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Mi hanno regalato questo mini avocado nero
Mi sapete dire dare qlc info ??
E’ molto buono ma tra buccia e seme, resta pochissima polpa
Angelo
Sembra una prugna della California, quelle in barattolo ahahah
beh si e’ un po’ schiacciato nel trasporto
Angelo
Il seme e’ molto grosso per un frutto cosi’ piccolo e gia’ seminato….
Angelo
Probabilmente provviene da una pianta da seme… non tutte le ciambelle riescono col buco 😎
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Ciao Paolo, e’ proprio una varieta’ cosi, piccola e scura, sicuramente poco commerciale
Angelo
Dopo 4 mesi , sta iniziando a germogliare
Angelo
Il tronco di colore rosso e’ diverse dalle altre varietà
Angelo
Razza Guatemalteca.
Ciao.
quote:
Il tronco di colore rosso e’ diverse dalle altre varietà
Angelo
Ciao Caio,
cosa ti induce a dire così? Chiedo perché io avrei detto, a naso, tutto l’opposto (messicana) tenendo conto del colore del frutto, delle dimensioni del frutto, del rapporto seme/polpa e della descrizione del sapore (molto buono).
Allora fornisci i dettagli su questa mexicana negra que usted asum,e y tambien el particular sabor que tiene.
Sopra tutto i commenti sul sapore mi incuriosiscono, se ve ne sono stati ?? 😀
quote:
Ciao Caio,
cosa ti induce a dire così? Chiedo perché io avrei detto, a naso, tutto l’opposto (messicana) tenendo conto del colore del frutto, delle dimensioni del frutto, del rapporto seme/polpa e della descrizione del sapore (molto buono).
Ciao Caio, io non so che cultivar sia di preciso. Comunque ti dico quello che leggo su “Tropical Fruits” di H. Y. Nakasone e Robert E. Paull: nelle cultivar messicane generalmente il frutto è piccolo, spesso scuro (mentre nelle altre cultivar è verde o verde-rossastro), con un grosso seme. Il contenuto di oli delle cultivar messicane è il massimo tra tutti gli avocado. Mi dava l’idea che il quadro corrispondesse al frutto di angelo.
Per quanto riguarda il sapore, la buona qualità delle messicane l’ho letta in giro, ma al momento non riesco a ritrovare la citazione.
Le cultivar messicane sono peraltro anche le più resistenti al freddo.
Non sapendo da dove provenga il frutto non azzardo più di così (potrebbe anche essere semplicemente un selvatico). Comunque a “naso” mi darebbe l’idea che sia una messicana, ecco, tutto qui.
Per quanto mi riguarda io mi sono interessato agli avocado recentemente perché sto cercando una pianta innestata di “Mexicola” una cultivar messicana che danno resistente fino a -10 senza danni alle foglie ( http://www.avocadosource.com/journals/fshsp/fshsp_vol_96_pg_212-215_1983.pdf ), e di cui la Morton dice che la polpa sia di sapore eccellente:
“‘Mexicola’ (originated about 1910 at Pasadena, California; propagated about 1912); very small; skin black; flesh of excellent flavor; seed large. Season: Aug. to Oct. Grown only in home gardens in California. Bears early and regularly; very heat- and cold-resistant; much used as a parent in California breeding programs.”
Ma purtroppo per ora non ho avuto fortuna.
Salve Pancrazio, non conosco il forum è lungi da me nel mettermi in contrasto con gli Americani, però quel poco che sò circa i riconoscimenti delle varietà l’ho già affrontato su questo post :
http://www.tropicamente.it/forum/topic.asp?whichpage=3&Forum_Title=+&Topic_Title=Varieta&CAT_ID=16&FORUM_ID=46&TOPIC_ID=3667
Se poi vuoi scendere un pò in dettaglio sulle varie specifiche legate ad alcune varietà principali, ti suggerisco questo ottimo sito italiano :
http://www.aguacate-vivai.it/Avocado/Avocado.htm
Ora quello che devi valutare è che gli esperimenti contenuti nel file pdf da te proposto, lascia il tempo che trova.
Te vivi in quel di Firenze, quindi di temperature di alcuni gradi sotto zero, in inverno dovrebbero essere la norma ed avrai quindi l’opportunità di sottoporre le tue piante a stress test, però sappi fin d’ora che una Mexicola senza danni fogliari a -10°C è un’utopia.
Siamo tutti portati a credere che l’unica variabile che abbia il maggior peso sulla sopravvivenza di una determinata specie, sia la temperatura minima.
Non è proprio così, la minima temperatura non è che uno dei fattori da tener presente, quindi quello che può sopravvivere negli USA a pari condizioni climatiche può non riuscire qui e viceversa.
Io ti posso rispondere con la mia esperienza diretta, che bada bene, si limita al mio areale (a Sud della provincia di Roma).
La minima temperatura di -8,5°C avuta il 17 Dic. 2010 per sole 4 ore, ha provocato danni alle foglie più esterne su almeno un un 5% del totale, la stagione era partita con un caldo anomlo, quindi i germogli appena predisposti hanno subito danni per il 40%, i frutti sono completamente caduti nel giro di una settimana.
