-
Open
-
Ciao a tutti,
possiedo da 3 anni questa strelitzia
Durante gli ultimi 3 inverni l’ho tenuta sotto una veranda dove riparata parzialmente dal vento non sembra aver problemi di minime (almeno qui sul litorale laziale).
Fin’ora non ho avuto il coraggio di metterla a terra ma ora che si prospetta la possibilità di riprodurla potrei farci un pensierino (datosi la rapidità di crescita potrei garantirgli un riparao solo per un altro anno).
Quest’anno la pianta ha fatto tre ricacci:
Qualcuno sa indicarmi che tecnica usare per separarli dalla pianta madre con meno danni possibili?
Che tipo di terreccio mi conviene usare?
Ho notato che la pianta si trova bene sia al sole che all’ombra…ma cosa preferisce?
Grazie
Ciao
indubbiamente tutte le Strelitzia prediligono posizioni piuttosto soleggiate (a cui vanno avvezzate progressivamente, se provengono da condizioni ombrose): quelle a lamine ampie come la nicolai e la augusta crescono decisamente bene anche in condizioni di ombra parziale (garantendo, comunque, diverse ore di Sole). Io ne coltivo svariate specie e varietà, tutte al Sole. Il problema, con le mie nicolai e le mie augusta (ne ho piante enormi), è il vento. Di fatti, quando le piante crescono in posizioni molto ventilate (o dove possono venire strapazzate dagli acquazzoni) le lamine vengono sbrindellate (le venature, nelle strelitziaceae, giungono fino al margine della lamina, ecco perchè si lacerano così facilmente): le piante ne risultano deprezzate, esteticamente, e le foglie sintetizzano meno. Io ho trovato uno stratagemma per risolvere il problema, ma è veramente una schifezza da vedere, per una pianta in giardino: a me serve solo per portare in serra, d’inverno, piante esteticamente valide. Ti consiglio, verificata la possibilità di piantarla all’esterno nella tua zona (cosa su cui ho dei grossi dubbi, però…), di piantare la tua strelitzia in una posizione riparata dai venti.
I germogli che hai fotografato sono, di certo lo sai, troppo piccoli per essere asportati: meglio aspettare che siano alti almeno 1 metro (ma anche di più) e che, quindi, abbiano sviluppato un apparato radicale sufficiente. Per la divisione usa un grosso coltello (che abbia una lama solida) con cui separare i germogli dalla pianta madre. Facendolo, cerca di salvare più radici possibile, evitando di torcerle, spezzarle, escoriarle. Rinvasa i germogli asportati nel solito substrato evitando di mettere il colletto più sotto (rispetto al livello del substrato) di quanto non fossero nel loro vaso originale. La pianta, da questo momento, deve essere tenuta, per un paio di settimane, un po’ più asciutta del solito (per permettere alle radici, grosse e carnose, di cicatrizzare). Piuttosto che dividere i germogli piccoli, potresti dividere i due getti principali, facendone due piante.
Una cosa ancora: se non sbaglio c’è qualche cocciniglia attaccata allo stesso delle foglie, in basso.
Ciao e buon lavoro
Se ti posso dare un consiglio, lascia tutto così come sta.
Tentare di separare i cespi in questa fase mi sembra prematuro, anche perchè imponi una consistente pausa alla crescita della pianta.
Guarda la mia, ha sicuramente almeno sei anni.
Ah dimenticavo, io l’ho sempre tenuta fuori, estate ed inverno senza problemi, a parte qualche foglia sfrangiata, nessun altro problema.
Comunque purtroppo non sono mai riuscito a farla fiorire.
Fossi al tuo posto, avendone la posibilità, la pianterei a terra, così si sviluppa meglio.
domy
litorale nord roma
salve a tutti sono Salvatore nick Casanova volevo dirvi che io ho riprodotto le nicolai da seme anche se sò che per divisione dei cespi come dice Nelumbo funziona bene ma con cespi più grandi ciao
salve
ho una strelitzia con i fiori ma i semi dove sono?
