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Lo Stephanotis floribunda (sin. jasminoides)appartiene alla famiglia delle Asclepiadacee; è un interessante rampicante che produce fiori profumatissimi, tubulari, cerosi e, in condizioni favorevoli anche dei frutti contenenti molti semi piumati.
La pianta si trova in natura in Madagascar, nei boschi tropicali dell’Africa e in Asia; Probabilmente a causa del sinonimo (S.jasminoides) e dell’origine del Madagascar viene comunemente chiamato e venduto come “Gelsomino del Madagascar”.
E’facilmente coltivabile in vaso (30/35cm. diam.), anche in casa, e raggiunge anche 3m. di altezza; in piena terra anche di più.Le foglie, opposte, da ovate a ellittiche, sono coriacee e di colore verde scuro.
Lo Stephanotis è soggetto ad attacchi violenti di cocciniglia cotonosa: la difesa preventiva consiste nel far crescere la pianta in modo tale da creare una ventilazione all’interno e, quindi evitare che i rami si attorciglino tra di loro o sui tutori, “spalmando” i rami stessi su un graticcio a “ventaglio” e non come viene presentata nei vivai arrotolata su un cerchio di metallo; evitare, inoltre, in presenza di temperature elevate, spruzzature con acqua che creerebbero le condizioni ideali per la proliferazione della cocciniglia!Se nonostante tutti gli opportuni accorgimenti la maledetta cocciniglia dovesse colpire, personalmente non uso alcun medicinale, ma mi limito a violenti getti mirati (con il vaporizzatore) di acqua semplice o, in casi più gravi, acqua tiepida addizionata con scaglie di sapone di Marsiglia e una spruzzatina di alcool (dopo circa mezz’ora rispruzzare bene con acqua semplice per eliminare le tracce di sapone e alcool).
Il frutto impiega circa un anno per la maturazione. La fruttificazione è un evento non comune in Italia: la mia pianta che ha oltre 15 anni ed è coltivata in un vaso di 35cm., ha fruttificato solo quest’anno.
Il frutto maturo, come si può vedere dalle foto, cambia colore (tende al giallo/verde) e si apre per rilasciare (in natura) i semi che, come dicevo sopra, sono piumati per essere più facilmente trasportati dal vento.
Un’ ultima informazione: l’anno scorso ho seminato alcuni semi di Stephanotis da frutti raccolti da un mio vicino e ho ottenuto un paio di piantine che, in questi giorni stanno per fiorire: sembrano abbastanza simili alla specie.
Scritto Da – Elio Gulino il 11 Luglio 2007alle ore 19:57:12
Scritto Da – Elio Gulino il 12 Luglio 2007alle ore 00:12:47
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