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  • 18 Agosto 2007 alle 1:58 #823

    Salve a tutti, sono un nuovo “iscritto”, e non sò se avete avuto modo di commentare lo sterminio di Palme che è in atto ormai da diversi anni in Italia.
    Sino a qualche giorno fà, ero sicuro di sapere tutto sul famigerato Rhynchophorus Ferrugineus o più comunemente detto Punteruolo Rosso (http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/difesa/rhinchophorus.htm).

    (nido di Punteruolo/Trakikarpos.

    Larve di Punteruolo

    Punteruolo rosso

    Premesso ciò, lo scorso inverno condividevo l’esperienza con un vivaista di zona, il quale mi accennnava però di aver sentito che in zona c’era l’infestazione di una Farfalla e non di un coleottero…….allora pazientemente, stampai da Internet una quindicina di pagine dedicate al famigerato PUNTERUOLO ROSSO, per capire meglio, convendo che allora la Bestia era il Punteruolo Rosso.
    Nel mentre ho dovuto abbattere e poi distruggere completamente due Chamerops humilis e due Trakikarpus fortunei, completamente invasi da larve, mentre due Phoenix canariensis ho inziato delle cure di prova, ma una settimana fà ho assisito ad una trasformazione che mi ha lasciato di stucco…..ho visto uscire le crisalidi da una delle Phoenix (quindi trattamento fitosanitario fallito) e con mio stupore ho visto svolazzare nel giardino alcune farfalle……

    Larva di Paysandia A.

    Vista posteriore

    Vista Laterale.

    Sono riuscito, grazie a Lulu ad inserire le foto per chiedere aiuto al Forum, ho deciso allora di trovare la misteriosa farfalla su Internet, ed ho purtroppo capito che esiste anche un’altra BESTIA divora Palme e si chiama Paysandia Anrchoron (http://meteo.regione.marche.it/agrometeo/notizie/schede_divulgative/scheda_pay_a4.pdf)
    A buoni intenditori poche parole, io già mi sono armato di retino e non solo.
    LA CACCIA E’ APERTA.
    P.s. se notate Palme infestate nei parchi, anche pubblici, sarebbe cosa opportuna avvisare il servizio fito sanitario Regionale, per una corretto monitoraggio e lotta dell’infestazione.
    Saluti a tutti, Claudio. 👿 👿 👿 👿

    Scritto Da – Caio il 22 Agosto 2007alle ore 22:36:08

    Scritto Da – Caio il 22 Agosto 2007alle ore 22:39:08

    Scritto Da – Caio il 22 Agosto 2007alle ore 22:42:16

    Scritto Da – Caio il 22 Agosto 2007alle ore 22:44:49

    Scritto Da – Caio il 23 Agosto 2007alle ore 09:25:16

    Scritto Da – Caio il 23 Agosto 2007alle ore 09:26:41

    Scritto Da – Caio il 23 Agosto 2007alle ore 09:27:54

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      22 Agosto 2007 alle 22:52 - Views: 995 #11389

      Possibile che nessuno ha avuto ha che fare con questi attacchi ?????
      Non è adottando la politica dello Struzzo, che si possono risolvere le cose in meglio, sopratutto per gli operatori del settore.
      Agire quando i buoi sono ormai fuggiti dalla stalla è troppo tardi.
      Anche se ancora non è stato individuato un protocollo o un pricipio attivo efficace contro questi parassiti, divulgare al massimo le informazioni, può per lo meno attivare un azione diretta di contrasto e monitoraggio.
      Nell’attesa che qualcuno prenda il coraggio per scrivere, cordialmente saluto. 😉

      pietropuccio
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        23 Agosto 2007 alle 9:27 - Views: 648 #11390

        Ciao Caio,
        chi vive al centro-sud, in particolare Puglia e Sicilia, conosce purtroppo già da tempo il problema, sono ormai migliaia le palme distrutte dal Rhynchophorus. A Palermo l’infestazione è a “macchia di leopardo” con zone dove ormai non esistono più canariensis. Personalmente ho nel giardino una sola canariensis in una zona periferica dove non vi è un’alta concentrazione di questa specie (al momento la dieta più seguita dal R.), e non ho visto attacchi, ma un esploratore sì, che però non è tornato indietro dai suoi compagni; purtroppo nel giardino vi è la più alta concentrazione di palme della zona, e se il R. decidesse, come spesso fa per necessità, di cambiare dieta, sarebbe per me un bel disastro.

