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  • 21 Maggio 2006 alle 21:49 #501

    Ciao a tutti!!!

    Vorrei documentarvi la morte della mia Howea, dopo cinque anni, in meno di due settimane sono morte 3 piante!! ho pensato ad un virus….vista l’immediatezza della cosa…
    Dopo aver travasato e, non era la prima volta!!….ecco i primi segni, tutte le macchie possibili ed immaginabili, almeno per me!! non le avevo mai viste…

    In brevissimo tempo la foglia esseca ed il dissecamento scende per tutto il ramo fino a raggiungere il colletto della pianta.
    Successivamente alla foglia essicata, ho provato a tagliare il ramo ancora verde, in più pezzi, e i pori(?) erano tutti chiusi, niente di bagnato, nemmno la ferita da taglio.

    Ad ogni modo, per riassumere, sono comparse le macchie ai primi di febbraio, poi le foglie a strisce gialle, la foglia essica ed anche il gambo e poi tutta la pianta!! in meno di due settimane!!
    A questo punto, per cercare di salvare le ultime due piante rimaste, ho tolto tutta la terra e rimesso terra nuova. Ok, per circa due mesi, tant’è che la foglia in crescita si stava aprendo, poi hanno ripreso altre due foglie circa una settimana fa.
    Ho tolto tutto di nuovo, fino a radici nude, le stesse alcune si presentavano marce, quindi le ho tagliate ed ho lasciato le due piante per circa un quarto d’ora in funghicida per radici sciolto in acqua tiepida e di nuovo interrato il tutto con altro substrato nuovo aumentando la perlite. Ho, poi, bagnato il terriccio sempre con il funghicida.
    Ora incrocio le dita!! 😉
    Spero vi possa servire….. e nel frattempo, sarei grata a chiunque mi saprebbe dire il perchè di una cosa così fulminante!!

    ciaociao….piera.
    provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

    NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
    AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

    Scritto Da – piera il 21 Maggio 2006alle ore 22:20:08

    pietropuccio
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      23 Maggio 2006 alle 19:47 - Views: 681 #7822

      Ciao Piera,
      purtroppo solo un fitopatologo, con una analisi di laboratorio, potrebbe stabilire l’agente patogeno, anche perchè oltre alle patologie più comuni ve ne sono molte altre con sintomi simili. Propendo per un attacco fungino (possono essere ‘fulminanti’) probabilmente da Phytophthora; se riesci a trovarlo puoi trattare le superstiti con un fungicida a base di metil tiofanato. Hai fatto benissimo a sostituire tutto il terriccio. Cause? Solitamente l’attacco è favorito da eccesso di umidità con scarsa ventilazione, ma so che sei molto attenta a queste cose.

      Pietro Puccio
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      Pietro
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        23 Maggio 2006 alle 20:33 - Views: 711 #7823

        Ciao Pietro,
        grazie infinite!!
        Il funghicida che ho usato contiene il principio attivo Fosetil Allumunio puro g.80, l’unico che avevo in casa, usandolo in dose di 2gr/lt.
        Questa scelta l’ho fatta dopo aver visto le radici marce… ed infatti sulla confezione ci sta scritto contro Phytophtora e Ticchiolatura. forse l’ho indovinata? o è meglio che cerchi quello da te suggerito?

        Per favore, per meglio capire, cosa intendi per

        quote:


        Solitamente l’attacco è favorito da eccesso di umidità con scarsa ventilazione,


        ti riferisci al terriccio o alla parte aerea?
        Scusami, se ti pongo questa domanda perchè effettivamente il substrato sia la prima volta che la seconda ispezione e travaso si presentava bagnato, non umido, nonostante non l’avessi bagnata… ecco anche perchè ho aumentato la perlite… Se invece ti riferissi alla parte aerea…. non ho fatto nulla 😡 quindi in base alla tua risposta dovrò decidere se mettere la pianta all’esterno e controllare meglio le baganture.
        Grazie di cuore Pietro, sei sei molto disponibile e gentile! 🙂 🙂

        ciaociao….piera.
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        Scritto Da – piera on 23 Maggio 2006 20:35:58

        pietropuccio
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          24 Maggio 2006 alle 17:00 - Views: 691 #7824

          quote:


          Il funghicida che ho usato contiene il principio attivo Fosetil Allumunio Questa scelta l’ho fatta dopo aver visto le radici marce… ed infatti sulla confezione ci sta scritto contro Phytophtora e Ticchiolatura. forse l’ho indovinata?


