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CIAO A TUTTI ,
vorrei chiedervi se conoscete il nome di una palma che abbia la caratteristica di esser nana
e che non cresca al di sopra dei tre metri circa..e poi ancora una cosa gia’ che ci sono:
secondo voi potrei metterne una in vaso ?
quanto alta diventerebbe in tal caso ?GRAZZZZZZZZZZIE MOLTE ! 😉
ciao laretta .
( ale72 e caio )
rieccomi di qui..
il problema non e’ lo spazio
ma solo una questione di gusti ,
preferirei aver le mie palmette di tre metri
perche’ siano abbastanza accessibili, non prendetemi in giro ma mi da l’idea che me le gusterei di piu’, ma il tutto senza spendere un sacco di soldoni !!!
..e poi le palme troppo alte mi piacciono di piu’ in un giardino ENORMEMENTE ENORME
( cosa che io non ho..) 😉
quindi la domanda e’ :
esiste una palma che abbia una crescita abbastanza veloce e che ad acquistarla
con un tronco di 20/50 cm circa
possa raggiungere i 3 m nell’arco di 4/5 anni
o poco piu’…???
non me ne intendo di palme
quindi magari sto chiedendo la luna senza accorgermene..??! 😳
Ciao laretta…
l’unica luna che chiedi è la velocità di crescita….
Per l’esterno dalle tue parti visto che la temperatura scende fino -5 o -6° la più facile è la Chamaerops humilis una delle più rustiche che però è pollonate e quindi ti diventerà un bel cespuglione….
Se invece la tua intenzione è di tenerla in vaso (e quindi hai la possibilità di poterla proteggere durante l’inverno) la scelta è molto più ampia…io personalmente ti consiglierei phoenix roebelinii…la sua rusticità viene data a -3 o – 4° ma per esperienza diretta posso dirti che si adatta benissimo anche come pianta d’appartamento…
dove abiti?
se le condizioni climatiche lo permettono, ti suggerisco una washingtonia robusta, di certo è velocissima, riguardo le basse temperature sopporta qualche grado sotto zero anche da piccola senza problemi.
( ale72 )
ciao ale,
😳 scusa l’ignoranza ma per pollonate intendi che hanno piu’ fusti ? 😳
( ho visto qualche foto in internet e se la chamaerops humilis e’ cosi’ mi piace un casino! )
..dunque la mia idea e’ quella di piantarne
tre a formare un triangolo (o se ne trovo una con tre fusti attaccati tanto meglio )
in un angolo del giardino rivolto a sud e un’ altra in un vasone (che rimarra’ all’esterno anche d’inverno )sull’angolo rivolto a nord / est della casa ..
quindi mi sa che la phoenix roebelinii non fa al caso mio per via delle temperature invernali purtroppo, perche’ e’ molto bella anche lei.. 😛
( ice )
ciao e grazie dell’aiuto.
..sono una milanese trapiantata tra i monti di bergamo a mille metri circa d’altezza che odia il caos di milano e sta da dio nel suo giardino piuttosto grandino ma da arricchire un casino (c’e’ anche la rima.. 😀 )
la temperatura d’inverno scende intorno ai -5/-6°C o poco di piu’ a volte..
ho visto com’e’ la washingtonia robusta su internet e devo dire che e’ bella anche lei.
ma la chioma della pianta adulta tende a ricadere tipo la phoenix roebelinii oppure rimane ritta ???
quella che terro’ in vaso dovrebbe rimanere piu’ piccina sia di dimensioni che di altezza o mi sbaglio..?
ciao laretta . 🙂
Ciao laretta
Si significa che ha più fusti…e con il passare del tempo ne caccia sempre di nuovi..
per questo motivo non ti necessita unirne tre esemplari.. ci penseraà madre natura…
ciao!!
bergamo…… sconsiglio allora la robusta x ripiegare sulla filifera.
ne possiedo una, anche se perde le foglie x il gran freddo le rifà velocemente d’estate.
scordati i 3 metri in 4/5 anni….
tronco formato alla base, altezza stipite 80cm, in 4 anni 40 cm con i nostri inverni rigidi ed estati corte.
in 10 giorni è già spuntata la prima foglia del 2009…
😀
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Scritto Da – ice on 06 Aprile 2009 14:38:37
eccomi finalmente !
( i primi del mese sono un caos infernale!!! )
..cmq ho deciso, optero’ per la chamaerops humilis, sotto consiglio di ale, da mettere in giardino
( mi piace davvero un casino! ) 😛 😛 😛 😛 😉
e per il vaso magari potrei mettere
la washingtonia filifera, come dice ice, (dato che mi servirebbe che rimanga bassina )
ma ancora non lo so, perche’ tutte le piante che perdono la foglia mi mettono di una tristezza… 😡
vi ringrazio tantissssssssimisssssssimo
per il vostro aiuto e quando andro’ a masino vedro’ se trovo quello che cerco e poi non appena piantero’ il tutto mettero’ le foto.
