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Nella discussione “Passiflora ignota” iniziata da Paolob44 io e Maurizio abbiamo accennato a questo nuovo ibrido, creato nel 1999 dal dr. R.Fischer, noto ibridatore tedesco, nell’intento, riuscito, di produrre una “P. Incense” che non fosse infetta dal virus.
Come dicevo nella citata discussione ho acquistato quest’ anno da Lucia un esemplare; in attesa di uno sviluppo della pianta che mi consenta di trasferirla in piena terra, accanto all'”Incense”, l’ho posizionata in un vaso da 16. Nei primi giorni del mese è spuntato il primo fiore, seguito pochi giorni dopo da un secondo.Nell’ottica di verificare e sperimentare ho impollinato manualmente il secondo fiore con il suo stesso polline: nel mio balcone in quel momento non c’era alcuna altra Passiflora in fiore.
Ieri sono stato fuori casa per tutta la giornata e stamattina…ho trovato ….
Per motivi che la mia mente poco tecnologica si rifiuta di capire , il sistema ha trasferito nel Forum solo una parte del mio messaggio: ho tentato due volte con la funzione “modifica” di riparare al danno senza risultato alcuno; a questo punto, ho recuperato quanto avevo scritto e lo inserisco (spero!!) come risposta alla prima parte.
Per completezza di informazione riporto quanto dichiarato dal dr. Fischer riguardo la riproduzione di questa pianta.
La propagazione per talea è estremamente difficoltosa a causa di una mancata emissione di radici, nonostante si sia formato il callo alla base della talea!
La propagazione da polloni radicali è più facile, ma, dice sempre il dr.Fischer, si rischia di ottenere piante che hanno perduto la qualità tetraploide, che è propria di questo ibrido!
A questo punto (di semina manco a parlarne, poichè siamo in presenza di un ibrido) sembrerebbe che il dr.Fischer ci dica: “Se ne vuoi un’altra, devi comprarla!”
Esperimento di impollinazione a cui seguirà esperimento di semina per veder cosa esce 😉 😉 … o sbaglio??
Fatti non foste a viver come bruti 😀 😀
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
quote:
Esperimento di impollinazione a cui seguirà esperimento di semina per veder cosa esce 😉 😉 … o sbaglio??
Quando ero più giovane (non ricordo più quando) avrei fatto l’esperimento, anche se sono convinto che difficilmente ne sarebbe venuto fuori qualcosa; oggi, per motivi di tempo e di spazio e, forse, anche di volontà non farò nulla.
In ogni caso, se il frutto arriverà a maturazione e conterrà semi di aspetto “normale” e se tu o chiunque altro volesse tentare esperimenti, sarò felice di inviarli. 😉
Ciao Elio….
…tanti tanti complimenti..è bellissima!!
Ma come è riuscito dr. R.Fischer a produrla senza che non fosse infetta dal virus??
La mia p.Incense lo prende ogni autunno….uffa 😡 😡 !!!
Sei bravissimo anche come una ape….. 😀 😀 😀 !!!!!!
Un abbraccio
Martina
quote:
Ciao Elio….
…tanti tanti complimenti..è bellissima!!
Ma come è riuscito dr. R.Fischer a produrla senza che non fosse infetta dal virus??…………..
Non confesserà neanche sotto tortura!!!
Roland Fischer usa la colchicina per produrre piante tetraploidi (cioè con cromosomi raddoppiati
= 2n).
Siccome sono farmacista posso procurare la colchicina e ho chiesto a Fischer in quale percentuale (parti per milione) va utilizzata e con quale tecnica. Naturalmente non ha risposto ed ha divagato. Devo dire però che non ho voluto approfondire l’argomento e che preferisco utilizzare specie con cromosomi in numero naturale. Oltretutto la colchicina è davvero pericolosa e preferisco non correre rischi, così ho lasciato perdere il discorso.
Comunque, sicuramente lui tratta i semi in germinazione con colchicina per un tempo definito che conosce.
Questa sostanza agisce in una fase particolare della divisione cellulare: nel momento in cui nella cellula i cromosomi si dividono in due e quindi raddoppiano. La fase successiva è la divisione della cellula originale con n° di cromosomi raddoppiato in due cellule singole ognuna delle quali ritorna ad avere il n° di cromosomi normale e tipico della specie. La colchicina blocca la fase di divisione cellulare successiva al raddoppio dei cromosomi e quindi si ottiene una cellula con cromosomi raddoppiati che non riesce però a dividersi in due cellule normali.
