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Per molti, scoprire che esiste Jasminum a fiore rosso o rosa , sarà una novità!
Il nome “beesianum”, usato dagli anglofoni e da tutti, tranne i francesi (devono sempre distinguersi ), fa riferimento (bees = api) al fatto che pare sia preferito dalle api per il loro nido!(il nome francese è “Jasmin nid d’abeilles”)
L’aspetto è di un vigoroso rampicante (anche troppo!!), molto ramificato (che confusione !! ), ragggiunge i 3m.!Sempreverde (tranne in climi non perfettamente congeniali), originario della Cina, lo si trova ad altitudini tra 1000 e 3000m.: tollera temperature anche di -12/15°C.
Dalle mie parti fiorisce sin dalla primavera, e continua per tutta l’estate; i fiori, piccoli, sono leggermente profumati; il colore varia da un rosa carico al rosso carminio!Il mio esemplare, che ha circa dieci anni, ha prodotto qualche fruttino, sia l’anno scorso, che quest’anno! Dalla semina dell’anno scorso non ho ricavato nulla ! Riproverò con quelli di quest’anno !
Per completezza d’informazione vi segnalo l’esistenza di un ibrido spontaneo (che ho perso qualche anno fa ) J. x stephanense (beesianum x officinale), dal fiore un poco più grande e dal colore rosa delicato.
Come promesso, vi informo sui risultati della semina fatta il 5.1.; dopo circa 30 gg., dei quattro semi interrati, ne è germinato uno, che, a distanza di poco meno di altri 30 gg., ha prodotto questa piantina:
Il motivo della mancata germinazione degli altri tre semi, probabilmente, è da attribuire ad una raccolta forse un pò affrettata: è assolutamente necessario raccogliere i semi quando siano assolutamente maturi ! Il discorso vale non solo per i Jasminum, ma per tutte le piante: nello stesso periodo ho avuto uguale problema con la semina di Passiflora arida, di cui avevo frutti con grado di maturazione diversa: seminati separatamente, ho osservato , anche se alla fine sono germinati tutti (5 * 5), che quelli meno maturi hanno impiegato il doppio di tempo dagli altri
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ne ho uno comprato qualche anno fa.
Mi era piaciuto per il colore, ma è veramente tanto disordinato.
Sono sempre lì che lo taglio e perciò non può mai presentarsi al meglio.
Forse invece che come rampicante dovrei metterlo sul muro dove può scendere a suo piacimento senza essere disturbato 😎
Ciao ciao
quote:
….. ma è veramente tanto disordinato.
Sono sempre lì che lo taglio e perciò non può mai presentarsi al meglio.
Forse invece che come rampicante dovrei metterlo sul muro dove può scendere a suo piacimento senza essere disturbato 😎
Ciao ciao
definirlo disordinato è molto riduttivo ! Inoltre, ha la bella abitudine di intrecciarsi su se stesso, per cui, se non lo si tiene d’occhio costantemente, ci si ritrova con diversi getti formati da due o tre fusti aggrovigliati tra loro e, decisamente, poco governabili .
Il mio è in piena terra da oltre dieci anni e non è stato mai potato, nè controllato: l’estate scorsa finalmente mi sono deciso ad intervenire e ho cercato di districare i vari fusti, tagliando anche ferocemente interi getti! Quello che è rimasto è stato guidato, con certosina pazienza , sulla rete di recinzione “spalmando” i getti più a ventaglio possibile . Dopo tutta questa fatica , ovviamente, il “maledetto” sarà tenuto sotto stretta sorveglianza , in modo da intervenire immediatamente!
Scritto Da – Elio Gulino on 18 Marzo 2007 19:41:52
dici bene, sotto stretta sorveglianza 😎 😎
ma è difficile, o me lo dimentico, o non ho tempo, o non vado lì , o ho altro da fare…uffì
vediamo ora che riparte..se riparte e non si è offeso
Il discorso vale non solo per i Jasminum, ma per tutte le piante: nello stesso periodo ho avuto uguale problema con la semina di Passiflora arida, di cui avevo frutti con grado di maturazione diversa: seminati separatamente, ho osservato , anche se alla fine sono germinati tutti (5 * 5), che quelli meno maturi hanno impiegato il doppio di tempo dagli altri
Caro Elio,
sono molto contenta – complimenti!!!! 😀 😀
Martina
Caro Elio,
sono molto contenta – complimenti!!!! 😀 😀
Martina
[/quote]
Cara Martina,
ti ringrazio per i complimenti, ma credevo di averti già comunicato, con mail al tuo indirizzo,l’esito della semina della P.arida (fatta con i semi che mi hai inviato) nel mese di febbraio, quando ho risposto alla tua mail su Praga; nella stessa mail ti chiedevo se eri interessata a qualche piantina e sono rimasto in attesa di tua risposta. Non appena ho letto il tuo messaggio sono andato a controllare e…..ho visto che ho scritto P.coriacea anzichè P.arida : viva la vecchiaia!!!!!