( sempre che riesca a capire bene come si fa… ) 😳 😀
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
..ah un’ ultima cosa solamente..
una volta piantate con il tempo devo potarle in qualche modo
oppure e’ abbastanza togliere solo le fogliolone quando si seccano???
per il resto ho letto che non hanno bisogno ne’ di concimi ne’ di terra particolari e nemmeno di troppa acqua..
insomma si autogestisce alla grande ?!!
me lo confermate..?
RIGRAZIE ! 😀 😀 😀
Ciao
La Chamaerops humilis è rustica in tutto e per tutto… puoi tranquillamente dimenticartene è autosufficente sebbene un minimo di cure non le disprezzerà …
Per quanto riguarda la potatura è totalmente a tuo piacimento…è semplicemente una questione estetica…
Buon lavoro allora …aspettiamo le tue foto…
Ciao!!!
Solo per essere realista e non disfattista, una Chamaerops a Nord di Milano e per giunta a mille metri s.l.m ??????
Non ne ho mai vista una, se non in vaso od in prossimità dei laghi. 🙂 🙂 .
Saluti, caio.
..ma come ???????!
mica e’ rustica.. (???)
AIUTO! AIUTO!
vi prego ditemi che la chamaerops humilis resiste al mio clima… (-5/-6°C a volte poco meno.. )
proprio ora che mi sono “innamorata” non ditemi che non me la posso piantare in giardino..!!? 👿
Rustica si, ma non per le minime temperature della tua zona.
Avrai più successo inziando con dei Sabal, viste le dimensioni che devi mantenere il minor può fare al tuo caso.
Ti consiglio di vedere le monografie di Sergio, che sono esposte in modo molto lineare.
Le chamaerops sviluppano benisimo anche in vaso, oppure dovrai provare a coprirle ed a fornirle un posto al sole ed al riparo dai venti di nord, dal’tronde chi non risica …..
saluti, caio.
Ciao Claudio…come al solito io ottimista e tu pessimista…non mettere paura a Laretta… 😀
viene data rustica fino a -12°C…
Ci sono esemplari posti a dimora sia in Canada che in Norvegia….
guarda questi esemplari Canadesi quanta neve sopportano….
http://www.flickr.com/photos/growin/328934214/in/set-72157594393374393/
vi ricordo che le palme in vaso crescono piu’ lentamente e sono piu’ sensibili al freddo.
comunque una trachicarpus ci mette decenni prima di arrivare a tre metri di altezza, la puoi tenere in giardino anche da te senza problemi.
sicuro in vaso ne risente molto di più l’apparato radicale…
ma se ho ben capito Laretta vorrebbe ponerle a terra…in vaso avrebbe tenuto un eventuale Washingtonia…
Secondo il mio modestissimo parere dovrebbero sopravvivere tranquillamente…
ma se non vuoi tentare e cerchi qualcosa di ancora più rustico e che non cresce in altezza allora ti consiglio Rhapidophyllum hystrix viene data a -15 come la Sabal minor….
ma io credo che se ti piace puoi tentare tranquillamente anche con la Chamaerops…
concordo…chamerops e magari i primi anni ci metti un tnt, tanto per non sbagliare.
a bergamo non avrai alcun problema ne con trachicarpus ne con chamerops.
vai sul sicuro.
non usare nessuna precauzione,non si rovinerà alcuna foglia…. 😉
buongiorno per tutto il giorno a tutti
e grazie per i mille consigli rassicuranti. 😉
avendo letto i vostri messaggi ho deciso alla fine di creare ugualmente la mia piccola “isoletta personale delle hawaii” in giardino, mettendo come mi ha detto ale, e naturalmente sotto consiglio di tutti per le temperature, la chamaerops humilis
(confermo in terra piena)
ma senza coprire con TNT perche’ ho letto in qualche altro post che c’erano poi sintomi di marciume una volta tolto a fine inverno..
e poi guardando le foto di canada e norvegia ho preso coraggio!
…insomma se resistono li non saro’ mica cosi’ sfig….!!! 😀 😉
e poi sinceramente mi piace anche la trachicarpus e se alberto (costiero) dice che cresce pianissimo potrei prenderne tre da mettere in un altro punto del giardino (sempre terra piena) in modo da formare un triangolo anche di quelle come questa foto trovata su internet, che vi allego..
e per quanto riguarda il discorso di metterne una in vaso, non so’…
mmm….
magari boccio l’idea e metto qualcos’altro..
( caio )
ti ringrazio cmq dei consigli sempre preziosi, anche se mi hai messo fifa per un attimo.. 😡
e ti faccio i complimenti per i tuoi tre cagnolini della foto..
ciaoooooooooooooooooooooooo a tutti !
Qui al Nord i Trachicarpus crescono molto più velocemente per la maggiore disponibilità di acqua, più l’innaffi e più cresce e tieni conto che Bergamo è sicuramente piovosa. Il Trachicarpus che ho interrato 12 anni fa era in un vaso da 22 oggi è una palma di 3 metri, i primi 5/6 anni 1 metro poi è letteralmente esplosa. Per il chamaerops humilis Ti consiglio la varietà cerifera dal colore verde/argenteo.
