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ciao a tutti
mi sono arrivati nuovi semi, e nello specifico:
Archontophoenix alexandrae
Dictyosperma album (aureum)
Washingtonia robusta
Sabal domingensis
Roystonea regiae la prossima settimana vorrei seminare, siccome l’hobby ti porta sempre a pensare a nuove tecniche, stavolta vorrei sperimentare qualcosa che ho in testa da un po’…
nello specifico vorrei utilizzare delle casse termiche senza fori di drenaggio, sul fondo mettere uno strato di argilla ( 2 cm circa ) e poi sopra mettere un substrato fatto dal 60 % di torba e dal restante 40 % da sabbia ( altezza totale del substrato argilla esclusa 6 cm circa ) , dopo ciò bagnare il tutto con acqua calda e chiudere ermeticamente la scatola.
di una cosa sono certo l’umidità interna sara’ sicuramente notevolmente superiore a quella esterna ed idem la temperatura..l’unica cosa che mi manca è chiaramente l’ossigeno e la luce ( che in germinazione non mi dovrebbero servire )
ad onor del vero senza mettere dentro alcun seme ho fatto la prova , mettendo dentro un termometro che mi misura la temperatura max e min, nonche’ l’umidita’ max e min
e vorrei prima di fare la semina monitorare l’andamento giornalmente per una settimanaho fatto per essere piu’ chiaro il procedimento, delle foto che illustrano il tutto:
che ne pensate di tutto questo ?? puo’ funzionare ??
saluti
Salvo
Scritto Da – salvoalt il 12 Aprile 2008alle ore 16:46:02
Ciao Salvo,
penso che il tuo metodo possa funzionare bene. Puoi appoggiare i semi direttamente sulla superficie, senza interrarli.Ogni tanto dai una spruzzatina d’acqua. La scatola di polistirolo va tenuta ovviamente chiusa e, possibilmente, non lontano da una fonte di calore. Auguri!
grazie sergio per la risposta…
ancora è presto per parlare..ma da questi primi 3 giorni di monitariggio..mi merge un fatto positivo e uno negativo..e nello specifico:
essendo la cassa chiusa ermeticamente ed impermiabile..l’umidita’ che si genera al suo interno è perfetta…lo strumento che ho messo all’interno mi da’ perennemente HI umidity…e sia sul coperchio che sulle pareti libere mi ritrovo goccioline ovunque..questo era il fattore positivo..
quello negativo è la temperatura..nel primo giorno la tempertura interna si è tenuta mediamente più alta rispetto all’esterno…dovuto al fatto che ho inumidito il terriccio con acqua calda..e quindi date le caratteristiche isolanti del polistirolo ho mantenuto la temperatura…
ma essendo questo un isolamento, come tutti i materiali isolanti ,non eterno ho perso man mano la temperatura..portandola praticamente a quella esterna..con una aggravante pero’..e cioe’ che avendo una inerzia termica con l’esterno praticamente durante le ore calde della giornata all’interno della scatola mi ritrovo una temperatura piu’ bassa…sicuramente acquisita durante la notte o il primissimo mattino ( specifico che avevo posizionato la cassa in ombra )
adesso l’ho spostata in pieno sole..ma mi aspetto dei cattivi risultati..in quanto penso che raggiungerà temperature troppo elevate…
allora ne ho pensata un’altra visti i risultati di umidità e cioe’, siccome ho un piccolo magazzino attrezzi..metto le scatole al suo interno e li attivo una stufetta tipo scaldobagno , e quindi tengo una temperatura quasi costante sui 30° che sicuramente avrò dentro la cassa, beneficiando della umidità che si crea…
ogni suggerimento è super gradito..fatemi sapere prima che faccio qualche cavolata..
ciao
Salvo
Scritto Da – salvoalt on 14 Aprile 2008 14:12:58
Ciao Salvo,
questo metodo va benissimo l’inverno qui nell’Italia centrale perchè la scatola di polistirolo, che può essere anche più grande in modo da poterci mettere semi anche di diverse specie, si tiene chiusa all’interno dell’appartamento vicino ad un termosifone ed i semi si spruzzano con acqua ogni tre o quattro giorni. Bisogna stare attenti a non esagerare con l’umidità perchè la nuova piccola radice può marcire facilmente. E’ un metodo empirico che si è visto funziona bene anche senza misuratori di temperatura e di umidità.Basta non esagerare con le spruzzate d’acqua. Periodicamente controlli i semi e poichè sono tutti poggiati sulla superficie, vedi subito quelli che stanno germinando o meno.Aspetti che la radice esca bene, almeno 1 o 2 cm. dopo di che puoi interrare il seme germinato in un vasetto singolo, continuando però a tenerlo vicino ad una fonte di calore e a non esagerare con l’umidità nel terreno perchè, ripeto,la nuova radice corre il rischio di marcire. Personalmente uso questo metodo: inserisco il vasetto con il terriccio un poco inumidito in un sacchetto di plastica per alimenti(tipo Cuki)e chiudo con l’apposito ferretto.In questo modo l’umidità rimane costante e non ho il problema di dover periodicamente innaffiare il vasetto. Quando la prima foglia è emersa per 3 o 4 cm., tolgo il vasetto dal sacchetto di plastica e lo tratto come deve essere trattata quella particolare specie di palma.