In un secondo tempo, passato l’effetto della colchicina, il processo di divisione cellulare riprende normalmente ma partendo da una cellula con n° di cromosomi doppio, con un nuovo raddoppio temporaneo dei cromosomi (=4n).
Fischer lascia agire per qualche giorno la colchicina e successivamente la toglie con lavaggi per permettere la normale duplicazione delle cellule che in questo caso sono già con cromosomi di numero raddoppiato. Ho cercato di essere divulgativo senza utilizzare i termini tecnici, solo per completare il discorso di Elio. Ecco l’origine degli ibridi tetraploidi tra cui la P. ‘Inspiration’.
Tanti saluti
Maurizio
Caro Elio, anche io sono “vecchio bianco per antico pelo” come il Caronte dantesco… 😡 😡
Comunque se verranno semi dall’aria fertile io spazio e voglia per semine strane l’ho.
Oggi ho seminato 6 varietà di guava (da semi acquistati con amici in rete), due varietà di Dovyalis e Flacurtia indica. Il mio bancale per le semine è sempre occupato 😉 😉
@Maurizio: se la colchicina fa’ lo stesso effetto che sugli esseri umani si ottengono piante “autoconcimanti” 😀
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
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quote:
Caro Elio, anche io sono “vecchio bianco per antico pelo” come il Caronte dantesco… 😡 😡Comunque se verranno semi dall’aria fertile io spazio e voglia per semine strane l’ho.
Fra noi “vecchietti” dobbiamo aiutarci!! In quest’ottica ho raccolto qualche frutto dell’ Incense, di cui ti manderò i semi insieme a quelli dell’Inspiration se matureranno. A proposito di questi ultimi, per “ius prime noctis” , come mi ha ricordato Pietro, metà, insieme alla polpa, li mangerò io, per sapere se il sapore è uguale a quello dell’Incense: il profumo, ho dimenticato di scriverlo nel messaggio iniziale, è uguale.
quote:
Ciao Elio….
…tanti tanti complimenti..è bellissima!!
Ma come è riuscito dr. R.Fischer a produrla senza che non fosse infetta dal virus??
Volevo aggiungere per rispondere a Martina che la “guarigione da virus” (non me ne voglia chi conosce i termini giusti) sfrutta il fatto percui il virus si propaga difficilmente a temperature elevate, quindi a tali condizioni i tessuti prodotti agli apici sono sani, a questo punto questi vengono staccati dalla pianta e riprodotti in vitro.
Va da sé che per produrre un ibrido tetraploide il dr.Fischer ha dovuto ripetere l’incrocio e trattare i semenzali con spiegato da Maurizio . . .
quote:
in attesa di uno sviluppo della pianta che mi consenta di trasferirla in piena terra, accanto all'”Incense”,
Ma non temi che qualche insetto “assaggiando” qua e là trasmetta il virus??
Glauco ha centrato l’argomento, infatti una delle tecniche per eliminare il virus è quella di stimolare la crescita molto veloce della pianta, aumentando la temperatura anche fino a 40° C in modo che il virus ‘rimanga indietro’ e non riesca più ad arrivare ad infettare gli apici vegetativi in crescita. Così verranno prodotti tralci sani che potranno essere fatti radicare.
Il virus viene trasmesso facilmente da insetti volanti, acari ecc, specialmente per le piante confinate in serra od ambienti chiusi ed in presenza di esemplari ammalati.
Tanti saluti
Maurizio
http://www.passiflora.it
Scritto Da – maurizio on 21 Settembre 2007 13:21:52
ma la virosi si trasmette anche nei semi?
ripetendo l’ibrido con sue genitori sani non si ottinere nuovamente l’Incense ma non virosata?
quote:
ma la virosi si trasmette anche nei semi?
ripetendo l’ibrido con sue genitori sani non si ottinere nuovamente l’Incense ma non virosata?
Non ho preparazione specifica per rispondere in termini scientifici 😳 , ma credo che il problema non si risolve ripetendo l’incrocio (anche perchè il ripetere l’incrocio non produce esattamente un’ altra “Incense”, ma qualcosa di simile: mi è successo ripetendo altri ibridi): probabilmente si tratta di una qualche “incompatibilità” fra l’incarnata e la cincinnata.
Poichè trovo la tua domanda molto interessante pregherei Maurizio di intervenire per esprimere la sua opinione.
Di seguito inserisco le foto del frutto maturo (raccolto dopo la caduta a terra).
L’interno era pieno di polpa e di semi: il sapore, simile a quello dell’incense, è, forse, ancor più gradevole.
