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  • 13 Novembre 2005 alle 21:45 #323

    Ciao!

    premessa… ho aperto la nuova discussione nelle “discussioni generali”, come suggeritomi in altro messaggio… non riprendendo la stessa discussione in “fuori tema”…. 😉

    La mia “ignoranza” in materia “tecnica” e del “sapere” mi porta a commettere errori che se avessi conoscenza sicuramente non farei….. tutto quello che “so” e che “sento” in merito al verde, alla coltivazione di piante in vaso, è solo frutto dei miei esperimenti e della mia personale esperienza! …. e dalla lettura di “qualcosa”…

    Come dicevo nell’altro thread inerente al substrato per la coltivazione di piante in vaso

    quote:


    ho sempre “quel” qualcosa che non so e che, molte volte, mi porta a sperimentare… a fare doppi giri…. per arrivare alla soluzione…non che questo mi dispiaccia, anzi!! 😉 ….
    Però mi piacerebbe anche tanto sapere!


    e…. prendendo la palla al balzo…. dopo aver letto quanto scrittomi da Elio Gulino

    quote:


    il Forum ha proprio il fine di mettere in condizione tutti di porre domande per accrescere le proprie conoscenze attraverso le risposte, utili anche a tutti gli altri che, magari per timidezza, non hanno chiesto. Nel mio passato lavorativo ho partecipato a tanti corsi di formazione: la costante che veniva sempre a galla era: “fate domande!”.


    alla seguente mia domanda

    quote:


    Il substrato da te descritto, immagino lo usi al momento dell’impianto…. negli anni successivi come aggiungi l’humus?



    Elio Gulino, risponde

    quote:


    negli anni successivi sono proprio le concimazioni che mantengono il terreno fertile (quanto serve) e danno il nutrimento necessario alle piante. Il vero problema è che i concimi non sono tutti uguali e non hanno tutti la stessa destinazione o lo stesso scopo: bisogna conoscere le esigenze di ogni singola pianta per quanto riguarda Azoto, fosforo, potassio, microelementi,……e, quindi, utilizzare il concime adatto. Per entrare nel concreto e chiarire meglio il mio pensiero, per le Passiflore uso un concime in polvere (inglese) solubile in acqua con un basso titolo di Azoto, più fosforo, alto titolo di potassio e microelementi (magnesio, ferro, manganese).


    Grazie Elio 🙂 sono davvero felicissima della tua gentile comprensione…allo sprono che mi hai dato per aprire la discussione….a questo punto che dirti? con molta riconoscenza, grazie tante! 😉
    ed….ancora una volta mi trovo d’accordo con te….”il vero problema e che non tutti i concimi sono uguali”

    In fatto di concimi…. non so proprio niente! 😳 ..no, dai, “qualcosina..ina…ina” ….. se non aver ammazzato parecchie piante…. con i miei esperimenti!! 😉 Ho provato a fare ricerche in internet, a parte che sono imbranata, non ho trovato molto che possa aiutarmi nelle cose che cerco…

    Per esempio… una domanda che mi pongo sempre…. come fare a sapere che tipo di concime ha bisogno la mia pianta? Per la concentrazione… so che un 20.20.20 è più concentrato rispetto ad un 5.6.7., e che il primo devo usarlo non quanto userei il secondo…grazie Pietro! 😉

    Può un concime alzare o diminuire l’acidità nel terreno?

    un’altra che mi ossessiona, da quando sto “provando” con l’Anthurim, ma che non ho mai avuto il coraggio di chiedervi 😳 😳
    Come faccio a sapere se ci sono troppi sali nel terreno?
    Questi sali che fanno una volta immessi nel terreno? va bene danno “da mangiare” alla pianta, ma quelli in eccesso?
    Come fare a capire che sono troppi? sono sicura che la pianta “me lo dice” prima di morire, ma in che modo? … fin’ora non ho “capito” 😡

    Per esempio… da inizio settembre, consigliato da un vivaista…sto “testando” questo concime
    1 gr/lt. così composto, 0.5 gr/lt di NPK 20.5.10 *più* 0.5 gr/l di NPK 10.8.27 contenenti microelementi B, Fe, Cu, Mn, Mo, Zn, Co,
    su tutte le piante, verdi, fiorite, orchidee, acidofile, bromelie… ecc.

    Ieri, stanotte ed oggi ho fatto il punto della situazione…. e mi pare di capire che funziona bene sulle piante che devono “crescere” per fiorire… dalle vostre conoscenze…. la mia personale conclusione può in qualche modo definirsi giusta? determinato dall’alto contenuto in azoto?