Sulla base delle esperienze fatte relativamente a questa fase, posso dire che l’eccesso di umidità è l’elemento più pericoloso (se escludiamo ovviamente le basse temperature).
quote:
Sulla base delle esperienze fatte relativamente a questa fase, posso dire che l’eccesso di umidità è l’elemento più pericoloso (se escludiamo ovviamente le basse temperature).
ciao sergio
mi hai fatto venire un atroce dubbio..quello che si crea all’interno della scatola è praticamente una condensa continua..quindi dall’alto ho un continuo gocciolamento…non è che mi marcisce il seme ???
Salvo
Salvo, se all’interno c’è gocciolamento vuol dire che hai messo troppa acqua!
Prova ad utilizzare solo uno strato di perlite di circa 6 o 7 cm.e non torba e sabbia che trattengono comunque acqua.
Perchè non metti sul fondo della scatola di espsnso, tra l’argilla espansa, un filo riscaldante da 25 W, magari con un termostato di regolazione?
Così puoi tenere socchiuso il coperchio per evitare umidità eccessiva. Quando le piantine saranno germinate mettendo un coperchio trasparente puoi trasformarlo in piccola serra per i primi mesi di crescita.
Cavo riscaldante e termostato si possono trovare in un negozio di animali, vengono usati per terrari per rettili (si trovano anche da acquistare in rete, aziendanaturaviva.com)
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
ciao amici…
seguendo i vostri consigli e quelli di sergio ( preziosissimi per me e lo ringrazio particolarmente per questo ) oggi ho fatto la semina…aggiungendo sopra uno strato di vermiculite per proteggere i semi da eventuali gocciolamenti..che comunque non dovrebbero esserci..
le casse infine sono all’interno di un piccolo magazzino attrezzi che ho condizionato a 30° con uno scaldobagno che si accende e si spegne ad ogni variazione..
che dire..speriamo bene…
grazie a tutti per i consigli..
Salvo
Scritto Da – salvoalt on 19 Aprile 2008 17:04:38
Credo che mettendo un cavo riscaldante interno da pochi W il consumo è certamente inferiore di quello della stufetta che scalda il piccolo locale. Poi per mia esperienza di semine tropicali il caldo dato dal basso è la cosa migliore per lo sviluppo di un buon apparato radicale.
Anche l’umidità è facilmente controllabile perchè l’aria calda tende a salire e si può tenere il coperchio un po’ sollevato.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
In bocca al lupo, Salvo!
Emanuela
quote:
In bocca al lupo, Salvo!
Emanuela
grazie speriamo bene……
Salvo
non voglio cantare vittoria anzi tempo..
pero’ oggi ho ispezionato una cassa dove ho seminato washingtonia robusta per verificare se il terriccio era umido..e mi si è attaccato un seme sulla mano..ebbene dopo soli otto giorni è già venuta fuori la radice…
il segnale è certamente da me considerato buono..immaginavo che questa doveva essere la prime fra le specie a venire fuori..ma non mi aspettavo che questo accadesse in una settimana..
Salvo
ciao a tutti
dunque la germinazione con mia grande soddisfazione sta andando meglio del previsto…
oggi aprendo una cassa per bagnare il substrato ho visto che anche il sabal minor è venuto fuori..e la washingtonia continua a meraviglia..
ecco le foto a 14 giorni dalla semina…
mi chiedevo visto che essendo i semi chiusi ermeticamente, e quindi ora al buio pesto..se non fosse il caso di cominciare a mettere le specie germinate sempre nella cassa fuori senza coperchio in ombra…
che dite ???
Salvo
quote:
mi chiedevo visto che essendo i semi … al buio pesto..che dite ???
Ciao,
c’è qualche particolare motivo per fare queste semine al buio?
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
quote:
mi chiedevo visto che essendo i semi … al buio pesto..che dite ???
