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arriva il freddo, per esorcizzarlo mi dareste una mano ad identificare queste piante???
ringrazio in anticipo Maufoto nr 3
foto nr 4
Kande 😉 , non ho idea di che piante si tratti (non sono molto ferrato per quanto riguarda l’identificazione di piante fiorite)…ma le hai in Sri Lanka o qua in Italia?!
Se sono tue complimenti 🙂
Siccome in questo periodo sono fissato con i cambiamenti climatici in corso ti chiedo: che temperature hai avuto oggi?! Io adesso 15.5°C mentre verso le 6 13.5°C.
quote:
sono tutte a kandevilla meno che i tre fiori della foto nr 2, li fotografai al Botanical garden Peradenja di Candy, ora ho la pianta però, so che è africana, ma non le ho ancora identificate,
stamattina -3 ed ora 4 sopra lo zero, giornata coperta e cruda…brrrrr
ciao Mau
Ciao,
dovrebbe trattarsi di:
1 – Wrightia religiosa
2 – Monodora myristica
3 – non si vede bene
4 – Clerodendrum x speciosum
5 – Allamanda violacea
6 – Pseudoeranthemum (diversi nomi: graciliflorum ecc.)
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
mi dispiace ma non sò che piante siano!
ma sò di certo che sono stupende,complimenti!
grazie Maria non preoccuparti,
impeccabile Pietro come al solito, ti ringrazio molto, finalmente la pianta africana ha un nome,Monodora myristica, mostrando i fiori al Botanical Garden ero riuscito ad avere le piantine, della terza foto ti allego altre immagini, sembra una mimosacea, il portamento è arbustivo,per le altre ho avuto riscontro sul web a parte la Pseudoeranthemum che non si capisce bene nemmeno con quello che c’è in internet, tra poco farò delle foto più chiare,
ciao Mau
Ciao Maurizio,
non si vedono i particolari delle foglie e degli eventuali frutti; non mi sembra tra le Senna (Cassia) più comunemente coltivate.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao M.,
bella foto, ma i particolari cui mi riferivo sono troppo piccoli per vedersi (numero e dimensioni delle foglioline, assenza o presenza di ghiandole sulle foglie, posizione e forma delle stesse, numero di stami fertili…).
PS: la quasi totalità delle specie di Cassia è stata inserita nel genere Senna, rimangono comunque come sinonimi.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
ok grazie ancora, a dicembre torno con fotografie come dio comanda, 😉
alla prossima Mau
quote:
ok grazie ancora, a dicembre torno con fotografie come dio comanda, 😉alla prossima Mau
e anche bello riposato spero!!! 😀
ciao Maria, sul riposato stendiamo un velo pietoso…….sono un agitato di natura, mi autoconsumo con il mio auto-entusiasmo, troppi interessi e castelli pindarici in testa, ma vedendo il lato positivo della faccenda il mio peso è sempre lo stesso di quando avevo 17 anni….he he he 😀 😀 😀
ciao Mau
quote:
ciao Maria, sul riposato stendiamo un velo pietoso…….sono un agitato di natura, mi autoconsumo con il mio auto-entusiasmo, troppi interessi e castelli pindarici in testa, ma vedendo il lato positivo della faccenda il mio peso è sempre lo stesso di quando avevo 17 anni….he he he 😀 😀 😀
ciao Mau
anch’ io ero come te!
io mi sono trasformata in “Rambo”adesso “vivo giorno per giorno!!”
bellissime Mau, sto già pregustando tutto… 😀
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
Dani ho visto il telegiornale, i danni al sud a causa del maltempo……sembra un incubo, ci mancava solo questo, sono dispiaciuto
Mau
Ma tra un pò si va al caldo,non vedo l’ora di vedere quella cyrtostachys renda dal vivo…
😀 😀 😀
..he he he
ed io non vedo l’ora di piantare le nuove Licuala 😀 😀 😀 😀 😀
quote:
Dani ho visto il telegiornale, i danni al sud a causa del maltempo……sembra un incubo, ci mancava solo questo, sono dispiaciuto
Ciao Mau, anche se ci siamo sentiti, ribadisco che sono in una posizione privilegiata, per cui anche forti eventi alluvionali non interessano Matera e Marina di Castellaneta. Anche se so che ha creato danni in alcuni paesi del tarantino e purtroppo disastri in Calabria e Sicilia.
Il clima sta estremizzando le precipitazioni meteoriche, e sempre più avremo fenomeni che assomigliano ai monsoni asiatici… se non è colpa delle “nostre” attività , di chi è la colpa??
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
E’ colpa dei cambiamenti climatici ma anche dell’abusivismo edilizio e dell’idea radicata che sia la natura a doversi adeguare alle esigenze umane (quando invece è perfettamente il contrario). Almeno io la penso così…
quando ero giovane e cioè mezzo secolo fa… 👿 qui si faceva la festa degli alberi, per due giorni,una volta all’anno si piantavano alberi con le scuole e grazie a questo le pendici del monte dove io ora abito sono coperte da una foresta densissima di specie autoctone, in questa foresta si sono costruiti dei percorsi attrezzati dove la gente fa passeggiate, ginnastica ecc…
inoltre l’estate quando fa caldo si fanno pic-nic e ci ristora all’ombra fresca degli alberi,poi questa fantastica abitudine è cessata, si dovrebbe proporla a livello scolastico come un obbligo civile…..e che diamine!
