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Salve a tutti.
Mi è presa, dopo aver assaggiato dei manghi coltivati in sicilia, l’idea fissa di provare a far crescere questa pianta a Firenze. Con “far crescere” intendo portare a fruttificazione e maturazione. Sono un sei mesi circa che ci sto studiando dietro, e secondo me la cosa in linea di principio è fattibile, ma, ovviamente, per ridurre al minimo i rischi mi servirebbero delle informazioni/esperienze di chi abbia provato a far crescere questa pianta in zone marginali.
La prima cosa che voglio specificare è che possiedo due di queste piante da settembre (più un paio di semenzali autoprodotti da luglio). Da allora svernano in serra fredda: e con fredda intendo proprio fredda, senza alcun riscaldamento salvo il solare passivo. Coltivo succulente (cactacee) da una dozzina d’anni, e possiedo la serra (in muratura) da tre anni: ho avuto la possibilità di registrare con un termometro massima-minima le temperature degli ultimi tre anni. Anche in corrispondenza di eventi metereologici particolarmente sfavorevoli (-11 gradi di minima, con cielo sereno dopo una abbondante nevicata, dicembre 2009) nella serra non si è mai scesi sotto zero (ad onor del vero devo dire che questo è stato ottenuto con qualche accorgimento: non ho mai rimosso la neve dal tetto della serra, che è piatto: questo ha sicuramente permesso la coibentazione della serra perché come si sa la neve è un ottimo isolante). Anche questo inverno, il 17 dicembre, c’é stato un bel picco di freddo con abbondantissima nevicata (per gli standard fiorentini sono stati entrambi eventi eccezionali). Eppure i manghi sono ancora lì, in serra, apparentemente senza alcun problema, a 15 giorni di distanza (assieme ad un banano “comune di sicilia” che ha ancora tutte le foglie). Si, so che è presto per cantare vittoria, siamo a gennaio: ma peggio di come è stato il 17 dicembre di quest’anno non può essere.
A questo punto sto pensando (e progettando ovviamente) la copertura mobile che prevedo di realizzare per la pianta che metterò in piena terra, ma sono ancora incerto su che varietà scegliere: possiedo una Kensighton Pride e una Gomera, al momento, ma leggendo su forum statunitensi consigliano tutti di scegliere, per zone marginali, i cosidetti “condo mango”, varietà a accrescimento ridotto, che possono essere mantenute sotto i due metri di altezza. Dicono questo, ovviamente, per la coltivazione in vaso: io non ho problemi appunto nel metterli in piena terra, ma dovendo prevedere una copertura rimovibile per la pianta (e non il solito TNT) ovviamente le dimensioni finali che la pianta può raggiungere (o alle quali possa essere mantenuta) contano. Ora, appunto, mi stavo orientando per queste varietà a crescita ridotta, ma recentemente ho letto un messaggio di alcuni che dicevano che per la coltivazione in zone fredde le varietà vigorose sarebbero le migliori, perché hanno ovviamente un migliore recupero dopo il freddo invernale. Così sono completamente disorientato. Cosa scelgo?
Grazie a chi abbia letto fin qui.
Personalmente la vedo un po’ dura in piena terra a Firenze, a meno che non fai una copertura e dentro ci metti pure del riscaldamento, visto certe temperature minime.
Io sono sulla Riviera ligure di Ponente, minime sotto lo zero molto rare (il famoso venerdì 17 qui c’erano +2°) eppure i manghi escono dall’inverno un po’ malconci.
Ho messo due Kensington tre anni fa’ appena finito un terrazzamento, con le piante a ridosso del muro ed aperte a sud, davanti solo il mare che è 100 mt. sotto. Protezione di tnt, a fine inverno parecchie foglie avevano la punta secca, ma poi hanno vegetato bene. Inverno successivo idem, ma una bella fioritura e buona crescita in estate.
Poi l’inverno scorso tanta pioggia, che ha compattato il terreno argilloso di riporto e le piante, che sembravano aver raggiunto la primavera senza problemi, sono morte per il marciume delle radici (assieme a due Guava che erano vicino).
Il terreno era diventato duro come un mattone, pressato dall’acqua stagnante, mentre due Litchi ed un Avocado, nello stesso terrazzamento ma a lato dove l’acqua defluiva non hanno patito minimamente.
Così ho messo in estate altri due mango, varietà Kent (non so altro, parlano spagnolo… 🙂 ) che sono cresciuti bene ed ora sono sotto capanne di tnt (come i Litchi, mentre Avocado e Cherimole sono nudi) e vediamo come va’.
