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Nel Forum esistono diverse discussioni su questa Passiflora dalle caratteristiche particolari; sarebbe legittima la domanda “perchè ancora?”. In questa discussione intendo riepilogare quanto scritto sin’ora in vari messaggi, organizzandolo in maniera organica e con l’aggiunta della personale esperienza con la mia pianta presa l’anno scorso da Lucia
La Passiflora aurantia fa parte del sottogenere Decaloba ed è originaria dell’Australia, Fiji, Malesia, Nuova Guinea. Nei paesi d’origine fiorisce per lunghi periodi (in N.Guinea tutto l’anno), mentre in Italia il periodo è più contenuto; fare molta attenzione al terreno di coltivazione, che deve essere povero di azoto e, comunque, sabbioso/argilloso: altre composizioni e/o eccessi di fertilizzazioni, specie azotate, bloccano la fioritura
!
Per quanto riguarda le temperature, in letteratura viene citata una temperatura minima di 7°C: poichè dalle mie parti in inverno si registrano temperature inferiori e la mia “aurantia” non ha affatto sofferto, ritengo che, almeno per brevi periodi, possa resistere a temperature inferiori.
I fiori della P.aurantia presentano delle particolari caratteristiche: non si aprono completamente, durano sino a quattro giorni e cambiano colore giorno per giorno, passando gradualmente dal giallo crema al rosso-arancio sino alla caduta del fiore.Per quanto detto (e visto) sopra, sulla stessa pianta si possono vedere contemporaneamenta fiori di colore diverso
! (ricordi Martina?
).
Per quanto riguarda la fruttificazione non ho trovato notizie sull’autocompatibilità (impollinazione con il polline dello stesso fiore): la mia esperienza, documentata dalle foto, ci chiarisce che non necessita affatto di impollinazione incrociata con altro clone (possiedo un solo esemplare).
Il frutto (non edule), subgloboso, raggiunge dimensioni di 5cm. x 4.5cm.; inizialmente di colore verde pallido , che diventa, a maturazione, porpora chiaro.Scritto Da – Elio Gulino il 12 Luglio 2007alle ore 20:01:25
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