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  • 13 Maggio 2010 alle 12:09 #3793

    Salve, chiedevo se qualcuno del forum è un pò ferrato sugli agrumi.
    Avevo l’esigenza di sapere le minime temperature che potrebbe sopportare un Limè ?

    Da informazioni prese in rete ho compreso che le più resistenti sono la limetta detta di Roma o pursha (anche se poi questo è un ibrido) o la varietà di Palestina.

    Avete info in merito.

    Grazie, Caio. 🙂

    CaioPosts: 1336
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      20 Maggio 2010 alle 8:06 - Views: 498 #30394

      Nessuno che “mastica” Agrumi ???

      Un’altra curiosità……ho notato che il post errato è stato più visitato del presente post ?????????????????????????

      Ari-saluti, caio. 😎

      iyaredPosts: 55
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        27 Maggio 2010 alle 23:17 - Views: 734 #30395

        Ciao Caio

        Qui dalle mie parti sulla costa, e in particolare nell’alto Jonio cosentino e Sibaritide, c’è un tipo di limetta molto comune; un paio di paesi costieri ne hanno produzione ingente, soprattutto Trebisacce e aree limitrofe. Ho sempre faticato a capire l’effettiva relazione tra questa limetta locale, che si trova facilmente nei vivai, e le varietà di cui trovavo notizia su internet, ma ho sospettato sempre che si trattasse della limetta palestinese.

        Ad ogni modo, parlando di questa limetta locale, devo dire che secondo me è meno resistente al freddo del limone, e dovresti stare attento. Ti consiglio di metterlo solo se hai a disposizione una buona postazione vicino a un muro. Ma anch’io sarei curioso di avere un pò di pareri più autorevoli.

        “E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)

        CaioPosts: 1336
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          5 Ottobre 2010 alle 15:42 - Views: 500 #30396

          Se ti è possibile yared ?
          Inserire alcune foto delle piante da te citate e dei loro frutti.
          Ora dovrebbero avere i frutti in pre_maturazione, o dalle tue parti addirittura maturi.
          E le minime nella zona di Sibari.
          Senza impegno .
          ringrazio e saluto.
          caio. 🙂

          quote:


          Ciao Caio

          Qui dalle mie parti sulla costa, e in particolare nell’alto Jonio cosentino e Sibaritide, c’è un tipo di limetta molto comune; un paio di paesi costieri ne hanno produzione ingente, soprattutto Trebisacce e aree limitrofe. Ho sempre faticato a capire l’effettiva relazione tra questa limetta locale, che si trova facilmente nei vivai, e le varietà di cui trovavo notizia su internet, ma ho sospettato sempre che si trattasse della limetta palestinese.

          Ad ogni modo, parlando di questa limetta locale, devo dire che secondo me è meno resistente al freddo del limone, e dovresti stare attento. Ti consiglio di metterlo solo se hai a disposizione una buona postazione vicino a un muro. Ma anch’io sarei curioso di avere un pò di pareri più autorevoli.

          “E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)


          🙂

          iyaredPosts: 55
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            9 Ottobre 2010 alle 12:22 - Views: 734 #30397

            Ciao Caio,

            purtroppo foto al momento non me ne trovo, il che è strano poiché ne scatto molte. Appena mi capita ne faccio una e te la posto.

            Anche se come alberi singoli si coltivano in tutta la fascia costiera, e nei giardini anche in bassa collina, ti preciso che la zona di produzione non è proprio Sibari, che è più vocata alle clementine e le arance, anche perché essendo a ridosso della piana ci sono dei fenomeni di inversione con minime lievemente più pungenti. E’ molto coltivata invece nelle aree vocate per i limoneti, e cioè nell’alto Jonio tra Rocca e Trebisacce fino all’alta sibaritide, ma in particolare a Trebisacce.

            Per quanto riguarda le minime siamo in una situazione estremamente mite; i dati a disposizione sono limitati, ma si può fare riferimento a due stazioni e cioè:

            1) Rocca Imperiale si hanno i dati tra il 1929 e il 1934, la minima assoluta è di -1 ma verificatesi solo in due occasioni (negli altri anni le minime mai sotto i 2-4 gradi sopra lo zero, solo in un altro anno si è raggiunto 0.0);

            2) Roseto Capo Spulico, ma il problema è che questa stazione da un lato è molto vicina al mare, ma dall’altro è abbastanza in elevazione (a occhio sopra i 300 m), il che è ovviamente da considerare, comunque si hanno i dati tra il 2002 e il 2010 e anche qui il gelo è molto raro con minima assoluta -0.7 (considera però che il 17 febbraio 2008 è stato un evento di freddo quasi epocale al sud Italia in cui Catania Sigonella è scesa a -5 e Trapani è andata per la prima volta lievemente sotto lo 0, e qui si è segnato -0.3.

            Quella più o meno la situazione, ciao

            “E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)