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Ciao,
qualcuno per caso ha mai visto coltivata in Italia questa pianta? O almeno la conosce?
Parlo del genere Omphalea, endemico del Madagascar, ma anche di alcune regioni del centro-sud America…e per questo pensavo che Ana Patricia potesse darmi qualche informazioni, se aveva mai visto o coltivato queste piante. Spero legga il messaggio…Si tratta di un genere su cui sono specializzate(nel senso che si nutrono solo del genere Omphalea, da cui assimilano le tossine, a scopo difensivo) falene dalle abitudini diurne come Chrysiridia rhipheus, C.croesus e le varie specie di Urania.
Ho chiesto anche in altri forum, ma nessuno la conosce…
Grazie infinite a chi potesse darmi una mano.
Fabio
Ciao fabio,
sono venuto anche qui, grazie alla tua segnalazione!
Ho cercato in rete, doveva forse averli B&T ma in ogni caso non li ha adesso (e in genere offre solo qualntitativi, a prezzi elevati…)
Ho due piantine robuste che a rinvasarle prometterebbero bene, di Reutalis trisperma, lo dico perché il seme è identico a quello di Omphalea come lo vedo in rete, potrebbero essere particolarmente affini ma non trovo classificazioni dettagliate, in Rete su Reutalis c’è meno che pochissimo,,,,
…bene, non mi ero accorto che ti eri già iscritto…vedo che ti sei già ambientato benissimo, cmq ho letto ora i tuoi messaggi e sono incuriosito anch’io se riuscirai a postare le tabelle di osservazione…
Non sapevo nemmeno nulla riguardo all’Adipa, bella iniziativa, ma è ancora viva come associazione?
Scusa, ma non trovo nulla riguardo alla Reutalis trisperma…hai qualche foto?
P.S. …Ana Patricia, per caso hai già letto il messaggio? Se ci sapresti dare qualche indicazione, ti sarei(saremmo) molto grati.
Ciao,
Fabio
Ciao Fabio!
cercherò di postarlo al più presto, sì…
In effetti di Reutalis si trova pochissimo, vediamo se ho una foto delle mie, sennò la scatto domani… sono a foglei cuoriformi, simili a Omphalea, e ho anche una foto del seme, quasi identico! Poi, se le Urania la accettino è tutto da vedere… 😡
a domani!
Nessuna nvoità su Omphalea?
E Ana Patricia avrà letto il messaggio?
Speriamo, è l’unica che ci possa aiutare…
Ciao,
Fabio
Sì Fabio speriamo che legga… 😡
La signora Krebs (quella che ha anche le Dioclea, ecc), mi ha detto che anni fa le aveva, ora da un po’ non le prende.. ma il fornitore locale dovrebbe ancora “esistere” spero, le ho chiesto se può informarsi!
Speriamo….. (anche lei ha visto in rete le Urania, non le conosceva e ha convenuto che ne varrebe la pena davvero, pur non essendo lei una cultrice di Farfalle!)
Conosco qualche Omphalea spontanea della flora caribica ma non so chi le coltivi.
Carlo
Ciao Carlo,
se ti capitasse di sapere chi le coltiva -bastano pochi semi- facci sapere!
ciao
Ciao a tutti..
Scusa il ritardo Fabio
Ci sono 17 specie del genere Omphalea… 12 distribuiti in América, di quattro specie che si trovano in Nicaragua, ho visto solo tre entrambi crescere selvatici. :
–Omphalea diandra
Liana, fino a 30 m di altezza
Ho visto in foreste sempreverdi
in ´zona Atlántico e Caraibi del mio paese a 0-300 msnm.
–Omphalea oleifera
Alberi, 8.30 m di lunghezza.
Ho visto,sulle strade della zona del Pacifico del Nicaragua, anche nei giardini dell ‘Università dove studio.
– Omphalea triandra
Si tratta di un albero.I grani di frutta sono delicatamente dolce e sano. Esso è distribuito nei Caraibi
Scusa..scusa nessuno qui le piace come pianta ornamentale … certo che ti interessano, Fabio ??? 🙂 A meno che non è solo per piante ornamentali?
Un abbraccio
SALUDOS DESDE NICARAGUA
Scritto Da – ana patricia on 20 Dicembre 2008 17:09:53
Ciao Ana Patricia,
grazie per la tua risposta!
Anche se forse non sono particolarmente “belle” come piante, sono sicuramente interessanti da un punto di vista evoluzionistico… a me interessa ad esempio, la riduzione del numero di stami in Omphalea diandra, e lo sviluppo a partire dai cotiledoni
A Fabio invece servirebbero proprio come “alimento”, per delle farfalle che vuole allevare, e i bruchi si possono alimentare (a quanto pare) solo sulle specie di Omphalea… perciò, se ne hai pochi, eventualmente tieni conto solo di Fabbio, a me pure interesserebbero ma lui ne ha più “urgenza”!