Minime degli anni scorsi -1 e -1,5°. Spero ciò ti possa servire (ho anch’io una serra piena di succulente) quello che devi tenere ben presente è un ottimo drenaggio e riparo dalla troppa pioggia, oltre ovviamente al freddo.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Ciao Paolo, grazie di aver condiviso la tua esperienza con me.
Sicuramente ho intenzione di immaginare un sistema di riscaldamento d’emergenza (mi seccherebbe se la serra di nuova costruzione si rivelasse meno isolata della precedente e avessi minime significativamente inferiori che mi facciano morire le piante). A tale proposito, non riesco a trovare, in merito, informazioni dettagliate. C’é chi parla direttamente di cavi riscaldanti, chi di stufette elettriche, ma non riesco a capire (anche e sopratutto in base ai costi) quale sia il migliore. Ma più che di “sistemi riscaldanti” forse dovrei parlare di “antigelo” visto che non voglio tenere tanto il mango caldo, quando impedire che raggiunga temperature sotto lo zero. A tal proposito, negli stati uniti usano luci di natale e lampadine, ma qui non ho mai sentito dire nessuno che le utilizzi (mi sembrano, comunque, metodi assai buoni sebbene rudimentali).
Il tipo di terreno da me mi pare buono. La terra è limosa, di tessitura media, lievemente basica. A un metro e mezzo / due di profondità diviene sabbia pura: tanto è vero che la casa adiacente al campo fu costruita, negli anni 50, con la sabbia cavata in loco. Più sotto ancora c’é la falda.
Purtroppo in piena terra posso riparare dalla pioggia con semplicità (basta un telo, e comunque farò una vera e propria serra -smontabile- intorno alla pianta, a parte la parete nord che sarà in muratura per fare da volano termico)): quello che è impossibile da fare, a parte in caso di lavori di scavo del tutto irrealistici, è impedire la risalita di umidità dal basso . La radici saranno più calde che in vaso, ma sicuramente anche più umide. Si, questa è una delle incognite, in effetti: non tanto per l’umido in sé, in che non dovrebbe da solo uccidere la pianta, quando per la sua influenza sulla fruttificazione e l’effetto sulla suscettibilità ai patogeni: sicuramente non farò mancare concimazioni in potassio.
Io ho una serra fredda abbastanza ampia, fatta parecchi anni fa’ con vetrine di recupero dalle serre di Albenga, dove lavoravo per gli impianti di climatizzazione. Ora per rimediare a vetri rotti e fessure ho ricoperto tutto dall’esterno con polietilene fissato con listelli di legno.
Ho un bancale caldo per le piantine tropicali fatto con cavo riscaldante e termostato, ma i primi anni, quando usavo la serra per le verdure, la riscaldavo con lampadine sottoalimentate, cioè con due lampadine da 220 V in serie, con delle teglie da pizza in alluminio come riflettore verso il basso. La lampadina alimentata a metà tensione emette poca luce ma molti infrarossi, che scaldano le piante sottostanti, consumando metà potenza (in due). Una lampadina da 100 w così alimentata ne produce solo 25, ma quasi tutta energia utile, cioè calore.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
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se cresce in liguria e sicilia dovra crescere senzaltro in calabria si? Sto aspettando un calabrese che risponde qui che ha avocado mango ed altra frutta esotica..dove sta questa persona? 🙂
Ciao paolo,
Grazie per il consiglio sulle lampadine, lo adotterò sicuramente, collegato ad un termostato, per le notti più fredde. Sembra anche di semplice costruzione!
Pensavo, personalmente, di far svernare le piante in una serra con la parete nord di pietra, la falda nord del tetto in pannelli isolanti in lana di roccia, e la falda sud del tetto in policarbonato alveolare. Se riesco a infilarci un paio di bidoni pieni d’acqua dovrei avere una buona inerzia termica.
@tropico55: sarei molto sorpreso se non crescesse in calabria, visto che tra il sud della calabria e gli impianti commerciali che ci sono nel messinese, poco ci corre. Ovviamente, però, la calabria è una regione, e quindi presenterà tutta la serie dei microclimi: bisogna vedere dove, in calabria: anche in sicilia, per impianti commerciali, sconsigliano di piantare sopra i 100 metri sul livello del mare.
Paolo
interessante la soluzione delle lampadine…
Potresti spiegarmi, in dettaglio, come si fa a realizzare un “impianto” del genere?