    Inoltre ho “scoperto” … dopo qualche giorno dalla somministrazione le foglie tendono a diventare “gialle”, escluso per le orchidee, credo per mancanza di assorbimento ferro o magnesio o entrambi…..
    L’ho sto documentando sull’Anthurium…. perchè all’inizio pensavo di aver avuto le traveggole…. poi dopo la terza volta…. ho deciso di fare le foto che vi mostrerò alla prossima innaffiatura 😉

    L’Acmea Fasciata, la neogerelia…. come somministrato la prima volta….. tutte le foglie sono diventate più verdi! 😮

    Le radici delle Phal crescono… che è una meraviglia…

    Il “Bipinnatifilium”… non mi ricordo più come si chiama, che vi mostrerò appena lo porto in casa….. invece alla prima somministrazione…. le sue foglie sono diventate opache…. hanno perso la lucentezza! 😮 e qui ho capito che proprio non va…. mai più somministrato, nonostante emetta foglie nuove, le vecchie restano opache….

    ah! scordavo…. la cosa più sorprendente, per me? verificata più volte…il substrato si asciuga più in fretta 😮 😮 …. perchè una cosa simile?

    per ora mi fermo qui! grazie! 😉
    Spero con tutto il cuore di non farvi diventare “matti” 😉 mi dispiacerebbe assai!

    ciaociao….piera.
    provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

    NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
    AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

    Scritto Da – piera il 13 Novembre 2005alle ore 22:39:56

    Scritto Da – piera il 13 Novembre 2005alle ore 22:50:21

    Scritto Da – piera il 13 Novembre 2005alle ore 22:54:59

    Scritto Da – piera il 13 Novembre 2005alle ore 23:03:10

    Scritto Da – piera il 13 Novembre 2005alle ore 23:14:27

    pieraPosts: 604
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      17 Novembre 2005 alle 6:09 - Views: 1022 #8349

      Buona giornata Signore e Signori!

      ma dai!non ci posso credere….non sapete rispondere 😉 😉 😉
      alle mie “ignoranti” domande 😳 😳 😳

      ma nemmeno…. una rispostina…piccola…piccola… che mi possa essere di aiuto??

      Grazie e scusate…..

      ciaociao….piera.
      provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

      NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
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      pietropuccio
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        19 Novembre 2005 alle 19:29 - Views: 879 #8350

        quote:


        …tutto quello che “so” e che “sento” in merito al verde, alla coltivazione di piante in vaso, è solo frutto dei miei esperimenti e della mia personale esperienza! …. e dalla lettura di “qualcosa”.
        ……………
        ma dai!non ci posso credere….non sapete rispondere alle mie “ignoranti” domande


        Cara Piera,
        per sgombrare un equivoco che mi sembra ricorrente, ti assicuro che per quel che mi riguarda personalmente e per quel che so della maggior parte dei più assidui di questo forum siamo tutti nelle tua stessa situazione. L’unica differenza può essere tra chi ha iniziato prima e chi dopo, chi, come te è attentissimo nella cura delle piante e chi come me è sciatto. Credo proprio che questo continuo preoccuparti della tua (presunta) ‘ignoranza’ rispetto all’altrui ‘scienza’, lungi da invogliare ad intervenire, metta in soggezione.

        Proverò a riferirti ciò che ho appreso su alcune delle questioni che hai sollevato.

        Per esempio… una domanda che mi pongo sempre…. come fare a sapere che tipo di concime ha bisogno la mia pianta?

        Dipende dalla specie e dal periodo vegetativo, oltre che dalla presenza o meno dei nutrienti necessari nel terreno. Facile a dirsi… In teoria se nel terreno fossero disponibili tutti gli elementi necessari alla crescita, non occorrerebbe concimare. I concimi non stimolano la crescita (questo lo fanno gli ormoni), ma sopperiscono alle deficienze del substrato rendendo (o dovrebbero rendere) facilmente disponibili per l’assimilazione tutti i nutrienti necessari alla crescita. Poichè in dipendenza della specie e del periodo vegetativo (primavera, estate, fioritura , fruttificazione ecc) le esigenze nutrizionali della pianta variano, per una crescita ottimale le dosi dei vari elementi andrebbero variate di conseguenza, dando alla pianta ciò che serve senza fare accumulare nel substrato elementi che comunque la pianta non assorbirebbe. Dico subito che a mio modestissimo parere tutto ciò va bene per una produzione industriale, ma come ho sempre ripetuto, confortato naturalmente da altrui pareri, un concime equilibrato con microelementi sotto forma di chelati è accettabile per tutto e per tutti, naturalmente usato con moderazione ricordando che un vaso è un ambiente molto limitato e quindi meno tollerante degli eccessi della piena terra.
        Se invece si vogliono seguire i protocolli ottimali di concimazione bisogna, specie per specie, fidarsi dei risultati delle sperimentazioni fatte su larga scala e ‘aggiustarli’ sul proprio ambiente di coltivazione.

        Può un concime alzare o diminuire l’acidità nel terreno?

        Sì, dipende dalla forma chimica dei costituenti.

        Come faccio a sapere se ci sono troppi sali nel terreno?
        Questi sali che fanno una volta immessi nel terreno? va bene danno “da mangiare” alla pianta, ma quelli in eccesso?
        Come fare a capire che sono troppi? sono sicura che la pianta “me lo dice” prima di morire, ma in che modo? … fin’ora non ho “capito”

        Qui spero che ti risponda la nuova iscritta ‘Anubia’ 🙂

        ……..

        Spero con tutto il cuore di non farvi diventare “matti” mi dispiacerebbe assai!

