-
Open
-
Appena ricevuto, ho accettato l’invito di Lucia Barabino ad iscrivermi al forum, noto però che a 9 giorni (mi pare) dalla nascita non si è ancora provveduto a ‘rompere il ghiaccio’. Penso sia opportuno che la stessa Lucia dia qualche spunto di discussione (e non gliene mancano certamente) a questo scopo.
Per dare un piccolo contributo inserisco le foto di due note varietà di Plumeria.
CiaoPietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10aPietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao,
Lucia ha invitato anche me.
Io sono Roberto di Bs. Me la cavo nella coltivazione di piante carnivore e di qualche orchidea 😎
Mi dite come inserire le foto?
Ciao e piacere di conoscervi
Roberto
bs-splendida giornata – 15° alle 13:00 –
Salve a tutti, appena ho saputo del forum, da Lucia, non ho perso tempo e mi sono subito iscritto. Io sono Michele, vivo a Salerno (Z. 10/a) e sono un collezionista di fruttifere tropicali e di arbusti a bacca edule del bacino del mediterraneo. Proprio con l’aiuto di Lucia ho avviato la mia collezione di piante tropicali: ci conoscemmo a Salerno nell’Aprile 2001 in occasione della mostra-mercato di piante rare. Allora presi da Lucia la melarosa, la casimiroa, il psidio, la carissa, la dovyalis e una cherimola innestata: piante che godono tuttora di ottima salute. Nel tempo ho arricchito il numero di specie e ho affinato le mie tecniche di coltivazione (in vaso). Spero che grazie a questo forum potrò conoscere tanti altri appassionati con cui condividere esperienze e informazioni. Chi coltiva fruttifere tropicali è avvertito… 😉
Ciao a tutti
Michele
Ciao a tutti, ho saputo solo oggi della esistenza di questo “salotto” dove chiacchierare e scambiare esperienze, conoscenze e informazioni.
Mi presento: sono Fiorenza, ho 48 anni, in pensione, con figli grandi e fuori casa, abito in piena pianura padana a Cremona, e mi sto appassionando alle piante tropicali in genere, anche se devo fare qualche scelta perchè ho solo una terrazza di nove per 1,40 metri e ovviamente non posso farci una giungla, anche se mi piacerebbe moltissimo.
Ho avviato un esperimento di coltura di plumerie, due talee e otto piante nate da semi importati da Reunion, per ora stanno bene, ultimamente abbiamo avuto parecchio caldo da noi e questo le favorisce.La terrazza è stata verandata in previsione del loro arrivo, oggi avevo 20° e ci stanno bene anche tutte le piante che avevo in casa costrette a sopravvivere all’inverno.
Anche a Cr splendida giornata
Fiorenza
quote:
Appena ricevuto, ho accettato l’invito di Lucia Barabino ad iscrivermi al forum, noto però che a 9 giorni (mi pare) dalla nascita non si è ancora provveduto a ‘rompere il ghiaccio’. Penso sia opportuno che la stessa Lucia dia qualche spunto di discussione (e non gliene mancano certamente) a questo scopo.
Per dare un piccolo contributo inserisco le foto di due note varietà di Plumeria.
CiaoPietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10a
Lucia Barabino
quote:
Salve a tutti, appena ho saputo del forum, da Lucia, non ho perso tempo e mi sono subito iscritto. Io sono Michele, vivo a Salerno (Z. 10/a) e sono un collezionista di fruttifere tropicali e di arbusti a bacca edule del bacino del mediterraneo. Proprio con l’aiuto di Lucia ho avviato la mia collezione di piante tropicali: ci conoscemmo a Salerno nell’Aprile 2001 in occasione della mostra-mercato di piante rare. Allora presi da Lucia la melarosa, la casimiroa, il psidio, la carissa, la dovyalis e una cherimola innestata: piante che godono tuttora di ottima salute. Nel tempo ho arricchito il numero di specie e ho affinato le mie tecniche di coltivazione (in vaso). Spero che grazie a questo forum potrò conoscere tanti altri appassionati con cui condividere esperienze e informazioni. Chi coltiva fruttifere tropicali è avvertito… 😉
Ciao a tutti
Michele
Olindo Galeotti
Ciao a tutti e benvenuti nel forum!!
