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Ho inserito nel Forum una monografia relativa al genere Washingtonia E’ una breve monografia su uno dei generi più conosciuti e diffusi e molti penseranno , anche a ragione, che è del tutto inutile. L’ho pensato anch’io. Tuttavia sono stato spinto a questo dal fatto di aver ricevuto in passato, soprattutto da parte di qualche neopalmofilo del nord, richieste di chiarimenti sulle caratteristiche dell’una e dell’altra specie per poterle riconoscere.
Questo mio è pertanto solo un tentativo di offrire un piccolo aiuto a chi si è accostato da poco al mondo delle palme. Se poi può essere utile anche a qualcun altro, ne sono ben felice.
grazie mille, hai fatto bene perchè a noi del nord ci rimangono poche specie da poter coltivare almeno in piena terra!!
complimenti ancora per le tue monografie
Moris
Ciao Sergio…
non è assolutamente un lavoro inutile anzi…(ho imparato qualcosa oggi!)
Direi che la tua monografia è eccellente…
complimenti!!
Ciao Sergio…
non è assolutamente un lavoro inutile anzi…(ho imparato qualcosa oggi!)
Direi che la tua monografia è eccellente…
complimenti!!
ciao sergio
ho dato una velocissima lettura e già trovo interessantissima la monografia..stasera la leggerò con maggiore calma..
ma tu e pietro come fate a sapere tutte queste cose ??? dove le apprendente ??
Salvo
quote:
Ho inserito nel Forum una monografia relativa al genere Washingtonia E’ una breve monografia su uno dei generi più conosciuti e diffusi e molti penseranno , anche a ragione, che è del tutto inutile. L’ho pensato anch’io. Tuttavia sono stato spinto a questo dal fatto di aver ricevuto in passato, soprattutto da parte di qualche neopalmofilo del nord, richieste di chiarimenti sulle caratteristiche dell’una e dell’altra specie per poterle riconoscere.
Questo mio è pertanto solo un tentativo di offrire un piccolo aiuto a chi si è accostato da poco al mondo delle palme. Se poi può essere utile anche a qualcun altro, ne sono ben felice.
A proposito di resistenza al freddo ecco un doppio filare di W. (apparentemente Robusta) a Marina di Ravenna (44°29’24” N – 12°17’36” E)
In spiaggia, sull’Adriatico, completamente esposte a nord e a nord est (bora).
Non mi risulta però che fossero lì nel 1985.
ciao e complimenti
Federico
Ravenna
Grazie Sergio,
per me neopalmofilo sono
molto utili. Le stampo e tengo sottomano per leggere e rileggere ed evidenziare.
Abbastanza semplici e di facile apprendimento.
Io vivo al nord Italia e forse comincio a capire ora la differenza tra Trachikarpos e Washingtonia.
Grazie
Max
Ciao Sergio,
Grazie mille per questa eccellente monografia! Se permetti, vorrei chiederti qualche dettaglio supplementare sulla gelata a -10°C sopportata dai tuoi esemplari?
tanti saluti,
Gabriel
Grazie a tutti, siete molto gentili!
Salvo mi chiede come facciamo Pietro ed io ad avere tutte queste cognizioni.Intanto grazie per avermi accomunato con Pietro che rimane sempre (nessuno si offenda)la massima autorità in Italia sulle palme (e non solo).Direi che le conoscenze vengono soprattutto dall’esperienza, dalle discussioni e dal confronto con altri palmofili,dalla visita a giardini, botanici e privati, anche tropicali, dalla letteratura specializzata, quasi tutta in inglese e dalle riviste specializzate,prima fra tutte quella dell’International Palm Society e poi quella della European Palm Society e quelle,anche molto belle e fatte bene di alcuni “chapters” dell’I.P.S.
