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  • Elio Gulino
    Partecipante
      25 Agosto 2007 alle 17:32 #838

      [blue]
      In questa nuova discussione ognuno potrà raccontare tutto quello di strano, fuori dall’ordinario, in cui si è imbattuto osservando la Plumeria.

      Nella precedente discussione “Plumeria da seme: esperienze”, avevo detto che avevo ottenuto 8 piante dalla semina: due sono “decedute” in itinere, una ha fiorito dopo cinque anni, quattro crescono…e..una …..:

      [

      Insieme a Pietro l’abbiamo battezzata “Plumeria wurstel” ! /blue]

      Nicola_PPosts: 98
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        25 Agosto 2007 alle 18:10 - Views: 930 #11534

        quote:


        [blue]
        In questa nuova discussione ognuno potrà raccontare tutto quello di strano, fuori dall’ordinario, in cui si è imbattuto osservando la Plumeria.



        Tre episodi di un certo interesse in venti anni di rapporti con questa pianta.
        Il primo risale a meno di cinque anni fa. L’ esemplare più grande che possedevo sviluppatosi da talea colta in habitat ( i puristi storceranno il naso  ;-) dato che l’habitat vero pare sia il Messico) in Somalia nel 1985 e perefettamente affrancata all’aperto qui in costa Amalfitana, ad un certo punto ha mostrato gravi segni di sofferenza, il tronco di circa dieci cm. di diametro ha cominciato a spaccarsi mentre due delle tre propaggini hanno cominciato a trasudare un liquido nerastro, segno di una profonda compromissione dei tessuti vegetativi mentre le foglie cominciavano a cadere e le estremità in accrescimento a raggrinzirsi. L’unica propaggine vitale mostrava poco prima dell’attaccatura al tronco la comparsa di radici aeree. A quel punto ho sistemato una margotta per recuperarla. Dopo qualche mese ho tagliato il ramo e l’ho interrato con pieno successo, ora è una bellsiima pianta simile per dimensioni alla madre. Ho lasciato però a dimora, nl suo vaso, il vecchio tronco dopo averlo privato dei rami malati. Nella successiva ripresa vegetativa, dal moncone è spuntato uno splendido germoglio che ora, alla fine di agosto porta già orgogliosamente il suo scapo florale. Segno di impressionante capacità di sopravvivenza di questa splendida pianta.
        Altro episodio degno di nota.
        Una plumeria Celadine, sviluppatasi da una talea portatami dieci anni fa dalle Hawaii e che fioriva regolarmente ogni anno, l’anno scorso ha prodotto i suoi primi follicoli, ma cosa strana dato che non ne ho trovato mai menzione nella abbondante bibliografia a mia disposizione, tali follicoli non erano bifidi ma singoli. Da questi frutti, da luglio ai primi di agosto, ho seminato parecchi semi con appagante successo.
        Ultimo espisodio. Su un’altra pianta di Celadine il peduncolo della fioritura dell’anno scorso, non solo non è appassito durante il riposo invernale ma ha rifiorito quest’anno, anche se con numero di fiori ridotto.

        Ciao,

        Nicola Prisco
        m. 70 s.l.m.
        40° 37′ N
        14° 29′ E
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        giannipaPosts: 148
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          25 Agosto 2007 alle 23:33 - Views: 884 #11535

          Elio non c’è che dire, il nome wurstel ci sta tutto, in realtà sembra che la pianta abbia sofferto la siccità ed è per questo che si è comportata in questo modo, almeno secondo me 😀

          pietropuccio
          Partecipante
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            27 Agosto 2007 alle 13:13 - Views: 693 #11536

            Ciao,
            una nota anomalia è lo sviluppo sullo scapo floreale di un ramo che molto spesso continua la sua normale crescita. Di solito si sviluppa un solo ramo in tutto lo scapo, ma di recente ho avuto modo di osservare su un albero in piena terra a Palermo, una elevata frequenza di questa anomalia e che per di più interessava l’intero scapo floreale:

            Pietro Puccio
            Palermo
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            Temperato subtropicale (Koppen)

            Pietro
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            https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

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              2 Settembre 2007 alle 0:09 - Views: 890 #11537

              Grazie Pietro, questa anomalia è davvero particolare, ma la fioritura era avvenuta in precedenza o no?

              pietropuccio
              Partecipante
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                2 Settembre 2007 alle 15:52 - Views: 694 #11538

                Ciao Giannipa,
                certamente, le ‘scalette’ che vedi sono la base del picciolo floreale.

                Pietro Puccio
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                giannipaPosts: 148
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                  2 Settembre 2007 alle 19:11 - Views: 883 #11539

                  veramente una particolarità, chissà a cosa è dovuta

                  Nicola_PPosts: 98
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                    3 Settembre 2007 alle 11:40 - Views: 917 #11540

                    quote:


                    Ciao,
                    una nota anomalia è lo sviluppo sullo scapo floreale di un ramo che molto spesso continua la sua normale crescita. Di solito si sviluppa un solo ramo in tutto lo scapo, ma di recente ho avuto modo di osservare su un albero in piena terra a Palermo, una elevata frequenza di questa anomalia e che per di più interessava l’intero scapo floreale:

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                    Ciao Pietro,
                    hai avuto modo di notare se tale fenomeno si verifica su piante di una specie particolare?