        Diciamo che ci stai provando! 😀 😀

        Pietro Puccio
        Palermo
        Zona climatica 9b/10a (USDA)
        Temperato subtropicale (Koppen)

        Pietro
        Palermo
        Zona (USDA) 9b
        https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

        lulu
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          20 Novembre 2005 alle 8:43 - Views: 845 #8351

          Heilà,
          Pietro è stato il più coraggioso a rispondere alle mille domande che vengono poste da Piera. Personalmente non uso molto nè concimi nè fertilizzanti, lascio che la natura faccia abbastanza da sè, infatti le mie piante non sono mai rigogliose ( rispetto a a tanti altri ) e se guardi quà e là trovi qualche insetto non gradito. Addirittura poi non guardo assolutamente se le foglie sono lucide o meno della volta scorsa.
          Io uso un Concime a lenta cessione per tutte le piante, senza distinzione salvo le acidofile e le insettivore.
          😳
          Torino
          zona ( USDA)7b/8a

          lulu
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            20 Novembre 2005 alle 8:48 - Views: 842 #8352

            “Come faccio a sapere se ci sono troppi sali nel terreno?
            Questi sali che fanno una volta immessi nel terreno? va bene danno “da mangiare” alla pianta, ma quelli in eccesso?
            Come fare a capire che sono troppi? sono sicura che la pianta “me lo dice” prima di morire, ma in che modo? … fin’ora non ho “capito”

            Qui spero che ti risponda la nuova iscritta ‘Anubia’

            A proposito, chi è Anubia?? Non vi è scritto nulla nella sua scheda e non mi sembra che abbia mai scritto.
            Dallo scritto di Pietro penso che la conosca e che sia una che se ne capisce di elementi naturali del terreno ( presumo per lavoro). Chissà se ha voglia di scrivere qualcosa in merito?
            😉
            Torino
            Zona ( USDA ) 7b/8a

            Lucia Barabino

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              20 Novembre 2005 alle 19:36 - Views: 1016 #8353

              Ciao! 🙂

              quote:


              Credo proprio che questo continuo preoccuparti della tua (presunta) ‘ignoranza’ rispetto all’altrui ‘scienza’, lungi da invogliare ad intervenire, metta in soggezione.



              Scusatemi, ma vorrei spiegarmi meglio….
              Grazie al vostro aiuto, la “fase”, da me sentita inizialmente, vi annuncio che e quasi superata! specialmente dopo aver letto le vostre riposte in “io non so” ed aver fatto quella bellissima “chiacchierata” con Elio Gulino in merito al substrato. Grazie!!
              Non volevo suscitare in nessuno l’effetto descritto, qualora fosse così, chiedo veramente scusa a tutti quanti!
              Quanto ho scritto è davvero quello che sento e, scoprendomi in quel modo pensavo di dare la possibilità a tutti, dico a tutti quanti avessero un minimo di conoscenza in più rispetto alla mia descritta, di dire la loro…anche per questo motivo mi sono permessa di inserire il secondo messaggio “scherzoso”.

              Mi trovo molte volte davanti a concimi, davvero tanti, che il mercato offre e non sapere cosa scegliere, quale possa essere il migliore per le piante verdi o da fiore, per quelle del terrazzo e della casa. Oppure trovandomi in difficoltà con una pianta…… non sapere se, prima di perderla, potrei con un “qualcosa…tentare”, magari usando una composizione diversa, oppure se la pianta soffre per le concimazioni….
              Non mi piace dovermi sempre “fidare” di chi, a torto o a ragione, vuole “rifilarmi” quel dato prodotto e dover essere sempre sul chi vive.

              Per questo mi sono armata di coraggio e ho chiesto: dopo parecchi anni di coltivazione e non essere riuscita a capire bene e fino in fondo l’azoto, il fosforo, il potassio, i sali, ecc., mi sembra che la cosa sia alquanto restrittiva, naturalmente è un parere personale …
              Ho provato a leggere libri, fatto ricerche in rete, ma in fase pratica non ho la certezza! Quella sicurezza che ho quando mi scelgo una pianta, oppure quando devo attuare un intervento alla pianta che mi dice esserci qualcosa che non va e già usato in precedenza ed ancora, quando mi trovo a dover far talee….
              Comprendo che il discorso è grande e complesso ed è per questo che ho sperato e spero di non farvi diventare matti 😛

              Grazie a tutti! 😉 😉

              @ Anubia… benvenuta! 🙂

              ciaociao….piera.
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                20 Novembre 2005 alle 20:50 - Views: 1016 #8354

                Ciao,
                grazie Pietro e grazie Lulu per le risposte 🙂

                In effetti non mi sono mai preoccupata più di tanto dei concimi. Mi è successo di averne trovati di validi, ma quando dovevo ricomprarli? Non esistevano più, oppure non li trovavo.
                Solitamente non cambio il vaso e nemmeno il terricio se non dopo almeno tre anni e quando si hanno piante grandi in vaso e la sostituzione di quest’ultimo diventa difficile, credo debba concimare, perché se la pianta non è rigogliosa incomincia a prendere tutti gli accidenti.
                Mi piace molto osservare, toccare la pianta, le foglie e riuscire a capire il perchè di quel tale fenomeno. ooooh! ci ho impiegato molto, a volte anche fatto apposta e provato, pur di riuscire a capire se il cadere, la macchia tale, o la tal altra dipendessero da questo o da quello…. 😉
                Le schede o i libri che leggo non dicono quali elementi necessiti il tal tipo di pianta.

