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  • green68
    Partecipante
      4 Novembre 2008 alle 14:35 #4465

      quote:


      Ciao Tico,è sempre un piacere risentirti, sopratutto quando parli bene di me!
      Scherzi a parte, come dici tu, veniamo a cose serie.Sarebbe certamente piacevole una riunione di palmofili con rigorosa mangiata finale ma, a mio parere, sarebbe più importante ricostituire in Italia un’associazione sul tipo della defunta “Beccariana”, con stampa di un bollettino o rivista ed alla quale potessero fare riferimento i coltivatori italiani di palme per incontri,quesiti, consigli,articoli, visite a giardini, gite, scambi ed infine,perchè no, anche mangiate.Queste associazioni esistono in quasi tutti i paesi occidentali e non. In Australia, su circa 20 milioni di abitanti, ne esistono 4 o 5, ognuna con un proprio bollettino o rivista.
      In Italia sembra purtroppo che siamo talmente litigiosi che, appena formata un’associazione, cominciamo molto presto a litigare ed in breve tempo la distruggiamo.

      Federico,a proposito del cuore di palma, mi è capitato di leggere recentemente su internet che in Brasile è stato creato l’ibrido fertile

      Euterpe edulis x Euterpe oleracea

      più vigoroso delle specie genitrici, in grado di fornire un cuore di palma più grosso e sembra anche più saporito per cui questo ibrido si sta diffondendo in Brasile con grande velocità.
      Addirittura qualcuno (www.rarepalmseeds.com) sta già vendendo i semi su internet.


      quote:


      Caro Sergio, mi fa molto piacere averti dato il “la” per questa grandiosa proposta.

      È un vero peccato che in Italia non ci sia un’associazione organizzata e attrezzata come l’hai descritta. È chiaro che fondarne una richiederebbe non solo notevoli competenze in materia (e con te e gli altri Maestri non credo proprio che manchino) ma anche un grande impegno da parte dei fautori.
      Credo però che ne varrebbe ampiamente la pena e le soddisfazioni sarebbero molto maggiori delle fatiche. Io sarei molto entusiasta d’iniziare quest’avventura.
      Coraggio, italici palmofili… Facciamo l’associazione!
      Che ne pensate?
      (Scusate l’o.t., semmai apriamo un topic apposta…)
      Principes plantarum amamus


      Ho quotato i messaggi inerenti una eventuale Associazione di palmofili italiani in questo nuovo post perchè mi pare utile aprire una discussione specifica sul tema;
      l’idea è semplicemente affascinante quanto impegnativa, ma è la prima volta che un forum specifico ha permesso a molti appassionati di incontrarsi; credo che sia
      forse troppo ambizioso pensare di poter costituire una associazione con una caratterizzazione scientifica come era Beccariana, ma si può pensare ad una associazione amatoriale, pur con un proprio bollettino, su cui pubblicare schede, esperienze di coltivazione, di viaggi, di visite ad Orti e giardini, di mostre…….

      io dò la mia più totale disponibilità ed approvazione, per ora l’importante è cominciare a discuterne…..

      un saluto a tutto il forum
      Gianpiero

      SergioPosts: 671
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        5 Novembre 2008 alle 15:44 - Views: 747 #37288

        Ciao Gianpiero, è indubbiamente utile discutere su questa possibilità. A mio parere fra i varii problemi da risolvere tra cui la sede, lo statuto ecc.,il più importante è quello di trovare la persona che faccia il segretario dell’associazione. Questa figura è molto importante perchè soprattutto da lui dipende il successo o meno dell’associazione stessa.Quindi una persona con una certa personalità, dotata di buone qualità organizzative, di entusiasmo e di molto tempo a disposizione.
        Il primo segretario di Beccariana era molto in gamba ed aveva portato l’associazione in relativamente poco tempo a circa 200 iscritti. Poi, dopo una fase di liti varie, è stato sostituito da un’altra persona la quale, non avendo evidentemente capacità simili a quelle del suo predecessore,ha fatto franare in breve tempo l’associazione.
        Ho volutamente riportato questo fatto per sottolineare l’importanza della figura del segretario. Tutti gli altri (presidente, tesoriere, consiglieri, i soci stessi) certamente lo aiutano ma egli stesso rimane comunque il perno di tutto.
        E’ un mio punto di vista e non è detto che sia quello giusto.C’è una discussione in atto, ognuno può dire la sua.

