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Volevo condividere con gli amici del Forum, la mia esperienza sul Pecan.
L’entusiasmo mi è venuto sotto le festività Natalizie, assaggiando dei frutti di Macadamia….??
Penserete cosa c’entra la Macadamia con il Pecan ? Poco hanno solo una vaga somiglianza nell’appellativo del frutto, Macadamia o noce del Queensland, Pecan o noce Americana, oltre ciò per me ha un particolare rilievo, in quanto circa 8 o 9 anni fà eromolto interessato a coltivare la Macadamia in piena terra.
Poi, un po’ per le informazioni ricevute sulla specie,che sembra mal tollerare le minime temperature di Roma, ed anche perché risente molto negativamente delle gelate tardive di inizio primavera (per il fatto che ha un ciclo vegetativo “sempre” attivo), optai quindi per il Pecan, anche perechè all’epoca era l’unica Jungladacea non nazionale reperibile sul mercato italiano.
Dopo questo lungo preambolo torno al “nocciolo”….. del discorso, proprio come accennavo prima, con la reperibilità di frutta “esotiva” dovuta alle festività trascorse, ho avuto modo di assaggiare per la prima volta dei frutti di Macadamia, constandando con grande soddisfazione che il Pecan, come gusto è molto superiore alla sua pseudo-rivale, è questione di gusto lo so, però a me mi ha lasciato positivamente impressionato.
Non mi piace fare paragoni in fatto di gusto, in quanto quasi sempre sono forvianti, ma in questo caso devo dire che il paragone riesce molto bene, il suo gusto è simile al 90% al gusto della Comune Noce “nostrana” (Juglandaceae Nigra), con l’unica differenza che al palato non ha il minimo sapore “tannico”, al pari du una noce molto ben essiccata e stagionata.
Il guscio risulta essere molto sottile e di facile apertura, il gheriglio come volume è quasi uguale alla J. Nigra, l’unica differenza sta nel fatto che i lPecan è un po più lungo e di diametro appena inferiore, la conformazione invece è molto simile a J. Nigra.
L’ultima osservazione sul frutto che posso fare è che il sapore tra il Pecan di produzione “casalinga” ed il Pecan gustato nei luoghi di origine è identico.Devo dire che a distanza di molti anni è la prima volta che mi compiaccio di non esser riuscito a reperito un essenza.
Vi posto alcune le foto del frutto di Pecan a paragone con una nostra Noce “nostrana” per un paragone visivo.Scusate per la qualità delle immagini, ma non sono riuscito a fare di meglio.
Ora un breve cenno sulla pianta di Pecan (Carya illinoensis) appartiene alla famiglia delle Juglandaceae, la sua zona di origine è l’alto Messico ai confini con gli U.S.A.
coltivazioni a livello intensivo sono presenti soprattutto nel sud degli Stati Uniti, in Brasile in Australia e Israele. Ho letto che in Italia esiste una modestissima coltivazione della specie presente in Sicilia e in altre aree del meridione.
E’ una specie monoica e autofertile, con spiccata dicogamia nella maggio parte delle cultivar.
La pianta risulta essere longeva.
La sua coltivazione è principalmente per la produzione dei frutti che si presentano con guscio liscio e sottile e di dimensioni variabili in relazione alla cultivar, il gheriglio risulta di sapore gradevole, utilizzato come cibo o per lavorati di pasticceria.
Presenta un rapido accrescimento e ben si adatta a diversi ambienti pedoclimatici, purche’ caldi, la pianta è a foglia caduca, ma ha un ciclo vegetativo superiore alla J. Nigra, quindi resiste bene alle basse temperature invernali (fino a massimo -10 °C).Spero che l’argomento vi sia di stimolo.
Saluti a tutti, caio. 😉Scritto Da – caio il 08 Gennaio 2009alle ore 16:17:07
Scritto Da – caio il 08 Gennaio 2009alle ore 16:18:01
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