        Pietro Puccio
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        Pietro
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          23 Agosto 2007 alle 9:53 - Views: 1001 #11391

          Salve Pietro, e grazie per il contributo.
          Intanto conoscere il male è già qualcosa per prevenirLo…..
          Al momento per il punteruolo sembra che la dieta è specifica e non ha in corso mutazioni.
          Diverso è per la Paysandia, la quale è arrivata in Italia con le Trithrinax del Sud America, ma già si è ben adattata sulle nostre Chamaerops e sopratutto Phoenix.
          Anche se quest’ultimo parassita è meno invasivo del Penteruolo, se lasciato fare, con pochi cicli riesce ad uccidere la piante ospite, inziando le colonizzazioni degli esemplari vicini.
          Qui per il momento abbiamo solo Paysandia e per esperienza diretta ho notato (sino ad oggi) che ha provato ad attaccare Syagrus e Jubaea ma è stata una prova negativa, in quanto hanno solo lasciato i segni su una foglia “di prova” per poi migrare su altre varietà, mentre Erythea, Sabal e Syagrus sono rimaste indenni.
          Per la tua Phoenix, sembra che il detterrente per il punteruolo, rimane quello di inserire acluni contenitori con della Naphtalina sulla Palma, da sostituire ogni 2-3 mesi, questo espediente serve solo a coprire l’odore delle infiorescenze maschili della Palme, che con il loro odore, o con l’odore dei tagli fogliari non protetti, attirano il coleottero.
          Per la lotta diretta, la pianta infestata con Paysandia può essere “ripulita con cura”, lavorando intorno alle ascelle fogliari, dove si annida al 90% la larva per una rimozione diretta e manuale.

          Larve dietro lamine fogliari di Trakykarpos f.

          La Farfalla di Paysandia invece, è solita volare ripetutamente su un areale molto ristretto, per cui con un pò di pazienza la si riesce a catturare.
          Tutto quanto riportato “purtroppo” è frutto di esperienze dpersonali, è se qualcuno conosce altre metodologie è pregato di contribuire in merito. Grazie 😀
          Saluti Pietro. 😉 😉 😉

          pietropuccio
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            23 Agosto 2007 alle 13:21 - Views: 641 #11392

            quote:


            Al momento per il punteruolo sembra che la dieta è specifica e non ha in corso mutazioni.


            In realtà la dieta non è specifica (verso la canariensis), solo una preferenza, anche per l’abbondanza da noi di questa specie, la dactylifera è ugualmente attaccata (del resto è arrivata con questa specie) e sono già noti attacchi sporadici ad altri generi di palme e non.
            Ciao

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              23 Agosto 2007 alle 14:14 - Views: 1000 #11393

              Che bruttissima notizia che ci dai Pietro.
              Per fortuna il Punteruolo Rosso qui non è ancora arrivato, ma mi limitavo a riprotare quanto citato in bibliografia.
              Scusa ma nella tua citazione “Palme e non”, parliamo sempre di monocottilendoni, oppure “l’Amico” si ciba proprio di tutto ???? 👿
              Sempre grazie per gli interventi ed un saluto a tutti, Claudio.

              quote:


              quote:


              Al momento per il punteruolo sembra che la dieta è specifica e non ha in corso mutazioni.


              In realtà la dieta non è specifica (verso la canariensis), solo una preferenza, anche per l’abbondanza da noi di questa specie, la dactylifera è ugualmente attaccata (del resto è arrivata con questa specie) e sono già noti attacchi sporadici ad altri generi di palme e non.
              Ciao

              Pietro Puccio
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              Scritto Da – Caio on 23 Agosto 2007 14:16:21

              giannipaPosts: 148
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                25 Agosto 2007 alle 9:21 - Views: 847 #11394

                Vi posso soltanto dire che a Mazara del Vallo questo insetto ha ucciso migliaia di palme!! Una vera strage.. e parlo di palme anche molto grandi

                giannipaPosts: 148
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                  25 Agosto 2007 alle 9:26 - Views: 843 #11395