                quote:


                un concime equilibrato con microelementi sotto forma di chelati è accettabile per tutto e per tutti, naturalmente usato con moderazione ricordando che un vaso è un ambiente molto limitato e quindi meno tollerante degli eccessi della piena terra.
                Se invece si vogliono seguire i protocolli ottimali di concimazione bisogna, specie per specie, fidarsi dei risultati delle sperimentazioni fatte su larga scala e ‘aggiustarli’ sul proprio ambiente di coltivazione.


                non vorrei seguire i protocolli. Concime equilibrato?
                È quando tutto l’NPK ha valori uguali? In linea di massima, quando questi valori non lo sono come nel concime descritto e che uso ora, che succede? oppure con composizioni diverse, ma non equilibrate?
                Grazie! 😉

                ciaociao….piera.
                provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
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                lulu
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                  21 Novembre 2005 alle 9:09 - Views: 844 #8355

                  Cara Piera,
                  io non credo che vi sia una certezza al 100% in tutto ciò che concerne le piante, perchè anche 2 piante uguali, dello stesso genere, ma con terriccio diverso, fanno sì che il concime che bisogna somministrare non deve necessariamente essere uguale per le 2 piante, perchè bisognerebbe analizzare il terriccio o questione e sapere di quali microelementi manca o eccede.
                  Alla luce di tutto questo bisognerebbe fare quindi un discorso meno ampio e cercare di raggruppare le piante in pochi settori:
                  acidofile
                  succulente
                  carnivore
                  rampicanti
                  orchidee
                  eec.eec.
                  In questo modo si può ridurre il discorso dei concimi in base a un numero più ristretto di specie.
                  Es. le piante carnivore necessitano di concime per orchidee ma dimezzato.
                  Le plumerie di un titolo alto di fosforo
                  Le Proteacee vogliono azzenza di fosforo nel concime, ecc. ecc.
                  Questo mi sembra di capire che è quello che tu chiedi, il sapere cosa somministare a ogni singola pianta perchè possa stare bene e vegetare al meglio, ma le nozioni che ci pervengono tramite i testi sono sempre molti limitate riguardo sia al substrato sia al concime, per cui bisogna chiedere, chiedere, chiedere…………
                  Ciao

                  😀

                  AnubiaPosts: 4
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                    21 Novembre 2005 alle 13:49 - Views: 984 #8356

                    quote:


                    “Come faccio a sapere se ci sono troppi sali nel terreno?
                    Questi sali che fanno una volta immessi nel terreno? va bene danno “da mangiare” alla pianta, ma quelli in eccesso?
                    Come fare a capire che sono troppi? sono sicura che la pianta “me lo dice” prima di morire, ma in che modo? … fin’ora non ho “capito”

                    Qui spero che ti risponda la nuova iscritta ‘Anubia’

                    A proposito, chi è Anubia?? Non vi è scritto nulla nella sua scheda e non mi sembra che abbia mai scritto.
                    Dallo scritto di Pietro penso che la conosca e che sia una che se ne capisce di elementi naturali del terreno ( presumo per lavoro). Chissà se ha voglia di scrivere qualcosa in merito?

                    Lucia Barabino



                    Ciao a tutti!
                    E’ vero, Pietro mi conosce, per meglio dire mi ha riconosciuto,nonostante il mio nick name diverso ma che ha molte “affinità” col precedente e dal nome che compare sull’indirizzo mail!E’ un ottimo investigatore, oltre che un espertissimo conoscitore di piante 😀 .
                    Il motivo per cui non ho risposto è stato semplicemente per il fatto che Pietro stesso e tanti altri di Voi avrebbero potuto benissimo farlo,dato le conoscenze che possedete e che ho avuto modo di scoprire navigando “in incognito” su questo Vs. bellissimo forum. Non mi sembrava giusto che “l’ultima arrivata” esordisse dando consigli o rispondendo a delle domande, mi accontentavo di leggerVi! Per rispondere a te, Lulù, non mi occupo di agronomia,ma ciò che so, molto in generale sulle piante e sulla loro fisiologia, deriva da passati esami di botanica dati molti anni fa all’università!Pensavo non servissero a niente le “barbose lezioni”, ma devo ammettere che la “teoria”, applicata alla “pratica”,mi ha aiutata in parte a risolvere problemi di coltivazione!
                    Dopo questa barbosa introduzione 😀 proverò a rispondere alle domande di Piera sui sali.
                    I sali immessi nel terreno attraverso le concimazioni, o anche attraverso l’uso di acque particolarmente”dure”, se non sono consumati dalla pianta, rimangono nel substrato di coltivazione, dove potranno accumularsi fino al punto da influire negativamente sull’assunzione di acqua da parte delle radici.L’acqua che si trova nel terreno non è pura, ma è una soluzione che contiene dei sali ed ha una certa concentrazione. All’interno delle cellule della radice la concentrazione delle soluzioni è superiore a quella delle soluzioni del terreno. Così il passaggio d’acqua dal terreno alla radice avviene per un fenomeno di “diffusione passiva”, cioè l’acqua passa da una soluzione dove è meno concentrata ( terreno) ad una dove lo è di più( interno radice). Quando questo equilibrio viene sconvolto dall’eccesso di sali nel terreno ( soluzione esterna più concentrata, rispetto alla soluzione interna)la pianta non sarà più in grado di assorbire l’acqua e si potrà arrivare al punto “estremo” in cui la pianta stessa potrà perdere acqua, richiamata all’esterno dalla forte pressione osmotica esercitata delle soluzioni del terreno.
                    I sintomi che la pianta manifesta sono tutti legati alla carenza d’acqua al suo interno: aspetto “poco florido”, punte delle foglie che si seccano, con il seccume che procede lungo tutta la foglia ed ingiallimenti vari.
                    Spero di essere stata abbastanza chiara nell’esposizione! 🙂
                    Ciao, Ciao
                    Anubia

