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Volevo sottoporre un paio di immagini delle
mie orchidee :
Un dendrobium (un ibrido di nobile presumo)una laeliocattleya gold digger
Per convincerle a fiorire le ho lasciate fino al 18 dicembre fuori sul terrazzo (costa laziale a nord di Roma)
domy
litorale nord roma
Ciao Domy,
complimenti per le abbondanti fioriture. Le tue orchidee devono essere coltivate veramente bene. Come le coltivi, fuori e dentro?
“Per convincerle a fiorire le ho lasciate fino al 18 dicembre fuori sul terrazzo (costa laziale a nord di Roma)” Hanno subito la gelata dei primi di dicembre? A quanto è scesa la temperatura?
Per quanto riguarda la tua perplessità circa i testi “sacri” che consigliano temperature ben più alte rispetto a quelle che alcune orchidee possono sopportare, la spiegazione che mi sono dato è questa:
Gli hobbisti nei paesi temperati da sempre coltivano le orchidee in serra, anche perché le esigenze delle orchidee non si limitano solo alle particolari temperature , ma includono anche l’umidità, luminosiotà ecc. controllate. Col tempo si è scoperto che per coltivare la stragrande maggioranza delle orchidee bastano tre tipi di serre con tre tipi di temperature, cioè la serra fredda, intermedia e calda e ogni manuale consiglia una di queste temperature per la coltivazione OTTIMALE. E nessuno (o quasi nessuno) sente il bisogno di sperimentare altre condizioni come quasi tutti noi invece facciamo con le altre nostre piante tropicali.
Ma anche le orchidee provengono da climi molto più estremi di quelli riprodotti nei tre tipi di serre consigliate.
Tomas
quote:
complimenti per le abbondanti fioriture. Le tue orchidee devono essere coltivate veramente bene. Come le coltivi, fuori e dentro?
Non esageriamo, per qualche anno le ho tenute in casa ed a parte le solite fioriture di phalaenopsis, di fiori di cattleya e dendrobium nemmeno l’ombra.
Poi un pomeriggio d’autunno del 2006, mi sono infuriato ed a parte i phalaenopsis, ho buttato tutti fuori casa.
Il giorno dell’immacolata del 2006, mi sono mosso a pietà e le ho tirate dentro: dopo un paio di settimane sono cominciati ad apparire i primi boccioli floreali.
Nel 2007 nel mese di aprile li ho messi tutti fuori, per tutta l’estate li ho innaffiate con l’impianto di irrigazione automatica a pioggia (su questo argomento anzi vorrei aprire una discussione per un confronto di esperienze, ma per il momento è prematuro, aspettiamo la primavera, quando il problema si porrà all’ordine del giorno).
E poi le ho messe dentro, come ho già detto al solstizio d’inverno.
Ed adesso stanno fiorendo pure un altro dendrobium ed altre cattleye; appena fioriscono posterò le foto.
Gli ammaestramenti che ho tratto sono i seguenti:
i dendrobium se non hanno una botta di freddo buona non fioriscono bene (la fioritura di quest’anno è stata molto più abbondante dello scorso anno, visto il maggiore soggiorno all’esterno.
Li tengo sotto una tettoia che li ripara dal sole di mezzogiorno e dalle gelate notturne; per la cronaca le minime raggiunte sono state di 5° C e le massime di 13-15° nel mese di dicembre.
Anche per quanto concerne le Cattleye le temperature sono state analoghe, le ho tenute fuori fino al 18 dicembre per assicurarmi che avessero il giorno più corto possibile (9 ore circa).
Purtroppo in casa abbiamo l’abitudine di accendere la luce all’imbrunire e questo da loro fastidio.
Per quanto concerne i phalaenopsis ed i dendrobium phalaenopsis li ho messi fuori ad aprile inoltrato e le ho ritirate dentro verso fine ottobre.
Infine i cymbidium stanno sempre fuori.
Posterò altre immagini non appena fioriranno.
Saluti
domy
litorale nord roma
Ciao,
il dendrobium che mostri è un ibrido di D.nobile e quindi per fiorire deve avere un periodo freddo e asciutto per fiorire, altrimenti fa solo keiki e fiori nisba.