                    Nicola

                    Nicola Prisco
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                    pietropuccio
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                      3 Settembre 2007 alle 12:29 - Views: 687 #11541

                      Ciao Nicola,
                      con riferimento sempre alla rubra, generalmente – data anche la rarità del fenomeno – non si riesce a identificare una varietà in cui è sicuramente più frequente che in altre. L’anomalia, nell’anomalia, è che in questa particolare pianta (la varietà è una delle diverse della forma acutifolia che circolano per Palermo, ma non la tipica ‘palermitana’), un albero di notevoli dimensioni (collezione Giuseppe Bacino, Palermo) non solo è frequente negli scapi floreali, ma spesso interessa l’intero scapo.

                      Pietro Puccio
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                      Pietro
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                      giannipaPosts: 148
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                        3 Settembre 2007 alle 18:34 - Views: 888 #11542

                        veramente interessante, non avevo notato che questo scapo è portato su un ramo di cirda due-tre anni, o almeno credo. Non capisco come la pianta “pensi” di potere portare avanti un crescita del genere, le povere plantule sono sicuro destinate a soccombere,anche perchè nate da un eccessiva attività meristematica.

                        Ad esempio nelle agavi avviene una cosa del genere, ma lì è diverso in quanto la pianta madre muore e cadendo il fusto floreale rilascia delle plantule di agave figlie già pronte alla radicazione.

                        Nicola_PPosts: 98
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                          3 Settembre 2007 alle 18:39 - Views: 922 #11543

                          quote:


                          Ciao Nicola,
                          con riferimento sempre alla rubra, generalmente – data anche la rarità del fenomeno – non si riesce a identificare una varietà in cui è sicuramente più frequente che in altre. L’anomalia, nell’anomalia, è che in questa particolare pianta (la varietà è una delle diverse della forma acutifolia che circolano per Palermo, ma non la tipica ‘palermitana’), un albero di notevoli dimensioni (collezione Giuseppe Bacino, Palermo) non solo è frequente negli scapi floreali, ma spesso interessa l’intero scapo.

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                          Certo è che è un fenomeno interessante. Bisognerebbe verificare la presenza di casi analoghi in habitat. Una cosa però mi viene da pensare, ovviamente sono solo ipotesi. Mi dici che la pianta è un grosso esemplare in piena terra, quindi pianta perfettamente affrancata al clima plaermitano. Questo adattamento potrebbe aver determinato una modififica nel suo ciclo normale, che prevede periodi di assenza di foglie ma di presenza di fiori. Ricordo in Somalia che alberi di Plumeria, alla fine della stagione delle piogge (Novembre) erano pieni di fiori ma senza foglie( quasi un semiriposo). Ora nel nostro clima esse vanno in riposo da dicembre a fine aprile quando si ha foliazione e poco dopo fioritura. A me è capitato, come ho gia scritto in questo forum, che un peduncolo ha continuato ad essere vitale dopo la fioritura dell’anno scorso e quest’anno ha prodotto, anche se in numero minore, altri fiori. Mi domando, se questo peduncolo continuando a rimanere vitale, dopo aver esaurito la capacità fiorifera possa generare nuovi rami proprio perchè il suo ciclo normale è stato modificato dalle condizioni, diverse da quelle originarie, nelle quali la pianta si è perfettamente adattata.
                          Ritornando alla pianta della collezione Bacino, particolari condizioni di microclima potrebbero aver favorito questo fenomeno.
                          Sarebbe un ulteriore esempio della esattezza della teoria sull’evoluzione che, fortuna per noi, avverrebbe in tempi brevi in questa plumeria.
                          Perdonami i voli pindarici ma dove non riesco ad arrivare con il ragionamento galileiano a volte, pur di trovare una risposta plausibile, uso la fantasia :-).

                          Nicola

                          Nicola Prisco
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                          pietropuccio
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                            5 Settembre 2007 alle 11:33 - Views: 691 #11544

                            Ciao Nicola,
                            non credo si tratti di qualcosa legata al clima, di esemplari di queste dimensioni in piena terra qui ve ne sono alcune centinaia e nello stesso giardino, a pochi metri, vi è un’altra pianta di pari età e dimensioni che non presenta questo fenomeno, dovrebbe trattarsi quindi di un fatto genetico che interessa quella particolare pianta.

                            Pietro Puccio
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                              5 Settembre 2007 alle 11:38 - Views: 695 #11545

                              Ciao Giannipa,
                              di norma la vegetazione prosegue formando un ramo che è solo di diametro più sottile nel tratto costituito dal picciolo dello scapo. Non si tratta poi di plantule avventizie, ma di cambio di “destinazione d’uso” da fiore a foglie, vi è cioè una perfetta continuità nella crescita.