          Scelta oculata, non indovinata, l’avevo scritto e poi cancellato perchè pensavo fosse meno reperibile dell’altro, che comunque pare molto efficace.

          quote:


          Per favore, per meglio capire, cosa intendi per

          quote:


          Solitamente l’attacco è favorito da eccesso di umidità con scarsa ventilazione,


          ti riferisci al terriccio o alla parte aerea?


          Ad ambedue, alcune infezioni fungine, come il Cylindrocladium, sono favorite da eccessive bagnature sulle foglie, altre, come la Phytophthora, da ristagni a livello di apparato radicale. Mi sembbra che una probabile causa l’hai già individuata (terriccio bagnato).
          Ciao
          PS: cosa usi per il drenaggio sul fondo del vaso?

          Pietro Puccio
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            25 Maggio 2006 alle 12:49 - Views: 713 #7825

            Ciao Pietro,
            grazie per le risposte, solitamente non spruzzo e non vaporizzo mai le piante, tranne fare loro una bella doccia ogni uno/due mesi, oppure nella bella stagione li posiono sotto la pioggia.

            quote:


            cosa usi per il drenaggio sul fondo del vaso?



            Uso l’argilla espansa grossolana, man mano il vaso aumenta di diametro e profondità aumento l’altezza dell’argilla.

            Per favore, chissà se riesci a togliermi un dubbio … aumentando l’agriperlite nel substrato aumento l’areazione nel terriccio o aumento solo l’umidità?
            Perchè dopo aver rinvasato la settimana scorsa con tutto il terriccio nuovo ed aumentato la quantità di perlite, stamattina, controllando…praticamente il substrato risulta bagnato come se l’avessi appena fatto…. e mi sa che devo di nuovo intervenire, anche se momentaneamente l’ho posizionata sul terrazzo a prendere aria… in attesa di decisioni 😉
            Grazie mille! 🙂

            ciaociao….piera.
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              27 Maggio 2006 alle 8:23 - Views: 688 #7826

              Ciao Piera,
              non ho molta ‘simpatia’ per l’argilla espansa usata come drenaggio, anche se viene consigliata quasi universalmente a tale scopo. La ritengo un pessimo e subdolo mezzo, ha infatti una non indifferente capacità di ritenzione idrica e se messa in quantità al fondo del vaso vi crea una zona dove l’umidità ristagna più che nel rimanente terriccio, se non ben equilibrato, e proprio dove l’areazione è minima, il che può favorire l’insorgenza di marciumi. L’agriperlite, al contrario dell’argila espansa, ha i micropori chiusi, quindi ha una bassa ritenzione idrica (solo quella che aderisce alla superficie esterna), pertanto aumenta areazione e drenaggio, più che mantenere l’umidità.

              Pietro Puccio
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                27 Maggio 2006 alle 17:14 - Views: 709 #7827

                Ciao Pietro,
                grazie mille! 🙂 🙂 passo di nuovo al travaso per vedere come mai non asciuga il terriccio ed avendole collocate in un vaso piccolo eliminerò anche l’argilla espansa.

