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Quando è stato realizzato il Porto diRoma, circa 15 anni fa,il comitato direttivo decise di piantare all’interno del comprensorio alcune T. campestris. Questo tratto di costa è stato sempre difficile per la vita delle palme. Sono state piantate in passato sul lungomare sia Phoenix canariensis che dactylifera ed anche Washingtonia robusta con risultati molto deludenti. Molte piante sono morte e le poche rimaste hanno un aspetto pietoso, sono in gran parte bruciacchiate.Più che al freddo invernale che comunque non è eccessivo,penso ad un alto tasso di salinità che il vento acquista in quel tratto di costa e che potrebbe essere la causa delle morti. Pertanto quando ho visto tutte queste T. campestris (ne ho contate ben 27)adulte piantate praticamente sul mare,ho pensato tra me e me che il comitato del porto aveva buttato parecchi soldi e che le piante si sarebbero seccate entro breve tempo così come avevano fatto le altre.Ho preso un grande abbaglio. Non solo le palme non sono morte ma, dopo molti anni, godono di ottima salute, così come appaiono nelle foto seguenti, sopportando egregiamente i venti salini.
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Trithrinax campestris
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