Adesso se un bambino si sbuccia un dito mentre interrava un albero arrestano la maestra, la madre tenta il suicidio per la disperazione e il padre va a sparare all’organizzatore del progetto. 😎
A no, un bambino non si può sbucciare le dita se le ha perennemente impegnate con il suo videogioco 😀
Scusa l’ironia, l’iniziativa di cui parli era veramente bella…non mi stupisce che non si faccia più. Ad oggi, come dice rafa_nada la visione è così antropocentrica da aver perso di vista l’ordine delle cose. Purtroppo.
Modena e appennino modenese.
Nel mio paese si fa, si pianta un albero per ogni nuovo nato, anche se non è residente qua ma i genitori sono del paese.
Solo che essendo un paesino di 600 abitanti, di alberi se ne piantano pochi.
Claudio
Goni (CA)
USDA 9a
Questo dimostra che, in certe circostanze, le piccole realtà sociali dimostrano una più spiccata sensibilità rispetto alle grandi città . Qui di alberi se ne piantano pochi anche se (e la cosa mi stupisce) in una delle vie centrali hanno fatto un vialetto di jacarande 😀
penso a Kandevilla….quando comprai, nel 2003 tutt’intorno c’era una giungla densa e primordiale, o almeno sembrava così, poi ogni volta che tornavo giù ne spariva un pezzo e al posto degli alberi appariva una casetta, due casette, quattro casette, ed ora l’unica giungla rimasta è nel mio giardino, e questa mi sembra la parabola ormai consueta che accompagna la crescita della specie umana, gli alberi che non fruttificano o che non bruciano vengono eliminati sistematicamente, nei terreni ormai spogli non manca la pianta di banana e il mango, la quawa, e sui confini piantano la manjoca, in ogni cortile c’è la mucca che bruca, ci sono i cani ed i gatti che scacciano gli animali selvatici, e di me i vicini pensano che sono strano perchè non pulisco il mio terreno, per pulire si intende abbattere i cespugli e gli alberi selvatici…che non servono a nulla…………
ecco come si presentava il lotto all’inizio, nel 2003, e vista dalla cima della collina come è cresciuta la vegetazione spontanea al 2011, dopo soli otto anni la giungla ha ricolonizzato la collina, sono tornati gli animali, ci sono i pavoni ,le istrici figliano da diversi anni, maguste diurne e notturne, quest’anno sono nati 4 sciacalli in giardino, sono stabili gli entelli asiatici, e poi anfibi, rettili, piccoli mammiferi, una quarantina di specie di uccelli provvedono alla colonna sonora,
se l’uomo imparasse a convivere con l’ambiente naturale avrebbe enormi benefici, ma non sta scritto nel nostro dna, a quanto pare,
distruzione e morte ci accompagnano ovunque arriviamo.
che bello!
fuori dal mondo reale!
un paradisi di pace!
complimenti Mau!!
Ciao Maurizio! Anche dalle mie parti si usa fare ancora la festa degli alberi, per fortuna è una cosa ancora sentita, ed insegnata nelle scuole; ai bambini viene spiegato, per quanto possibile, la diversità delle specie, e le cause che possono portare il dissesto del terreno; è una pratica che sembra strana, ma vedendo in tv quello che succede in giro per l’Italia, mi rallegro di questa, che sembra un’usanza “arcaica” e fuori moda…
ciao Maria,
ciao Franco, io abito a metà strada tra Trento e Bolzano e mi fa piacere che ancora in qualche luogo si porti avanti quella bellissima e utile tradizione che è la festa degli alberi,
tempo fa mi avevi consigliato delle essenze sempreverdi per un terrazzo in quel di Rovereto, esposizione ad est al settimo piano,
grazie ai tuoi consigli ho acquistato le seguenti piante;
Camelia sasanqua
Leucothoe ruby e curly red,
Ilex aquifolium
Mahonia aquifolium
Nandina domestica
Osmantus variegato
Viburnum
Eleanus ebbinger
alcune, di altre specie di cui mi avevi consigliato le avevo già , domani mi arrivano le fioriere e finito il lavoro posterò le foto,
quello che volevo era ricreare un angolo di natura sempreverde , e devo dire che sono tante le specie disponibili,
grazie dei consigli ed a presto
Mau
Ciao Mau, vedendo le tue foto e quello che dici, ho l’impressione che vicino la costa, il tuo Giardino, rimarra l’ultimo lembo di foresta primordiale….
che tristezza, ci stiamo avviando verso una poverta biologica impressionante.
Bisognerebbe spiegare e insegnare alle popolazioni del luogo, che anche le piante non fruttificanti sono, alla lunga, utili per l’uomo!!!
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
mah caro Daniele….dopo aver viaggiato in lungo e in largo per paesi tropicali sono diventato un pò pessimista,
i giovani che dovrebbero essere i pilastri della terra, sono troppo distratti dalle nuove tecnologie per pensare alle tradizioni
che hanno regolato l’equilibrio tra uomo e natura fino ad un secolo fa, ora la priorità è la caccia allo status symbol,
la casa è di fango con tetto di lamiera, quando va bene, perchè di solito è di foglie di palma intrecciate,
ma i jeans sono griffati, il cellulare con due sim, non c’è baracca dove manchi il tv a colori, anche se la famiglia dorme ammassata sul pavimento ed il gabinetto è un buco dietro la casa,
con la mia associazione abbiamo costruito diverse casine dignitose, nel 2003 costruire una casina di mattoni con le fondamenta, servizi e camera da letto costava 2200 euro, oggi il costo è salito oltre i 4000 euro,
insomma per farla breve non c’è più lo spazio per pensare al rispetto per la natura, purtroppo però l’equazione è necessaria,
vedi i disastri causati da questo blackout nel mondo intero,
chissà come finirà ,
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