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A settembre scattavo questa foto perchè volevo pubblicarla sul sito per mostrare come il clima insieme al terreno sabbioso unito ad una falda idrica poco profonda danno questi magnifici risultati con le P.canariensis… il diametro della chioma è impressionante, canariensis così ne esistono poche!!
oggi la pubblico perchè il punteruolo è arrivato anche qui, è la distruzione di qualcosa di unico 😡 😡 😡
la chioma comincia a collassare…
foglie apicali mangiate dall’insetto
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di boscoScritto Da – maculato il 25 Marzo 2011alle ore 13:31:06
Scritto Da – maculato il 25 Marzo 2011alle ore 13:33:19
Lintroduzione di questa quaglia può recare danno al nostro ecosistema?
http://it.wikipedia.org/wiki/Crex_crex
Greg
allora potrebbe essere lui il volatile che dicevo ??
certo che però è una quaglia piccola , non dovrebbe creare casini
da noi ce ne sono in libertà durante il periodo della caccia , vengono lasciate libere proprio per cacciarle
Credo che il Crex Crex possa essere esclusivamente la soluzione per una cena a base di cacciaggione.
E’ un volatile che si nutre a terra ed onestamente non riesco ad immaginarmelo mentre si arrampica su di una P. Canariensis di 10 metri!!!
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
quote:
Lintroduzione di questa quaglia può recare danno al nostro ecosistema?
http://it.wikipedia.org/wiki/Crex_crex
Greg
Non credo proprio, magari è anche buono da mangiare, è un grande migratore quindi volare su una palma non è un problema
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
a casa ho un pollaio …. mi metto ad allevarli !! 😀
Perchè no!penso che sia una specie di facile propagazione.Per il fatto della palma alta 10 metri,io penso che l’istinto di qualsiasi animale sia procurarsi cibo,se questo si trova(in abbondanza)su una palma,non vedo perchè no debba andarci visto che stiamo parlando di un volatile.
Greg
che male c’e’ ad introdurre una nuova specie di quaglia? anche il fagiano non e’ italiano, nemmeno l’istrice….. neanche le phoenix sono italiane, figuriamoci le altre palme.
Ragazzi, se lo trovate in vendita da qualche parte fatemelo sapere!
Il re di quaglia è una specie che vive nei
luoghi umidi e prevalentemente terricolo,non è allevabile e con la quaglia non ha niente a che vedere sè non nell’aspetto e nel nome ed è migratore.Non penso sia la soluzione al problema.
feruglio alberto
Gregorio il Re di quaglie se viene reintrodotto è solo per sparargli, non è molto comune in Italia anzi è raro, ogni tanto capita che sosti nel nostro paese durante la sua migrazione, è insettivoro e talvolta si ciba di vegetali, ma solo teneri,
non arrecha alcun danno all’ecosistema, è un rallide ed è parente prossimo delle folaghe,
è purtroppo in estinzione in tutta Europa a causa dell’agricoltura intensiva, nidifica a terra e spesso il nido viene distrutto dalle macchine falciatrici.
ciao Mau
Non penso nemmeno io possa causare danni all’ecosistema l’introduzione di tale volatile. Ma non penso nemmeno lontanamente possa essere una soluzione.
giusto, nemmeno io vedo il Re di quaglie che insegue i Punteruoli…semmai il problema della proliferazione eccessiva di questi insetti è la sempre più rarefazione degli uccelli insettivori, questi ultimi catturano in volo gli insetti e ne consumano enormi quantità, purtroppo in italia non c’è regolamentazione sulla caccia e addirittura per ragioni elettorali si è ampliato il numero di specie da abbattere, ma come al solito qui nessuno ha colpa e tutti hanno il diritto….
Verissimo, si pensi a come una volta le nostre campagne erano rallegrate da migliaia di rondini…ora non dico che siano una vera rarità, ma territori una volta colmi di tali uccelli ora ne sono totalmente privi. E le rondini era solo per fare un esempio fra tanti.
Io sono molto pessimista riguardo alla possibilità di debellare il punteruolo.
