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Phoenix reclinata
Anche se con le Phoenix non è il caso di scommettere un cent sulla loro purezza, questa a mio avviso presenta caratteristiche che rientrano in quelle ‘ufficiali’ della specie (per la botanica fare naturalmente riferimento alla monografia di Sergio) e quindi potrebbe servire come esempio di ciò che ci si dovrebbe aspettare anche da un ibrido con preponderanza genetica di reclinata. Purtroppo la posizione è infelice dal punto di vista fotografico (è infelice anche il fotografo 😉 ), ma dovrebbero comunque cogliersi i particolari fondamentali.
La reclinata è notoriamente allegramente cespitosa ed infatti malgrado da trenta anni vengano tolti i getti basali continua imperterrita a pollonare formando alla base un ammasso di radici fuori suolo:La specie è caratterizzata da fusti sottili ( mediamente 13 cm di diametro a 2 m di altezza, nella pianta in foto) elegantemente arcuati tranne quello centrale, in cui sono ben visibili e distanziate le cicatrici delle basi fogliari, i fusti sono percorsi da spaccature verticali:
I fusti sono lisci, tranne la zona sotto chioma per una lunghezza di circa 1,5 m, al di sotto le foglie si distaccano spontaneamente. Le foglie sono lunghe intorno a 3 m e danno una immagine di leggerezza un po’ scapigliata:
Le estremità delle foglie sono elegantemente e bruscamente curvate verso il basso, caratteristica da cui deriva il nome della specie:
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
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