Sarebbe davvero un favore enorme, perché permetteresti a Fabio di allevare delle bellissime farfalle che , forse, ancora qui nessuno riesce ad allevare, proprio a causa della irreperibilità della pianta…
Ma che tu sappia, sono “veloci” nella crescita? Lui le terrrebbe in serra, da quanto ne so; ma se fossero troppo “lente” per natura, allora usarle come nutrimento per i bruchi sarebbe lo stesso difficile…
Ciao, e Grazie (intanto anche a nome di Fabio, che non passa di qui spessissimo)!
P S
Studi materie naturalistiche, a quell’Università?
Ciao Ana Patricia,
risulta che c’è una tua risposta dopo le ore 19, ma non “si legge”… forse è “saltata”?
quote:
Ciao Ana Patricia,
risulta che c’è una tua risposta dopo le ore 19, ma non “si legge”… forse è “saltata”?
Ahahahha no sé que pasó pero vuelvo a contestar..espero mejorar la respuesta en italiano.
SALUDOS DESDE NICARAGUA
Scritto Da – ana patricia on 20 Dicembre 2008 05:41:40
Ciao Fabrizio
Sì, ho capito, so l’importanza di queste piante, indipendentemente dalla loro valore ornamentale.
Della stessa pianta sono derivati composti bioattivi per la fabbricazione di medicinali.
Butterfly della sottofamiglia Uraniinae mangimi su di esso. Specie del genere Urania nelle América, e genere Chrysiridia in Africa.
Un notevole esempio di evoluzione
è in movimento, qui in America Centrale il rapporto con la tossicità di questa pianta e le larve di Urania, che su mangimi di esso.
Nel suo stato di larva, questi Uranias
mangimi sul Omphalea, che produce alcaloidi che colpiscono il sistema nervoso degli insetti. Migrazione di Urania è dovuto al livello di tossine nelle foglie delle piante, costringendoli a volare da la Costa del Pacifico alla costa caraibica, per trovare meno tossici impianti per la nuova generazione di larve.
Il piante Omphalea produrre tossine in risposta alla pressione dalle larve di Urania, ma le larve si sono adattati a tale veleno attraverso le generazioni …!!!cose delle l’evoluzione!!!!
Urania fulgens, non è veramente una farfalla è una falena, ma anche è chiamato qui in Nicaragua : Farfalla della notte….ammirati per la sua bellezza e molteplici colori.
La femmina ha la capacità di mettere un totale di 450 uova.
Le piante del genere Omphalea é costituita da 17 specie, che sono tutti tropicale arbusti, alberi o viti, 12 di loro sono nativo de América, 4 sono endemiche del Madagascar e di 1 in Africa.
Omphalea diandra
É un Bejuco o una liana scalatore
con foglie alterne fino a 30 m di altezza. Ramoscelli pubescent con secrezione acquosa rosso. Foglie di forma ellittica a oblunghi, 8-21 cm di lunghezza e 5.15 cm di larghezza, apice ottuso, arrotondati di base con due ghiandole…..uffff
Infiorescenza in pannocchia 10-50 cm di lunghezza,brattee 2-3.5 cm di lunghezza..con fiori staminati i pistillati, sepali con 1.5-2.5 mm di lunghezza, generalmente con 2 stami
Loro habitat è la foresta pluviale nel Mar dei Caraibi. Con un sacco di umidità
Las piante sono in rapida crescita ed a temperature superiori a 10 ° C
Se, sono in grado di ottenere le sementi per le due….ma dovrà aspettare che raccoglie nel mio prossimo viaggio i boschi.
Spero di aver aiutato un po…ma sono ‘limitato di cattiva traduzione..scusa, scusa non parlo italiano.
Ciao, un abbraccio
PS: Se, io studio Botánica in la University National Agraria dal Nicaragua
SALUDOS DESDE NICARAGUA
Scritto Da – ana patricia on 21 Dicembre 2008 14:06:21
Complimenti, un vero articolo scientifico 😀 😀 😀
Credo che si possa coltivare in serra, visto che serviranno solo per nutrire i bruchi.
Io sono interessato solo a frutti tropicali che si possano mangiare, anche se le foglie dei miei Guava una volta sono anche servite a nutrire degli insetti-foglia di origine Tailandese.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Cara Ana Patricia,
ho visto la serie di foto che hai messo nel forum, se sono foto tue va bene ma se sono foto prese in rete ( da Internet per intenderci) devi toglierle perchè alcune hanno e altre possono avere il Copyrigth( una sorte di “vincolo” personale per non utilizzarle come si vuole. Se volessi metterle in rete ( come in questo caso nel Forum) dovresti chiedere il permesso.