Faccio i miei complimenti a pietropuccio perchè ha imparato subito come mettere foto in un messaggio (o magari lo sapeva già). Comunque la cosa è molto semplice, dovete usare i comandi html per una pagina internet e mettere nel vostro messaggio il link alle immagini ospitate su un altro sito.
Per capirci, se vogliamo mettere in questo mio messaggio la foto che ha la nostra amica Lucia nella prima pagina del suo sito, dovremo scrivere:
img src=”URL”
aggiungendo prima di img il simbolo < e alla fine del nome dell’immagine completa dopo le ” per capirci, bisogna mettere >
Quindi sarà una cosa del tipo
E il risultato sarà il seguente:
Spero di essermi spiegato… comunque per coloro che si chiederanno come mai non è stata attivata la possibilità di inserire direttamente immagini nel forum, la risposta è molto semplice, mettendo delle immagini dirette in un forum, le dimensioni del database dei messaggi diventerebbe tale da riempire facilmente lo spazio web offerto dal provider su cui ci appoggiamo e poi il forum diventerebbe lentissimo!
Un saluto a tutti,
Paolo
PS: Non chiedetemi informazioni riguardo alle piante o vegetali in genere perchè, Lucia mi conosce, non ne so niente a riguardo!!!!
PPS: Usate i messaggi privati quando dovete parlare tra di voi di cose riservate o di scarso interesse comune!!
PPPS: per conoscere la funzione di un dato pulsante, soffermatevi sopra con la freccia del mouse, senza cliccare, vi comparirà dopo qualche secondo la descrizione del comando.
PPPPS: (e ho finito!) complimenti a tutti perchè in 2 giorni di vita del forum avete già animato per bene le varie sezioni! Bravi!!! (in realtà il forum era preparato già dai primi di dicembre, ma l’abbiamo provato qualche giorno prima del grande lancio!!)
Ciao a tutti. Scusatemi se non sono stata presente nei primi giorni del’attivazione del Forum ma ero in Ospedale e Paolo, il moderatore, mi ha voluto fare questa sorpresa al mio ritorno.
Che volete che vi dica? Siete stati bravissimi e avete già costruito la base che è la cosa più importante. Rompere il ghiaccio??? E’ già rotto direi!
Alcuni di voi si conoscono già perchè facenti parte di un altro Forum, alcuni sono miei amici e altri miei clienti ma spero che alla fine si riesca a fare in modo che ci si possa conoscere tutti. Chissà!!!
Volevo solo evidenziare il perchè di un Forum nel mio sito quando ve ne sono già parecchi in Internet. La mia idea di base era quella di raggruppare un numero di persone che si interessasse quasi esclusivamente alle piante esotiche, di qualsiasi specie, dalle carnivore alle succulente, ma ho notato che negli altri Forum questo non vi era, per cui mi è nata questa idea. Con questo non rinnego la qualità delle altre piante, ma non sono il mio principale interesse.
Ritengo importante sottolineare che nessuno è maestro e nessuno è allievo, ma se siamo qui a scrivere e a leggere è perchè tutti abbiamo un punto in comune: l’amore per le piante.
😀
Lucia Barabino
Salve io sono Massimo da Palermo, coltivo a Palermo un giardino con essenze tropicali acquistate da Lucia, non tutte…qualcuna… (ah se mi sentisse Lucia…!!!)…e sperimento l’acclimatazione di alcune specie al clima torrido e ventoso della zona del giardino.
Saluti e a presto.
Massimo
Ciao Massimo,
perchè non ci fai una panoramica delle piante che coltivi e delle tue sperimentazioni, magari aprendo una nuova discussione; penso che ciò possa interessare tutti, personalmente lo sono, come puoi arguire della località in cui vivo 🙂 .
Pietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10a
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao a tutti, ai vecchi ed ai nuovi amici!