Se fosse una cosa in grado di far girare molti soldi potrebbero probabilmente debellarlo con metodi biologici mirati (quello che dovrebbero fare i nematodi già noti insomma), ma non penso che la cosa interessi molto a chi ha la possibilità di fare tali investimenti in ricerche 😡
Anni fa nelle mie zone è successo qualcosa di simile con il pino nero, un parassita che agiva sotto la corteccia, scavando delle gallerie ha fatto strage di Pinus nigra, per anni si è prognosticata l’estinzione di questi alberi, piantati da Mussolini per fare scorte di legname, poi improvvisamente la moria si è contenuta gradualmente fino quasi a scomparire, probabilmente il parassita è entrato in crisi per fattori naturali, speriamo sia così anche nel caso del punteruolo, in natura succede spesso che una specie da dominante diviene secondaria, nel caso degli insetti questo processo è accelerato perchè essi hanno una biologia diversa dagli altri animali, inoltre se la specie attaccata per scopi alimentari si estinguesse porterebbe alla scomparsa del predatore,
se non erro il punteruolo usa le palme come nursery per la prole quindi non sarebbe conveniente per la specie far sparire il proprio nutrimento e casa…o no? sono leggi di natura, almeno lo spero.
certamente però la situazione è seria vista anche la quantità di anni necessaria allo sviluppo della palma, insomma se l’uomo per negligenza non farà nulla speriamo nella saggezza della Natura
ve la ricordate la CAULERPA TAXIFOLIA ? la famosa alga assassina che doveva sommergere i fondali del mediterraneo ? e’ entrata in competizione con alcuni organismi che oggi ne limitano lo sviluppo. tra qualche anno qualche picchio si accorgera’ di quanto sono gustose le larve del punteruolo ed entrera’ in competizione con lui.aspettiamo.
Se volgiamo volare con la fantasia facciamolo, ma tutti i volatili da voi citati non possono catturare le larve all’interno dell’ospite, ne tanto meno ingurgitarle durante il volo.
L’insetto di Rinco.. adulto ha una mole non indifferente per rondini merli quaglie ecc.
Al di là di quanto affermato da alcuni, qui a meno di 30 Km da Roma ed in aperta campgna di insettivori (diurni e nottunri) ve ne sono a bizeffe, l’unica partecipazione di queti volatili l’ho notata solo da parte dei merli nostrani, i quali dopo che le Phoenix sono state abbattute e ridotte in poltiglia, li ho visti annaspare sopra per mangiare i rimasugli di larva.
Claudio ho letto dei danni che hai subito, ma non serve a nulla prendersela con “gli alcuni” che affermano della scarsità dell’avifauna italiana, personalmente sono circa 50 anni che per passione mi documento sulle specie animali e ti assicuro che di specie ne ho viste sparire, anche in italia, a causa dell’agricoltura in primo luogo e poi bracconaggio caccia e via dicendo, tornando al nocciolo della questione le interazioni tra gli esseri viventi sono molto più complicate di quello che pensiamo noi e purtroppo poco studiate, il punteruolo potrà scorrazzare liberamente tra centinaia di specie di uccelli, magari solo una tra queste lo troverà gustoso, liquidare la questione a “voli di fantasia” non serve a nulla come non serve appunto volare con la fantasia, credo poi che tutti possano dire la propria opinione……
Mau
Salve Mauri, io non me la prendo con nessuno, ma ho espresso solo due opinioni, che sono mie esclusive e che possono tranquillamente e essere contradette nel caso che qualcuno lo ritenga opportuno.
Solo per chiarire.
quote:
Claudio ho letto dei danni che hai subito, ma non serve a nulla prendersela con “gli alcuni” che affermano della scarsità dell’avifauna italiana, personalmente sono circa 50 anni che per passione mi documento sulle specie animali e ti assicuro che di specie ne ho viste sparire, anche in italia, a causa dell’agricoltura in primo luogo e poi bracconaggio caccia e via dicendo, tornando al nocciolo della questione le interazioni tra gli esseri viventi sono molto più complicate di quello che pensiamo noi e purtroppo poco studiate, il punteruolo potrà scorrazzare liberamente tra centinaia di specie di uccelli, magari solo una tra queste lo troverà gustoso, liquidare la questione a “voli di fantasia” non serve a nulla come non serve appunto volare con la fantasia, credo poi che tutti possano dire la propria opinione……
Mau
ciao Claudio,
ma certo, hai ragione, scusa se mi sono un pò “scaldato” 😉 ho da sempre la” sindrome del paladino della natura” he he…..
alla prossima, Mau
Se proprio vi piace la natura, per esperienza nei luoghi d’origine, su suggerimento di PINDO si potrebbe indicare il “pica palo” di cui se ne è parlato in un precedente post relativo alla Paysandisia.
Certo i risvolti di un immissione in Europa non sono calcolabili (vedi la peronospera importata dalle Americhe con i tralci di vite Americana).