Mi riaggancio a questo discorso, ripetuto più volte, anche ultimamente(e me ne scuso per chi lo ha già letto) ma non si possono prendere le foto online e utilizzarle come si vuole, ci deve essere un permesso scritto da colui che ha messo la foto, sia singolo individuo che associazione. Ho già avuto problemi di questo genere e non vorrei averne altri.
Quindi Ana Patricia, ritornando a te, se non hai avuto l’autorizzazione “scritta” da parte del possessore delle foto devi eliminarle dal Forum, mi dispiace.
Buon Natale a tutti
Lucia Barabino
Hola
Se, scusa .. Non ho mai detto che le foto
sono miei. Ho ancora non scattare foto a tale impianto. É stato detto che la rete
Ho messo in fine che le foto sono della rete.
Io ho usato solo per illustrare il contenuto non per altri scopi.
Ma non ho alcun problema nel loro eliminazione come si consiglia. Scuse..scuse no accadere più
Scusa a tutti
Un abbraccio
Ciao
Scritto Da – ana patricia on 21 Dicembre 2008 20:43:09
quote:
Complimenti, un vero articolo scientifico 😀 😀 😀Credo che si possa coltivare in serra, visto che serviranno solo per nutrire i bruchi.
Io sono interessato solo a frutti tropicali che si possano mangiare, anche se le foglie dei miei Guava una volta sono anche servite a nutrire degli insetti-foglia di origine Tailandese.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Saluti Paolo ..
Grazie mille per il tuo commento
Ho anche crescente frutti tropicali.
Ma nel vostro paese ha molto più merito
determinato le condizioni ambientali.
!!!BRAVO Paolo!!!!
Un baci
SALUDOS DESDE NICARAGUA
Io stesso di questa immagine
dopo L’Uragano Felix in Nicaragua
I poveri hanno il Loro habitat interessati.
Scattare foto di Omphalea diandra quando sono in viaggio per la foresta.
Urania fulgens
Scritto Da – ana patricia on 21 Dicembre 2008 14:00:15
Grazie Ana Patricia per il bellissimo e interessante “reportage”!
Non ti preoccupare per il tempo che ci vorrà, Fabio e io ti ringraziamo fin d’ora, ma non c’è nessuna urgenza!
Molto importante anche sapere questo particolare, delle Urania che migrano perché le piante in zona iniziano a sviluppare tossine… è un fenomeno diffuso in molte specie, ad es. in Africa varie specie di Acacia, brucate ripetutamente da Giraffe, iniziano a produrre Acido Cianidrico, e se le giraffe non riescono a spostarsi (come accade ad es quando sono in aree protette recintate), si ammalano e spesso muiono per l’intossicazione. Altre piante ottengono lo stesso effetto contro gli erbivori, siano Insetti o Mammiferi o altro; ad es specie del Genere Quercus iniziano a produrre tannino in quantità maggiore, quando sono sotto attacco. Per la pianta, produrre queste sostanze ha un “costo metabolico”, perciò l’evoluzione tende a selezionare quelle che riescono a farlo solo in risposta a un attacco, non “in continuazione”.
Sai quali genere di tossine produce Omphalea? Perché in parte queste tossine “servono” alle Urania, che pare mangino apposta le foglie di Omphalea proprio per diventare “velenose” a loro volta…. ma sono sempre LE STESSE TOSSINE, che invece prodotte in quantità maggiore risultano dannose agli stessi bruchi? sarebbe interessante capirlo!
E’ anche importante saperlo per Fabio, per regolarsi, quando un giorno alleverà le Urania: dovrebbe riprodurre (da talea, speriamo riesca!) varie piccole piante, in modo da “spostare” i bruchi dall’una all’altra, se iniziassero a presentare sintomi di sofferenza, possibile intossicazione…
Poic’è il problema, che alcune specie vegetale “comunicano” fra loro emettendo molecole volatili; perciò -mi pare che càpiti proprio con le Acacia- se un esemplare è “sotto attacco” da parte di un erbivoro, esso “avverte” gli altri della stessa specie emettendo molecole nell’aria, e anche le altre piante iniziano, preventivamente, a secernere tossine anti-erbivoro. Speriamo che non sia così anche con le Omphalea! Perché allora, in quel caso dovrebbe tenerne “divise” almeno due piante in due serre distinte, e sarebbe molto più complicato gestirle…
Ma in ogni caso val bene la pena di sperimentare!
ciao
fabrizio
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