Sono Maurizio, ho 25 anni, mi occupo, tra l’altro, di progettazione del verde, e sono, lo ammetto, un bulimico plantofilo 😀 …
Ho accettato subito anch’io l’invito di Lucia, e trovo questa sua iniziativa molto interessante. Per quanto mi riguarda, devo ammettere che le “esotiche”, o meglio le tropicali da clima caldo-umido (scusate l’approssimatività della definizione) mi interessano relativamente: le apprezzo, mi piace vederle e goderne nei giardini… degli altri 😀 ! Ma leggendo ed osservando si scopre sempre qualcosa di interessante e c’è sempre da imparare dagli appassionati 😉 Al momento nel mio giardino, nella costa sudorientale della Sardegna, quello che mi interessa maggiormente testare sono le “esotiche” adatte ad un clima mediterraneo, che non soffrano eccessivamente caldo torrido e siccità, e che si integrino armoniosamente con il paesaggio del luogo. Che siano sudafricane o australiane, californiane, neozelandesi, si chiamino Grevillea, Correa, Melianthus, Dietes, Plectranthus, sono ciò che più di tutto gode -ora come ora- della mia attenzione.
Purtroppo noto sempre più che non è affatto semplice reperirle…
Ciao! 🙂
quote:
Ciao a tutti, ai vecchi ed ai nuovi amici!
Sono Maurizio, ho 25 anni, mi occupo, tra l’altro, di progettazione del verde, e sono, lo ammetto, un bulimico plantofilo 😀 …Ho accettato subito anch’io l’invito di Lucia, e trovo questa sua iniziativa molto interessante. Per quanto mi riguarda, devo ammettere che le “esotiche”, o meglio le tropicali da clima caldo-umido (scusate l’approssimatività della definizione) mi interessano relativamente: le apprezzo, mi piace vederle e goderne nei giardini… degli altri 😀 ! Ma leggendo ed osservando si scopre sempre qualcosa di interessante e c’è sempre da imparare dagli appassionati 😉 Al momento nel mio giardino, nella costa sudorientale della Sardegna, quello che mi interessa maggiormente testare sono le “esotiche” adatte ad un clima mediterraneo, che non soffrano eccessivamente caldo torrido e siccità, e che si integrino armoniosamente con il paesaggio del luogo. Che siano sudafricane o australiane, californiane, neozelandesi, si chiamino Grevillea, Correa, Melianthus, Dietes, Plectranthus, sono ciò che più di tutto gode -ora come ora- della mia attenzione.
Purtroppo noto sempre più che non è affatto semplice reperirle…Ciao! 🙂
Ciao Maurizio,
ho visto che hai citato alcune piante che io amo ma di cui purtroppo, nel clima del nord, devo solo tenere in vaso. Però anche in Sardegna e Sicilia alcune di queste piante non trovano una giusta collocazione. Parlo principalmente delle piante australiane e cilene a cui, voi potete offrire la temperatura ma non il clima adatto, perchè hanno bisogno di un ambiente umido. Che dire della bellissima Lapageria, emblema del Cile, che vive bene vicino ai laghi lombardi da adulta, o le Grevillee che hanno bisogno anche loro di una certa umidità, soprattutto nel periodo invernale, che il caldo torrido delle isole non può offrire.
Non si può avere tutto!!!
Ciao
😳
Cara Lucia, eppure la Lapageria sarà una delle mie prossime sperimentazioni. Nel caso specifico credo che il problema sia fornire il giusto equilibrio tra umidità ambientale e temperature non eccessivamente elevate in estate. Come giustamente dicevi tu è originaria del Cile dove il clima è molto più umido e le condizioni di terreno richieste sono molto differenti da quelle delle piante originarie di ambienti a clima “mediterraneo”. Ti faccio invece presente che le Grevillee vengono meravigliosamente in Sardegna, evidentemente gradiscono lo sfasciume granitico del terreno e il clima piovoso in inverno, quando moltissime sono in fioritura. Adesso stanno cominciando Grevillea olivacea e G. juniperina “Alba”, mentre G. x semperflorens e G. johnsonii sono fiorite praticamente tutto l’anno. Bisogna tenere anche conto del fatto che piante originarie del chaparral californiano o del “bush” australiano hanno ritmi di crescita molto simili a quelli delle specie autoctone delle nostre coste, con una vegetazione che si sviluppa specialmente durante i mesi autunno-invernali, fioriture invernali o primaverili precoci, e un riposo estivo indotto dalle temperature elevate e dalla scarsità d’acqua. Per questo si trovano tanto a suo agio. La mia Romneya coulteri è rimasta mummificata tutta l’estate, con le prime piogge è ripartita subito con grande slancio, e lo stesso hanno fatto i Melianthus (M. major, M. major ssp. serratus e M. comosus), l’Echium simplex di Tenerife, il Geranium maderense.