Chiedo scusa del messaggio leggermente OT, ma ho ritenuto opportuno mettere tutti a conoscenza del fatto che ogni tanto…perdo colpi!!!
Caro Elio,
mi sembra di averti risposto…..o no??
Boh…. 😡
Sono contenta che i semi ti hanno germinato….non ci credevo molto che saresti riuscito a farli crescere!!! 😮 😮
Non perchè non sei bravo ma pensavo che i fruttini….non avevano la giusta maturazione!!
Perciò complimenti a te e alla pianta madre!!! 😀 😀
Ti ringrazio tanto per l’offerta ma no…non voglio le piantine.
Mi basta la loro “mamma”.
Magari riuscirei a convincerla di lasciare aperti i suoi fiori anche durante il giorno, non solo fino le 10 del mattino – monella!!! 👿 👿
Un abbraccio
Buona notte
Martina
L’epiteto specifico beesianum è stato dato al gelsomino in onore della Compagnia di sementi Bees, che pagò la spedizione di George Forrest in Cina. I francesi non amano i nomi latini, è vero, ma è anche vero che per ogni fiore o pianta hanno un nome francese, o lo francesizzano (Ceanothus = Céanote). Non sarebbe male che anche noi seguissimo il loro esempio… cioè di italianizzare quando possibile. E di usare i nomi latini sempre, quando questo fa la differenza per la comprensione.
Ciao a Elio e a tutti,
Vi mando il link di una foto di Jasminum beesianum coltivato da Christian Gianinazzi a Berna in Svizzera, zona 7b dove il gelo può durare a lungo.
http://inlinethumb28.webshots.com/35547/1072922075043455931S600x600Q85.jpg
buona notte
Gabriel
Buongiorno Elio,
io sono nuova e cercando informazioni sul jasminum beesianum mi è comparso questo forum molto interessante.
Le chiedo una gentilezza, anche se l’ultima discussione risale ormai a 2 anni fa, potrebbe darmi qualche consiglio sulle malattie di questo tipo di gelsomino?
io ne ho comprati 2 quest’anno-
uno l’ho messo su un balcone esposto a nord e non colpito da luce diretta, l’altro l’ho messo su un altro balcone esposto a sud con sole diretto.
quest’ultimo è diventato strano, le foglie sono molli e accartocciate, ma non secche, molli appunto!
non presenta macchie, quindi escluderei qualche malattia. io temo siano le irrigazioni, spesso, per l’eccessivo zelo, tendo a bagnare troppo, ma mi sembra di bagnare in egual modo le due piante e mentre questa soffre, l’altra ha un aspetto sano.
ho comprato un rinforzante liquido per piante debilitate…vorrei poterle inviare delle foto della pianta malata…non so bene come…
grazie per un consiglio. e complimenti per il suo, che sarà anche disordinato, ma lo trovo bellissimo!
quote:
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… qualche consiglio sulle malattie di questo tipo di gelsomino?…
………..
uno l’ho messo su un balcone esposto a nord… l’altro l’ho messo su un altro balcone esposto a sud con sole diretto.
quest’ultimo è diventato strano, le foglie sono molli e accartocciate, ma non secche, molli appunto!
non presenta macchie, quindi escluderei qualche malattia. io temo siano le irrigazioni, spesso, per l’eccessivo zelo, tendo a bagnare troppo, ma mi sembra di bagnare in egual modo le due piante e mentre questa soffre, l’altra ha un aspetto sano.
ho comprato un rinforzante liquido per piante debilitate…vorrei poterle inviare delle foto della pianta malata…
Il mio J.beesianum è stato lasciato senza cure per gli ultimi due anni a causa di qualche problemino di salute che mi ha tenuto occupato in altre faccende: oggi è sommerso dai due Gelsomini cresciuti a due lati (J.primulinum e J.humile revolutum), tanto da non riuscire più a capire se esiste ancora e in che condizioni ; spero al più presto di mettere mano e farlo risuscitare .
In merito a malattie, non mi risulta che il beesianum sia affetto da particolari patologie: quanto descritto (foglie molli,accartocciate,…) è molto probabile sia da attribuire più che ad eccesso di innaffiature in sè, ad un cattivo drenaggio; in ogni caso delle foto sarebbero utilissime, così come sapere il luogo (nord, centro, sud, pianura, montagna….) dove si trovano.
Per quanto riguarda suggerimenti culturali un attenta lettura sin dall’ inizio della discussione e i seguiti direi che dovrebbero essere alquanto esaustivi .
Non appena riuscirò a fare delle foto alla piantina da seme di cui ho parlato più sù, le inserirò nel Forum per aggiornare la crescita ad oggi.
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