                    lulu
                    Partecipante
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                      23 Novembre 2005 alle 10:08 - Views: 845 #8357

                      Ciao Anubia,
                      grazie per il tuo intervento. Sono ritornata con il pensiero a scuola pensando alla legge di Henry…….
                      Ma a tutto vi è una soluzione. E a questo come si sopperisce? Prevenzione con acqua piovana o decantata? Meno concimi? Ma se il danno vi è come fare?
                      😳
                      Torino ( oggi neve!!)
                      Zona ( USDA) 7b/8a

                      pieraPosts: 604
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                        24 Novembre 2005 alle 23:00 - Views: 993 #8358

                        quote:


                        Cara Piera,
                        io non credo che vi sia una certezza al 100% in tutto ciò che concerne le piante, perchè anche 2 piante uguali, dello stesso genere, ma con terriccio diverso, fanno sì che il concime che bisogna somministrare non deve necessariamente essere uguale per le 2 piante, perchè bisognerebbe analizzare il terriccio o questione e sapere di quali microelementi manca o eccede.
                        Alla luce di tutto questo bisognerebbe fare quindi un discorso meno ampio e cercare di raggruppare le piante in pochi settori:
                        acidofile
                        succulente
                        carnivore
                        rampicanti
                        orchidee
                        eec.eec.
                        In questo modo si può ridurre il discorso dei concimi in base a un numero più ristretto di specie.
                        Es. le piante carnivore necessitano di concime per orchidee ma dimezzato.
                        Le plumerie di un titolo alto di fosforo
                        Le Proteacee vogliono azzenza di fosforo nel concime, ecc. ecc.
                        Questo mi sembra di capire che è quello che tu chiedi, il sapere cosa somministare a ogni singola pianta perchè possa stare bene e vegetare al meglio, ma le nozioni che ci pervengono tramite i testi sono sempre molti limitate riguardo sia al substrato sia al concime, per cui bisogna chiedere, chiedere, chiedere…………
                        Ciao

                        😀


                        Ciao Lulu 🙂
                        No, non è che voglio un concime per ogni pianta….. ne ho davvero troppe e di tante specie…
                        Anch’io sono d’accordo con te, appunto per non avere centomila concimi….
                        io ho concimi solo per piante verdi e da fiore….e per le orchidee..
                        mi piacerebbe conoscere meglio il semplice NPK…

                        grazie! 🙂 🙂

                        ciaociao….piera.
                        provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                        NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                        AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                        pieraPosts: 604
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                          • 648Post totali
                          24 Novembre 2005 alle 23:45 - Views: 982 #8359

                          Ciao Anubia, grazie per la risposta!
                          Sapevo l’argomento vasto e complicato….. ma non fino a questo punto! 😉

                          quote:


                          I sali immessi nel terreno attraverso le concimazioni, o anche attraverso l’uso di acque particolarmente”dure”, se non sono consumati dalla pianta, rimangono nel substrato di coltivazione, dove potranno accumularsi fino al punto da influire negativamente sull’assunzione di acqua da parte delle radici.L’acqua che si trova nel terreno non è pura, ma è una soluzione che contiene dei sali ed ha una certa concentrazione. All’interno delle cellule della radice la concentrazione delle soluzioni è superiore a quella delle soluzioni del terreno. Così il passaggio d’acqua dal terreno alla radice avviene per un fenomeno di “diffusione passiva”, cioè l’acqua passa da una soluzione dove è meno concentrata ( terreno) ad una dove lo è di più( interno radice). Quando questo equilibrio viene sconvolto dall’eccesso di sali nel terreno ( soluzione esterna più concentrata, rispetto alla soluzione interna)la pianta non sarà più in grado di assorbire l’acqua



                          Grazie! penso di aver capito qualcosa in più.
                          Però questa “saturazione” dopo quanto tempo può avvenire?
                          Per esempio… per le orchidee si consiglia il rinvaso dopo circa 3 anni, se si utilizza acqua dell’acquedotto è meglio dopo due…..

                          quote:


                          e si potrà arrivare al punto “estremo” in cui la pianta stessa potrà perdere acqua, richiamata all’esterno dalla forte pressione osmotica esercitata delle soluzioni del terreno.


                          Sicuramente quello che tu dici è una cosa diversa…. però vorrei dirti, dalla mia esperienza personale… quando le piante “perdono” acqua dalle foglie, solitamente subito dopo l’innaffiatura, non mi ricordo il nome tecnico, vuol dire che le piante sono in forma, ma non solo…. le punte non seccano.