Devo aggiungere che gli agrumi hanno avuto un impatto peggiore con il generale inverno.
Detto questo ti aggiungo che la mia varietà è uno Zutano, che mi risulta al vertice della resistenza tra le Persee.
Altra considerazione, la Mexicola è una varietà considerata di scarso interesse economico per il basso rapporto polpa/seme e per la piccola pezzatura del frutto.
La Fuerte è la varietà con il più alto tenore di grassi in assoluto(in condizioni favorevoli può arrivare anche ad avere una percentuale di grassi pari al 30%.
La Fuerte, è un ibrido prodotto da razze Mexicana X Guatemalteca.
Comunque il sapore non viene composto solo dal tenore in grassi, ma anche da una miriade d altri componenti contenuti in percentuali differenti tra varietà.
http://community.my-personaltrainer.it/Alimenti/Frutta_succhi/Avocado-tutte-le-varieta-commerciali
Poi anche le abitudini alimentari, diverse tra noi Mediterranei e le popolazioni delle Americhe che può far la differenza nel protendere tra il gusto di una varietà con o meno “grasso”.
Se sei ancora convinto della Mexicola, in Italia le prime piantagioni sperimentali si sono avute per la varietà nella riviera del ponente Ligure, li sicuramente troverai dei vecchi alberi dove asportare il seme, oppure interpellare un vivaio od un amico di zona.
Saluti, caio.
Ciao Caio, grazie per le interessantissime informazioni.
Io a differenza tua vedo con favore quello studio che ho trovato. Natualmente è solo uno studio, senza altre verifiche o studi più estesi concordo che te che lasci il tempo che trova. Però una frase mi ha colpito, a pagina 4, ed è quando dice:
This longer cold period is a possible cause for the increased cold hardiness of the
avocado trees growing in Gainesville. This trend would be expected in plants that have
capacity to acclimate to cold. If they did not acclimate, avocado trees in Gainesville and
Homestead should be killed at the same temperatures (Fig. 3).
L’ipotesi è che la differenza di resistenza al freddo che è stata riscontata tra le cultivar di avocado a Gainesville e Homestead è probabilmente derivata dal fatto che le piante a gainesville erano più acclimatate.
Cosa significa per noi italiani?
Beh, una delle cose che si dicono e stradicono di più sulla differenza del clima usda con quello italiano è che li le ondate di freddo durano poco, mentre qui l’inverno è TUTTO freddo, e non solo poche ore la notte. Ma se lo studio avesse ragione, questo freddo costante per queste cultivar di avocado sarebbe un vantaggio, perché le renderebbe sicuramente più resistenti facendole acclimatare. Tutto qui.
Dici una cosa giustissima quando parli di abitudini alimentari, suppongo che spesso si considerino molto meno di quanto meriterebbero, specie nel leggere certe review dall’estero.
So che la mexicola è una scelta subottimale per quanto riguarda la qualità del frutto, ma è anche vero che per me è la scelta tra nessun avocado e un avocado, per cui non c’é battaglia.
Boh, sarebbe una cosa che mi piacerebbe provare, in definitiva che investimento può essere? 20 euro? Non andrò in rovina. Almeno poi potrò parlare per esperienza personale.
Se tu mi sapessi indicare dove posso trovare una pianta da cui prelevare una marza o un vivaio che venda una piantina singola te ne sarei grato… i semi purtroppo li snobbo, perché ho paura che non mantengano le caratteristiche di rusticità/sapore di cui ho letto, e con essi diventa un po’ una roulette. Il ponente ligure mi resta un po’ fuori mano ma non si sa mai, una gita…
Quindi è la “Mexicola” la varietà più rustica?
anche a me piacerebbe piantare un avocado, ma la vedo dura 👿
Modena e appennino modenese.
Non so se sia “la più rustica”, è difficile dirlo con cose così indeterminate come la resistenza al freddo.
Comunque a quanto si dice è notevolmente rustica, e in diversi forum americani la danno come la più rustica.
Dal sito della “California Rare Fruits Growers”:
Mexicola
Origin Coolidge, Pasadena, 1910. Mexican. Tree tall and spreading, vigorous. Fruit small, 5 oz., round pyriform, skin paper-thin, purplish black, waxy bloom. Flesh highest quality, seed very large. Hardiest cv. known, seedlings useful as rootstocks in far north. Recovers rapidly from freeze. Defoliated at 20° F, trunk killed at 17° F. Season September.
Che tradotto:
Mexicola:
Origine in Collige, Pasadena, 1910. Messicana. Albero alto e dalla chioma espansa, vigoroso. Frutto piccolo, 5 once, piriforme-rotondo, pelle sottile come carta, porpora-nera, cerosa. Polpa della più alta qualità, seme molto grande. E’ la più rustica delle cultivar note, i semenzali sono utili come portainnesti al nord. Recupera rapidamente dalle gelate. Defogliata a 20F (-6,5C), tronco ucciso a 17F (-8,5C). Matura a settembre.
