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Buongiorno a tutti,
Sarei interessato a sapere se qualcuno coltiva Parajubea e Ceroxylon e se si conoscano in Italia esemplari adulti o di una certa maturità di questi due generi.
Personalmente coltivo da 4 anni un Torallyi torallyi e da 1 anno, torallyi microcarpa e sunkha. Ho perso invece un cocoides di 2 anni a seguito di una punta a -5°C
Ho notato che il mio esemplare di Torallyi cresce molto lentamente nella stagione calda, moderatamente in inverno, rapidamente nelle mezze stagioni. Il suo principale nemico nei primi due o tre anni sembra essere la neve ancor piû che le basse temperature. Temperatura minima superata dall’esemplare in questione, -5°C/-&°C avuti in un periodo nevoso. Risultato perdita di tutte le foglie salvo foglia centrale fortemente danneggiata. Due anni dopo ecco lo stato della pianta
http://inlinethumb12.webshots.com/19595/2692878000051676876S600x600Q85.jpghttp://inlinethumb45.webshots.com/18796/2646017800051676876S600x600Q85.jpg
Gabriel
In effetti la mia c.p. non ha un aspetto sanissimo, ma va avanti da alcuni anni e sta per mettere una foglia caratterizzata. Invece tutte le parajubaee che ho avuto sembravano andar bene e poi improvvisamente sono deperite e seccate
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Ma non sarà che amano avere le radici libere di espandersi e mal si adattano al vaso??
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Peppe ma tu hai esperienza con i ceroxylon in piena terra…?
Nessuna, ma tenendo conto che amano un ph acido vorrei provarle in un bosco di querce che ho, secondo me si troverebbero bene, fresco d’estate e senza gelate d’inverno, negli altri posti le massime superano già agevolmente i 22-23 gradi adesso, d’estate sono un forno..
Poi ho un altro terreno a 400m slm con terreno tendenzialmente acido e molto profondo, ma le temperature estive sono un problema, sono palme che meritano almeno una prova!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
quote:
Ma non sarà che amano avere le radici libere di espandersi e mal si adattano al vaso??
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Come dicevo poco sopra ho pensato anche io così prima di metterla in vaso molto profondo, però mi sono accorto nel rinvaso che la mia palma ha poche radici sottili
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)
Peppe condivido il tuo pensiero, anche io voglio provare a farle crescere… al momento ho l’amazonicum, ma voglio provarli un pò tutti…. 😛
la mia parajubaea microcarpa è un pò lentuccia nel cacciare fuori le foglie nuove… chissà se espandendosi di più l’apparato radicale le cose miglioreranno, oppure se è una lentezza genetica… dopo l’estate tirerò le somme….
La mia torally invece in questi mesi di caldo non eccessivo é cresciuta più delle altre palme che coltivo.
Enrico
concordo, insieme alle C. Radicalis sono le palme che in vaso crescono di più.
Moris
allora mi devo solo attrezzare di un pò di pazienza…. anche la mia c. radicalis è bella vispa, ha un bel gambo con i piccoli datteri allo stato embrionali… 🙂
Sto per ordinare una parajubea torallyi var. microcarpa, vorrei sapere a quale difficoltà si va incontro sia dal punto di vista climatico e di coltura, se è strettamente necessario avere un terreno acido e se necessita di una posizione soleggiata. Grazie per le eventuali risposte.
ciao Pasquale… io la microcarpa, di circa 5 anni, ce l’ho da un anno e il mio terreno non è acido, però ha di buono che è molto drenante… direi che non va male, apparte la lentezza che sarà cronica della spece… l’unico accorgimento è che l’ho piantata all’ombra di una piccola casetta, cosi gli do il tempo di abituarsi alle lunghe e calde giornate siciliane 😎 … infondo lei è abituata a tuttaltre località…
quote:
Sto per ordinare una parajubea torallyi var. microcarpa, vorrei sapere a quale difficoltà si va incontro sia dal punto di vista climatico e di coltura, se è strettamente necessario avere un terreno acido e se necessita di una posizione soleggiata. Grazie per le eventuali risposte.
Io coltivo senza alcun problema Parajubaea torallyi da diversi anni e P.sunkha in terreno alcalino, esponile in pieno sole ma evita siti umidi nel periodo autunnale e invernale, per il resto nessun problema particolare.
francesco papagni
il ceroxylon amazonicum sembra abbia superato il caldo estivo in modo egregio… per fargli compagnia ho comprato un bella torally var. torally, che in questo periodo sta mettendo una foglia nuova… 🙂
…chi di voi, poi ha interrato le sue Parajubaea in giardino? sono ancora vive??
dateci buone nuove… 😎
la mia Sunka è ancora viva
giuseppe
Daniele,P. cocoides,P.torallyi torallyi, P. torallyi microcarpa e P. sunkha crescono ormai in giardino a Sabaudia da alcuni anni senza problemi. Anche P. cocoides, che sembra essere la più sensibile al freddo, ha superato solo con alcune bruciature -7°C del dicembre 2010.
Saluti,
Sergio.
Sergio qualè la differenza tra P.torallyi torallyi è P. torallyi microcarpa ?
giuseppe
Qui in Sicilia, a 500m slm, le parajubaea sembrano essere nel loro habitat naturale…. Crescono che è una meraviglia… Anche il ceroxylon e’ ok, anche se teme più il caldo estivo che le minime leggermente sotto lo zero dell’inverno….
Giuseppe, come specifica il termine stesso “microcarpa”(piccolo seme),la differenza principale sta nelle dimensioni del frutto e nelle dimensioni e nella forma del seme.Quest’ultimo è molto più piccolo di quello della specie tipica. Per il resto le piante sono molto simili anche se la microcarpa dovrebbe avere dimensioni un pò più contenute. Microcarpa è considerata perciò sottospecie di torallyi e non specie a se stante. Saluti,
Sergio.
ti ringrazio molto Sergio per la tua testimonianza…
Sono contento che le Parajubaea possano a pieno titolo rientrare tra le palme coltivabili nel mediterraneo… 😛
La rusticità delle parajubaea per quanto riguarda il freddo è ottima, forse il problema è di più il caldo… Credo che dopo giornate calde gradisca delle notti un pò fresche… Vi posso fare sapere negli anni a venire… 😀
Curiosità per quanto rigurda la P. microcarpa: la foglia svirgola a mo di “cavatappi” fino ad oltre i 180°… In pratica la foglia parte dritta nella zona dello stipide e l’estremità è capovolta verso il basso…
Visto che il post è dedicato anche ai ceroxylon vi do un aggiornamento sul mio amazonicum… In pratica la quarta foglia della sua esistenza è quasi completamente aperta, ma non credo sia caratterizata…
…qualche foto magari per corredare la discussione?
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