Giovanni
in effetti qui da me il trachicarpus non cresce bene, risente anche della salsedine e questi sprovveduti continuano a piantarlo vicino al mare pensando che sia un cocco, poi si brucia le foglie ed e’ colpa dell’inverno, secondo loro.e dire che qui neanche gela alle volte.
..mmm.. 3m in 12anni…
perche’ no! mi sta bene.
l’altezza stipite del trachicarpus quant’e’???
grazie del consiglio per la chamaerops. 😉
(vedro’ di scegliere bene quando andro’ a masino da lucia)
…ok, mi son letta le monografie di sergio riguardo alla trachicarpus fortunei (che poi e’ quella della foto sopra e che dovrei prendere io)e la sua altezza stipite e’ di 10m . 😉
buon appetito a tutti !
Ciao Laretta e a tutti,
Quanto alle possibilità di riuscita a medio lungo termine di Chamaerops a 1000 m in provincia di Bergamo nutro, come Caio, pìù di un dubbio.
A quell’altezza, secondo me, anche sulle montagne delle zone dei laghi frequentemente spazzate dal favonio potrebbe avere problemi, figuriamoci in aree meno miti. Direi che a 1000 m è già un buon risultato avere dei Trachycarpus. Quelli situati a maggior altitudine di mia conoscenza li ho visti al massimo a 850 m sul monte Brè, una montagna che si erge dal lago di Lugano ben esposta a sud.
Secondo me, va pure sottolineato che Chamaerops, contrariamente a Trachycarpus soffre molto di più le abbondanti nevicate che nel caso del tuo giardino rischiano di essere frequenti. Come minimo, una legatura delle foglie mi sembra misura opportuna.
Non dimentichiamo che in Canada e Norvegia Chamaerops cresce in zone marittime temperate, dove le temperature di solito rimangono relativamente miti. E non è che in quelle zone siano del tutto al sicuro…. Pensiamo che pure nella mite “façade atlantique” francese, alcuni grossi esemplari persero la parte aerea nel gelido inverno del 1985/86.
Come già è stato sottolineato da Garbo, se proprio vuoi una Chamaerhops, è meglio orientarsi sulla var. cerifera molto più resistente alla neve ed al freddo, oppure eventualmente su Thritrinax campestris e come detto già da Ale, su Rapidophyllum hystrix.
Tanti saluti,
Gabriel
..ma sergio nelle sue monografie sostiene che la trachicarpus e’ tra le piu’ resistenti al freddo.. !!!?
…cmq se stasera riesco faccio una foto alle palme di una casa vicino a dove abito io e vediamo che specie e’…
(quella resiste..)
le mie Chamaerops humilis, che possiedo da ben 12 anni sono arrivate a meno 12gradi e sommerse da 50 cm di neve per parecchi giorni. alcune foglie si sono spezzate dal peso eccessivo, ma non hanno riportato bruciature…..
tra chamerops e trachicarpus non vedo differenza…..
mentre la trithrinax campestris riporta dei pallini neri su tutto il fogliame!!!
brahea armata : nelle stesse condizioni climatiche , punte delle foglie bruciatee ( marroni ) e perdita di colore azzurro ( ad oggi )
cerifera : analogo discorso della humilis
ciao
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Scritto Da – ice on 08 Aprile 2009 16:12:33
A questo punto Laretta devi provare!!!!!!
[giorni. alcune foglie si sono spezzate dal peso eccessivo, ma non hanno riportato bruciature…..
tra chamerops e trachicarpus non vedo differenza…..
Personalmente ho riscontrato grandi differenze di sopportazione alla neve tra Chamaerops e Trachycarpus fortunei. Riguardo alle seconde non mi è mai capitato di vedere foglie spezzate dalla neve o piegate in modo definitivo, riguardo alle prime si. Nell’areale dei Trachycarpus la neve è più frequente rispetto all’aerale mediterraneo ( o a clima mediterraneo) dei Chamaerops ( con eccezione di cerifera)
Va poi rilevato che a 1000 metri la neve è molto più abbondante e regolare rispetto rispetto alla pianura padana. I giorni di ghiaccio sono anche molto più numerosi nonché molto probabilmente l’intensità delle gelate. Ammesso e non concesso che un Chamaerops possa sopravvivere nelle condizioni in oggetto, v’è da chiedersi se rotture di rami sistematiche o molto frequenti, siano compatibili con una pianta eminentemente ornamentale.
Posso testimoniare la presenza la trithrinax campestris a nord delle alpi, dove ha resistito molto meglio rispetto a Chamaerops Humilis coltivata nelle vicinanze e nel frattempo morta.
Certo nel caso dei vari esempi riportati per l’una e l’altra specie possono valere caratteristiche individuali.
Tanti saluti
Gabriel
….Laretta afferma di avere temp. minime intorno al -5 .
a questo punto l’aereoporto della malpensa ( zona in cui abito ) è rigorosamente più freddo, senza contare i giorni di galaverna che non si hanno a quote più alte….
comunque non intendo inporre la mia personale esperienza.
è giusto che ciascuno faccia le sue esperienze, del resto ogni zona possiede un suo microclima particolare.
😉
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Scritto Da – ice on 08 Aprile 2009 19:39:23
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