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Salve a Tutti,
Vorrei raccontarVi la mia “avventura” iniziata il 21 maggio 2008 con Cocos Nucifera.
Molte volte avevo provato a comperare delle Cocos, ma mai il risultato era andato a buon fine.
Ho evidenziato tre tipi di problemi in quasi quattro anni di esperimenti!1) Nei vivai le piante sono quasi sempre “annegate”.
2) Nei vivai sono coltivati in terra non drenante.
3) I vivaisti a volte sono imprecisi nel fornire informazioni.
(Una volta ad esempio sento dire che Cocos ha bisogno di ingentissime quantità d’acqua e non deve essere assolutamente esposto al sole!)Dunque per ovviare ai primi due problemi, ho pensato di acquistare una noce appena germogliata e senza radici dalle isole Hawaii in modo da poterla fare crescere su un substrato ottimale: sabbia marina!
Le Cocos Nucifera, infatti, vivono, come risaputo sul mare e sempre a contatto con l’acqua salina di mare!Orbene, a maggio decisi di acquistare questo cocco, dopo innumerevoli ripensamenti.
La pianta arrivò il 21 maggio.
Era una noce con due foglie embronali lunghe una decina di centimetri e senza radici che dovevano ancora nascere!
Dopo poco però tutto iniziò a seccare…Forse accadde anche per una questione di “balzo” climatico e di carenza di umidità!
Decisi di portarla a Numana dove l’umidità è elevatissima d’estate, ma perse tutte le foglie. Così la misi in un angolo e la dimenticai.
Poi ad agosto, dato che mi serviva un vaso, decisi di “eliminarla”: infatti era una noce appoggiata a un vaso e senza più alcuna foglia! Ma sorpresa!: la noce era come incollata alla sabbia! Aveva messo le radici!
Ai primi di settembre ha messo anche una foglia e, per l’arrivo dell’autunno la riportai a Milano dove ho una serretta calda.Il problema era a questo punto il drenaggio e il calore alle radici: ho letto infatti che tali piante hanno bisogno di grande calore a livello radicale (crescono sulla sabbia rovente dei tropici)
Così presi uno di quei “tubi” per le festività Natalizie e lo avvolsi intorno al vaso. La temperatura col cavo spento era di +18°C (troppo poco) e col tubo accseso da 2 ore arrivava a toccare i +45°C. Accendendo il tubo tutti i giorni (anche ora) al pomeriggio e dando acqua una volta alla settimana, il cocco hawaiiano è cresciuto tutto l’inverno in casa e non presenta minima traccia di eziolatura!La noce si sta addirittura crepando, segno inconfondibile dell’aumento di dimensioni del tronco!
Inoltre proprio pochi giorni fa ha emesso una foglia divisa in cinque parti!!!! E’ un inizio di fogliame da adulto!!!
(nelle foto si vede anche il termometro a Hg usato per le misurazioni!)
Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
Ciao Patroclo
se posti una foto penso che si capisca meglio..
preciso che la foto non è mia, ma del Chileno che l’ha già attuato…io penso allo stesso sitema..
per le temperature è da vedere se il sistema si riesce a renderlo ermetico , all’interno penso si dovrebbe creare calore ed umidità..che si accumula di giorno, difficilmente è coperto a Palermo…
anche il mio come il tuo non è altro che un esperimento che vorrei effettuare, concordando sul fato di farlo crescere storto…ed inoltre in una aiuola piccola in modo che non cresca esageratamente…
saluti
ok appena posso posto la foto… del terraio!
Italia Chieti
Zona Climatica 8b/9a
Tempo addietro lessi di un tale che, vicino a “Frisco” (San Francisco), con lo stesso sistema del Signore cileno citato da Salvo, riuscì a coltivare una Cocos Nucifera all’estrno!!! Ciò era già risultato strabiliante…
Inoltre nella grande serra “Diamant Vert” di Parc Phoenix a Nice, che ho visitato l’anno scorso, c’era una Cocos Nucifera! E anche quì il riscaldamento di tutta la struttura era sotterraneo e tale da scaldare ben bene le radici!!!