Per quanto riguarda le cattleya … è più un fattore legato alla luce, le mie non prendono chissà che sbalzo termico ma tenendole al sole e al caldo in inverno fioriscono comunque
Ciao
Giulio
quote:
è un ibrido di D.nobile e quindi per fiorire deve avere un periodo freddo e asciutto per fiorire, altrimenti fa solo keiki e fiori nisba.
Ti posso assicurare nemmmeno i keiki.
Tentai in passato di fare delle talee di fusto nello sfagno, ma dopo un avvio promettente, a causa di un allagamento causato dall’impianto di irrigazione, tutto andò a donne di facili costumi.
domy
litorale nord roma
Non mi sembra di esagerare, il dendrobium è fiorito che più di così non è possibile, la spigha della cattleya è bella lunga con tanti bocci.
5°C la minima di dicembre? Sul mio terrazzo ho misurato -1,5°C.
Qualcuno usa l’Orchid register della Royal Horticultural Society? Domy, la tua LC Gold Digger è diventata Guarisophleya Gold Digger, i parenti sono adesso Guarisophleya Red Gold e Cattlianthe Warpaint. Una follia!
Tomas
quote:
5°C la minima di dicembre? Sul mio terrazzo ho misurato -1,5°C.
Buono! Fra la tua e la mia misurazione non c’è questo gran contrasto.
Due gradi me li vuoi dare perchè essendo sulla costa più o meno abbiamo la temperatura di Fiumicino la cui minima è di circa due gradi più della capitale?
Il termometro e le orchidee stanno a ridosso di un davanzale e di sopra sono coperti da un balcone abbastanza largo, quindi il calore della casa( 2°) più la copertura (1°).
L’esposizione è verso sud-ovest e protetto da nord (un altro grado e rotti) e i conti tornano.
La minima che ho misurato in quel punto quest’inverno è stata 3,6°.
Il termometro è un oregon elettronico e non credo che possa sballare più di mezzo grado.
Grazie per le indicazioni sul cognome della mia orchidea.
E chi glielo dice adesso? Per il dispiacere potrebbe abortire la fioritura.
😉
domy
litorale nord roma
quote:
Qualcuno usa l’Orchid register della Royal Horticultural Society? Domy, la tua LC Gold Digger è diventata Guarisophleya Gold Digger, i parenti sono adesso Guarisophleya Red Gold e Cattlianthe Warpaint.
Diciamo una cosa … non è detto che la nuova calssificazione del genere Laelia, in quanto ritenuta officiale, sia per forza di cosa corretta.
Diciamo anche che il DNA ha i suoi limiti e per fare una classificazione del genere bisogna darsi un minimo di contenuto di DNA uguale per dire che appartiene allo stesso genere (cosa che sicuramente sarà stata fatta).. ad ogni modo vorrei ricordare che anche l’AGP II ultimo metodo di classificazione delle piante ha un mare di lacune pieno di piante che non sanno dove posizionare … il buon vecchio Cronquist è molto più affidabile e simpatico 😀
Anche se le Brassavola dygbiana e glauca sono passate al genere Rhyncholaelia i suoi ibridi si continuano a chiamare Brassocattleya etc lo stesso … bha …
E’una follia davvero perchè ora troveremo nomi vecchi (la maggiorparte) e nomi nuovi che per quanto ‘corretti’ resteranno lì anche perche Laeliocattleya è molto più semplice da pronunciare
Giulio
Scritto Da – Orchidea fantasma on 02 Febbraio 2008 21:02:38
Giulio,
la Brassocattleya è diventata la Rhyncholaeliocattleya, la Brassolaeliocattleya è la Rhynchosophrocattleya. Prego notare che per la Bc adesso nel nuovo nome si trova anche “laelio” mentre per la Blc “laelio” è sparita! Un esercizio mentale da pazzi. E ci sono doppioni! Dato che la Laelia è stata spostata nella Sophronitis, le ex Laeliocattleya adesso non si distinguono dalla Sophrocattleya.
Tomas
Lasciamo perdere che mi sa è meglio …
Tanto a loro cosa interessa ?? 😀
E poi per piacere … la Laelia purpurata … ora è una Sophronitis secondo i magni esperti … che disperazione
Giulio
Un altra mia laeliocattleya
è fiorita
Può essere una gypsy queen ?
saluti
domy
litorale nord roma
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