Ritornando al tema, direi che il picapalo può essere efficace con la Pysandisia, in quanto nella fase di impupamento…passatemi il gergo (sopratutto nelle Phoenix)la larva si sposta al 90% sotto la pelle della guaina fogliare posta all’attaccatura del tronco, dove a volte macchia di marrone la foglia, quando questa risulta ancora in stato vegetativo, lì il pica palo può colpire la sua preda, mentre il rincophoro che deposita larve con un rapporto 1:20 rispetto alla Paysandisia resta di più difficile raggiungimento, in quanto le posizioni di impupamento, proprio per l’ammassamento che esiste nell’ospite viene generato anche nelle parti interne dell’attaccatura fogliare, punto difficilmente raggiungibile dal “pica palo”.
Ma queste sono solo ipotesi.
Scritto Da – caio on 04 Novembre 2011 18:15:59
mah…l’idea di introdurre il Pica Palo in Italia per contrastare il Punteruolo mi pare assai azzardata, il rilascio di una specie nuova di un qualsiasi animale in un ambiente che non è il suo può portare a dei disastri, vedi il pesce siluro ecc, sarebbe necessario uno studio ambientale, forse il problema è che le palme sono state importate in un ambiente che non è il loro, ogni specie animale e vegetale è il frutto di una selezione millenaria, ed è sopravissuta alla selezione naturale grazie alla somma di fattori vari, nel loro ambiente di origine c’è un equilibrio che è il risultato di prove secolari, ogni essere vivente in ogni situazione nuova necessita di secoli per elaborare una strategia evolutiva adatta a contrastare ogni novità,
il Punteruolo è insetto italiano oppure è stato importato come specie intrusa?
a me risulta che il luogo di provenienza è l’Asia, quindi nel suo luogo di origine c’è sicuramente il suo nemico naturale che impedisce una sua nociva ed eccessiva proliferazione,
piuttosto c’è in Italia un uccello adatto che possa sostituire il Picapalo?
forse l’Upupa, ma ha un becco troppo sottile anche se simile a quello dell’uccello Sud Americano, il picchio? sicuramente sì ma i nostri picchi non sono abituati a riconoscere l’insetto asiatico come loro preda appetibile, ci vorranno decenni perchè i picchi si abituino alle abitudini del Punteruolo rosso, per nutrirsene,
mi sa che è una faccenda complicata….
comunque grazie per le tue info,
a presto Mau
ho trovato un articolo che cita le specie “vittime” ed un altro dove parla di cani addestrati per stanare con l’olfatto la presenza di esemplari adulti del Punteruolo rosso, tipo andar x tartufi……
Le piante definite “piante sensibili” al punteruolo non sono solo le classiche palme ma riguardano le seguenti specie: Areca catechu, Arenga pinnata,Borassus flabellifer, Calamus merillii, Carota axima, Carota cumingii, Chamaerops humilis, Cocos nucifera , Corypha gebanga, Corypha elata, Elaeis guineensis, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix canariensis, Phoenix dactylifera, Phoenix teophrasti, Phoenix sylvestris, Sabalumbraculifera, Trachycarpus fortunei e Washingtonia spp.
fonte; internet
Ciao Daniele, ho un gran paura per le mie palme a Castellaneta Marina, ormai siamo circondati dal rincoforo, brutta bestia… La notizia peggiore e’ che la Regione ha smesso di far girare gli Ispettori fitosanitari, demandando il controllo ai Comuni, che non fanno niente!!! Intanto io lotto a suon di Naftalina, insetticidi di sintesi alternati a insett. bio (azadiractina). Speriamo bene!!!
mammolino a che “esserino” ti riferisci? di che bestia si tratta??
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
[/quote]
quote:
Le piante definite “piante sensibili” al punteruolo…
Ciao Maurizio,
questo è il primo elenco che è apparso in rete (contiene anche nomi obsoleti), ora è largamente superato e continua ad allungarsi, purtroppo non si hanno dati per poter dire che una data specie è al sicuro dal rincoforo, e quindi tutte sono a rischio.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
mammolino a che “esserino” ti riferisci? di che bestia si tratta??
il punteruolo ….