Grazie infinite
Tasha
Monza
E’ molto semplice, prendi due portalampadine e due lampadine da 100 W per esempio, le colleghi in serie tra loro, ciascuna lampadina quindi avrà ai suoi capi metà tensione, cioè 110 V, e sarà percorsa da metà corrente (resistenza doppia), quindi dissiperà un quarto di potenza, cioè 25W e quasi tutto in raggi infrarossi.
Oltretutto le lampadine, così sottoalimentate, avranno una durata molto superiore. Per concentrare verso il basso questi infrarossi uso appunto queste teglie di alluminio che fanno da riflettore.
Paolo
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quote:
E’ molto semplice, prendi due portalampadine e due lampadine da 100 W per esempio, le colleghi in serie tra loro, ciascuna lampadina quindi avrà ai suoi capi metà tensione, cioè 110 V, e sarà percorsa da metà corrente (resistenza doppia), quindi dissiperà un quarto di potenza, cioè 25W e quasi tutto in raggi infrarossi.Oltretutto le lampadine, così sottoalimentate, avranno una durata molto superiore. Per concentrare verso il basso questi infrarossi uso appunto queste teglie di alluminio che fanno da riflettore.
Paolo
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Ottimo spunto davvero, dovrebbe funzionare con lo stesso principio con le lampadine ad incandescenza per l’impianto solare a 24v, mi farò una serretta riscaldata dove poter coltivare qualcosa di estremamente tropicale! tanto la luce dei pannelli solari non la pago e ne ho in abbondanza!
Potrei collegare una 10ina di lampadine così, sai che caldo nelle notti d’inverno!!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Funziona ovviamente anche a 24 v., magari prova a metterne tre in serie tra loro, vedi se il filamento arrossa bene. Il vantaggio degli infrarossi è che scaldano direttamente le foglie, come quando sei davanti ad un fuoco all’aperto con l’aria fredda.
Presumo tu abbia delle batterie a 24 V, io sto pensando seriamente ad un eolico verticale oltre ai pannelli fotovoltaici, qui il vento soffia forte…
Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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Funziona ovviamente anche a 24 v., magari prova a metterne tre in serie tra loro, vedi se il filamento arrossa bene. Il vantaggio degli infrarossi è che scaldano direttamente le foglie, come quando sei davanti ad un fuoco all’aperto con l’aria fredda.Presumo tu abbia delle batterie a 24 V, io sto pensando seriamente ad un eolico verticale oltre ai pannelli fotovoltaici, qui il vento soffia forte…
Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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Sull’eolico non ho esperienza, ma il fotovoltaico posso consigliartelo vivamente, ho un impianto di 20 anni fa e devo tener 2 lampadine da 100w sempre accese per evitare sovraccarichi delle batterie (ho il regolatore di carica bruciato), immagina una tecnologia odierna quanto può essere efficente, è veramente il futuro.
Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Grazie Paolo
posso approfittare di te?
Sei evidentemente un esperto di elettricità (io proprio per niente) e ti volevo chiedere se c’è la possibilità di collegare una serie di 8 ventoline da 12V (quelle dei PC, per intenderci) per ventilare gli scaffali dove, d’inverno, tengo le orchidee, che soffrono molto i ristagni di aria. L’alimentazione deve essere quella della rete elettrica (220V), suppongo abbattendo la tensione con un adattatore.
Ora, potresti spiegarmi, se vuoi, come fare, a grandi linee? Poi chiedo al mio negozio di elettrica di fiducia, ma intento ho un’idea se vale la pena o no…
Grazie
Tasha
Monza
PS
Il Sechium di cui parlavamo in un post apposito sta crescendo pericolosamente…
Ciao Paolo, il sistema di copertura con pali e teli è quello che usano in florida del nord per i cosidetti “cold spells”.
Mi stavo chiedendo, per aumentare l’efficacia del sistema non è possibile utilizzare lampade da incubatrice?
Peppe, non sai quanto invidio il vostro clima… Considera che nei giorni in cui c’era la neve i miei mango sono stati con la minima di un grado, ma la massima di 2 gradi… e tutto questo per tre giorni filati! Le piante sono evidentemente vive (a tre settimane di distanza) anche se ovviamente non posso sapere come le radici (che sono in vaso) abbiano preso la cosa. Aspetto con ansia Febbraio: in quel mese la media delle minime qui è di 3 gradi. E’ la media delle minime di alcune località della california in cui so che coltivano il mango all’aperto, e mi piace pensare che, anche se in california il clima è più oceanico che qui (decisamente), con la stessa media delle minime il pericolo peggiore sia passato.