        HoracePosts: 831
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          5 Novembre 2008 alle 16:03 - Views: 834 #37289

          vista l’esperienza e la competenza potresti essere tu Sergio o Pietro, uno fa il segretario e l’altro il presidente. 😀

          Moris

          TomasPosts: 64
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            5 Novembre 2008 alle 21:25 - Views: 873 #37290

            Lo sapevate che … http://www.beccariana.com/

            Tomas

            pietropuccio
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              6 Novembre 2008 alle 7:46 - Views: 601 #37291

              quote:


              Lo sapevate che … http://www.beccariana.com/

              Tomas


              Lo sappiamo, come sappiamo che chi utilizza il nome della associazione lo fa senza averne alcun titolo, tutti gli organi della stessa sono decaduti da almeno otto anni.

              Pietro Puccio
              Palermo
              Zona climatica 9b/10a (USDA)
              Temperato subtropicale (Koppen)

              Pietro
              Palermo
              Zona (USDA) 9b
              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

              SergioPosts: 671
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                6 Novembre 2008 alle 15:41 - Views: 738 #37292

                Moris,personalmente sono disponibile a dare tutto l’aiuto possibile come socio, ma non a candidarmi per una delle posizioni di cui parli.A mio avviso non è determinante essere profondamente acculturati nell’argomento “palme” per espletare positivamente la funzione di segretario, sono più importanti le altre caratteristiche alle quali ho in precedenza accennato e certamente in questo Forum non mancano partecipanti che le hanno.

                Tico, mi sembra di notare che la tua proposta non abbia incontrato in realtà molto entusiasmo perchè comunque siamo poche persone a parlarne.Forse è il caso di soprassedere.

                Pietro che ne pensi?

                pietropuccio
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                  7 Novembre 2008 alle 7:28 - Views: 603 #37293

                  quote:


                  Pietro che ne pensi?


                  Ciao Sergio,
                  concordo pienamente.

                  Pietro Puccio
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                  Pietro
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                  https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                  ffeeddee
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                    7 Novembre 2008 alle 9:57 - Views: 733 #37294

                    quote:


                    Tico, mi sembra di notare che la tua proposta non abbia incontrato in realtà molto entusiasmo perchè comunque siamo poche persone a parlarne.Forse è il caso di soprassedere.


                    Forse è meglio, l’associazione mi sembra più una cosa del passato, meglio il social network, come questo forum, che magari potrebbe essere sviluppato ed arricchito, ad esempio potrebbe esser utile un sub-forum dove condividere altri siti esterni con le esperienze degli utenti, es altri forum, venditori, siti informativi, orti botanici etc.

                    che ne dite?

                    Federico

                    Ravenna

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                      7 Novembre 2008 alle 12:23 - Views: 810 #37295

                      sì Sergio hai ragione, dicevo per dare il giusto riconoscimento a chi come voi ha una grande esperienza e da il cuore per questa passione. Concordo sul fatto che sarebbe un impegno non indifferente, dovrebbe essere gestito da un segretario con responsabilità e competenza amministrativa, gestionale e manageriale tale da poter non far affondare la barca subito. Poi è un momento difficile ora in Italia e con questa crisi potrebbe risultare ancora più complicata la cosa. Me ne intendo poco, sono un palmizio novello ma credo che la difficoltà di far partire una cosa del genere sia anche quella che incontrerebbe un numero ridotto di appassionati qui in Italia; bisognerebbe anche interagire con l’estero per poter creare qualcosa di serio. Penso che sia più valida la proposta di Fede, mi sembra interessante.

                      Moris

                      TicusPosts: 44
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                        7 Novembre 2008 alle 18:18 - Views: 864 #37296

                        È un peccato, tanto più se si pensa, come dice Sergio, che associazioni simili esistono praticamente in tutto il mondo.
                        Vabbè, accantoniamo l’idea, almeno per ora…

                        Principes plantarum amamus

                        green68
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                          8 Novembre 2008 alle 15:30 - Views: 919 #37297

                          Peccato, a quanto pare i “palmofili” sono i soli a non essere riuniti in almeno una associazione, di seguito ne elenco giusto qualcuna tra quelle trovate dopo una breve ricerca in rete, escludendo le associazioni micologiche e di amatori di bonsai, presenti praticamente in tutte le province…..