                          quote:


                          I sintomi che la pianta manifesta sono tutti legati alla carenza d’acqua al suo interno: aspetto “poco florido”, punte delle foglie che si seccano, con il seccume che procede lungo tutta la foglia ed ingiallimenti vari.



                          Posso dire?? premetto che… non uso e non ho mai usato sottovasi con argilla per creare umidità intorno alle piante, tranne per le Phal e vorrei provare a togliere anche questo.
                          L’Anth. che avevo sistemato, per prova: vicino al calorifero, nel coprivaso con in fondo argilla bagnata, non immetto più acqua. Mi sono accorta che non serve a nulla!
                          Dalla mia esperienza personale, invece mi sono accorta che se le foglie seccano…. si lascia asciugare troppo il terriccio tra una bagnatura e l’altra.
                          Se le foglie presentano punte e/o foglie marroni con aloni più scuri e/o gialli, che non so descrivere, ma è un sintomo chiarissimo visto controluce…. il substrato rimane troppo a lungo bagnato…
                          Mentre per le foglie gialle, con poco verde, sono per mancanza di acqua. Infatti se si bagna la pianta…. dopo due o tre giorni cessano di cadere.
                          L’ho notato specialmente sul Benjamin, sulla Gardenia, sul Rododendro, sullo Stephanotis e sullo Spathy…… sembrerebbe anche sull’Anthurium…..
                          Diciamo sempre la stessa cosa?? tu sotto una luce…. ed io sotto un’altra?
                          oh! faccio una fatica a capire…. 😡

                          quote:


                          Spero di essere stata abbastanza chiara nell’esposizione! 🙂



                          Chiarissima! grazie… 🙂 🙂
                          Posso approfittare della tua gentilezza? mi sapresti dire in merito alle altre mie domande?
                          grazie! 🙂 🙂

                          ciaociao….piera.
                          provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                          NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                          AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                          MartinaPosts: 627
                            • 201Topic
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                            25 Novembre 2005 alle 20:12 - Views: 915 #8360

                            Ciao Piera,
                            hai la mia grandissima ammirazione…davvero!!!
                            Non ho conosciuto fin adesso nessuno che studia le piante..le loro abitudini,comportamenti ecc…così in profondità e con tanta pazienza come te.
                            Anche’io devo confessare che non uso troppo i concimi….ne uso solo uno per tutte le piante….va bene per le tropicali come per le grasse.
                            Per esempio le orchidee ho smesso di concimare proprio…secondo me non serve a niente (ma forse sbaglio??)….ogni anno, in autunno cambio solo il loro terriccio, taglio le radici rovinate e comincio ad annaffiarle lentamente dopo un certo periodo di siccità voluto da me.
                            Quest’anno ho ragruppato tutte le mie Phal in un l’unico cestino….e devi vedere quanti steli hanno cominciato a crescere.
                            Appena fiorite le inserirò….
                            Cara Piera….continua così perchè con le tue domande, a volte curiose e insolite…mi fai( e penso a tanti altri) capire tante cose interessanti!!!
                            Grazie

                            Benvenuta Anubia!!!

                            AnubiaPosts: 4
                              • 0Topic
                              • 4Risposte
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                              26 Novembre 2005 alle 16:19 - Views: 979 #8361
                              Quote:
                              Ciao Anubia,
                              grazie per il tuo intervento. Sono ritornata con il pensiero a scuola pensando alla legge di Henry…….
                              Ma a tutto vi è una soluzione. E a questo come si sopperisce? Prevenzione con acqua piovana o decantata? Meno concimi? Ma se il danno vi è come fare?
                              Ciao, Lulu

                              Quote:
                              anch’io, rispondendo alla domanda di Piera sono andanta …indietro nel tempo! 🙂
                              Ora provo a vedere se riesco a riponderti, anche se penso che tu in realtà sappia già gran parte delle risposte,( con tutte le bellissime piante che coltivi!!!!!!)
                              Secondo me per cercare di ritardare l’accumolo di sali nel substrato, un intervento molto utile da adottare sarebbe quello di usare, per bagnare le piante, acqua dolce, cioè povera di sali, come l’acqua piovana o l’acqua osmosi che può essere miscelata all’acqua del rubinetto in proporzioni variabili( a secondo della specie vegetale) per non far mancare il calcio ed il magnesio. Secondo me la pratica della decantazione e la pratica della bollitura non risolvono il problema.
                              La durezza dell’acqua è il contenuto di sali, in particolare bicarbonati di calcio, bicarbonati di magnesio e solfati di calcio. I bicarbonati di calcio e magnesio (il calcare per intenderci), a temperatura ambiente, sono solubili in acqua ma, a temperature elevate, precipitano formando incrostazioni. Questa viene detta “ DUREZZA TEMPORANEA” perché è eliminabile con l’ebollizione. La durezza dovuta invece agli altri sali, eliminabile solo tramite processi di addolcimento, è detta PERMANENTE. La somma delle due è la DUREZZA TOTALE. Più le acque sono dure, più il loro ph è elevato e meno si adattano alla coltura delle acidofile e di tutte le piante in genere ritenute sensibili
                              Per cui con la decantazione si elimina solo il cloro presente nell’acqua, mentre tutti gli altri composti chimici rimangono in soluzione.
                              Con la bollitura si eliminano solo il bicarbonato di calcio e di magnesio, mentre restano in soluzione tutti gli altri Sali come solfati di calcio, cloruri e i nitrati di calcio e magnesio,il sodio ecc.
                              Con la bollitura non si rende l’acqua pura come l’acqua piovana, non si ottiene un’acqua demineralizzata ma solo un’acqua meno calcarea.
                              Per le concimazioni, secondo me, bisognerebbe concimare più spesso ma con dosi più diluite ( concime solubile in acqua), attenendosi, per quanto riguarda le quantità, ai bisogni della pianta nei determinati periodi del suo sviluppo e tenendo conto anche delle condizioni ambientali di crescita ( luce, temperatura, umidità).Io non userei ne concimi a rilascio programmato, ne i classici “bastoncini”.Con i concimi solubili in acqua do alla pianta ciò di cui ha bisogno e quando ne ha bisogno.
                              Se il danno è fatto, secondo me si può cercare di bagnare ripetutamente la pianta con acqua pura, cercando di dilavare i sali in eccesso. Se non bastasse, svaserei la pianta per vedere lo stato delle radici!
                              🙂