                              Pietro Puccio
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                              Nicola_PPosts: 98
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                                5 Settembre 2007 alle 12:54 - Views: 939 #11546

                                quote:


                                Ciao Nicola,
                                non credo si tratti di qualcosa legata al clima, di esemplari di queste dimensioni in piena terra qui ve ne sono alcune centinaia e nello stesso giardino, a pochi metri, vi è un’altra pianta di pari età e dimensioni che non presenta questo fenomeno, dovrebbe trattarsi quindi di un fatto genetico che interessa quella particolare pianta.

                                Pietro Puccio
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                                Ciao Pietro,
                                grazie della risposta esauriente che confina tale anomalia a questo esemplare. Presumo quindi che anche altre piante sviluppatesi da qualche sua talea dovrebbero conservare questo carattere.
                                Una curiosità: è la stessa foto 5) presente a pag. 75 del tuo libro?

                                Nicola

                                Nicola Prisco
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                                giannipaPosts: 148
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                                  5 Settembre 2007 alle 14:54 - Views: 890 #11547

                                  quote:


                                  Ciao Giannipa,
                                  di norma la vegetazione prosegue formando un ramo che è solo di diametro più sottile nel tratto costituito dal picciolo dello scapo. Non si tratta poi di plantule avventizie, ma di cambio di “destinazione d’uso” da fiore a foglie, vi è cioè una perfetta continuità nella crescita.

                                  Pietro Puccio
                                  Palermo
                                  Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                  Temperato subtropicale (Koppen)


                                  grazie Pietro, allora studiarne i comportamenti è ancora più interessanti

                                  Nicola_PPosts: 98
                                    • 17Topic
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                                    7 Settembre 2007 alle 10:03 - Views: 939 #11548

                                    quote:


                                    Ciao,
                                    una nota anomalia è lo sviluppo sullo scapo floreale di un ramo che molto spesso continua la sua normale crescita.
                                    Pietro Puccio
                                    Palermo
                                    Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                    Temperato subtropicale (Koppen)



                                    Ciao Pietro,
                                    riprendo la discussione sulle stranezze delle Plumerie riaccodandomi a questo tuo intervento.
                                    Osservando lo scapo floreale della mia Celadine, mi riferisco a quello che ha rifiorito e continua a rifiorire dopo il riposo invernale. Ipotizzo che avendo mantenute intatta la sua vitalità, pur diminuendo la quantità di fiori, possa predisporsi, in virtù della totipotenza della cellula vegetale (sempre che rimanga vitale durante il prossimo periodo di stasi) a produrre foglie e quindi a trasformarsi in un ramo.
                                    A questo punto ti chiedo se nell’esemplare da te fotografato, hai notato se quel famoso scapo aveva avuto lo stesso comportamento del mio, e cioè se per qualche anno ha continuato a produrre fiori.

                                    Ciao,

                                    Nicola

                                    Nicola Prisco
                                    m. 70 s.l.m.
                                    40° 37′ N
                                    14° 29′ E
                                    Zona climatica
                                    USDA 9b-10a
                                    http://www.myspace.com/nicolaprisco

                                    Elio Gulino
                                    Partecipante
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                                      24 Settembre 2008 alle 20:25 - Views: 893 #11549

                                      Ho notato che dall’anno scorso ad ora ci sono nuovi iscritti al Forum che sembrano molto interessati alla Plumeria .
                                      Anche per questo motivo, riporto in su questa discussione allegando foto della Plumeria “wurstel” , che ne mostrano l'”avanzamento” : non c’è assolutamente intenzione di fiorire, ma, con le stesse caratteristiche stranissime, la pianta continua a crescere felicemente .


                                      paolob44Posts: 768
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                                        5 Ottobre 2008 alle 22:44 - Views: 701 #11550

                                        Lo scorso anno una talea di 25 cm era marcita alla base per troppa acqua (io ero in vacanza e un amico bagnava, fin troppo) così l’ho tagliata e rimessa in vaso. Era proprio rimasto un mozzicone di pianta, però ha radicato e quest’anno l’ho messo in piena terra.

                                        Ha vegetato meglio delle altre talee messe accanto

                                        e adesso sta’ iniziando a fiorire

                                        Siccome ormai non credo che possa portare a termine la fioritura, proteggendo con un cappuccio di TNT, come penso di fare anche con le altre, è possibile che rimandi la fioritura alla prossima primavera?

                                        Paolo

                                        un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                                        http://caprettetibetane.splinder.com

                                        pietropuccio
                                        Partecipante
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                                          10 Ottobre 2008 alle 10:59 - Views: 574 #11551

                                          Stranezze in corso d’opera

                                          Per due mesi la ‘Wako’ ha regolarmente fiorito così:

                                          Questa mattina, dopo giorni che non “passavo di là”, ho trovato, per la gioia di Elio 😉 , questa situazione:

                                          Pietro Puccio
                                          Palermo
                                          Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                          Temperato subtropicale (Koppen)

                                          Pietro
                                          Palermo
                                          Zona (USDA) 9b
                                          https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/