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La washingtonia Filifera in alcune aree del nord ce la può fare, negli inverni più freddi le foglie si danneggiano completamente ma, data la velocità di crescita, la palma si presenta bene già alla prima estate successiva.
Questa è a Milano Marittima in provincia di Ravenna, dove quest’inverno c’è stata tanta neve e temperature molto basse in febbraio. Ha il sole solo fino al primissimo pomeriggio ed è a 40 m. dal mare adriatico in pura sabbia
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)Scritto Da – ffeeddee il 12 Marzo 2012alle ore 10:27:03
Oggi ho raccolto i semi maturati lo scorso autunno, c’erano anche piantine già nate ma forse dello scorso anno
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Ciao Federico, quella in foto non è una filifera.
Enzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare) zona 9b
anche a Jesolo c’è qualche Filifera in giro per la città, soprattutto all’interno del parco acquatico, non so come sono messe ora…
A Bassano del Grappa all’interno di un’azienda c’è una bella filifera che sta decisamente meglio rispetto a quella della foto postata da Fede (che a sto punto è da definire se Filifera o no…)
Le mie in serra fredda invece sono le palme messe peggio…ogni anno le foglie perdono vivacità di colore e diventano gialle per poi riprendersi in primavera. Resta il fatto che ogni anno ne muoiono parecchie, ero partito con quasi una cinquantina ora ne ho solamente sette…
Moris
sulla spiaggia di Rimini wash. filifera passa l’inverno meglio di wash. robusta.
Anche a me quella in foto sembra una washingtonia robusta.
Assodato che la Palma sulal foto di Fede e una W. Robusta, il problema su danni fogliari non penso sia dovuto alle minime temperature, quanto al salmastro che riceve quotidianamente.
Avete notato se le differenze di bruciatura tra W. Robusta e filifera sono proporzionali alla loro distanza (o maggiore altezza) rispetto al mare ?
Io ho notato qui nella riviera laziale (poi entrano in gioco anche i venti predominanti) che le Washingtonie risentono molto dell’aria salmastra, più sono collocate vicino alal spiaggia e più sono piccole, maggiori sono i danni fogliari.
quote:
sulla spiaggia di Rimini wash. filifera passa l’inverno meglio di wash. robusta.
quote:
quanto al salmastro che riceve quotidianamente.
Concordo pienamente!infatti anche quella trachycarpus se la passa male.
Robusta dunque? pensavo fosse una filiera vista la maggior resistenza al freddo rispetto a queste altre che sono un po’ più distanti dalla spiaggia infatti ha preso gli ultimi tre inverni molto male, alcuna sono morte, altre hanno le foglie completamente secche. Negli ultimi tre inverni oltre alla neve abbondante le temperature sono scese fino a -11° C (dati dell’aeroporto che è a diversi km dal mare)
questa è una foto di ottobre della prima sul mare
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Ciao Fede, si sono tutte robuste. La filifera pura ha il tronco molto più massiccio e tozzo.
Se riesco a fotografarle, quando passo per la statale ionica, c’è un vivaio che ha piantato nel parco privato, in contemporanea sia filifere che robuste.
vederle vicino è impressionante, sia per le differenze che per la velocità di crescita!!
Se posso,vorrei solo suggerire di non essere estremamente sicuri quando si osserva una Washingtonia da lontano nel dire che sia una specie o l’altra.A meno che le caratteristiche non siano ovviamente eclatanti.Mi è capitato più volte di osservare da lontano degli esemplari che sembravano robusta e che invece ad un esame
ravvicinato si sono rivelati filifera.Senza considerare che esistono anche gli ibridi tra le due specie ed anche in numero notevole.Suggerirei pertanto di sciogliere la “riserva” solo dopo un esame ravvicinato del picciolo fogliare. Saluti,
Sergio.
il gruppo del mio precedente messaggio ha dei tronchi molto larghi, si abbracciano in due persone, in quella sul mare il tronco è un po’ più sottile, i piccioli fogliari sono troppo in alto, dovrei usare un teleobiettivo
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Salve Sergio e ben riletto, hao avuto modo di notare le problematiche che hanno le Washingtonie alla presenza di salsedine nell’aria ?
quote:
Se posso,vorrei solo suggerire di non essere estremamente sicuri quando si osserva una Washingtonia da lontano nel dire che sia una specie o l’altra.A meno che le caratteristiche non siano ovviamente eclatanti.Mi è capitato più volte di osservare da lontano degli esemplari che sembravano robusta e che invece ad un esame
ravvicinato si sono rivelati filifera.Senza considerare che esistono anche gli ibridi tra le due specie ed anche in numero notevole.Suggerirei pertanto di sciogliere la “riserva” solo dopo un esame ravvicinato del picciolo fogliare. Saluti,
Sergio.