                              Ciao, ciao
                              Anubia

                              Se leggo dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo.

                              Scritto Da – anubia on 26 Novembre 2005 16:21:59

                              AnubiaPosts: 4
                                • 0Topic
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                                26 Novembre 2005 alle 18:49 - Views: 989 #8362

                                Ciao, Piera
                                Non so se sarò in grado di risponderti, ma comunque farò del mio meglio!

                                quote:


                                Però questa “saturazione” dopo quanto tempo può avvenire?



                                Secondo me non si può dire esattamente quando subentra la saturazione del substrato poiché dipende da diversi fattori.
                                Ad esempio se si coltivano due piante uguali con stesse concimazioni, stessa acqua, stesse cure…insomma, ma con substrati di composizione diversa, potranno raggiungere la saturazione in momenti differenti. Un substrato formato da materiali inerti come l’ agriperlite, trattiene molto meno i Sali minerali rispetto ad un terriccio torboso. Con l’agriperlite si avrà un elevato dilavamento dei Sali, superiore alla torba.
                                Dipende anche dalla “sensibilità” della pianta, dall’acqua che si usa ( se dura o dolce),dalla frequenza delle concimazioni oppure dai suoi eccessi ecc…

                                quote:


                                Sicuramente quello che tu dici è una cosa diversa…. però vorrei dirti, dalla mia esperienza personale… quando le piante “perdono” acqua dalle foglie, solitamente subito dopo l’innaffiatura, non mi ricordo il nome tecnico, vuol dire che le piante sono in forma, ma non solo…. le punte non seccano.



                                Forse mi sono espressa male….
                                Il fenomeno cui ti riferisci ( acqua che esce dagli stomi delle foglie) si chiama guttazione. In questo caso la pianta si libera dell’acqua che ha in eccesso al suo interno.Ed è un fenomeno abbastanza normale.
                                Quando mi riferivo alla perdita d’acqua per eccessiva salinità, intendevo dire che l’acqua può fuoriuscire dalla radice decretando la morte della pianta.

                                quote:


                                Dalla mia esperienza personale, invece mi sono accorta che se le foglie seccano…. si lascia asciugare troppo il terriccio tra una bagnatura e l’altra.



                                Questo è sintomo di carenza d’acqua all’interno dei tessuti della pianta 🙂

                                quote:


                                Se le foglie presentano punte e/o foglie marroni con aloni più scuri e/o gialli, che non so descrivere, ma è un sintomo chiarissimo visto controluce…. il substrato rimane troppo a lungo bagnato…



                                Anche questo in fondo è sintomo di mancanza d’acqua all’interno della pianta, anche se la causa che lo ha procurato è ben diversa rispetto al primo caso. Infatti qui il terreno troppo bagnato impedisce la respirazione radicale e di conseguenza la pianta, oltre a non riuscire ad assumere i sali, non riesce neppure ad assorbire l’acqua, con l’aggravante che in questo ambiente così povero d’ossigeno possono subentrare proliferazioni di funghi e batteri nocivi alla pianta. L’alone giallo può essere sintomo di una secondaria infezione fungina.
                                Alla base di tutto questo discorso c’è la carenza d’acqua all’interno della pianta che può essere causato da fenomeni tra loro diversissimi: eccesso di sali nel substrato, substrato troppo asciutto, substrato zuppo d’acqua.

                                quote:


                                Diciamo sempre la stessa cosa??



                                Penso proprio di si 😀

                                Ciao, ciao
                                Anubia

                                Se leggo dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo.

