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  • 13 Dicembre 2009 alle 22:02 #4935

    Interessanti specie africane di cui ho visitato alcune vaste colonie nelle zone costiere del Kenya dove costituiscono spesso la vegetazione dominante.Da quelle parti queste palme sono come il maiale da noi:non si butta via niente.Le foglie vengono utilizzate per le coperture delle capanne e per gli impagliati in genere.Ne vie estratto il vino di palma(veramente disgustoso).I frutti immaturi forniscono un
    mesocarpo e un endosperma commestibile(non male il sapore ma avere del Guttalax a portata di mano)e quando maturi sono fonte di avorio vegetale.Tutte le parti secche vengono infine utilizzate come combustibile.
    Babbuini ed elefanti sono ghiotti di questi semi contribuendo alla loro dispersione.Ecco qualche foto

    Hyphaene Thebaica

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    Hyphaene Coriacea

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    Quest’ultima specie,sebbene di crescita lentissima e dalla non facile riproduzione, sembra anche abbastanza resistente,addirittura si mormora che possa resistere sino a un paio di gradi sotto lo zero.Qualcuno l’ha provata?Palmasur ad Alicante ne ha di cresciutelle e sarei fortemente tentato.
    Saluti
    Roberto

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      13 Dicembre 2009 alle 22:55 - Views: 745 #43754

      Roberto, ma sei stato circondato da queste piante per parecchio tempo e solo ora che sei tornato a casa ti stai facendo tentare???
      Io sarei tornato dal Kenia con almeno una valigia in più rispetto alla partenza!!! 😀 😀 😀

      Ciao
      Giovanni

      Noci (BA)
      USDA 8b/9a

      SergioPosts: 671
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        14 Dicembre 2009 alle 16:13 - Views: 652 #43755

        Ciao Roberto,
        ho provato la thebaica e la coriacea, quest’ultima ben tre volte proprio perchè la letteratura la dava resistente a -2°C/-3°C per cui avevo il timore di avere sbagliato qualcosa.I miei tentativi sono andati tutti male, le piantine ottenute da seme sono sempre morte in serra fredda a circa 0°C.
        I semi vanno posti in contenitori profondi non meno di 50 cm.(se di più è meglio e rigorosamente uno per ogni contenitore) perchè producono un fittone lungo oltre 30 cm. ed il bulbo si comincia a formare sottoterra piuttosto vicino alla punta del fittone stesso.Considerando che le radici si formano dal bulbo, bisogna lasciare a queste ultime lo spazio per formarsi.
        Se si pianta il seme in un contenitore poco profondo, il fittone arriva sul fondo del vaso e comincia a girare. La prima foglia sarà emessa in modo elicoidale, cioè girerà essa stessa mano mano che viene fuori. La pianta in queste condizioni a mio avviso è piuttosto compromessa.
        Saluti, Sergio.

        CaioPosts: 1336
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          19 Dicembre 2009 alle 23:32 - Views: 535 #43756

          Hypaene Thebaica o Palma “dum dum”, avevo letto che era originaria di zone desertiche o predesertiche a Sud del Shara, è sorprendente vederle in zona umida.
          Grazie per le foto Roberto.

          TicusPosts: 44
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            22 Dicembre 2009 alle 12:56 - Views: 846 #43757

            Crescono anche in Egitto: eccole qua, sulle sponde del Nilo, fotografate nel marzo scorso durante la spettacolare crociera nella Terra dei Faraoni:

            Tico da Pisa

            Scritto Da – ticus on 22 Dicembre 2009 13:00:24

            Carlo MoriciPosts: 263
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              22 Dicembre 2009 alle 15:32 - Views: 911 #43758

              Ve ne e’ qualcuna in piena terra in Italia? Credo che ne avessero piantate alcune a Riposto, vicino Catania.

              Qui alle Canarie vedo che le Hyphaene amano il caldo piú infernale. In qualunque zona un po’ piú fresca diventano lentissime. Invece crescono piuttosto veloci se piantate a pieno sole sulla costa, magari su di una scarpata esposta a Sud. La differenza e’ moltissima.

              Carlo

              roberto brunoPosts: 302
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                23 Dicembre 2009 alle 8:09 - Views: 703 #43759

                Sergio è esattamente quello che è successo a me con un seme germinato regalatomi qualche tempo fa da Max:l’unica grossa radice prodotta arrotolata sul fondo del vaso e emissione di una foglia molto contorta.Il tentativo di portarmi dietro un souvenir è fallito in quanto anche piantine senza ancora fusto sono pressocchè impossibili da sradicare.La pianta che avevo morì assiderata l’inverno successivo,ma quel poco che è campata è bastato per mostrare quanto è straordinariamente tenace:non ha avuto acqua se non quella poca piovana per tutta l’estate e non mostrava alcun segno di sofferenza.
                Carlo io sono certo che nelle zone più calde della Sicilia possa vivere benissimo,anche perchè questa specie è diffusissima anche nel Natal in Sudafrica,che sperimenta inverni piuttosto rigidi.Provarla in pieno sole dalle mie parti significa non proteggerla da altra vegetazione e quindi esporla alla mattanza della prima gelata.Però è un peccato perchè data la lentezza della crescita potrebbe fare in modo che un giardino nel tempo non diventi una collezione di tronchi,come hai giustamente detto tu in un vecchio post.
                Infine Giovanni la valigia in più era già abbastanza piena 😎 🙂