Michelagelo
Scritto Da – michelangelo on 25 Aprile 2008 08:34:00
quote:
Comunque purtroppo non sono mai riuscito a farla fiorire.
domy
Ciao Domenico,
sia la alba (augusta) che la nicolai fioriscono da adulte, quando il fusto è ben sviluppato, polloni laterali di piante adulte in piena terra possono fiorire anche quando il fusto non è ancora visibile (ma nascosto dalle basi delle foglie). Ad ogni modo i fiori di alba e nicolai, benchè più grandi di quelli della reginae, sono a mio parere scarsamente ornamentali e spesso non vengono notati sia per il colore che per essere ‘incollati’ alle foglie. Tanto che i giardinieri locali tagliano a volte le infiorescenza al loro apparire per evitare che restino i residui secchi sulla pianta (un residuo si intravede nella foto).
quote:
ho una strelitzia con i fiori ma i semi dove sono?Michelagelo
Tutte le strelitzie vengono impollinate nei luoghi di origine da particolari uccelli (nettarinie) che non esistono da noi. Molto spesso, almeno la Strelitzia reginae, anche per esperienza diretta, da noi produce semi; sospetto come responsabili le formiche chiamate “argentine” che vedo trafficare sempre sui fiori appena aperti. Ti accorgi della avvenuta impollinazione dall’ingrossamento della spata e poi all’apertura della capsula non possono passare certo inosservati.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Pietro Puccio ti ha risposto in maniera perfetta, non posso aggiungere altro
Cosa fare se non vi trovate un colibrì sotto mano ?
1°passo
Aprire delicatamente i due petali (quelli blu-violaceo)
2°Prelevare il polline con un pennello o con un dito.
3° passo Andare su un’altro fiore o meglio se possibile su un’altra pianta e depositare il polline sull’estremità chiara dei due petali (che sarebbe l’organo femminile del fiore)
A questo punto la Streltzia è ingravidata, pardon impollinata.
Non recidere il fiore ed aspettare che si secchi.
Se fa i semi la capsula si gonfia.Da secca si presenta così:
Buon divertimento
domy
litorale nord roma
A proposito dimenticavo
alcune ulteriori riflessioni.
La spata delle Strelitzie è struttturata come il
serbatoio di un fucile a ripetizione.
Quindi porta i fiori a maturazione uno alla volta.
Se si vuole migliorare la produzione di semi,
bisogna procedere all’impollinazione, ripetutamente
ogni volta che la spata riarma e mette in canna un nuovo colpo (fiore).
Infine mi permetto di dissentire da Pietro circa le capacità delle formiche di impollinare un fiore tosto come la Strelitzia.
Propendo a credere che sia qualche passero o uccello simile, molto volenteroso che con scarsissimo rendimento procede a tale attività, per necessità.
Alcuni anni fa trovandomi a parlare con una signora che mandava avanti circa 5000 mq di serra di Strelizie coltivate per fiore reciso, mi raccontò che notava capsule con i semi, quando qualche passero rimaneva intrappolato in serra e per sopravvivere non trovando una via d’uscita cercava di succhiare il nettare dei fiori e quindi involontariamente procedeva all’impollinazione.
domy
litorale nord roma
quote:
Infine mi permetto di dissentire da Pietro circa le capacità delle formiche di impollinare un fiore tosto come la Strelitzia.
Propendo a credere che sia qualche passero o uccello simile, molto volenteroso che con scarsissimo rendimento procede a tale attività, per necessità.domy
Non posso assentire o dissentire, da un lato perchè non ho mai visto un uccello posarsi sui fiori, del resto è noto che quelli che svolazzano dalle nostre parti hanno ben altra dieta e solo in caso di estrema necessità si può ipotizzare che vi si adattino, inoltre qui non si tratta di “scarsissimo rendimento”, ma di non trascurabile fruttificazione; dall’altro nessuna formica mi ha mai rilasciato un certificato di avvenuta impollinazione 🙂 .
PS: complimenti per il servizio fotografico.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao a tutti.
Volevo ringraziare tutti per i vostri validi consigli…
Nelumbo:Non ho il coraggio di dividere la pianta in due…
Onestamente non ho idea se nella mia zona sia rustica o meno..la foto che ho inserito è di quest’inverno, la pianta si trova sotto una veranda (ha quindi un tetto), ma la cosa che più mi stupisce è che (oltre al fatto che non subisce alcun danno) continua ad aprire foglie nuove anche durante l’inverno!!
Datosi la rapidità di crescita potrò tenerla li ancora per poco (al massimo un anno)e l’idea era quella di separare “le piccole” prima di sperimentare le “grandi a terra”..