                          Gianpiero

                          AIAS Associazione italiana amatori piante succulente http://www.cactus.it/default.asp
                          Associazione italiana mondo spinoso http://www.mondospinoso.it/menu.asp
                          Associazione amatori cactus & succulente http://www.amacactus.it/
                          Associazione internazionale cactus & Co. http://www.cactus-co.com/html/it_index.html
                          Associazione lombarda amatori orchidee http://www.alao.it/
                          Associazione laziale orchidee http://www.alorchidee.it/
                          Ass.ne emiliano romagnola amici delle orchidee AERADO http://www.aerado.splinder.com/post/10053988
                          AIPC Associazione Italiana piante carnivore http://www.aipcnet.it/
                          Associazione Amici Ticinesi delle orchidee http://www.ticino-orchidee.ch/ato/main.asp
                          A.T.A.O. Associazione Triveneta Amatori Orchidee

                          Carlo MoriciPosts: 263
                            • 10Topic
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                            9 Novembre 2008 alle 16:05 - Views: 805 #37298

                            Posso aiutare con vari suggerimenti, purché “The Italian Palm & Cycad Association” abbia un nome in Italiano e non in Inglese ;)

                            Fra tutto quello che s’e’ detto sopra la mia opinione dice che bisogna ormai evitare a tutti i costi i bollettini stampati, ed appoggiare tutto sulla web. Creare un sito dinámico e appoggiarlo su fori preesistenti (come questo). Inoltre consiglio di creare “cellule” locali di associati che facciano riunioni su vari punti del territorio, per mantenere un livello basale d’attivitá nelle varie regioni dove vi siano piú membri che altrove. Pensare in una sola riunione l’anno e’ troppo poco.

                            Qui in Spagna l’ABEPYC (Asociación Botánica Española de Palmeras Y Cycas) ha vari “nuclei” attivi, che funzionano e si riuniscono indipendentemente: Malaga-Marbella, Tenerife-Canarias, Elche-Alicante e Valencia. Le cellule vanno benissimo, ma l’associazione madre sta fallendo di nuovo, perché per motivi maledetti non ha ancora pubblicato i bollettini in internet. Gli autori si rifiutano di scrivere altri articoli, perché cio’ che non finisce in rete, muore sulla carta.

                            Carlo

                            Scritto Da – Carlo Morici on 09 Novembre 2008 16:08:01

                            TicusPosts: 44
                              • 9Topic
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                              10 Novembre 2008 alle 23:20 - Views: 864 #37299

                              quote:


                              …purché “The Italian Palm & Cycad Association” abbia un nome in Italiano e non in Inglese


                              STRAQUOTISSIMO!!!

                              Buona anche l’idea delle “cellule”.
                              Palmofili della Tirrena (= Toscana costiera), battete un colpo!…

                              Principes plantarum amamus

                              Lilio apuloPosts: 310
                                • 6Topic
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                                11 Novembre 2008 alle 21:56 - Views: 769 #37300

                                non funziona per vari motivi. Uno è l’esiguo numero degli appassionati in Italia, un altro è la forte limitazione climatica della gran parte della penisola. In Toscana non si possono coltivare più di una ventina di specie, a meno di non fare sofismi su diecimila provenienze diverse di Trachycarpus fortunei e Chamaerops humilis di tutti i colori. Un fattore che molti non considerano è che queste piante e ancor peggio le cycadacee, sono di una lentezza estrema nei nostri climi. Pensate a Federico che ha piantato la Jubaea 30 anni fa, se ci fosse stata un’associazione cosa avrebbe scritto anno dopo anno? quest’anno una foglia e mezzo, il 2007 una, il 2006 una e tre quarti….. si può fare un articolo sulla crescita della Jubaea? che senso avrebbe. Ci sarebbero solo le classiche domande dei nuovi iscritti (cosa che a suo tempo ho fatto anch’io come tutti), tipo ma da me la Bismarckia ce la può fare? è vero che la Parajubaea torallyi resiste a -5°C …e così via. Invece le associazioni di cactacee, orchidee, etc sono molto più dinamiche perchè le piante sono più dinamiche. Un anno fai delle ibridazioni di Astrophytum, dopo due anni hai già delle piante decenti e ci fai l’articolo. Non parliamo delle orchidee poi.
                                Morale, uno si prende un libro decente come quello di R.L. Riffle e l’argomento è chiuso. Resta sempre utile il confronto tramite i forum, lo scambio di informazioni ed esperienze e perchè no, anche quello di fare nuove conosceze, virtuali o reali.

                                Carlo MoriciPosts: 263
                                  • 10Topic
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                                  12 Novembre 2008 alle 1:27 - Views: 803 #37301

                                  Dici cose giuste, ma non vanno perse le speranze.

                                  – forte limitazione climatica della gran parte della penisola.