Molte geofite sudafricane poi hanno sviluppo e fioritura prettamente invernale. Per fare l’esempio più banale, la Zantedeschia aethiopica, che germoglia verso ottobre e inizia a fiorire i primi di febbraio, con i primi caldi ingiallisce e secca completamente già in tarda primavera. Allo stesso modo si comportano Anomatheca, Chasmante, molti Gladiolus.
Dipende ovviamente anche dal tipo di ambiente d’origine di ciascuna pianta 😉
Ciao! 🙂
Ciao a tutti,
ho 14 anni e in settembre ho comprato da Lucia la coffea arabica, la carica papaya, il theobroma cacao, il tamarindus indica, il synsepalum, il cinnamomum e il piper auritum e stanno ancora tutti bene. In più ho il piper nigrum e due coffea piccoli.
è da qualche anno che mi interesso di piante tropicali, ma finora non avevo ancora trovato un vivaio che vendesse quelle che mi interessano: le piante officinali, con frutti eduli e le piante da cui si ricavano le spezie, come il chiodo di garofano(Sygizum aromaticum).
Abito a Bologna ed ho un grande giardino, però d’inverno devo tenere le piante in casa, con una buona illuminazione.
Francesco
ciao a tutti, sono giorgio, da lecce!
un saluto caloroso a tutti, ed un grazie a lucia per questo forum.
ovviamente anch’io sono un appassionato di tropicali e subtropicali, costretto per questioni “oggettive” ai vasi!
ho un po’ di foto online al seguente indirizzo:
giorgio.fotopic.net
anche se sono di qualche mese fa!
ciao a presto!
quote:
ciao a tutti, sono giorgio, da lecce!
un saluto caloroso a tutti, ed un grazie a lucia per questo forum.
ovviamente anch’io sono un appassionato di tropicali e subtropicali, costretto per questioni “oggettive” ai vasi!
ho un po’ di foto online al seguente indirizzo:
giorgio.fotopic.net
anche se sono di qualche mese fa!
ciao a presto!
Giorgio, non mi si apre la pagina che hai citato delle foto.
Che devo fare?
Ciao Lulu,
l’indirizzo è questo:
http://www.giorgio.fotopic.net
pp
Pietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10a
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
… 😀
scusate, ho inserito male l’indirizzo!!!
grazie pietropuccio.
!
Ciao Giorgio,
grazie per aver scritto bene l’indirizzo per poter vedere le foto.
Se ti interessa saperlo la pianta che hai scritto”sconosciuta” da talea è un SENECIO PETASITES mentre quella a fiore rosso è lo SCADOXUS MULTIFLORUM
Ciao
Lucia Barabino
Io mi permetto di scrivere che Cesare, modesto, è un ottimo conoscitore e collezionista di piante succulente.
Martina invece, che noto che non osa scrivere e forse so il perchè, ha un “pollice verde” da fare invidia. Ha un amore spassionato per le piante e gli animali e ha un animo dolcissimo. Si diletta a fare foto e ogni volta che una sua pianta fruttifica o fiorisce mi manda le sue foto.
Sogna una macchina digitale ma penso che il maritino a Natale…………
Francesco invece, nonostante la sua giovane età, è un collezionista incallito di tutto ciò che può servire del mondo vegetale, fa esperimenti in casa e manda la mamma in “Tilt” ogni volta che ha un’idea. E’ da ammirare e credo che diventerà un Biologo doc!!!
Elena invece, che non ha ancora partecipato al Forum, mi sembra di ricordare che fosse olandese.
Ciao a tutti,
volevo riprendere un attimo in mano il discorso interessantissimo di MAURIZIO.
So che forse è superfluo e se così fosse scusatemi.
Maurizio parla di Chaparral ecc ed è da qui che vorrei iniziare il mio breve discorso.