(meno aspro)
Ulteriore informazione: la pianta ha prodotto un altro frutto, che, ad oggi, non è ancora maturo.
Ed ora vedremo cosa esce da quei semi, qualcuno è già al calduccio sul bancale con vista mare 😀 😀
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quindi il problema è nella difficoltà di replicare l’ibrido per l’incompatibilità delle specie. Ma da questi semi di Incense nessuno ha visto cosa viene fuori finora? spesso le seconde generazioni non vanno ‘lontano’ dai genitori e si potrebbe ottenere un ibrido stabile e fertile
quote:
quindi il problema è nella difficoltà di replicare l’ibrido per l’incompatibilità delle specie. Ma da questi semi di Incense nessuno ha visto cosa viene fuori finora? …
Anche alcuni semi di Incense ricevuti da Elio sono sul mio bancale, però credo che il padre sia xxx
Paolo
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Io lo scorso anno ho seminato dei semi che la Passiflora temptation mi ha fatto, sono nate delle belle piante con foglie simili alla temptation ma non ho ancora visto il fiore, vedremo se combacia con quello che scrive Lilio apulo “spesso le seconde generazioni non vanno ‘lontano’ dai genitori e si potrebbe ottenere un ibrido stabile e fertile”. Lo spererei, ma intanto questo secondo ibrido non avrà nessun nome, figlio di N.N. Sig! 😡
Simone, si parla di Passiflore……… 😀
Lulù
quote:
Io lo scorso anno ho seminato dei semi che la Passiflora temptation mi ha fatto, sono nate delle belle piante con foglie simili alla temptation ma non ho ancora visto il fiore, vedremo se combacia con quello che scrive Lilio apulo “spesso le seconde generazioni non vanno ‘lontano’ dai genitori e si potrebbe ottenere un ibrido stabile e fertile”. Lo spererei, ma intanto questo secondo ibrido non avrà nessun nome, figlio di N.N. Sig! 😡
Simone, si parla di Passiflore……… 😀Lulù
Credo di avere già riportato la seguente affermazione del grande G.Betto:
” Il giardinaggio deve essere anche sperimentazione, tentativi da fare contro ogni regola codificata, gusto dell’avventura coltivata in pochi metri quadrati di terra”.
Per quanto ovvio, sia Lucia che Paolo ci “dovranno” 😉 tenere informati sui risultati raggiunti (quali che siano 😉 ).
Scritto Da – Elio Gulino on 25 Novembre 2007 12:01:22
quote:
Lo spererei, ma intanto questo secondo ibrido non avrà nessun nome, figlio di N.N. Sig! 😡Lulù
Che problema sarebbe, lo chiamiamo Lulù 😀 😀
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Hai ragione! 😀
Lulù
Iniziano a germogliare i semi di Incense, ora aspetto gli inspiration 🙂 🙂 e in primavera dovrei già avere delle belle piantine. Da parecchi giorni c’è un bel sole e minime accettabili.
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Che bello, non vedo l’ora che arrivi la primavera, così potrò vedere anch’io crescere le mie amate Passiflore……..sai qui a Firenze non è che faccia poi questo gran caldo 😉 ….ciao
Passiflora7575
quote:
Iniziano a germogliare i semi di Incense, ora aspetto gli inspiration 🙂 🙂 e in primavera dovrei già avere delle belle piantine…….
22.5.08:
@Elio: ieri l’altro è germinato un seme di ispiration, di quelli che mi hai inviato, dopo mesi di attesa
Invece di quelli di incense ne sono nati due, gia discrete piantine che ho messo all’esterno e crescono velocemente.
La cosa strana è che le altre passiflore che semino germinano quasi al 100%, nelle medesime condizioni. Eppure i tuoi semi erano ben freschi.
Ora aspetto di vederne i fiori, ho anche una Incense da talea come riferimento.
Paolo
Complimenti per la pazienza e la costanza!!!
Non devi assolutamente stupirti per la bassa percentuale di germinazione: a parte il fatto che le Passiflora hanno una estrema variabilità nelle percentuali di germinazione l’una dall’altra, ricorda che Inspiration e Incense…sono degli ibridi, e quindi, vanno fuori da ogni regola; nel passato ho notato questo fenomeno anche con altri ibridi. Per completezza di discorso voglio aggiungere che, pur essendo assolutamente vero (l’ho scritto più volte!!!) che la freschezza dei semi è l’elemento principe per la germinazione, non è il solo!!!!
Attendiamo ulteriori sviluppi!