                                  Si, ma no. Il Nord Italia ha un clima veramente difficile e andrebbe confrontato con l’Europa transalpina, ma da Firenze in giú…

                                  Do alcuni dati approssimativi dalla Spagna:

                                  Nella penisola Iberica, fra Elche ed Alicante vi sono una quarantina di appassionati, e il clima e’ su e giu come Napoli. Un altro centinaio di palmofili vivono piú a Sud, fra Malaga e Valencia, in un clima simile a Sicilia-Calabria. Forse altri 60 alle Canarie, deliziati dal buon clima e altri 50 ancora sparpagliati nel resto del paese. Si nota inoltre che pochissimi appassionati di palme vivono nelle grandi cittá. La maggior parte nelle piccole cittá, di 50-300.000 abitanti.

                                  > In Toscana non si possono coltivare più di una ventina di specie, a meno di non fare sofismi su diecimila provenienze diverse di …

                                  E perché non fare sofismi? A me piacciono le specie “al naturale”, ma che c’e’ chi “filosofeggia” con Butyagrus, Parajubutia e Parajubutyagrus; o Trachycarpus fortunei ‘Wagnerianus’, ‘Win San’, o ‘Caespitosus’.

                                  – le associazioni di cactacee, orchidee, etc sono molto più dinamiche perchè le piante sono più dinamiche.

                                  Grande veritá.
                                  Aggiungo anzi che le palme sono meno collezionabili delle alte piante citate(salvo gran giardino ai tropici con mano d’opera abbondante. Il collezionismo e’ un motore di passioni personali che spinge avanti le associazioni.

                                  Scritto Da – Carlo Morici on 12 Novembre 2008 01:30:45

                                  ffeeddee
                                  Partecipante
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                                    12 Novembre 2008 alle 15:57 - Views: 733 #37302

                                    quote:


                                    Un fattore che molti non considerano è che queste piante e ancor peggio le cycadacee, sono di una lentezza estrema nei nostri climi.


                                    La lentezza delle cycadee ti consente di tenerle in vaso a lungo. Non sono belle solo le piante adulte..
                                    La frenesia della velocità a che serve?

                                    quote:


                                    Pensate a Federico che ha piantato la Jubaea 30 anni fa, se ci fosse stata un’associazione cosa avrebbe scritto anno dopo anno? quest’anno una foglia e mezzo, il 2007 una, il 2006 una e tre quarti….. si può fare un articolo sulla crescita della Jubaea? che senso avrebbe.


                                    La mia Jubaea ha colpito molto anche Caio che diceva che le sue son cresciute di più, mi piacerebbe vedere le foto di piante della stessa età per capire la differenza, ma nessuno che le posti (la mia ha la foglia più alta che supera i 3 m. da terra, a parte un po’ di protezione invernale è stata forse un po’ trascurata)

                                    quote:


                                    Resta sempre utile il confronto tramite i forum, lo scambio di informazioni ed esperienze e perchè no, anche quello di fare nuove conosceze, virtuali o reali.


                                    si concordo. Quanto alla pianura padana vorrei far notare che il clima recentemente è stato molto meno freddo, in particolare gli ultimi 2 inverni, ed inoltre il Trachycarpus e la chamerops oggi sono moltopiù diffuse nei giardini rispetto a 30 anni fa e da un po’ si iniziano a vedere anche Butie, washingtonie, phoenix canariensis..
                                    In somma la situazione non è stagnante
                                    ciao

                                    Federico

                                    Ravenna

                                    TicusPosts: 44
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                                      13 Novembre 2008 alle 11:08 - Views: 770 #37303

                                      Vedo che ci sono varie opinioni, si va dall’ottimismo a un velato pessimismo.

                                      In effetti secondo me (che per natura tendo più all’ottimismo) i modi e i mezzi per un’associazione non mancherebbero: i soci, che erano 200 all’epoca di Beccariana ma che proprio con la diffusione di internet potrebbero aumentare; le palme, che anche nel nord Italia possono esser coltivate con successo (pensate alla Liguria o al lago di Garda!), a maggior ragione se è vero che il clima si sta scaldando; l’esempio di associazioni di palmofili in tutto il mondo tranne che in Italia (e che siamo, diversamente associabili?!…); l’esempio di altri sodalizi, anche italiani, su cactus, orchidee, ecc.

                                      Magari per ora lasciamo stare, se son rose fioriranno (ma volete mettere una Brahea armata?…).

                                      Una cosa molto positiva da fare ora, secondo me, sarebbe strutturare meglio il forum: cioè raggruppare i vari topic per argomenti, invece di buttarli dentro alla rinfusa: tipo Classificazione, Morfologia, Coltivazione, Generi, Parassiti e malattie, Usi e simbologia, ecc…

                                      Che ne dite?

                                      Principes plantarum amamus

                                      Scritto Da – ticus on 13 Novembre 2008 11:10:01

                                      Scritto Da – ticus on 13 Novembre 2008 11:10:43