Ciao,
c’è qualche particolare motivo per fare queste semine al buio?Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
ciao pietro…
sinceramente non so risponderti con precisione..io l’ho presa come nozione da vari amici vivaisti, che mi hanno detto sempre cosi…
in particolare io sono costretto visto che uso delle casse per mantenere l’umidità…
la mia incertezza ora è quella se continuare cosi..o mettere il tutto fuori..magari sostituendo il coperchio con un telo ombreggiante
Salvo
quote:
..io l’ho presa come nozione da vari amici vivaisti, che mi hanno detto sempre cosi…
Ciao,
da quel che so le uniche palme che i vivaisti seminano, non al buio, ma in ombra spinta, sono le Howea (alias Kentia), ma questo per farle volutamente ‘filare’ e vendere ad alcuni mesi dalla semina. Per il resto, le palme ‘rustiche’ da noi, da Marsala a Siracusa le ho viste seminate in cassette o fitocelle in pieno campo o al sole o sotto rete ombreggiante, solo in qualche caso, per mancanza di spazio, ho visto S. romanzoffiana seminate sotto i bancali.
Se vai a guardare sotto le Washingtonia che si trovano nei giardini di Palermo troverai prati di semi germinati, le Sabal minor me li ritrovo ovunque perchè sono distribute dagli uccelli.
Penso sia il caso di esporle gradualmente alla luce fadendo attenzione a mantenere la giusta umidità, vedo semi appena germinati con le radici in superficie e visto che già siamo in stagione secca non ci vuole molto a perderli. I semi di Roystonea e Dictyosperma invece è bene tenerli ancora a temperature più elevate di quelle che attualmente abbiamo, in particolare, di notte.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
quote:
..io l’ho presa come nozione da vari amici vivaisti, che mi hanno detto sempre cosi…Ciao,
da quel che so le uniche palme che i vivaisti seminano, non al buio, ma in ombra spinta, sono le Howea (alias Kentia), ma questo per farle volutamente ‘filare’ e vendere ad alcuni mesi dalla semina. Per il resto, le palme ‘rustiche’ da noi, da Marsala a Siracusa le ho viste seminate in cassette o fitocelle in pieno campo o al sole o sotto rete ombreggiante, solo in qualche caso, per mancanza di spazio, ho visto S. romanzoffiana seminate sotto i bancali.
Se vai a guardare sotto le Washingtonia che si trovano nei giardini di Palermo troverai prati di semi germinati, le Sabal minor me li ritrovo ovunque perchè sono distribute dagli uccelli.
Penso sia il caso di esporle gradualmente alla luce fadendo attenzione a mantenere la giusta umidità, vedo semi appena germinati con le radici in superficie e visto che già siamo in stagione secca non ci vuole molto a perderli. I semi di Roystonea e Dictyosperma invece è bene tenerli ancora a temperature più elevate di quelle che attualmente abbiamo, in particolare, di notte.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
ciao pietro
grazie intanto per i sempre tuoi preziosi consigli…
non ho capito bene però che debbo fare per le Washingtonia e i sabal, le altre ancora non germinano e le lascio in pace..che dici le butto fuori alle nostre temperature palermitane o le lascio altre due settimane li…
il problema mio principale sono le Washingtonia perchè sono quasi tutti germinati i semi e molti hanno già una radice di 2 cm e non avendoli interrati sono praticamente liberi e quindi stanno venendo fuori per la maggior parte distesi..non so quale è la migliore soluzione…
i sabal possono ancora aspettare ne ho visti su 100 solo 4 germinati..
nelle more ho voluto fare un piccolo esperimento con la Washingtonia ne ho tirato fuori 24 e li ho messi in vasetti da 8 in terriccio sabbia torba.. e li ho messi sotto una sterilizia augusta dove c’e perennemente ombra..per vedere che succede…
aspetto tuoi consigli grazie
ciao
Salvo
quote:
nelle more ho voluto fare un piccolo esperimento con la Washingtonia ne ho tirato fuori 24 e li ho messi in vasetti da 8 in terriccio sabbia torba.. e li ho messi sotto una sterilizia augusta dove c’e perennemente ombra..per vedere che succede…
Ciao,
se l’operazione è stata fatta con delicatezza, senza rompere nulla, dovrebbe andare tutto bene. Riguardo ai semi con ipocotile e radici all’aria, perchè non dai una ‘spolverata’ di terriccio in modo da coprirli?
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
tanto per tenervi aggiornati
a 24 giorni sono venuti fuori anche gli Archontophoenix alexandrae, devo dire che con mia grande soddisfazione il sistema ha funzionato meglio di quello che mi aspettavo..
ora attendo solo la nascita della Roystonea regia
avevo seminato all’aperto il 31 marzo diverse specie alcune uguali, sapevo che i tempi erano piu’ lunghi ma a distanza di un mese e mezzo neanche un accenno di germinazione…
devo dire che da ora in poi il mio sistema sarà questo…
mi incurioscono eventuali altre esperienze di germinazione di queste specie, per confrontare i tempi
Salvo
Scritto Da – salvoalt on 13 Maggio 2008 22:32:33
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