Gabriel, Le Washingtonia che ho in campagna in Sabina hanno superato -10°C senza danni perchè il clima, anche d’inverno, è molto asciutto, non c’è umidità. Il sito è molto aperto, esposto anche ai venti freddi invernali per cui si hanno frequentemente d’inverno temperature notturne di -6°C con punte di -10°C ma sempre senza umidità nell’aria.Anche altre palme in campagna hanno superato senza danni questi valori minimi : Brahea edulis, Brahea aculeata, Livistona australis,Trithrinax acanthocoma, Brahea armata,Butia capitata,paraguayensis,yatay, eriospatha.
Solo la Livistona australis ha avuto qualche piccola bruciatura sulle foglie.
quote:
Grazie a tutti, siete molto gentili!Gabriel, Le Washingtonia che ho in campagna in Sabina hanno superato -10°C senza danni perchè il clima, anche d’inverno, è molto asciutto, non c’è umidità. Il sito è molto aperto, esposto anche ai venti freddi invernali per cui si hanno frequentemente d’inverno temperature notturne di -6°C con punte di -10°C ma sempre senza umidità nell’aria.Anche altre palme in campagna hanno superato senza danni questi valori minimi : Brahea edulis, Brahea aculeata, Livistona australis,Trithrinax acanthocoma, Brahea armata,Butia capitata,paraguayensis,yatay, eriospatha.
Solo la Livistona australis ha avuto qualche piccola bruciatura sulle foglie.
Ciao Sergio e la Livistona Nitida? Ne ho presa già una grandina quest’anno, viene data resistente a 8b e veloce nella crescita. Le foglie sono molto divise, belle, ha spine un po’ pungenti.
Federico
Ravenna
Grazie mille Sergio per tutte queste informazioni. I tuoi giardini sono dei veri e propri laboratori sperimentali, da cui scaturiscono dati di grandissimo interesse.
Grazie ancora di condividere tutte queste informazioni.
Gabriel
Ciao Federico,
Molto interessante la tua foto delle Washingtonia. Sono molto belle, e trovo lo scenario molto affascinante. Sarebbe interessante sapere da quanto tempo sono state piantate e gli eventuali episodi critici sopportati.
Gabriel
[OT]
Sergio, ti ci metti pure tu? Guarda che poi mi vendico…. 👿
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Federico,ho una Livistona nitida regalatami da Pietro anni fa ma a Sabaudia e non in campagna ed a Sabaudia molto difficilmente la temperature scende sotto -3°C. La tua domanda mi ha fatto venire in mente una caratteristica che potrebbe riuscire utile per distinguere la nitida dall’australis. Le due specie sono molto simili,si differenziano per dettagli.La nitida ha i fiori un pò più grandi e così i frutti ed inoltre ha i segmenti fogliari divisi in due (bifidi) per circa 2/3 della loro lunghezza mentre nell’australis sono divisi per poco più della metà. Tutti dettagli che, se l’occhio non è più che esperto, sfuggono. E poi stiamo parlando di piante adulte.Ma se si ha una pianta giovane, come possiamo essere sicuri che si tratti di una nitida e non di una australis o viceversa?
Ebbene, guardiamo un momento il bulbo della giovane nitida :
[/img]
ed ora quello dell’australis grosso modo della stessa età:
[/img]
Come si vede, il colore della base dei piccioli rimasti è decisamente diverso. Nell’australis sono molto più marroni mentre nella nitida mantengono una buona parte di verde.
E’ comunque solo una osservazione personale su una caratteristica che però non sono riuscito a riscontrare in nessuna rivista o libro che ho.Se si dimostrasse vera, potrebbe essere utile per la distinzione delle due specie nella fase giovanile.
anche se sono ancora piccole io ho le 2 livistona ,pero mentre l’australis ha una crescita veloce la nitida e più lenta.
giuseppe
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Ciao Sergio e la Livistona Nitida? Ne ho presa già una grandina quest’anno, viene data resistente a 8b e veloce nella crescita. Le foglie sono molto divise, belle, ha spine un po’ pungenti.
Federico
Ravenna
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Ciao Federico,
L’anno scorso ho messo una plantula di nitida in piena terra. Ha passato l’inverno senza alcun danno. La minima è stata di -2°C e la pianta si trova sotto la chioma di un arancio.
Gabriel
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