In attesa di conferma o smentita da parte di Maurizio Vecchia, che credo sia anch’Egli possessore di una Inspiration, devo, purtroppo, dirVi che l’Inspiration non è completamente immune dal virus!!! In occasione di diversi violenti sbalzi di temperatura, alcune foglie hanno assunto la classica coloraziore (ingiallimento) come nell’Incense ! In verità le dimensioni del fenomeno non sono mai state ai livelli dell’ Incense (che qualche volta è stata completamente colpita in tutte le foglie, pur riprendendosi successivamente): ciò non toglie che non credo si possa affermare che l’Inspiration è totalmente “Virus free”!
Quanto ora detto nulla toglie alla bellezza della pianta, che cresce velocemente, fiorisce bene e fruttifica regolarmente, come ho scritto prima.
Ed ecco qua il primo fiore, delle due piante fatte con i semi di Incense. Le foglie sono diverse dalla Incense, più scure e strette come si vede dalla foto e senza i piccoli rigonfiamenti (non so come si chiamano) sul picciolo.
La pianta nata dai semi di Inspiration invece ha foglie più simili all’incense, forse un poco più larghe e con rigonfiamenti sul picciolo più grandi. Ora è alta solo un metro, ma sembra che ci sia già un bocciolo in crescita.
Oggi poi mi sono accorto che forse c’è un’altra piantina di Inspiration, germogliata dopo mesi… domani controllo meglio.
Paolo
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quote:
Ed ecco qua il primo fiore, delle due piante fatte con i semi di Incense. Le foglie sono diverse dalla Incense, più scure e strette come si vede dalla foto e senza i piccoli rigonfiamenti (non so come si chiamano) sul picciolo.
Ritengo opportuno, innanzitutto, ripetere quanto già detto a proposito di propagazione per semi di Ibridi: non sai mai cosa possa venire fuori!
Ciò premesso, dalla foto posso azzardare qualche ipotesi.
Il fiore sembra di….Caerulea ? e così anche le foglie ! E’ possibile che la pianta sia un pollone delle tue caerulea, anzichè la piantina ottenuta dai semi che ti ho inviato???? In ogni caso, il “rigonfiamento” di cui parli (ghiandole al picciolo ) è presente sia nella caerulea (2/4/6) che nell’ Incense (al centro del picciolo- 2): il fatto che sia assente è un’ulteriore mistero .
Se quanto detto non corrisponde a verità, allora, l’unica spiegazione possibile è che sia venuto fuori qualcosa di non ben identificato, fermo restando che non mi pare che si sia ottenuto qualcosa di speciale .
Escluderei, infine, che possa trattarsi di una regressione a qualcuno dei genitori (incarnata e cincinnata) perchè non vedo nulla che assomigli loro .
Se dovesse fruttificare (speriamo ) avremmo un elemento in più molto importante !
Aggiornaci su ulteriori sviluppi
…..La pianta nata dai semi di Inspiration invece ha foglie più simili all’incense, forse un poco più larghe e con rigonfiamenti sul picciolo più grandi. Ora è alta solo un metro, ma sembra che ci sia già un bocciolo in crescita.
Oggi poi mi sono accorto che forse c’è un’altra piantina di Inspiration, germogliata dopo mesi… domani controllo meglio.
Paolo
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Perchè non invii una bella foto della piantina in cui si vedano le foglie e i boccioli???
La pianta è sicuramente da seme, ritengo che l’Incense sia stata impollinata da una caerulea, fiore e foglie sono di caerulea, ma i “capelli” sono dell’Incense.
Il primo bocciolo del semenzale di Inspiration è caduto ma è alto solo un metro e cresce veloce 🙂 🙂
Confermo che è germogliato un’altro seme di Inspiration… meglio tardi che mai.
Ho foto delle foglie, le posto al più presto.
Paolo
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Scritto Da – paolob44 on 25 Luglio 2008 23:53:04
Non ho ancora messo le foto ma ho guardato attentamente le foglie: le foglie di Incense-caerulea hanno due ghiandoline molto piccole vicino alla foglia.
Quelle di Incense, trilobate, hanno due ghiandoline a metà picciolo, idem per il semenzale di Inspiration, che però ora inizia a fare foglie pentalobate (prima erano identiche alla Incense)
Nel frattempo i nuovi nati di Inspiration sono due 😀 😀
Paolo
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x Paolo44:
Ritengo sia meglio, prima di ulteriori ipotesi su quello che può essere successo, aspettare delle foto della pianta con particolari dettagliati delle foglie, ghiandole al picciolo comprese , e, ancor di più, in caso di fruttificazione , del frutto !
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