Domy:
Sapere che la tua rimane all’aperto per l’intero anno è una grande notizia…(anche se ho notato che si trova in un angolo abbastanza riparato)…
Il desiderio di metterla a terra c’è (come avrai capito) ma quello che mi ha sempre bloccato era l’idea che a terra non superasse l’inverno…comunque visto che la tua si trova sul litorale nord di Roma mentre la mia su quello sud credo che ci siano speranze…
P.S. complimenti per le spiegazioni sull’ingravidamento ops…inpollinamento..
a breve userò la tua tecnica ho 2-3 piante che stanno aprendo qualche fiore..
Grazie a tutti per le info, ed a Domy per il simpatico servizio fotografico.
Un utlima domanda :
qual’è in ordine la Sterlizia più rustica ?
ed i loro limiti ?
Nel ringraziare anticipatamente, saluto caio. 😉
Dalle informazioni che ho trovato in rete la nicolai dovrebbe essere più rustica della reginae…i più ottimisti la danno rustica a -2°C (ovvero le foglie iniziano a bruciarsi a queste temperature la pianta continua a sopravvivere)
io personalmente disponendo di diverse reginae ho fatto qualche esperimento…a Roma città vivono e fioriscono senza alcun problema…stessa cosa sul litorale dove (almeno per me) l’unico problema è il vento che brucia le foglie…
L’esemplare in foto è rimasto a terra per diversi anni (d’inverno coperto con TNT) ed è riuscito anche a fiorire
l’estate scorsa però ho deciso di spostarlo e l’ho piantato sotto una phoenix canarensis che funge da “tetto” e protetto dal vento grazie ad un enorme cespuglione che non è altro che una Chamaerops humilis che non poto mai per questo motivo…
L’esperimento sempra aver dato discreti risultati in quanto le foglie non si sono bruciate per niente nonostante l’assenza del TNT durante l’ultimo inverno…
Alla fine deduco che la pianta sopporta bene le nostre temperature invernali purchè venga protetta dai venti…
quote:
Dalle informazioni che ho trovato in rete la nicolai dovrebbe essere più rustica della reginae…i più ottimisti la danno rustica a -2°C (ovvero le foglie iniziano a bruciarsi a queste temperature la pianta continua a sopravvivere)
io personalmente disponendo di diverse reginae ho fatto qualche esperimento…a Roma città vivono e fioriscono senza alcun problema…stessa cosa sul litorale dove (almeno per me) l’unico problema è il vento che brucia le foglie…
Leggo dal libro BOTANICA della edizioni Gribaudo-Konemann
Strelitzia juncea zona 9-12
Strelitzia Nicolai zona 10-12
strelitzia reginae 10-12
Quindi direi che come rusticità una vale l’altra.
Io ne ho persa una in vaso nelle famigerate gelate del 1985.
Comunque in parte fu colpa mia perche gelò il terreno dentro al vaso (per inesperienza avevo innaffiato da poco e non avevo dato un pò di pacciamatura.
Se il gelo brucia le foglie, ma non ghiaccia il terreno in genere sopravvivono all’inverno, in quanto riescono a ributtare.
Il vento è un problema solo della Nicolai che ha le foglie più larghe che somigliano a quelle del banano.
La Strelitzia regina non ne risente più che tanto, proprio perchè le foglie hanno meno portanza.
Adesso vorrei fare una domanda a mia volta:
Qual’è la differenza fra la strelitzia nicolai e la strelitzia augusta?
domy
litorale nord roma
quote:
Adesso vorrei fare una domanda a mia volta:
Qual’è la differenza fra la strelitzia nicolai e la strelitzia augusta?
Ciao
che io sappia la principale è nella colorazione del fiore…l’augusta viene chiamata anche “grande strelitzia bianca”…in effetti c’èun po di confusione su quest’argomento anche in rete…la nicolai dovrebbe avere una colorazione più violacea credo…ci sono anche altre differenze che forse qualche esperto del forum saprà darci….