Pertanto concordo anche io sul fare un tentativo… e……magari non solo a Palermo 😛
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
Un’altra domanda interessante che però mi viene in mente è: “ammettendo che il sistema funzionasse, quanto andrebbe innaffiato??????”
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
Ciao,
ricordo che esiste un altro fattore limitante, di pari importanza, oltre la temperatura delle radici, ed è la temperatura al meristema, cioè all’apice vegetativo della pianta. Quando la temperatura al meristema scende intorno a 10-12°C la proliferazione cellulare si arresta, e questo è il principio della fine della Cocos.
Naturalmente gli esperimenti vanno comunque fatti, se si vuole.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
Ciao,
ricordo che esiste un altro fattore limitante, di pari importanza, oltre la temperatura delle radici, ed è la temperatura al meristema, cioè all’apice vegetativo della pianta. Quando la temperatura al meristema scende intorno a 10-12°C la proliferazione cellulare si arresta, e questo è il principio della fine della Cocos.
Naturalmente gli esperimenti vanno comunque fatti, se si vuole.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Ciao Pietro
grazie dell’avere fatto luce su questo fondamentale aspetto su cui non riflettevo, non conoscendo.
Secondo te in linea generale potrebbe funzionare a Palermo ??
saluti
Salvo
domanda sciocca…se pure le radici del cocco resistono, col tempo forma una grossa chioma che non si potra’ piu’ proteggere con una copertura sperimentale come quella del signore cileno, le foglie sporgeranno ed esposte al freddo non seccherebbero ogni anno, anche col clima di palermo ?
quote:
Secondo te in linea generale potrebbe funzionare a Palermo ??
Il solo riscaldamento del suolo (che poi in piena terra ed aria non è come riscaldare un terrario)? Non credo, ammesso che non muoia, le foglie saranno completamente “bruciate” alla fine dell’inverno, come giustamente dice Costiero, e la pianta avrà notevoli difficoltà a riprendersi. Costruire una serra mobile riscaldata è possibile, è solo una questione economica, una Cocos in piena terra, alla giusta temperatura, non impiega molto a fare foglie di 5 m, con ciò che ne consegue.
Detto ciò, caso credo unico alle nostre latitudini (ed anche più sotto), l’ultima Cocos che ho lasciato fuori per raggiunti limiti di altezza (2,5m), in balcone davanti un muro esposto a sud, con mia grande sorpresa non è morta, ma ha perso tutte le foglie ed in estate ha fatto una sola foglia di appena 60 cm. C’è da notare che lo scorso inverno l’andamento delle temperature minime è stato piuttosto anomalo, fino a metà febbraio non sono scese sotto i +10 con due succesive brevi puntate a circa +3 per poi riprendere l’andamento precedente.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
Ciao,
ricordo che esiste un altro fattore limitante, di pari importanza, oltre la temperatura delle radici, ed è la temperatura al meristema, cioè all’apice vegetativo della pianta. Quando la temperatura al meristema scende intorno a 10-12°C la proliferazione cellulare si arresta, e questo è il principio della fine della Cocos.
Naturalmente gli esperimenti vanno comunque fatti, se si vuole.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
ciao Pietro,io ho sempre ritenuto proprio questo il principale fattore limitante la coltivazione di specie al limite per una data latitudine,piuttosto che il raffreddamento delle radici cui si può più facilmente ovviare con vari espedienti.Comunque per i tanti fan del Cocos questo è un link molto interessante:
http://www.polarpalm.net/prot.html.
Mi sembra il sistema più economico ed efficace per mantenere caldo il meristema e tutta la palma in generale.Io resto però del parere che è giusto garantire a una pianta giusto il minimo per non farla defungere in quanto tutto il resto non permette progetti a lungo termine.Fatevi un Butiagrus!