                Un’altra cosa mi è venuta in mente, mentre sto pensando al da farsi. 😮
                Al secondo rinvaso e quindi l’ultimo, quando ho tolto tutto il terriccio per arrivare a radice nuda, ho scoperto che, dove finisce la pianta e nascono le radici, ecco in questa posizione, non c’era il terriccio, ma bensì tante “palline”, non saprei che altro termine usare, color argilla, simili al terriccio che si usa per i bonsai. Non erano bagnate queste palline, non erano appiccicate una con l’altra, ma belle sciolte ed erano solamente umide.
                Potrebbe essere un materiale che trattiene solo l’umidità e quindi salvaguardia la fine della pianta e l’inizio delle radici? ne sai qualcosa? se si, con che potrei sostituirle?

                di nuovo tante grazie! 🙂
                PS: però sono curiosa… che ci metti tu in fondo al vaso? 😉 e scusami se mi vengono in mente le cose a rate.. 😡 l’età avanza!!

                Scritto Da – piera on 27 Maggio 2006 17:41:31

                lulu
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                  caio, a
                  nche io come Pietro non amo collocare l’argilla espansa in fondo ai vasi ma è una cosa comune a molte persone ( infatti quando parli alle Mostre di cambiare il terriccio del vaso aggiungendo sostanza drenante TUTTI mi dicono che allora metteranno in “fondo” al vaso la famosa argilla espansa.
                  Io non la amo anche perchè un segnale per il ,cambio di vaso possono eesere li radici che fuoriescono da questo ma se hanno l’argilla espansa sul fondo prima vanno ad “infilarsi” in questo materiale inerte, quindi senza sostanza, e secondo perchè gli fa da tappo con le conseguenze negative inevitabili.
                  😉
                  Lulù

                  pietropuccio
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                    29 Maggio 2006 alle 7:58 - Views: 684 #7829

                    quote:


                    Al secondo rinvaso ho scoperto che, dove finisce la pianta e nascono le radici, ecco in questa posizione, non c’era il terriccio, ma bensì tante “palline”, non saprei che altro termine usare, color argilla, simili al terriccio che si usa per i bonsai. Non erano bagnate queste palline, non erano appiccicate una con l’altra, ma belle sciolte ed erano solamente umide.
                    Potrebbe essere un materiale che trattiene solo l’umidità e quindi salvaguardia la fine della pianta e l’inizio delle radici? ne sai qualcosa? se si, con che potrei sostituirle?
                    PS: però sono curiosa… che ci metti tu in fondo al vaso?


                    Non ho idea, ma si schiacciavano o erano consistenti come l’argilla?
                    Sui fori di drenaggio metto i vecchi, classici ‘cocci’.
                    Ciao

                    Pietro Puccio
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                    Pietro
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                      30 Maggio 2006 alle 14:07 - Views: 711 #7830

                      Ciao,

                      @ Lulu, grazie!! 🙂

                      @ Pietro, sai, mi dispiace tanto, è da quando ho letto la tua risposta che ci sto pensando, ma non ricordo proprio, eppure le avevo esaminate!! 😡 credo, ma non ne sono per niente certa che fossero proprio consistenti come l’argilla è per quello che mi venne in mente il terriccio dei bonsai.

                      Per quanto riguarda l’argilla in fondo ai vasi, adesso, che ho fatto mente locale, effettivamente il terriccio era mooooolto più bagnato nelle sue vicinanze. Infatti quando si comprano le piante, mai si trova sul fondo detto materiale, pensando fosse una questione di vivai… bagnando da sotto.

                      Credo, che tutto si sia innescato a proposito del terriccio usato, avevo voluto cambiare, immettendo anche un pò di terriccio da giardino….. senza pensare che avrei ridotto l’aria al substrato e che lo stesso si asciugasse….. praticamente mai. 😡
                      Ora, mi viene un atroce dubbio…. controllare o meno anche la Dypsis perchè anche lei non cresce come dovrebbe. 😡

                      Vi ringrazio molto!! quante cose si imparano scambiandoci informazioni ed esperienze! 😮 😮 sono davvero mooooolto felice!! 🙂

                      ciaociao….piera.
                      provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

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                      AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                      Scritto Da – piera on 30 Maggio 2006 14:24:50