Si, le lampade da incubatrice genereno anche loro infrarossi, le lampadine sottoalimentate le usavo anche per una mia incubatrice fatta in casa. La lampadina ad incandescenza costa meno, avendo minor potenza puoi dare un caldo più uniforme in modo che il termostato faccia meno attacchi e stacchi.
Io ti consiglierei di avvolgere i vasi dei tuoi mango con del cartone, per isolarli meglio, oppure interrarli come faccio io in serra.
@Nelumbo: le ventoline devi alimentarle in parallelo, tutte sulla stessa linea a 12 V. che uscirà da un trasformatore 220/12 Vca. che troverai facilmente da un negozio di elettricità. Non so però se le tue ventoline sono a 12 V CC, cioè corrente continua, perchè allora ci vorrebbe un alimentatore 12Vcc.
Paolo
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Intanto la mimosa in fiore ci dice che anche questo inverno a breve finirà!
Tornando ai mango, il trucco è proteggerli nei primi anni e piantarli dove il vento non soffia forte d’inverno, poi una volta cresciuto il mango è una bella bestiola di albero, dei -1 -2 comincia a fregarsene
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Grazie Paolo
Buon lavoro!
Tasha
Monza
“Intanto la mimosa in fiore ci dice che anche questo inverno a breve finirà!”
Caro Peppe, non farti troppe illusioni, tra poco fioriranno anche i mandorli, ma l’inverno non è finito, è appena iniziato, il mese peggiore di solito è febbraio, con tramontane ghiacciate che uccidono i germogli già gonfi di linfa. La mimosa ed il mandorlo fanno poco testo, fossero così anche i mango…o l’anacardio… e pensare che sono parenti stretti di pistacchio, terebinto e lentisco!
Paolo
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Eh già, però il freddo si sopporta meglio con un pò di colore!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
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Funziona ovviamente anche a 24 v., magari prova a metterne tre in serie tra loro, vedi se il filamento arrossa bene. Il vantaggio degli infrarossi è che scaldano direttamente le foglie, come quando sei davanti ad un fuoco all’aperto con l’aria fredda.Presumo tu abbia delle batterie a 24 V, io sto pensando seriamente ad un eolico verticale oltre ai pannelli fotovoltaici, qui il vento soffia forte…
Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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http://caprettetibetane.splinder.comSull’eolico non ho esperienza, ma il fotovoltaico posso consigliartelo vivamente, ho un impianto di 20 anni fa e devo tener 2 lampadine da 100w sempre accese per evitare sovraccarichi delle batterie (ho il regolatore di carica bruciato), immagina una tecnologia odierna quanto può essere efficente, è veramente il futuro.
Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
E’vero che l’energia solare è stato a lungo acclamato come la soluzione alla nostra crisi energetica emergente , molto bene potrebbe essere che un giorno le nostre case sarà alimentata con energia pulita .
quote:
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Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
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E’vero che l’energia solare è stato a lungo acclamato come la soluzione alla nostra crisi energetica emergente , molto bene potrebbe essere che un giorno le nostre case sarà alimentata con energia pulita .
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Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
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Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
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E’vero che l’energia solare è stato a lungo acclamato come la soluzione alla nostra crisi energetica emergente , molto bene potrebbe essere che un giorno le nostre case sarà alimentata con energia pulita .
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Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
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Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
Sicilia Orientale
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E’vero che l’energia solare è stato a lungo acclamato come la soluzione alla nostra crisi energetica emergente , molto bene potrebbe essere che un giorno le nostre case sarà alimentata con energia pulita . 🙂
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Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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Si, cmq ho batterie da 24v.
Almeno così sfrutto quell’energia in sovrappiù in un modo utile, avendo l’impianto nella casa in campagna non mi costerebbe molto allungare un filo..
I miei mango non stanno soffrendo per niente, a parte quei 3-4 giorni in cui si hanno avute minime intorno ai 2°C – 1°C, finora non si sono registrate temperature basse, anche i semenzali stanno benissimo in piena aria, speriamo che gennaio e febbraio siano della stessa pasta! ci metterei la firma!
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E’vero che l’energia solare è stato a lungo acclamato come la soluzione alla nostra crisi energetica emergente , molto bene potrebbe essere che un giorno le nostre case sarà alimentata con energia pulita . 🙂
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