quote:
Il vento è un problema solo della Nicolai che ha le foglie più larghe che somigliano a quelle del banano
Domy io credo che il problema del vento sia lo stesso (in inverno ovviamente) per ambedue le specie…ovviamente per la nicolai c’è anche un discorso di estetica…(nota la differenza delle foglie tra la mia prima foto e la tua…a me onestamente piacciono più le foglie del tuo esemplare aldilà della grandezza)
la reginae non ha ovviamente lo stesso problema di delicatezza riguardo la consistenza della foglie ma ovviamente in inverno se esposte ai venti tendono a bruciarsi…
Anche per l’esemplare gigante della foto di Pietro si nota l’effetto delle foglie sul vento…secondo me il vento è un problema per ambedue…ma d’inverno però!
quote:
che io sappia la principale è nella colorazione del fiore…l’augusta viene chiamata anche “grande strelitzia bianca”…in effetti c’èun po di confusione su quest’argomento anche in rete…la nicolai dovrebbe avere una colorazione più violacea credo…ci sono anche altre differenze che forse qualche esperto del forum saprà darci….
Credo che una confusione analoga regni fra
la strelitzia regina ela juncea.
Chi ne sa qualcosa?
domy
litorale nord roma
Per completezza, vi invio la foto della capsula dei semi che viene fuori dalla spata:
Come potete constatare dalle date dei post, è trascorso circa un mese dall’impollinazione.
Saluti
domy
litorale nord roma
Io non impollino le mie strelitzie ma fanno parecchi frutti lo stesso, niente uccelli di sicuro, solo tante formiche argentine…
Sono in piena terra da molti anno, fatte da me da seme impollinato manualmente nel giardino di un amico, nell’85 sono gelate le foglie ( -9° ) ma hanno rivegetato dalle radici. Poi altra potatura dalle caprette ed ora finalmente non hanno più problemi.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Complimenti per la pianta: molto rigogliosa e sopratutto con una fioritura eccezionale.
P.S. per quanto riguarda le formiche, cosa vuoi che ti dica: le mie sono solo formiche cowboy, perche portano al pascolo certe mandrie di afidi che non hai idea.
😉
domy
litorale nord roma
Complimenti Paolo!
Potenzialmente ad ogni foglia della pianta dovrebbe corrispondere un fiore, in pratica poi molti non escono dalla guaina della foglia se non in condizioni ottimali.
Cioè tanto concime organico e gli inverni miti degli ultimi anni. La maggior parte degli steli fiorali escono in autunno e restano chiusi, a parte qualche fioritura sporadica in inverno, sino alla primavera.
Le piante che ho in serra fredda invece fioriscono prevalentemente in inverno. Molti anni fa’ frequentavo per lavoro alcune serre di Albenga che le coltivavano per i fiori, ci si perdeva tra quegli enormi cespugli e di li’ è partito il mio amore per questa pianta.
La Nicolai mi manca, ma non ho più l’età per farla da seme 😡 😡
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
all’orto botanico di roma ci sono alba e nicolai, la prima ha foglie un po’ piu’ corte, tozze…l’altra ha piu’ l’aspetto di un banano e cresce ( a mio parere ) piu’ veloce…ed e’ piu’ elegante. forse la prima e’ piu’ adatta al vaso, date le dimensioni, ma la nicolai….le ho viste pure sui balconi in vaso e crescono bene anche cosi’, credo che poche piante diano un idea di esotico come la nicolai. inutile dire che e’ la mia preferita.
Volevo ringraziare Domy per i suoi utili consigli.
La scorsa Primavera ho seguito le sue indicazione, ottenendo diversi semi di Sterlizia N.
Saluti, Caio 😉 .
Ciao, vorrei acquistare una strelitzia juncea, qlcuno sa dirmi se va trattata come la reginae e se ha la stessa resistenza al freddo? Grazie
le mie due piccole nicolai in casa adesso crescono 3 mm alla settimana.
in estate molto di piu’..
eppure mi sembrano diverse, una e’ piu’ tozza e forte e cresce veloce, l’altra e’ piu’ delicata, coi gambi piu’ lunghi ed e’ un po’ piu’ lenta. variabilita’ genetica della stessa specie, immagino.
ieri al vivai sotto casa le ho viste in grandi vasi di plastica, con le foglie un po’ rovinate dal gelo ma sembra accennino una fioritura.
Scritto Da – COSTIERO on 30 Dicembre 2009 13:50:18
Scritto Da – costiero on 15 Aprile 2010 12:28:06
Scritto Da – costiero on 15 Aprile 2010 12:30:04
Devi essere connesso per rispondere a questo argomento