Cinque regioni del nostro Pianeta, 2 nell’Emisfero sett. ( Bacino del Mediterraneo e California ) 3 in quello meridionale ( Australia sud occ.,Sudafrica, Cile centrale ) condividono lo stesso tipo di clima ( giornate serene a cielo terso, temperature elevate e aria asciutta durante i mesi caldi; cielo variabile, piogge frequenti e temperature basse ma miti durante quelli freddi ).
Questo stesso tipo di clima viene chiamato Fynbos, ecosistema di tipo mediterraneo e prende nomi diversi secondo le Regioni.
MACCHIA nel Bacino mediterraneo
CHAPARRAL in California
MATORRAL in Cile
KWONGAN in Australia
FYNBOSCH in Sudafrica.
Sperando di non avervi annoiato vi saluto
Lucia Barabino
Ciao Francesco, anche per me Lucia ha rappresentato il primo contatto con le piante tropicali; o meglio con quelle che mi interessano e cioè le fruttifere. Posseggo anche io un piccolo esemplare di Coffea arabica (1 anno, da seme) che però tengo sempre “indoor”, almeno finchè non passerà qualche annetto. Stesso discorso per il Synsepalum, che tengo all’aperto solo da Aprile/Maggio fino ai primi di Novembre. Ho un piccolo Tamarindus ottenuto da seme (8 mesi): sta all’interno in posizione illuminata, ma temo che soffrirà non poco l’inverno. Per coltivare a Bologna il cacao, che diventa un piccolo albero, credo sia necessaria una serra riscaldata: si tratta infatti di una pianta ultratropicale! Stesso discorso farei per la papaya, che oltretutto è di rapidissima crescita. Del cinnamomum e del piper auritum non ho molte informazioni. Poichè anche da me a Salerno è impossibile coltivare la papaya all’aperto tutto l’anno, ho pensato di procurarmene un esemplare nano (la “pusa nana”) che fruttifica a soli 30/40 cm d’altezza e che quindi può essere tenuta comodamente in un vaso e all’interno; oppure una varietà rustica come la CARICA PUBESCENS, che sopporta qualche grado sotto zero. Il synsepalum può crescere comodamente in vaso quindi nessun problema; guai invece con il tamarindo: è un alberone monumentale (con uno degli apparati radicali più potenti e sviluppati del regno vegetale) che da giovane è sensibilissimo alle basse temperature, ma che una volta cresciuto e consolidatosi dimostra insospettate doti di adattabilità anche ai climi caldo-temperati, anche se a Bologna saresti un pioniere, credo! Ti sconsiglio vivamente di procurarti un Syzygium aromaticum: è un albero che solo per pochi anni potresti tenere in vaso e che poi a Bologna non potresti tenere assolutamente all’aperto. Perchè non provi a coltivare specie subtropicali un pò più rustichette? Penso alla Feijoa, alla Casimiroa, all’Asimina (che è originaria degli U.S.A. sett.), alla noce Pecan, al Psidium cattleianum, al Goumi (Elaeagnus multiflora), all’Avocado (e perchè no, visto che proprio lì a Bologna ce ne erano un paio di esemplari, fino a qualche anno fa), la Dovyalis. Sono tutte bellissime e interessantissime piante che potresti provare ad allevare in piena terra anche a Bologna.
In bocca al lupo,
Michele (Z. 9b/10a)
quote:
Ciao a tutti,
ho 14 anni e in settembre ho comprato da Lucia la coffea arabica, la carica papaya, il theobroma cacao, il tamarindus indica, il synsepalum, il cinnamomum e il piper auritum e stanno ancora tutti bene. In più ho il piper nigrum e due coffea piccoli.
è da qualche anno che mi interesso di piante tropicali, ma finora non avevo ancora trovato un vivaio che vendesse quelle che mi interessano: le piante officinali, con frutti eduli e le piante da cui si ricavano le spezie, come il chiodo di garofano(Sygizum aromaticum).
Abito a Bologna ed ho un grande giardino, però d’inverno devo tenere le piante in casa, con una buona illuminazione.
Francesco
Ciao Michele
grazie dei consigli.
Io le piante le ho prese tutte già nate e sono abbastanza grandi, soprattutto la coffea, che ha già molte bacche, ma non so dirti gli anni o i mesi.
