raccogliendo un pò di semi delle specie in oggetto…..
      secondo voi, per avere certezza che dai semi non nascano degli ibridi, quanto dovrebbero essere distanti gli esemplari delle 2 specie?

      Gianpiero

      Scritto Da – green68 il 17 Ottobre 2007alle ore 13:05:49

      pietropuccio
      Partecipante
      Posts: 3142
        17 Ottobre 2007 alle 18:26 - Views: 669 #34183

        Ciao Gianpiero,
        dipende molto dagli insetti impollinatori e dalle distanze che possono percorrere, e potrebbe trattarsi anche di distanze di qualche centinaio di metri. Ad ogni modo la certezza si può solo avere nelle aree di origine in popolazioni isolate, anche perchè non è detto che quelle che si trovano in giro non siano già degli ibridi.

        Pietro Puccio
        Palermo
        Zona climatica 9b/10a (USDA)
        Temperato subtropicale (Koppen)

        Pietro
        Palermo
        Zona (USDA) 9b
        https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

        17 Ottobre 2007 alle 20:26 - Views: 980 #34184

        io notato che la maggior parte di washingtonia di nuova generazione nella mia zona sono gia degli ibridi,io ne ho una grande sicuramente e una filifera,e poi un’altra grande fatta da seme e mi sembra una robusta ma non ne sono sicuro mi sembra un ibrido,ne ho 4 in più di circa 3/4 anni nate da sole,ogni tanto ne trovo qualcuna in giardino.ma non so quale siano

        delli paoli giuseppe

        CaioPosts: 1336
          17 Ottobre 2007 alle 21:55 - Views: 867 #34185

          Ma da adulte non si riescono ad evidenziare per la differenza dei loro semi od altro ???
          Anche io ne ho diverse, sembrano tutte uguali, solo che ci sono delle nette differenze tra individui ed individui sulla circonferenza del tronco, pur rimanendo invariare la velocità di crescita.

          quote:


          io notato che la maggior parte di washingtonia di nuova generazione nella mia zona sono gia degli ibridi,io ne ho una grande sicuramente e una filifera,e poi un’altra grande fatta da seme e mi sembra una robusta ma non ne sono sicuro mi sembra un ibrido,ne ho 4 in più di circa 3/4 anni nate da sole,ogni tanto ne trovo qualcuna in giardino.ma non so quale siano

          delli paoli giuseppe


          18 Ottobre 2007 alle 6:50 - Views: 981 #34186

          secondo me ci vorrebbe un esperto anche perche gli originali sono stati portati in italia da circa 200 anni.e quelli che si vendono da molti anni sono stati fatti da semi presi in italia,

          delli paoli giuseppe

          green68
          Partecipante
          Posts: 144
            18 Ottobre 2007 alle 14:09 - Views: 924 #34187

            Le differenze tra le due specie sono piuttosto nette negli individui adulti molto vecchi, ma davvero gli esemplari più giovani hanno spesso caratteri intermedi (senza contare che alcune caratteristiche sono più evidenti negli individui adulti piuttosto che in quelli giovani); per la verità non avevo considerato che anche gli esemplari più vecchi, come quelli raffigurati e che hanno le caratteristiche tipiche delle rispettive specie, potessero già a loro volta essere ibridi….vorrà dire che le pianterò e sul cartellino ci aggiungerò un bel punto interrogativo
            Saluti
            Gianpiero

            (W. filifera, stipite cilindrico e massiccio, foglie grigio-verdi, segmenti eretti… di fianco si vede lo stipite di una W. robusta)

            W. robusta, tronco a zampa d’elefante, portamento più slanciato, foglie di colore verde brillante, foglie con segmenti flaccidi

            CaioPosts: 1336
              18 Ottobre 2007 alle 19:54 - Views: 866 #34188

              Grazie per le foto e per le chiare delucidazioni, saluti Green a presto. 🙂 🙂

              Scritto Da – caio on 18 Ottobre 2007 22:31:55

              pietropuccio
              Partecipante
              Posts: 3142
                18 Ottobre 2007 alle 20:00 - Views: 670 #34189

                Ciao a tutti,
                forse può essere utile qualche data.
                La prima Washingtonia ad essere scoperta è stata la filifera, in California, dal botanico ceco Benedikt Roezl nel 1869, che ne inviò i semi in Europa. Le prime fruttificazioni si ebbero a Sanremo (Giardino dell’Hotel West End, 1891), Palermo (Giardino Garibaldi, 1892) e Cannes (Villa Delices, 1893). Un esemplare messo a dimora a Villa Trabia (Palermo) nel 1882, fiorito nel 1898, è tuttora esistente.
                La Washingtonia robusta fu introdotta intorno al 1886 (Orto Botanico di Palermo), ma la prima fioritura in Italia (1904) si ebbe a Villa Sperlinga (Palermo). L’esemplare messo a dimora a Villa Trabia nel 1892, quindi da seme di sicura origine, è ancora esistente.
                Sicuramente quindi nei giardini storici italiani vi saranno ancora esemplari “puri”, ma come detto da Giuseppe, non vi può essere certezza per tutta la loro progenie.

                Per distinguere le due specie adulte, le foto di Giampiero sono chiarissime (complimenti, hai preso al volo anche l’aereo!). Nel caso di piante giovani, con foglie a portata di occhi, è pure abbastanza facile la distinzione, nella W. filifera infatti le spine lungo i bordi del picciolo, sono sempre di dimensione degradante dalla base (attaccatura al fusto) verso la foglia, sono invece sempre di dimensione costante lungo tutto il picciolo nella robusta. Il loro colore ha la stessa tonalità chiara del picciolo nella filifera, mentre è decisamente più scuro (rosso bruno) nella robusta. L’hastula, ossia la porzione di picciolo che penetra nella lamina foliare (vedi foto), è molto pronunciata ed appuntita nella filifera, lunga intorno a 10 cm in una foglia adulta, e generalmente ottusa e intorno a 2, 3 cm nella robusta. Queste caratteristiche sono visibili anche nelle foglie secche.
                Queste sono foglie di filifera, da notare le dimensioni delle spine rispetto alla larghezza del picciolo, il loro colore non distinguibile da quello del picciolo e l’hastula:

                Queste invece sono di robusta, notare oltre l’hastula, le dimensioni ed il colore delle spine che si distingue perfettamente anche nella foglia secca:

                Questa foto infine mostra insieme, per un più facile confronto, due piccioli di filifera (a sinistra) e due di robusta (a destra):

                Pietro Puccio
                Palermo
                Zona climatica 9b/10a (USDA)
                Temperato subtropicale (Koppen)

                Pietro
                Palermo
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                https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                18 Ottobre 2007 alle 20:09 - Views: 980 #34190

                pietro l’ultima foto ( mostra insieme, per un più facile confronto, due piccioli di filifera e due di robusta )e molto utile

                delli paoli giuseppe

                ffeeddee
                Partecipante
                Posts: 2761
                  13 Marzo 2008 alle 18:29 - Views: 1031 #34191

                  Ecco 4 Filifera a Taormina, dove ho visto poche Robusta e piuttosto giovani, per cui ho preso alcuni semi
                  ciao

                  GabrielPosts: 300
                    14 Marzo 2008 alle 13:13 - Views: 851 #34192

                    Ciao a tutti,

                    Grazie mille Pietro, per queste notizie storiche molto interessanti ed affascinanti. Spero in una prossima puntata  ;-) . Le foto sono utilissime per distinguere le 2 specie.

                    Gabriel:-)