                                pieraPosts: 604
                                  • 44Topic
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                                  26 Novembre 2005 alle 22:58 - Views: 977 #8363

                                  Ciao Anubia,

                                  quote:


                                  quote:


                                  Se le foglie presentano punte e/o foglie marroni con aloni più scuri e/o gialli, che non so descrivere, ma è un sintomo chiarissimo visto controluce…. il substrato rimane troppo a lungo bagnato…



                                  Anche questo in fondo è sintomo di mancanza d’acqua all’interno della pianta, anche se la causa che lo ha procurato è ben diversa rispetto al primo caso. Infatti qui il terreno troppo bagnato impedisce la respirazione radicale e di conseguenza la pianta, oltre a non riuscire ad assumere i sali, non riesce neppure ad assorbire l’acqua, con l’aggravante che in questo ambiente così povero d’ossigeno possono subentrare proliferazioni di funghi e batteri nocivi alla pianta. L’alone giallo può essere sintomo di una secondaria infezione fungina.
                                  Alla base di tutto questo discorso c’è la carenza d’acqua all’interno della pianta che può essere causato da fenomeni tra loro diversissimi: eccesso di sali nel substrato, substrato troppo asciutto, substrato zuppo d’acqua


                                  Grazie per la risposta 🙂
                                  Da quanto leggo comprendo che le mie piante non hanno mai sofferto di troppi sali nel terreno e che prima di arrivare alla saturazione del terriccio ci vuole molto tempo…. Te ne sono veramente grata per avermi aiutato a capire 🙂 🙂

                                  Confermo anche che…. quando mi sono accorta in tempo di aver dato più concime del solito alla pianta….. passavo alla “lavanda gastrica”! 😉 sotto la doccia per almeno dieci minuti…. poi mi riposo…e di nuovo doccia per dieci minuti…. e riposo.. così per un pò di volte…..
                                  Dopo una quindicina di giorni ridò il concime mooooooolto diluito, perchè dopo tutti questi lavaggi penso di aver tolto mooolti nutrienti al substrato.

                                  Per far asciugare il terriccio? metto sotto al vaso un “cuscino” di carta da cucina che sostituisco immediatamente appena è bagnato con un altro asciutto…fino a che la carta risulta solo umida al tatto!! 😛

                                  Grazie! mi sei stata davvero di aiuto 🙂

                                  ciaociao….piera.
                                  provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                                  NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                                  AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                                  pieraPosts: 604
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                                    26 Novembre 2005 alle 23:10 - Views: 836 #8364

                                    Ciao Martina! 🙂

                                    quote:


                                    hai la mia grandissima ammirazione…davvero!!!
                                    Non ho conosciuto fin adesso nessuno che studia le piante..le loro abitudini,comportamenti ecc…così in profondità e con tanta pazienza come te.
                                    Anche’io devo confessare che non uso troppo i concimi….ne uso solo uno per tutte le piante….va bene per le tropicali come per le grasse.
                                    Per esempio le orchidee ho smesso di concimare proprio…secondo me non serve a niente (ma forse sbaglio??)….Cara Piera….continua così perchè con le tue domande, a volte curiose e insolite…mi fai( e penso a tanti altri) capire tante cose interessanti!!!
                                    Grazie


                                    E’ un piacere leggerti! Grazie di cuore per la risposta 🙂 , per l’ammirazione e per l’incitamento 😳 😉

                                    Penso di doverti un chiarimento…non studio le piante, cerco solo di “capirle” per ovviare al meglio a tutti i miei “smanettamenti” (esperimenti e taaanti sbagli) 😉

                                    quote:


                                    ogni anno, in autunno cambio solo il loro terriccio, taglio le radici rovinate e comincio ad annaffiarle lentamente dopo un certo periodo di siccità voluto da me.
                                    Quest’anno ho ragruppato tutte le mie Phal in un l’unico cestino….e devi vedere quanti steli hanno cominciato a crescere.
                                    Appena fiorite le inserirò….



                                    Per favore, Martina, se vuoi perchè non apri una nuova discussione, senza aspettare la fioritua e ci descrivi come le coltivi? mi farebbe piacere scambiare “quattro chiacchere” 🙂
                                    Ho visto Phal meravigliose e tenute veramente in modi diversi 😉
                                    Grazie infinite!! 🙂

                                    ciaociao….piera.
                                    provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                                    NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                                    AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                                    Scritto Da – piera on 27 Novembre 2005 03:05:11

                                    Scritto Da – piera on 27 Novembre 2005 03:06:20

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                                      26 Novembre 2005 alle 23:41 - Views: 841 #8365

                                      Ciao!

                                      per le mie domande rimaste insolute 😉
                                      Andando in giro nel web in cerca di Orchidee, mi sono imbattuta in un interessante documento, sicuramente già conoscete, che mi ha insegnato un sacco di cose, appunto quelle che non sapevo e che volevo conoscere. 🙂 🙂

                                      Visto il numero di visitatori a questa discussione, mi pare di capire che interessa a molti, quindi pensavo di postare quanto trovato…mi sono fatta una scheda…. mooolto lunga inerente all’NPK, ai macroelementi e ai microelementi.. e qualcosina in merito agli stimolanti 😮

                                      che dite?
                                      Poi ognuno può fare domande in merito, come la sottoscritta, 😉 più mirate e più dettagliate così (forse)risulta più facilitato chi sa e può rispondere 😉 😉
                                      o non serve a niente?? e quindi le eventuali domande rimarranno inevase.. 😡 😛

                                      ciaociao….piera.
                                      provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.

                                      NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                                      AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.

                                      Scritto Da – piera on 26 Novembre 2005 23:44:23

                                      Scritto Da – piera on 27 Novembre 2005 00:10:31