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Ciao a tutti, mi sto appassionando alle piante da frutto tropicali, e mi piacerebbe sapere secondo voi quali sono più adatti alla coltivazione in vaso non oltre i 40cm di lato. Vivo a latina…piccola oasi tropicale…
Ciao
Premesso che ci sono persone in questo forum che sapranno consigliarti in maniera più accurata e dettagliata, dico solo un paio di cose che mi vengono in mente a primo acchito.
Teoricamente in vaso si può coltivare quasi tutto (poi ovviamente le considerazioni climatiche sono da considerare, ma qui prescindo da questo), solo che dipende cosa ti aspetti. Ad esempio un avocado in vaso lo puoi mettere ma difficilmente vedrai mai un frutto.
Se dunque ti aspetti la fruttificazione, direi (ma qualcuno corregga eventuali miei errori):
– anzitutto lo psidium cattleyanum (guava fragola), sul quale non avrai neppure problemi climatici;
ancor meno problemi climatici avresti con la – feijoa sellowiana, e credo che in vaso grande anche questa dovrebbe riuscire a fruttificare;
– lo psidium guava si può fare in vaso, ma in inverno avresti bisogno di protezioni;
– coffea arabica vive bene in vaso, ma sicuramente avresti bisogno lì di un ricovero invernale per la pianta o ingenti protezioni;
– certamente gli alchechengi, da coltivare come annuali, o con qualche riparazione invernale;
– kumquat, senza problemi climatici;
– pitahaya, ma con riparo invernale consistente;
– cereus peruvianus, ossia l’apple cactus, credo che non avresti problemi climatici, o comunque te la caveresti con una blanda copertura (all’orto botanico di Roma fruttifica all’aperto, ma lì molto è dato dall’isola termica urbana).
– Potresti provare in vaso anche il babaco, che dovrebbe farcela anche quanto a condizioni climatiche.
– Molti coltivano in vaso la carambola, ma anche lì avresti problemi in inverno.
Per quanto riguarda i banani, ne ho visti fruttificare in vaso normalmente qui in Calabria,ma in condizioni climatiche decisamente più favorevoli della tua; mi chiedo in effetti se essendo tu in area in cui già la fruttificazione del banano non è certa, aggiungervi anche le condizioni stentate in vaso non finirebbe per inibire definitivamente la fruttificazione. Comunque puoi provare, meglio il banano comune di Sicilia.
Ho sentito dire di varietà rustiche e nane, ma abbastanza rare; io le ho viste solo su internet, qualcosa come “dwarf brasilian” (potrei sbagliarmi). Invece le varietà nane in giro come la dwarf o super dwarf cavendish da te non vanno bene per il frutto perchè stentano anche a Palermo come giorni fa mi ha attestato un amico.
Ad altri verrà in mente altro e completeranno il quadro.
Ciao
“E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)
Ciao Orfeo, oltre alle piante che ti ha già suggerito iyared. Ti posso consigliare il tamarillo, il tomatillo (il purple è più carino e i frutti sono più dolci)e a alcuni solanum, come: solanum Muricatum, solanum Mammosum, melanzana rossa, melanzana bianca, solanum Jilo e altri, alcune tipi di passiflore. Ne sapevo anche degli altri, ma in questo momento non mi vengono in mente 😉
Grazie mille siete gentilissimi… ad alcuni di quelli che mi avete citato avevo già pensato e sono an atto le semine di passion fruit, granadilla,feijoa…(pure papaya, annona e avocado, ma solo per curiosità – tutte le semine le ho fatte in serretta riscaldata) poi ho semi di alkekengi, tomatillo e altre cosine strane come gilò, gherkin e ortaggi insoliti… ma sono in cerca di semi di guava, tamarillo (che è troppo bello)…voi per caso vi trovate dei semi in più di qualche altra cosa?
… tomatillo e altre cosine strane come gilò, gherkin e ortaggi insoliti…
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Buongiorno Riccardo
mi puoi dire cosa sono il gilò e il gherkin che non trovo neanche in Internet?
Grazie e saluti
Giuliana
sono dei parenti delle zucche…niente di che, ordaggi un pò insoliti…
prova col pepino.
Cari amici,
abbiamo dimenticato di consigliare all’amico Orfeo il Tamarindo (Tamarindus Indica) che io possiedo e coltivo in vaso come un bonsai già da diversi anni con molta soddisfazione.
Ne possedevo diverse piantine, e quando ho capito la sua discreta rusticità (anche se va riparata durante l’inverno) ho regalato gli esuberi agli amici, trattenendo semplicemente questo unico esemplare che mi fa compagnia da quasi cinque anni. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
il tamarindo fruttifica in vaso ? o comunque fruttifica in italia ?
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il tamarindo fruttifica in vaso ? o comunque fruttifica in italia ?
Ciao Costiero,
dalle scarse informazioni in rete si può dedurre che il Tamarindo (Tamarindus Indica) dalle particolari foglie pennate e sensitive possa anche fruttificare se coltivato in un vaso adeguato, magari in un’isola favorevolmente calda come la Sicilia, sostenuto con dei fertilizzanti specifici e ricoverato necessariamente in serra calda l’inverno.
Quello del ricovero obbligatorio è una delle probabili cause della sua scarsa coltivazione che rimane esclusivamente a livello amatoriale ed in vaso.