Roberto,
scusa, ma non riesco a visualizzare il Tuo link. 😡
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
riprova qui
http://www.polarpalm.net/bg/winterpalms.html
Ciao Roberto,
grazie per l’interessante segnalazione (togliere il punto alla fine dell’indirizzo per visualizzare il sito). Di questo metodo ogni tanto si parla nei forum di palme, sicuramente può fare qualcosa, in connessione con un ottimo isolamento, ma non c’è da aspettarsi molto essendo le potenze utilizzate piuttosto basse.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
quote:
riprova qui
http://www.polarpalm.net/bg/winterpalms.html
🙂
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
indubbiamente l’argomento cocos trova il favore di molti utenti del forum ma io credo che obbligare una cocos a vivacchiare male nel nostro clima sia un po’ una crudelta’, non stiamo in un paese tropicale e propongo di metterci una pietra sopra, e’ triste vedere palme impacchettate per mesi con la speranza di farle sopravvivere qualche anno. e’ una specie con precise esigenze, purtroppo. ma ci sono altre palme per i nostri climi, che magari sono state scoperte da poco e sono ancora poco conosciute. qui da noi c’e’ una certa arretratezza su questo argomento e la gente pianta sempre le stesse cose, anche se basterebbe andare su internet per ottenere semi rari. siamo provinciali anche in questo.
quote:
Ciao,
ricordo che esiste un altro fattore limitante, di pari importanza, oltre la temperatura delle radici, ed è la temperatura al meristema, cioè all’apice vegetativo della pianta. Quando la temperatura al meristema scende intorno a 10-12°C la proliferazione cellulare si arresta, e questo è il principio della fine della Cocos.
Naturalmente gli esperimenti vanno comunque fatti, se si vuole.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Vedi Pietro l’esperimento sta proprio in quello per vedere se il meristema resiste a una certa temperatura (certo poi supporre che resista a -10 è da folli). Poi quando dici: “Il solo riscaldamento del suolo (che poi in piena terra ed aria non è come riscaldare un terrario) “
NON É UGUALE![:01] In un terrario eviti lo scambio di calore con il terreno circostante che in piena terre rimane cmq più freddo…invece il terrario è isolato ed è più facile mantenere una temperatura più alta. Secondo me è importante è un esperimento molto interessante. A supporto di ciò cito anche una tua discussione in cui racconti l’avventura della tua dictyosperma album e dici che con la temperatura bassa in primavera la palma riprese a rifiorire regolarmente (quindi teoricamente il meristema non fu danneggiato) ma poi un marciume alla base del fusto raggiunse il meristema e ne provocò la morte.
Insomma a mio avviso sarebbe interessante…diciamo che è un esperimento meristema-radici….
Italia Chieti
Zona Climatica 8b/9a
Scritto Da – patroclo on 12 Novembre 2009 15:53:47
quote:
Fatevi un Butiagrus!
Eccolo! sta crescendo. somiglia abbastanza, del resto è parente..
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
quote:
quote:
riprova qui
http://www.polarpalm.net/bg/winterpalms.html🙂
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Alla faccia del risparmio energetico!!! 👿 👿 👿
Perchè non chiediamo l’apertura di un centinaio di centrali nucleari per trasformare il meridione in un enorme villaggio vacanze tropicale pieno di palme da cocco natalizie?!?!?!
E poi con le scorie possiamo farci migliaia di lettini abbronzanti ai raggi x e per i più “in” lettini ai raggi gamma!!!!!
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
magari coi pannelli solari……
Aggiornamento del Cocco hawaiiano ora nella “stanza-serra” riscaldata!
Da notarsi la condensa sulla finestra dovuta all’umidità ambientale artificialmente aumentata grazie all’ausilio di un umidifucatore!