Federico,per quello che riguarda il gruppo di palme, sono d’accordo sul fatto che siano “filifera”,il tronco è cilindrico e,soprattutto,i piccioli sembrano essere quelli della filifera,senza la macchia scura alla base e con spine chiare e piccole.Almeno per quello che vedo sembra che siano così.I miei dubbi sono riferiti all’esemplare singolo che visto da lontano mi farebbe pensare più ad un ibrido che alla robusta.Ma non potendo esaminare i piccioli uso il condizionale,potrei sbagliarmi.
Caio,sono rimasto recentemente stupito nel vedere le Washingtonia del lungomare di Ostia-nord molto bruciate.Poichè a Roma sono rimaste intatte, probabilmente il fenomeno è anche dovuto alla notevole percentuale di salinità nel vento marino di Ostia. Non so però se nel caso della Washingtonia di Federico la causa sia la stessa perchè bisogna considerare che il litorale adriatico in inverno è sensibilmente più freddo di quello tirrenico.
Saluti,
Sergio.
Quella in foto, anche se fosse un ibrido, ha veramente poco della Filifera.
Il danno è dovuto alle minime se è a 40 metri dal mare come scrive Federico.
Enzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare) zona 9b
Si la precisazione di Fede sui -11 la dice lunga sulla differenza di temperatura tra i due litorali.
Per quanto concerne la salinità contenuta dall’ambiente circostante le spiagge, ho verificato ad Anzio in particolare sulla riviera di ponente circa una ventina di anni fà hanno piantumato almeno un km di strada adiacente le grotte di Nerone, per i primi dieci anni durante il periodo invernale, quindi di minor vigore si presentavano tutte con le foglie “sbruciacchiate”, un orrore alla vista, poi con la veloce crescita della specie il problema è andato via via diminuendo, ora che le chiome rasentano i 4 o 5 piani degli edifici vicini sembra non presentarsi più il problema.
Ieri invece sono sceso a Piana delle Orme per una fiera ed ho visto che di phoenix in zona non ve ne sono quasi più ed ho notato purtroppo le prime washingtonie aggredite dal parassita.
La sorpresa è stata di vedere invece molte Syagruss e Butie intatte, almeno quelle !
Per la serie Washingtonia al mare, queste sono in spiaggia a Marina di Ravenna, le foglie si rovinano negli inverni più freddi
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Robusta?
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Scritto Da – ffeeddee on 12 Marzo 2012 23:03:15
Suggerirei pertanto di sciogliere la “riserva” solo dopo un esame ravvicinato del picciolo fogliare. Saluti,
Sergio.
seregio buonasera sono carlo da bologna , visto che attualmente sono alla ricerca di una filifera da mettere a terra (e che precedentemente due wash. presumibilmente robusta sono decedute in giardino)può indicare quali sonole differenze più evidenti tra le due varietà che si possono riscontrare sul picciolo fogliare o in altre parti della pianta?
saluti carlo
Washingtonia filifera
Washingtonia filifera
Foto scattata a Stanghella oggi, piccolo paesino posto nel sud della Provincia di Padova, zona USDA 8 b
quote:
Foto scattata a Stanghella (oggi), piccolo paesino posto nel sud della Provincia di Padova, zona USDA 8 b
Washingtonia filifera
ciao, veramente bella,specialmente il verde scuro del fogliame.mi puoi dare indicazioni sulla posizione della pianta e se hai inverni
tipo pianura padana.grazie
La filifera può reggere fino a -8°C, ma nella Valpadana occidentale la troppa umidità invernale non le da fastidio?
Stefano
Roma
di solito qui in val padana non ce la fanno.3 robusta e 1 filifera grosse ,non sono durate molto,é rimasto solo il tronco.dopo anni sono ancora li da vedere,ricoperti di edera.la palma della foto,ha un verde molto intenso,di solito le washi.sono piu sbiadite,non mantengono le foglie cosi intatte fino a meta tronco,non vedo i fili all’apice delle foglie.anche il clima del paese dove e piantata ha il classico clima padano con gelo e neve.pianta inosuale,veramente bella,e resiste anche al gelo.che fortuna.ciao
re: non é per caso che sia un sabal?
A me sembra un ibrido onestamente. Soprattutto per il rosso alla base del picciolo e le foglie che risultano belle verdi e le spine sembrano abbastanza grandi e rossicce
Scritto Da – filifero on 21 Dicembre 2014 18:10:56
A me addirittura ricorda la Brahea edulis
Pozzallo
quote:
A me addirittura ricorda la Brahea edulisPozzallo
Non è un po’ grossa?
Stefano
Roma
Scritto Da – Stefano De C. on 26 Dicembre 2014 22:02:34
il mistero continua. 😎
Presumo che la risposta sia negativa ma, per curiosità…
in Pianura Padana, nelle grandi città, sono presenti specie di Washingtonia?
Pozzallo
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