Altra causa è il frutto leguminoso, scarsamente commerciabile e competitivo, conosciuto e ricordato (da noi di una certa età) per l’indimenticabile aroma dei ghiaccioli di quando eravamo ragazzi. 🙂
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
altri tempi……ho qualche seme ma li daro’ ad andrea gabrieli che ha spazio.
ote]
Buongiorno Antonio
in Madagascar ho visto questo albero che come il tamarindo è della Fam. delle Fabaceae ma qui si mangiano solo i semi. Si tratta di Cojoba graciliflora. Come vedi i baccelli maturi sono molto decorativi
L’estratto di tamarindo si vende ancora in tutti i supermercati e diluito con l’acqua d’estate è un’ottima e rinfrescante bevanda,
diamine Antonio (altri tempi….) non stiamo parlando di preistoria 😀 😉
saluti
giuliana
a capoverde li trattano cosi’ ( i semi si trovano per strada, le piante inselvatichite) si mette la polpa in un bicchiere alto e stretto con poca acqua e zucchero, si schiaccia col manico di un cucchiaio per separare la polpa dai semi. poi in frigo per 24 ore, la polpa si disfa e si tolgono i semi, si sbatte un po’, si aggiunge altra acqua fresca e zucchero. rinfrescante……
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diamine Antonio (altri tempi….) non stiamo parlando di preistoria 😀 😉
Hai ragione, cara Giuliana…mia quasi coetanea…è che il tempo, alla nostra età, scorre troppo velocemente…e se da una parte c’è il vantaggio di veder crescere rapidamente le nostre amate piantine, dall’altra ci troviamo tutto ad un tratto con molti anni in più sulla gobba e tanta nostalgia…per i famosi ghiaccioli al Tamarindo! 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
conosco un tipo che fa uso spropositato di aloe vera , ha 75 anni e va a ballare in discoteca….se lo vedi gli dai 50 anni portati bene.
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conosco un tipo che fa uso spropositato di aloe vera , ha 75 anni e va a ballare in discoteca….se lo vedi gli dai 50 anni portati bene.
Hai sentito Giuliana?
…che dici se cominciamo fin da subito a coltivarla? 😀
Antonio
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
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conosco un tipo che fa uso spropositato di aloe vera , ha 75 anni e va a ballare in discoteca…
Hai sentito Giuliana?
…che dici se cominciamo fin da subito a coltivarla? 😀
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Buonasera Antonio
come cantava Violetta “le rose del volto già sono pallenti” ma io mi godo i vantaggi della mia età che non sono certo quelli di andare a ballare in discoteca.(non ci andavo neanche a 20!) e io i miei li dimostro e me ne infischio. 😀
E poi all’aloe vera io preferisco il barolo 😉
ciao
giuliana
Scritto Da – giuliana on 22 Marzo 2009 18:17:24
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Buonasera Antonio
come cantava Violetta “le rose del volto già sono pallenti” ma io mi godo i vantaggi della mia età che non sono certo quelli di andare a ballare in discoteca.(non ci andavo neanche a 20!) e io i miei li dimostro e me ne infischio. 😀
E poi all’aloe vera io preferisco il barolo 😉
ciao
giulianaScritto Da – giuliana on 22 Marzo 2009 18:17:24
Giuliana,questa è saggezza.Io quando avevo vent’anni avevo interesse solo per una pianta che mi piaceva non certo perchè era ornamentale! 😳
E poi che l’aloe faccia bene non ci se ne accorge,di quanto faccia bene il vino invece te ne accorgi subito 🙂
Saluti
Roberto
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di quanto faccia bene il vino invece te ne accorgi subito
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Buonasera Roberto,
grazie del sostegno morale, tu sì che mi capisci!
Saluti
giuliana
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… questo unico esemplare che mi fa compagnia da quasi cinque anni.
Buonasera Antonio,
spero tu non me ne voglia per le mie facezie sull’età e sul barolo 🙂
volevo consigliarti di dare ogni tanto un concerto per le tue piante. Sai che ci sono studi che dimostrano gli influssi benefici della musica anche sulle piante.In alcuni vivai all’Estero riproducono musica classica tutto il giorno, naturalmente ogni pianta ha un compositore preferito, cerca di capire cosa gradisce il tuo tamarindo e suonaglielo, forse cresce e fruttifica 😀 😀 😀
Cordialmente
giuliana
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spero tu non me ne voglia per le mie facezie sull’età e sul barolo 🙂
volevo consigliarti di dare ogni tanto un concerto per le tue piante.
Stai tranquilla Giuliana…non te ne voglio affatto..anzi..mi sei simpatica!
Volevo altresì dirti che pratico già da anni la “phitomusicoterapia” per le mie amate piante…ti allego il link relativo che avevo scritto tempo fa.
Un abbraccio affettuoso e a presto 😀
Antonio
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB2/viewtopic.php?t=9073&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=
Antonio Sabbetti
Torino zona USDA 7B
ciao Orfeo,
forse non lo consideriamo un frutto esotico, ma il mandarino in vaso dà grandi soddisfazioni: le varietà del gruppo Satsuma sono certamente rustiche a Latina (io l’ho coltivato qui in Lombardia con solo un muro a nord come protezione). oltretutto i frutti maturano a partire da fine settembre, prima dei freddi intensi, sono dolcissimi e senza semi. una pianta giovane in un vaso del 20 porta facilmente una quarantina di frutti.
Le mie piante le ho comprate da un vivaista di Vibo Valentia: Bertolami
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