[/quote]
salve a tutti, ho tentato di fare una ricerca sul Punteruolo o Rincoforo, è un coleottero della famiglia dei Curculionidi diffusa principalmente nelle zone tropicali benchè alcune specie sono presenti anche in zone temperate, hanno la corazza durissima che resiste al perforamento con spilli, si difendono molto bene da eventuali predatori anche perchè sono indigesti in quanto a causa della loro durezza riescono a lacerare le pareti gastriche, il Rhynchophorus ferrugineus di colore rossastro, è distribuito in tutto il Sud Est asiatico dall’India al Giappone, il Rhynchophorus palmarum, di colore scuro, invecie è specie Sud Americana, che dovrebbe essere la specie predata dal Picapalo citato da Pindo nei post precedenti,
la specie presente in Italia dovrebbe essere la prima, il ferrugineus, questo è comparso per la prima volta negli anni ottanta negli Emirati arabi perchè importato in palme già infette, poi da lì, si è spostato in Egitto da dove ha fatto il salto per arrivare in Italia, l’anno scorso ero a Dubai x lavoro e vi assicuro non ho visto nemmeno una palma, e là ce ne sono migliaia di enormi, di aspetto morente o malato, perchè non si indaga su questo? bisognerebbe andare a Dubai e chiedere agli arabi come hanno fatto a risolvere l’infezione, se avessi saputo dell’esistenza del Punteruolo, lo ho scoperto grazie al Forum solo qualche settimana fa, avrei chiesto a qualche politico della città, lì i politici sono abbordabili a tutti, non come da noi…alla mia mostra sono venuti un paio di ministri, senza scorta e vestiti come tutti loro, insomma bisognerebbe partire da qualcosa no?
per quanto riguarda il predatore qui la vedo brutta, se gli uccelli non li mangiano da adulti come ci arrivano alle larve??il Campylorhampus trochylirostris o picapalo colorado non farebbe in tempo a stabilizzarsi come specie se venisse introdotto,
e non è nemmeno un picchio, fa parte di un genere di rampichini becco a falce, essi prediligono cibarsi di larve, anche piccole rane ma sopratutto ragni, che crcano sui tronchi degli alberi o sotto la corteccia,
La lotta con il sistema a microonde mi sembra empirica, ok friggiamo le larve ma il giorno dopo arriva una femmina e rifa le uova,
qui ci vuole la scienza ragazzi, ma i ricercatori stanno altrove ormai.
in ordine il Rampichino becco a falce Campylorhampus trochilirostris, ma ce ne sono altre due specie che differiscono per distribuzione geografica, ma sempre sud America
ed il Rincoforo delle palme, specie Sud america
quote:
Ciao Daniele, ho un gran paura per le mie palme a Castellaneta Marina, ormai siamo circondati dal rincoforo, brutta bestia… La notizia peggiore e’ che la Regione ha smesso di far girare gli Ispettori fitosanitari, demandando il controllo ai Comuni, che non fanno niente!!! Intanto io lotto a suon di Naftalina, insetticidi di sintesi alternati a insett. bio (azadiractina). Speriamo bene!!!
Ciao Gianni, la situazione è ormai fuori controllo!! Ogni volta che scendo a Castellaneta trovo una nuova canariensis colpita e ormai non le tagliano manco più, lasciando uscire centinaia dei malefici insetti (vedi canariensis vicino la chiesa) Credo che bisognerà aspettare il passaggio di questa ondata. Io nel frattempo mi sono munito di molte altre specie a livello di seedling e vediamo…
Non ho alcuna intenzione di riempire il giardino di veleni e sostanze tossiche, di questo passo le canariensis finiranno prima di quel che pensiamo!!!
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
e pensare che meno di un mese fa non conoscevo nulla di questo flagello a nome Punteruolo, sembra di essere sulla soglia di un’estinzione di massa,
le palme sono sulla terra dal Cretaceo, da più di 80 milioni di anni…e gli insetti ci sono da circa 300 milioni, in questo periodo saranno già entrati in conflitto tra di loro chissà quante volte, chi lo sa….ora possiamo assistere a questa guerra in diretta,
ma non è un bello spettacolo
Niente paura, le palme non si estingueranno, perlomeno nelle loro zone d’origine.
L’unica soluzione, a mio avviso, sarebbe introdurre il suo naturale antagonista (il che non è comunque una buona cosa, dato che sarebbe estraneo al nostro ecosistema come il punteruolo, ma a mali estremi, estremi rimedi).
E’ chiaro che attorno a ciò si specula.
Mi preoccupa il fatto che non si parli della Psilla Lerp, che sta flagellando gli eucalipti, soprattutto in Sardegna (ne ho visti parecchi in condizioni pietose) e nel Lazio.
Questo parassita è pericoloso tanto quanto il punteruolo, e i danni, tanto a livello ambientale quanto a livello economico, non tarderanno a presentarsi.
Scritto Da – ficus on 08 Novembre 2011 18:37:27
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