Non lo prendo come un vangelo, ma mi sembra promettente.
Sì, ma io sono ancora fuori come temperature minime 😡 😡 😡
L’unica sarebbe starci moooolto dietro fino a che non è abbastanza grande da poter sperare che regga.
Ma forse mi converrebbe cambiare target…
Modena e appennino modenese.
Che il frutto sia dato della più alta qualità ne nutro forti dubbi.
Anzi le cultivar del genere sono quasi “estinte”, questo per lo scarso valore commerciale del frutto, ormai obsoleto con le nuove cultivar come la Orotava.
Ripeto gli USA non sono l’Italia, ma io qui ho una pianta da seme, quindi indefinita ed uno Zutano che a -8,5°C non sono deceduti, hanno avuto solo lievi danni con la cascola dei frutti, già maturi nel giro di una settimana, l’anno successivo ha prodotto nuovi frutti senza problemi.
Anche la Fuerte ha un’ottima resistenza e se trovata vale la pena di coltivarla, ultimamente ha perso un pò il valore “commerciale” in quanto presenta l’alternanza nella produzione, ma questo è vero nei paesi dove le escursioni termiche tra notte e giorno sono molto contenute (tropici), qui da noi il problema è quasi inesistente grazie al nostro clima.
Dove trovare delle piantine ????
Non saprei come aiutarti, gira e rigira i vivai quando per vacanza scendi giù per l’Italia, è il metodo che adotto e spesso si centra il bersaglio.
Si Internet ? Non saprei.
quote:
Non so se sia “la più rustica”, è difficile dirlo con cose così indeterminate come la resistenza al freddo.
Comunque a quanto si dice è notevolmente rustica, e in diversi forum americani la danno come la più rustica.
Dal sito della “California Rare Fruits Growers”:Mexicola
Origin Coolidge, Pasadena, 1910. Mexican. Tree tall and spreading, vigorous. Fruit small, 5 oz., round pyriform, skin paper-thin, purplish black, waxy bloom. Flesh highest quality, seed very large. Hardiest cv. known, seedlings useful as rootstocks in far north. Recovers rapidly from freeze. Defoliated at 20° F, trunk killed at 17° F. Season September.Che tradotto:
Mexicola:
Origine in Collige, Pasadena, 1910. Messicana. Albero alto e dalla chioma espansa, vigoroso. Frutto piccolo, 5 once, piriforme-rotondo, pelle sottile come carta, porpora-nera, cerosa. Polpa della più alta qualità, seme molto grande. E’ la più rustica delle cultivar note, i semenzali sono utili come portainnesti al nord. Recupera rapidamente dalle gelate. Defogliata a 20F (-6,5C), tronco ucciso a 17F (-8,5C). Matura a settembre.Non lo prendo come un vangelo, ma mi sembra promettente.
quote:
Che il frutto sia dato della più alta qualità ne nutro forti dubbi.
Anzi le cultivar del genere sono quasi “estinte”, questo per lo scarso valore commerciale del frutto
Uhm, non so.
Da quello che ho visto nella frutticoltura “qualità del frutto” e “valore commerciale” vanno raramente a braccetto.
Tra i fattori che possono rendere un ottimo frutto “non commerciale” ci sono l’alternanza della produzione, come dici tu; la scalarita di maturazione (che obbliga a diversi passaggi di raccolta, con aggravio dei costi); la pezzatura del frutto (che può alzare i costi di raccolta per chilogrammo di frutta, oppure può mettere la varietà del tutto fuori mercato, vedi i calibri minimi della frutta nella UE); le preferenza dei consumatori per frutti più grandi o con un diverso rapporto polpa/seme: le abitudini dei consumatori che guardano con diffidenza varietà diverse da quelle che sono abituati a consumare;, l’attitudine al trasporto della varietà, senza la quale non si raggiungono i mercati; la capacità di sopportare trattamenti post raccolta, sennò marciscono; la suscettibilità a determinati patogeni… tutte considerazioni che per un frutteto amatoriale perdono un po’ peso.
Insomma, a me viene sempre in mente il mango Tommy Atkins, che è il secondo mango nel commercio mondiale, ed è generalmente ritenuto di qualità mediocre, ma di aspetto stupendo. Quello che interessa al venditore è che sia bello, non che sia buono!
Comunque tutto può essere, non sono certo un esperto di avocado. Poi non scordo quanto sottolineavi prima, e cioé che magari i gusti degli americani son diversi. Bah, sapro fare un report completo quando l’assaggerò.
Molto interessanti le tue esperienze con la zutano, -8,5 è un discreto colpo di freddo, è probabilmente non è neppure il massimo che può sopportare: a occhio direi che sono rustici come gli agrumi più rustici.
Intanto pubblico le foglie : sono decisamente più scure delle normali foglie di avocado
Angelo
In cantina al freddo, resiste bene
E gia’ inizia a germogliare
Angelo
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