                  CAIO nel tuo caso trattasi di Paysandisia archon

                  Paysandisia archon (Burmeister), lepidottero della famiglia Castniidae originario del Sud America, ma già segnalato in Spagna (2001), Francia (2001) e più recentemente in Italia, è una farfalla di grosse dimensioni (9-11 cm di apertura alare). La larva appena nata misura meno di 1 cm di lunghezza, di colore rosato e dotata di lunghe setole. La larva matura è bianco crema e può raggiungere gli 8 cm di lunghezza
                  Paysandisia archon compie il suo ciclo di sviluppo su molti generi di piante appartenenti alla famiglia delle Arecacee (le palme) e sembra che siano arrivate in Europa tramite l’importazione di palme dal Sud America.
                  Molto spesso le palme attaccate non mostrano sintomi specifici, ma accusano un deperimento generale con diffusi ingiallimenti fogliari. Il danno causato da Paysandisia archon può essere più o meno grave in funzione della specie vegetale, dell’intensità dell’attacco e dell’età della pianta.
                  I metodi di lotta biologica sono ancora in fase di studio in quanto è necessario approfondire le conoscenze del ciclo biologico di Paysandisia archon nei nostri ambienti, valutare l’esistenza di nemici naturali ed identificare il feromone sessuale di questa specie.
                  Attualmente solo le misure preventive possono permettere di limitare la diffusione e di salvaguardare le aree in cui non vi sia presenza di Paysandisia archon.

                  nel caso di PIETRO trattasi di Rhynchophorus ferrugineus

                  Rhynchophorus ferrugineus, conosciuto anche come curculionide ferruginoso delle palme, è un coleottero appartenente alla famiglia Curculionidae, sottofamiglia Rhyncophorinae.
                  Rhynchophorus ferrugineus, è una specie diffusa nell’Asia sud orientale. Negli anni ’80 si è diffusa in Medio oriente e, dal 1990, in Egitto. Dall’Egitto passa in Europa (1994, Sud della Spagna), tramite il commercio delle palme ornamentali.
                  L’adulto di Rhynchophorus ferrugineus è di colore ruggine-marrone-rossastro, con striature nere di forma e numero variabili. La lunghezza può variare tra i 19 ed i 45 mm e la larghezza da 11,50 a 15,50 mm.
                  Rhynchophorus ferrugineus si sviluppa come endofita all’interno delle palme attaccate. Gli adulti sono attratti da piante danneggiate o malate, ma è possibile anche l’infestazione di piante sane.
                  Per limitare le infestazioni di tale insetto sono stati applicati praticamente tutti i mezzi di controllo disponibili. Tra i mezzi chimici sono stati impiegati soprattutto esteri fosforici e carbammati, inoltre trattamento dei tagli di potatura, dei tronchi, iniezioni ai tronchi o intervento a tutta chioma.
                  Il controllo del curculionide è reso possibile dalla disponibilità del feromone di aggregazione, impiegando trappole innescate col feromone e varie esche alimentari.
                  Non è stato ancora individuata una specie che possa essere impiegata come nemica naturale.

                  CaioPosts: 1336
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                    25 Agosto 2007 alle 23:40 - Views: 996 #11396

                    Salve giannipa, grazie per il tuo contributo.
                    Dal tuo post, mi sembra di capire che ci sono ottime notizie dal fronte.
                    L’aver individuato un ferormone specifico per il Rhynchophoru F. (Punteruolo Rosso)non è cosa da poco.
                    Io curo le mie olive ed i miei agrumi, con esche proteiche e feromoni da oltre 10 anni è con risultati notevoli.
                    Sai darmi qualche informazione in più sul nome del prodotto specifico ?
                    Nel ringraziare anticipatamente, saluto 😎

                    pietropuccio
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                      29 Agosto 2007 alle 12:29 - Views: 642 #11397

                      Ciao,
                      le trappole con feromoni sono disponibili già da qualche anno, si tratta di vari composti di cui il fondamentale si chiama comunemente “ferrugineolo” (la formula chimica è piuttosto complicata). Vi è però una notevole resistenza da parte degli organi ufficiali al loro uso per la cattura di massa (otre che per il monitoraggio), perchè si teme un effetto negativo. Al momento sono più i privati ad usarle che gli enti pubblici. Per esperienza ‘quasi’ diretta sembrerebbe invece che un effetto positivo l’abbiano. Vicino l’abitazione (in zona diversa dal giardino) vi è un parco settecentesco con palme ultracentenarie, in parte adibito a vivaio, il cui proprietario ha distribuito un gran numero di trappole che al momento sembrano assolvere pienamente allo scopo (le catture sono notevoli); infatti benchè il parco sia al centro di una zona ad alta infestazione, negli ultimi due anni, cioè da quando ha posizionato le trappole, ha avuto sola una palma distrutta, mentre sono parecchie decine già quelle distrutte nella zona, ho fatto un giro attorno al perimetro questa mattina e questa è un assaggio della situazione odierna:

                      Pietro Puccio
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                        29 Agosto 2007 alle 14:35 - Views: 853 #11398

                        oh Pietro che tristezza mettono queste foto 😡

                        pieraPosts: 604
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                          29 Agosto 2007 alle 20:37 - Views: 725 #11399

                          Ciao,

                          accipicchia amici, quante cose sapete! 😮
                          Avevo lontanamente sentito parlare di questa “piaga”, ma non mi ero mai sofffermata a leggere come questa sera. Vedere, poi, le foto di Pietro mi pare davvero una tragedia. 😡 visto che ha “solo” fatto un giro nel circondario 😮 😡

                          grazie per averne parlato 🙂

                          ciaociao…… piera.
                          provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

                          NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                          AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

                          Scritto Da – piera on 29 Agosto 2007 20:39:21

                          CaioPosts: 1336
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                            29 Agosto 2007 alle 21:51 - Views: 987 #11400

                            Una vera piaga caro Pietro.
                            Grazie innanzi tutto per il tuo prezzioso contributo, circa il principio attivo.
                            Non molto lontano da casa mia cìè una Farmacia verde biologica, con un dottore in agronomia, molto ferrato in merito.
                            Ora con il nome del “ferrugineolo” sarà più facile reperirlo.
                            Solo un chiarimento….è specifico per il Punteruolo rosso o per la Paysandia Archon ?
                            oppure per entrambe ??
                            Per quanto concerne la contrarietà all’uso del principio da parte delle autorità è una posizione singolare, INFATTI NONOSTANTE IN UNA STAZIONE FERROVIARIA DI ZONA A CIRCA 20 Km. DA ROMA (QUINDI MOLTO FREQUENTATA) CI SONO DELLE PHOENIX SECOLARI MORTE, O CON AVANZATO STATO DI AGGRESSIONE E DEGRADO, LE AUTORITA’ (RFI, ASL, Comune e Servizio Fitosanitario Regionale) NON MUOVONO UN DITO. 👿 👿 👿 👿 👿 👿
                            Oggi vagando su google sono incappato su un sito francese, il quale cita che l’I.N.R.A. ha sviluppato una resina protettiva del tutto naturale e biologica, che genera un film protettivo sulla pianta trattata, film che impedisce alla Farfalla di Paysandia di depositare le sue uova.

                            http://www.lanature.fr/insecte/le-papillon-ravageur-du-palmier-14.html

                            Ho anche notato che i Francesi hanno molti forum dedicati al tema, forse perchè anno ricevuto il bel dono prima di noi. 😀

                            Saluti a tutti, Caio. 😎

                            pietropuccio
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                              31 Agosto 2007 alle 12:47 - Views: 646 #11401

                              quote:


                              Ora con il nome del “ferrugineolo” sarà più facile reperirlo.
                              Solo un chiarimento….è specifico per il Punteruolo rosso o per la Paysandia Archon ?
                              oppure per entrambe ??


                              Dal nome sembra proprio specifico per il punteruolo.

                              Pietro Puccio
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                              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                              giannipaPosts: 148
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                                2 Settembre 2007 alle 0:08 - Views: 848 #11402

                                davvero una tristezza, povere piante

                                CaioPosts: 1336
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                                  7 Settembre 2007 alle 8:57 - Views: 910 #11403

                                  Allora, da notizie fresche fresce recepite da vivaisti appassionati di zona (non vivaisti commercianti), sembra che l’attrattore, specifico per il Punteruolo, abbia dato scarsi risultati.
                                  Qui hanno optato per un trattamento mediante inserimento di sostanze chimiche attive, all’interno del fusto delle palme, praticando 4 fori di inserimento contemporanei.
                                  Il principio, rimane attivo per due anni.
                                  Per ora di più nin sò, sarà mia cura fornirvi tutte le inforazioni appena riesco a reperire la società che pratica tale particolare trattamento.
                                  Saluti, caio.

                                  quote:


                                  quote:


                                  Ora con il nome del “ferrugineolo” sarà più facile reperirlo.
                                  Solo un chiarimento….è specifico per il Punteruolo rosso o per la Paysandia Archon ?
                                  oppure per entrambe ??


                                  Dal nome sembra proprio specifico per il punteruolo.

                                  Pietro Puccio
                                  Palermo
                                  Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                  Temperato subtropicale (Koppen)