L’avocado ce l’ho già nella lista delle piante da prendere, delle altre che mi hai scritto alcune, come la feijoa e la noce Pecan, mi interesserebbero, ma ho già una lista piuttosto lunga. Nella lista sono comprese piante ultra tropicali o equatoriali come la Myristica fragrans, l’Illicium verum o il Litchi chinensis, e ci tengo tantissimo ad averle, perciò dovrò per forza comprare una piccola serra riscaldata, penso in autunno dell’anno prossimo, dato che in estate posso lasciare le piante in giardino.
Quando diventeranno più grandi vedrò cosa fare. Però finora sono riuscito a non far gelare il papiro, che ho preso 2 anni fa in vacanza in Sicilia, che, anche dopo varie potature, è alto 3 metri e mezzo con una decina di fusti e d’inverno lo porto nell’androne di casa mia, cercando di farlo passare dalla porta, poi lo avvolgo in uno strato di tessuto non tessuto. Così resiste fino all’estate.
A proposito del synsepalum, da quando mi è arrivato in settembre non ha buttato ancora neanche un germoglio, è grande esattamente come prima. Anche per il tuo è lo stesso? E’ un arbusto a crescita lenta?
Crepi il lupo
Ciao
Francesco
Allora Francesco, il Synsepalum dulcificum (che gli anglosassoni chiamano “miracle fruit” per il motivo che conosci sicuramente) è una sapotacea originaria dell’Africa equatoriale, dove predilige ambienti caratterizzati da elevata umidità atmosferica e suoli fortemente acidi (pH 4,5 – 5,5), in siti ben illuminati ma al riparo dai raggi diretti del sole. In natura cresce al massimo sui 4 o 5 metri, ma fuori dai suoi luoghi d’origine al massimo e raramente arriva sui 180 cm.
Cinque sono le cose da ricordare per avere successo col Synsepalum:
1) E’ una pianta acidofila. Io la tengo in un vaso con un mix torba scura per rododendri e corteccia di pino, in parti uguali. Se l’avessi trovata, avrei aggiunto anche della perlite (20 %). L’importante è che il terreno sia ben drenato.
2) Necessita di grande umidità atmosferica, sicchè ottime sono le vaporizzazioni fogliari di acqua non troppo fredda durante tutto l’anno. Ricorda che ha anche alte esigenze idriche ma teme moltissimo i ristagni a causa del delicato apparato radicale.
3) Teme i raggi diretti del sole soprattutto nei mesi più caldi.
4) Per vedere una vegetazione rigogliosa occorre sicuramente concimarla. Ideale è un concime solubile del tipo 30-10-10 NPK, da applicare iniziando a fine primavera. Leggerissime ma frequenti applicazioni sono consigliabili.
5) Non rinvasare troppo spesso, ma attendere che le radici occupino ogni spazio del vaso.
Se terrai presente queste semplici regole e avrai fortuna ti ritroverai un synsepalum davvero rigoglioso. Se finora non ha dato segni di vita, forse è anche perchè non c’è caldo sufficiente e poi è pianta di crescita non lenta ma lentissima. Bisogna aspettare la prossima estate per fare qualche diagnosi.
Nel frattempo buona fortuna
Michele
Scritto Da – oiaghios on 13 Dicembre 2004 14:54:45
Scritto Da – oiaghios on 13 Dicembre 2004 14:58:00
Grazie! Metterò presto in atto tutte le regole, poi in primavera ed estate ti dico come và.
Hai dei libri specifici di piante tropicali? Sarei molto interessato ad averli, se mi sai dire qualche titolo. Io ne ho trovato uno, ma purtroppo non parla del Synsepalum.