(intorno a 67% 🙂 )
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
Ciao,
Ho acquistato da IKEA 2 Cocos Nucifera …. da quanto ho letto dall’interessantissima discussione direi che si tratta di dwarft variante nino giusto?
Quando mi cosigliate di travasarle (come periodo) e che terra e concimazioni conviene usare ?
La prima delle 2 ha le foglie intermedie con delle macchiette “trasparenti”… potrebbe essere il segno che stia per morire ?
Grazie dei consigli
Ciao
Ciao,
questo è un periodo molto brutto per comperare le Cocos perchè se esposte a basse temperature, magari durante il viaggio o lo sacrico dai camion anche per pochi giorni dell’ordine di +10°C, si rovinano irrimediabilmente arrestando la crescita merisistemica… Alcune, anche se ancora verdi poi, sono già morte!
Ad ogni modo, se sopravivveranno, dovrai svasarle (delicatamente) e togliere un pò di quella terra troppo torbosa che tende a far marcire le radici se irrigate troppo. Infatti è una pianta a cui non piace “il freddo ai piedi bagnati”. La mia la coltivo in subsstrato composto da sola sabbia di mare, ma va bene anche un misto di terra e sabbia…
Auguri (alle Cocos)! 🙂
Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
Grazie…
Aspetterò di vedere se sono ancora vive…
Se qualcuno ha altri suggerimenti…
Nel leggere la discussione mi ha incuriosito la questione dell’esocarpo… che se non ho capito male sarebbe il frutto vero e proprio…
In generale, non è meglio seminare solo il seme che dovrebbe corrispondere alla tipica noce di cocco ?
Ho visto che la tua quando ti è arrivata aveva le foglioline senza radici…
Di solito quando germina il seme non nasce prima l’ipocotile (futura radice) e poi spunta il cotiledone ?
Ciao Grazie
Andrea, e’ tanto tempo che non ti fai sentire, come sta il tuo cocco ? e le piantine del sahel ??
quote:
Andrea, e’ tanto tempo che non ti fai sentire, come sta il tuo cocco ? e le piantine del sahel ??
quoto e aggiungo una curiosità: una cocos nucifera variegata che cresce a Kauai (Hawaii)
foto di Kyle Wicomb
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
volevo quasi tentare di far germogliare un cocco …. ma quando sono stato a casa e dopo averlo messo al sole , si è aperto , cioè , si è crepato su un fianco ….
a questo punto , posso continuare a tentare o è tutto tempo perso ?
grazie
se e’ con la buccia esterna va bene, altrimenti…
quote:
se e’ con la buccia esterna va bene, altrimenti…
con la buccia esterna non le ho trovate ….. provo lo stesso , non si sa mai
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con la buccia esterna non le ho trovate ….. provo lo stesso
Se l’embrione è vitale germina senza problemi; come sai sul seme ci sono tre “occhi” (opercoli), due finti, salvo rare eccezioni, ed uno vero. I finti si riconoscono perchè sono infossati, in quello vero, sotto una sottile pellicola, c’è l’embrione (attenzione a non rovinarlo). Il seme va seminterrato in orizzontale con l’opercolo vero posto poco al di sotto della superficie (1 – 2 cm), il terriccio deve essere superdrenante, 50% di sabbia o agriperlite va bene, per il resto la comune terra da giardino è preferibile a terricci torbosi, e va mantenuto umido ma non zuppo. Temperatura non inferiore a 20°C. Occorre qualche mese prima di vedere spuntare qualcosa.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
ok , grazie pietropuccio
quote:
Grazie a Tutti!Costiero, penso proprio che a primavera aggiungerò della sabbia!
Judenzo, penso di rinvasarla ormai l’anno prossimo poichè penso che le radici non abbiano ancora riempito tutto la “zolletta” di sabbia! Cosa ne pensi?
Se riesco nel fine-settimana farò una nuova foto all'”Hawaiian Coconut” per farVi vedere quanto sia cresciuto!
Ciao,
Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
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