Francesco
Scritto Da – Francexxx on 13 Dicembre 2004 15:04:24
Caro Ciccio purtroppo non esiste in Italia una letteratura così vasta ed esauriente sull’argomento. Potrei farti qualche nome, tipo Umberto Quattrocchi oppure Guglielmo Betto o ancora Gigliola Magrini (che ha il merito di avermi avvicinato alle fruttifere tropicali); tuttavia credo che la cosa migliore sia consultare testi in inglese che sono ricchi di particolari utili e fondamentali. Al riguardo ti voglio segnalare quella che viene considerata un pò la bibbia in questo campo che è “Fruits of warm climate” di JULIA MORTON, che puoi facilmente reperire in internet (e consultare gratuitamente 😉 ). Interessante è anche il sito del’associazione CALIFORNIA RARE FRUITS GROWERS, dove puoi trovare delle schede dettagliate sulle piante più interessanti compreso il Synsepalum dulcificum.
Quindi studia bene l’inglese che ti servirà anche quando un giorno, ormai completamente schiavo della morbosa passione per le piante, comincerai ad ordinare semi di piante introvabili su siti americani. Comunque internet è una ricca miniera di informazioni; è da internet, soprattutto, che io attingo il più del mio sapere al riguardo.
Stammi bene
Michele
Ciao Francesco,
ti do qualche buona notizia, hai citato tre piante come supertropicali: Illicium, Myristica e Litchi, in realtà sono coltivabili in climi subtropicali e/o ‘mediterranei’. Dell’Illicium verum non ho esperienza diretta, ma ho letto che può vivere addirittura in zona (USDA) 7, quindi anche a Bologna; il Litchi vive e fruttifica benissimo in Sicilia, pertanto a Bologna basterebbe una serra con un riscaldamento tale da non far scendere la temperatura sotto i +4/+5°C per sicurezza; per la Myristica, ho due piante da seme di cui una ha già passato due inverni fuori, esposta a sud, solo con un visibile rallentamento della vegetazione (come prevedibile!) e qualche foglia caduta, anche la Myristica quindi (ma è un grosso albero) potrebbe andare insieme al Litchi.
Ciao Michele,
se non sbaglio ci conosciamo 🙂 .
Pietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10a
Scritto Da – pietropuccio on 13 Dicembre 2004 16:16:06
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Salve è un piacere incontrarla su un forum al quale io sono iscritto. Il Litchi è pianta largamente adattabile a climi temperato-caldi: io ne posseggo due esmplari da seme (hanno solo un annetto). Mi impressiona sapere che la Myristica cresca all’aperto in Sicilia, perchè questo significa che potrebbe benissimo allignare qui dalle mie parti. Il che non fa che aumentare la mia frustrazione… non ho nemmeno un fazzoletto di terra 😡 . Le mie piante più rare e “incredibili” per la zona mediterranea? Ho due preziosi esemplari di SALACCA EDULIS ottenuti da seme circa un anno fa e un piccolo esemplare di CLAUSENA LANSIUM, che è pianta adattabile ai nostri climi ma assolutamente introvabile.
Alla prossima
Michele
Ciao a tutti,
che bella idea-un Forum.
Mi chiamo Martina,31 anni,sono di Praga (mi scuso in anticipo per qualche errore che farò sicuramente),da 10 anni sposata in Italia.
E qui,sotto il sole cocente e clima mite di Gallipoli,è iniziata la mia grande passione per le piante tropicali,sopratutto rampicanti.Ho cominciato a fare le ricerche come coltivarle e questo mi ha portato a conoscere (per fortuna!!) la sig. Lucia e il suo vivaio. Anch’io ho acquistato da lei qualche piantina e spero di allargare la mia collezione sempre di più.
Ho una domanda per tutti voi…chi mi consiglierebbe qualche trucco per far fiorire la mia Thunbergia mysorensis?? C’è l’ho da due anni e non ha fatto mai un fiore. Grazie per i consigli. Martina
Ciao Martina,
non è un trucco e non so se basta a far fiorire la tua pianta, ma la mysorensis fiorisce poco quando è giovane ed inoltre a fiorire sono quasi esclusivamente i rami orizzontali (visto il tipo di infiorescenza sembra più che logico 🙂 )
Pietro Puccio
Palermo, zona (USDA) 9b/10a
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao,
non avrei mai detto che la Myristica potesse stare fuori anche d’inverno, la stessa Lucia mi aveva scritto in un’e-mail che era difficilissima da coltivare. Per il Litchi e l’Illicium non lo sapevo con precisione ma non pensavo che fossero così adattabili.
Francesco
Devi essere connesso per rispondere a questo argomento